Scioglimento dei Consigli Comunali per infiltrazioni criminali
Il ripristino della legalità
La delicata condizione di non poche amministrazioni comunali attinenti al fenomeno criminoso, ha determinato il Governo ad introdurre dei correttivi alla Legge n.221, soprattutto in relazione alle esperienze maturate tra l’ottobre del 1991 e il dicembre 1993 dalle circa 100 commissioni straordinarie insediatisi in altrettanti comuni sciolti.
Si è riscontrato in particolare come il ripristino della legalità in situazioni politico-ambientali degradate sia estremamente complesso dopo un lungo periodo di cattiva amministrazione, in presenza di strutture burocratiche carenti, quando non anche esse stesse colluse.
Sulla base di tali considerazioni, ufficializzate in una relazione della Commissione Parlamentare dell’autunno 1993, è stato emanato il D. L 20 dicembre 1993 n.529, poi convertito nella Legge 11 febbraio 1994, n.108.
In sostanza l’articolo 1 della Legge 221 è stato ampiamente integrato con una serie di previsioni, al fine di concedere alle Commissioni straordinarie tempi e mezzi idonei a ripristinare la legalità ma anche la funzionalità e l’efficienza amministrativa compromessa.
L’articolo 1 del Decreto Legge n.529/1993 prevede la cessazione da qualsiasi carica (o incarico) ricoperta da tutti i consiglieri e amministratori degli Enti sciolti. La previsione si è resa necessaria sia per distinguere la fattispecie da quella relativa allo scioglimento ex legge n.142/1990 nella quale è contemplata la conservazione degli incarichi degli ex consiglieri negli organi tecnici, ma anche per evitare dubbi interpretativi poiché con la Legge n.81/1993 per la elezione degli organi degli Enti locali, non sempre gli amministratori sono anche consiglieri.
Lo stesso articolo ha previsto la costituzione di un Comitato di sostegno e monitoraggio dell’attività delle commissioni straordinarie, che spesso si sono trovate ad operare in assoluta solitudine e in un clima di diffidenza, a volte strumentalmente creato dagli stessi soggetti allontanati dalle cariche.
L’articolo 2 del Decreto Legge n.529 del 1993 permette la proroga fino a 24 mesi della gestione commissariata in casi di eccezionale necessità, con provvedimento motivato, da adottarsi con particolari modalità e comunque non oltre il cinquantesimo giorno antecedente la data già stabilita per le elezioni.
L’articolo 3 prevede la permanenza in carica dalla commissione straordinaria fino al primo turno elettorale utile e alla ricostituzione degli organi elettivi e quindi successivamente alla scadenza dei 24 mesi.
La regolamentazione del funzionamento e dell’organizzazione delle commissioni, che tanti problemi ha determinato nel primo triennio di applicazione della legge , è stata demandata ad apposito decreto da parte del Ministro dell’Interno.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Scioglimento dei Consigli Comunali per infiltrazioni criminali
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Arrotino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Ferdinando Pinto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 189 |
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