L'incontro con Dio negli scritti di Clive Staples Lewis. Dai saggi sul Cristianesimo ai romanzi di fantascienza teologica
Il problema cristiano della sofferenza
Nel periodo del secondo conflitto mondiale Ashley Sampson si dedicò alla realizzazione di una serie di libri intitolata “Christian Challenge” per l’editore Geoffrey Bles. Alle soglie della guerra, si presentò da C.S. Lewis, domandandogli di affrontare il difficile tema della giustificazione cristiana del dolore e della sofferenza.
Nell’autunno del 1940 veniva pubblicato il libro The problem of pain, che raccolse subito un grande successo. Il tema era sicuramente di stretta attualità, tant’è che nel giro di dieci anni il libro raggiunse in Inghilterra ben 18 edizioni; probabilmente il gran numero di lettori che acquistò l’opera sarebbe stato inferiore in tempo di pace.
In ogni caso lo scritto di Lewis non è da sottovalutare, poiché tratta in modo originale l’antico problema della sofferenza. Il dolore infatti è quasi sempre il punto di partenza del processo che l’uomo intenta a Dio. La questione a cui il saggio tenta di rispondere è quindi la seguente: come giustificare una Divinità che permette alla sofferenza di inquinare la vita delle sue creature? Il problema nasce infatti nel momento in cui Dio esiste. Poiché, come dice Lewis:
“Se qualche anno fa, quand’ero ancora ateo, qualcuno mi avesse chiesto perché non credessi in Dio, la mia risposta sarebbe stata press’a poco questa: “Guarda l’universo in cui viviamo. La maggior parte di esso consiste di spazio vuoto, interamente buio e freddissimo. I corpi che si muovono in questo spazio sono pochissimi e così piccoli, per rapporto allo spazio stesso, che se anche si sapesse che ognuno di essi è abitato quanto possibile da creature perfettamente felici, sarebbe ancora difficile credere che la vita e la felicità siano più di un sottoprodotto del potere che ha fatto l’universo … Non solo, ma tutto è sistemato in modo che una forma di vita può mantenersi solo a scapito dell’altra … Le creature causano dolore fin dalla nascita, vivono procurando dolori e ordinariamente muoiono nel dolore. Nella più complessa delle creature, l’uomo, appare un’altra facoltà, che chiamiamo ragione, per mezzo della quale egli prevede il dolore, che è preceduto da una forte sofferenza mentale, e prevede la sua morte, mentre desiderava ardentemente di vivere. Essa inoltre permette agli uomini, con mille espedienti, di procurarsi l’un l’altro, e nei riguardi delle creature irrazionali, maggior dolore di quanto altrimenti potrebbero infliggere”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'incontro con Dio negli scritti di Clive Staples Lewis. Dai saggi sul Cristianesimo ai romanzi di fantascienza teologica
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Bonafede |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Maria Luisa Basso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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