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L'influenza sociale della Tv - L'era "De Filippi"

Il crollo del “culturale” nel televisivo

Il divulgarsi dei reality show nei palinsesti televisivi e il loro relativo successo di pubblico ha avuto come effetto, tra gli altri, quello del condizionare anche tutto il resto della programmazione. La scena televisiva odierna è ormai dominata dal gossip, dalle rivelazioni pubbliche sull’intimità e i rapporti amorosi o di parentela, dagli scandali, dal mostrarsi di casi umani sempre più indecenti e dalla violenza sia fisica che verbale. L’acceso clima scarsamente pedagogico che si respira nelle trasmissioni più popolari della tv italiana è dovuto sicuramente al disinteresse delle emittenti tv di trasmettere programmi di un più elevato ambito culturale, ma anche, e non secondariamente, allo scarso livello di coinvolgimento e attrazione che questi hanno ormai nei confronti di un pubblico ormai saturo e sempre più preso dai nuovi show d’intrattenimento della reality tv.
Prendendo in considerazione le fasce orarie di programmazione con il maggiore indice di ascolto (12:00 – 15:00 e 18:00 22:30) e analizzandole giornalmente nell’arco di “una settimana tipo” per le principali emittenti in chiaro della tv italiana (Rai, Mediaset e La7), risalta all’occhio chiaramente la differenza sostanziale tra il numero di ore dedicato ai reality o ai talk show e quello per i programmi culturali o d’informazione. Nelle fasce orarie con la maggior audience televisiva, le reti pubbliche dedicano 90 ore settimanali alla programmazione di reality (Grande Fratello, Uomini e Donne, Amici) e talk show estremamente popolari con argomenti tutt’altro che culturali o educativi (Domenica In, La vita in diretta, I fatti vostri, C’è posta per te, ecc.); e solo 7 ore alla settimana a programmi di storia, natura e scienza (Pianeta Mare, Superquark, Geo&Geo). Ancora più sconcertante è scoprire che nel palinsesto settimanale lo spazio dedicato alla cultura, da parte dell’emittente pubblica Rai, viene utilizzato per riempire buchi di una decina di minuti o relegato in orari impossibili (la notte o il mattino presto), fatta eccezione per Superquark di RaiTre in onda il Sabato alle 21:30. Mediaset invece non dedica neanche un minuto della sua programmazione alla cultura o a documentari. I film scarseggiano, e quelli che vengono trasmessi sono datati e già ampiamente visti e rivisti dalla maggior parte del pubblico, e comunque trasmessi in orari svantaggiosi. A dominare la scena sono appunto i reality e i talk popolari; e in seconda battuta le fiction (sempre più dedicate agli ambienti reali della vita di tutti i giorni con carabinieri, dottori, preti nelle vesti di eroi) e i quiz. Anche il gioco televisivo diventa una forma di reality show. Negli anni Novanta i giochi aumentano il montepremi, richiedono una miscela di azzardo, fortuna e di competenza, si affacciano alla prima serata.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'influenza sociale della Tv - L'era "De Filippi"

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Leli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Alejandro De Marzo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 63

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