Le strategie di Employer Branding. Uno studio sulla generazione Y.

La Generazione Y, oggi più che mai, sfugge ad ogni tentativo di categorizzazione. È riduttivo parlare di questa generazione come di un’unica categoria, laddove il dato emergente è semmai la diversità dei percorsi di vita, delle attese e degli obiettivi, delle priorità e dei valori. Questa emergente diversità è il risultato della combinazione di un contesto sociale ed economico in cui i nuovi giovani sono cresciuti durante gli anni di formazione, accompagnato dagli effetti dall’educazione e dell’assistenza fornite dalle generazioni più vecchie, e dallo sviluppo di alcune politiche culturali che ne hanno modellato i tratti caratteristici.
La Generazione Y rappresenta la generazione più istruita che abbiamo mai conosciuto. Gran parte dei componenti è entrato presto all’Università, completando la laurea triennale e, nella maggioranza dei casi, continuando il percorso di studi con la laurea magistrale o il dottorato.
È la prima generazione nata nell’era dell’informazione. È la generazione dei “nativi digitali”, per distinguerla dalle altre generazioni cosiddette “immigrati digitali”. Ogni Y-er ha accesso a un pc a casa e utilizza internet per la ricerca di informazioni e per la comunicazione. Si collega al mondo digitale per gioco, divertimento e desiderio, e non per necessità di lavoro come avviene per Baby Boomers e Generazione X.
È anche la prima generazione nata nell’era del terrorismo. La serie di eventi verificatosi durante i loro anni di formazione è stato vissuto, attraverso le ICT, in modo coinvolgente e consapevole. Gli Y-ers sono particolarmente interessati alle questioni di sicurezza come la criminalità, il terrorismo e la violenza nelle scuole.
La Generazione Y vive oggi un periodo di incertezza finanziaria. La crisi globale del 2008 si è ripercossa su questa generazione in un momento in cui stava facendo il suo ingresso nel mondo del lavoro. La diminuzioni dei posti di lavoro, la chiusura delle aziende, la minor concessione di crediti e l’incremento dei prezzi delle case segnano il passaggio da un epoca di economia stabile, robusta e sicura a un futuro finanziario più incerto.
La combinazione di questi contesti porta i giovani della generazione Y ed essere attivi e informatizzati, sono sempre connessi e alla ricerca di informazioni, creano e curano contenuti e contesti sociali. Sono immediati e impazienti, focalizzati sul presente e sul perseguimento di obiettivi a breve termine. È la generazione del “qui e ora”. Dinamici e bisognosi di feedback, sono veloci e sempre in movimento, necessitano di essere coinvolti in maniera concreta. Flessibili e multitasking, aperti al nuovo e desiderosi di fare cose sempre diverse, faticando a impegnarsi costantemente e a lungo in una singola attività.