Il consumo di informazione nell'era digitale: l'evoluzione del podcast
I generi del podcast
All'interno del mondo podcast, i formati e i contenuti possono variare molto. Ad oggi non esiste ancora una classificazione organica e ben definita che individua i confini tra i generi e le specifiche caratteristiche di ogni genere. Si individuano, piuttosto, dei macro-generi all’interno dei quali c’è largo margine sulla tipologia degli argomenti trattati e sul format utilizzato. Una prima distinzione può essere comunque fatta sulla base del tipo di output prodotto: un podcast originale, ovvero creato ex novo, oppure un podcast costituito da un adattamento di qualcosa che esiste già. In questo secondo caso rientrano le serie tv raccontate via audio, le tracce audio di contenuti provenienti dalla televisione, come «Otto e mezzo» e «Propaganda Live» di LA7 oppure «Fratelli di Crozza», «L'assedio», «Accordi e Disaccordi», «Alta infedeltà» di Discovery Italia, fino alla riproposizione dei programmi radiofonici che vengono adattati a podcast, come «Il Ruggito del Coniglio» e «Caterpillar» di Rai Radio2, «La Zanzara» di Radio24, «Lo Zoo di 105» di Radio 105 e «Il Volo del Mattino» di Radio Deejay. Per quanto riguarda invece la tipologia dei contenuti, i podcast spaziano dall'intrattenimento allo sport, dalle serie divulgative di scienza, storia e cultura al self-help con consigli su come migliorare diversi aspetti della propria vita, dall'informazione quotidiana all'inchiesta giornalistica e allo storytelling di diverso tipo, tra cui rientra il genere «true crime», ovvero il racconto di casi di cronaca nera o episodi criminali. I contenuti vengono raccontati attraverso diversi formati come monologhi, interviste, narrazioni o libere conversazioni tra esperti, che poi vanno a creare prodotti sonori che possono essere autoconclusivi, seriali o giornalieri. La durata media della puntata di un podcast tendenzialmente non supera la mezz'ora, anche se non c'è una regola precisa, e nei casi degli audio talk radiofonici o le fiction televisive trasposte, gli episodi possono anche superare la durata di un’ora (Rai Ufficio Studi, 2022: p. 88). In questo capitolo si prendono in esame i macro-generi più importanti in cui rientrano la maggior parte dei podcast più ascoltati e apprezzati dal pubblico.
Come già evidenziato nel Capitolo 2, le grandi testate giornalistiche, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, sono state tra le prime ad investire nei podcast di informazione. Il caso più emblematico è quello rappresentato da «The Daily».
Nel 2017 il New York Times ha debuttato con il suo podcast «The Daily» condotto da Michael Barbaro e diffuso da New York alle 6 di ogni mattina, dal lunedì al venerdì. «The Daily» è un podcast di approfondimento giornalistico, composto da puntate tra i 20 e i 30 minuti, creato da Lisa Tobin, executive producer e responsabile del settore audio del New York Times. Il successo di questo podcast è stato dirompente e ha fatto da traino all’industria dell’informazione, che ha visto crescere il numero di podcast di informazione quotidiana, anche grazie al fatto che «The Daily» è stato, ed è tutt’ora, un driver importante nella crescita degli abbonamenti alla testata online e nelle vendite pubblicitarie. Ogni episodio del podcast, che ad oggi è ascoltato da circa due milioni di persone al giorno, prevede una conversazione tra Barbaro e uno o più membri della redazione su un tema rilevante di un recente articolo che viene integrato con altri contenuti attraverso le voci dei giornalisti. Lo stile del conduttore, che ha esordito nel podcast senza alcun background radiofonico, lega competenza e preparazione a curiosità e informalità. Il sound design è ricco e riconoscibile, con la presenza di suoni diegetici che danno profondità all'esperienza d'ascolto. Il team dedicato alla produzione del podcast è formato da circa quindici persone e lavora in modo continuativo ogni giorno, data la necessità di avere sempre aggiornamenti sulle notizie dell'ultima ora, che vengono poi comunicati da Barbaro in fondo ad ogni puntata (Bonini e Perrotta, 2023: pp. 81, 82). Nel 2019, lo studio del Reuters Institute (Newman e Gallo, 2019) individua quattro diverse tipologie di podcast giornalistico in base a livelli diversi di tecniche di produzione e di editing. Il primo è il modello dell’approfondimento, accompagnato da storytelling e sound design, in cui si prendono in esame da uno a tre argomenti nel dettaglio. Questo modello è stato reso famoso da «The Daily» (2017-) del New York Times ed è emulato da tante altre testate come The Guardian («Today in Focus», 2018-), l'Economist («The Intelligence», 2019-), il Washington Post («Post Reports», 2018-) o Les Échos («La Story», 2019-). Il secondo modello è quello della conversazione estesa tra più personalità, con uno stile informale e un formato variabile, che prende in considerazione argomenti singoli o multipli e che, a volte, presenta puntate sottoforma di monologo. Questo modello si ritrova in molti podcast di politica come «Newscast» (2020-) della BBC, «Politics» (2018-) della NPR e nel più celebre e discusso «The Ben Shapiro Show» (2015-) di The Daily Wire, noto per le opinioni conservatrici del conduttore. Il terzo modello è la rassegna di notizie veloci con l’obiettivo di informare gli utenti in particolari momenti della giornata, come «BBC Global News Podcast» o «Up First» (2018-) della NPR. Infine, il quarto modello costituito da brevissimi notiziari che forniscono un rapido riassunto delle notizie del giorno in cinque minuti, spesso destinati a dispositivi vocali, come «NPR News Now» e «BBC News». Come si evince dal report, il formato di approfondimento reso popolare da «The Daily» è il più utilizzato e rappresenta quasi la metà (43%) di tutti i podcast analizzati. La stampa e i media nati in digitale si sono concentrati particolarmente su questo formato che viene considerato come il miglior modo per mostrare la profondità e la gamma di competenze delle redazioni (Bonini e Perrotta, 2023: p. 82).
Nel panorama dei podcast d’informazione italiani, i prodotti più consolidati sono «The Essential» (2020-) di Will Media, «Morning» (2021-) del Post e «Stories» (2022-) di Chora Media, tutti con cinque puntate settimanali. «The Essential», condotto da Mia Ceran, è una rassegna che racconta l’attualità politica, economica e culturale in cinque minuti, con taglio preciso e veloce, indirizzato a un pubblico giovane.
«Morning», invece, è un podcast condotto dal vicedirettore del Post Francesco Costa, disponibile solo tramite abbonamento al giornale online. Il suo modello è quello della rassegna stampa giornaliera, con puntate tra i venti e i trenta minuti pubblicate prima delle otto del mattino, in cui l'autorevolezza del vicedirettore trova un equilibrio con il suo tono colloquiale. «Morning» è un podcast con più di 600 episodi pubblicati che traina gli ascoltatori verso i contenuti del giornale e che nel suo primo anno di attività ha fatto registrare un incremento negli abbonamenti. «Stories», invece, è definito come un «podcast sugli Esteri» in quanto propone un viaggio quotidiano in una vicenda di politica internazionale con brevi reportage da parte della giornalista Cecilia Sala, la prima corrispondente italiana dall'estero di un podcast. «Stories» si caratterizza per uno stile rigoroso, una sonorizzazione accattivante, un taglio variabile tra i cinque e i dieci minuti e il tema del contenuto sonoro prevede la focalizzazione su una storia, con un approfondimento su protagonisti, scenari e dettagli meno noti di questioni internazionali. Infine, il progetto più recente è «Il Mondo» (2023-), il podcast quotidiano del settimanale Internazionale, condotto da Claudio Rossi Marcelli e Giulia Zoli. Questo podcast non è strettamente legato a notizie dell’ultima ora ma cerca di dare uno sguardo d'insieme su questioni rilevanti con contributi di vari giornalisti e collaboratori della testata. «Originale e movimentato dal punto di vista sonoro, misurato nello stile, colpisce per la varietà della composizione tematica, che tenta di restituire una visione corale e collettiva delle questioni affrontate» (Bonini e Perrotta, 2023: pp. 84-85). Anche il Corriere della Sera detiene una serie di podcast, resi disponibili nella sezione dedicata del sito web, e si ispira direttamente al modello del New York Times con il «Corriere Daily» (2020-) condotto da Tommaso Pellizzari. Tra i podcast di news e approfondimento ci sono «L’Ammazzacaffè» di Massimo Gramellini e «Radio Italians» di Beppe Severgnini, oltre alle serie originali tra cui «Il Corriere racconta» di Marilisa Palumbo e «Prime alla Scala» di Roberta Scorranese. Il «Corriere Daily» è il podcast principale della testata, disponibile gratuitamente anche su altre piattaforme come Spotify, Apple Podcasts, Spreaker e YouTube, che racconta storie, persone e luoghi con le parole dei giornalisti del Corriere della Sera, dal lunedì al venerdì, dalle sei di ogni mattina. Infine, si distingue in questo mercato anche il Gruppo 24 Ore, editore del quotidiano Il Sole 24 Ore e di Radio24, per la vasta produzione di podcast originali, grazie al capitale umano e culturale accumulato dai giornalisti di Radio24, come «Ancora una poi smetto» in cui Marta Cagnola consiglia le serie tv del momento, «Digital News, le notizie di 2024» la rassegna di notizie sull’innovazione tecnologica in Italia e nel mondo condotta da Enrico Pagliarini e la serie più recente «Americane - Storie di donne indimenticabili» di Maria Latella in cui si ripercorrono le storie personali e professionali di otto donne divenute autentiche icone della cultura statunitense (Bonini e Perrotta, 2023: p. 58).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il consumo di informazione nell'era digitale: l'evoluzione del podcast
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Informazioni tesi
Autore: | Celeste Donghi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Televisione, Cinema e New Media |
Relatore: | Marta Lucia zanichelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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