Meta-serialità, competenze mediali ed engagement delle audience: il caso Boris

Se la fiction ha un ruolo importante nella vita del pubblico, anche il pubblico ha un ruolo importante nella vita della fiction: con il suo ascolto e, più in generale, con le forme di supporto o addirittura di culto (lettere, siti Internet , blog) può decretarne, il successo, la promozione, l’espansione o il declassamento, se non la morte anticipata.

«Ai più giovani va sempre ricordato che lo share è quella cosa per cui un giorno, quando la tv la guarderanno due persone in tutto, un programma verrà visto da una persona: e il conduttore il giorno dopo proclamerà felice di aver fatto il 50% di share. Gli addetti ai lavori, nel segreto delle loro camerette, si chiedono tra speranze e terrore quando scoppierà davvero la bolla. L’asticella dei numeri e dei Grp si abbassa sempre di più e nessuno ci fa particolarmente caso: si espone alla finestra lo share e si prosegue come prima. Tanto gli investitori pubblicitari due conti se li fanno anche, ma, come dire, come si fa a cambiare idea sui soldi da dare alla televisione, in questi tempi e in questo paese?». (Di Pollina A., Galassia Tv, «D La Repubblica delle Donne»)

Sempre più gli strumenti audiometrici si dimostrano inadeguati a cogliere la natura cangiante delle audience contemporanee, il loro segmentarsi sempre più in nicchie e comunità di interesse .
La rappresentazione dell’audience fornita da tali strumenti si limita di fatto al rating, cioè al calcolo dei soggetti attivi in un processo di consumo (quante persone vedono la tv in un determinato momento, ma anche quante persone hanno visto un certo film nelle sale cinematografiche o quante volte un brano musicale è stato scaricato on line e così via).