Persona e lavoro. L'impresa etica per la Persona responsabile

Tenendo come base quanto sopra analizzato potremo ora più agilmente sviluppare i temi della Responsabilità Sociale d’Impresa.

Parlo di beni relazionali come fondamento del sistema di RSI poiché ritengo che ogni scambio commerciale etico, debba fondarsi su una relazione personale costruita fra i due attori della transazione nel rispetto reciproco secondo una legge non scritta secondo la quale dovremmo essere in grado di concepire l’altro come nostro pari ed utilizzare il sistema relazionale descritto come format per ogni nostro atto.

Il discorso di Zamagni, si inserisce su un più ampio ragionamento riguardante il bene comune; tema, ai giorni nostri, tenuto ai margini della riflessione politico-economica, ma di fondamentale importanza per comprendere l’eticità del sistema di Responsabilità Sociale d’Impresa.

A proposito di questo delicato argomento, Pierluigi Grasselli ha curato l’edizione degli Atti del convegno tenutosi a Perugia nei mesi di aprile e maggio del 2008 sul tema “Attualità, problemi e prospettive del bene comune oggi”.

Per definire il concetto di “bene comune” mi avvarrò del contributo della professoressa Furia Valori, che scrive: «il bene comune è da intendere come il bene di tutti e di ciascuno, sulla base della fondamentale unità, identità e uguaglianza della persona umana nel rispetto della biosfera», questa breve definizione tocca tutti i punti nei quali la RSI affonda le sue radici, essa, infatti, esprime la necessità che l’uomo ha di sentirsi una persona singola ma, parte di un tutto unitario, capace di comprendere i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e del rispetto per il mondo circostante.

Per precisare ed ampliare il discorso, utilizziamo il contributo di Marco Moschini che, in linea con la sua collega, ci presenta un quadro teorico nel quale inserire un’idea rinnovata di bene comune.

Tale quadro si compone di un’analisi ontologica del concetto di persona, nella quale occorre rifarsi – secondo questo autore - al personalismo cristiano, che presenta la persona come universo di riferimento di ogni azione, come fonte di responsabilità reciproca; ma, prima di tutto, comprende una ricerca ascetica; che ci indirizza verso il bene comune come riconoscimento della persona che è in noi e come comprensione della persona che è nell’altro.