Entreprise Risk Management e il Processo di Integrazione Strategica su Istituti Bancari Europei

La fase preliminare del processo parte dalla individuazione degli obiettivi strategici di un’impresa. Un’impresa può perseguire differenti obiettivi strategici a seconda dei contesti ambientali e delle influenze storiche culturali che influenzano i valori di una determinata organizzazione aziendale.
In generale, le imprese finanziarie perseguono l’obiettivo di massimizzare il valore aziendale prodotto dalla gestione a favore degli azionisti e dei portatori di interesse. Tale obiettivo generico ed estremamente teorico, ha diversi risvolti nella realtà perché è diversa per ogni singola impresa la definizione di valore aziendale, e delle metodologie che ne permettono la sua stima in termini monetari. In questo senso, vi sono differenti evidenze storiche e culturali che influenzano il perseguimento degli obiettivi strategici. È prassi considerare le imprese finanziarie e non dei paesi anglosassoni come imprese il cui scopo principale è la creazione di valore per i suoi stockholders, il che vuol dire determinarne il suo valore sottoforma di capitalizzazione di mercato.
In un contesto europeo e giapponese, invece, l’obiettivo principale generalmente per un’impresa è la massimizzazione del valore intesa come soddisfazione dei suoi stakeholders, ossia azionisti, istituti di credito, pubblica amministrazione, dipendenti, clienti ecc. oltre che dei suoi azionisti. È naturale quindi porsi in un’ottica diversa, e pertanto tale fase è una fase tipicamente realizzata dal top management, inteso come Cda e gli amministratori esecutivi, ove spesso gli strumenti di corporate governance esterni, permettono agli stakeholders una forte influenza sulle decisioni strategiche. In Germania per esempio, nelle più grandi aziende, i dipendenti hanno il diritto di eleggere fino alla metà dei membri del Cda (Brealey, Myers, Allen, & Sandri, 2014). Di conseguenza i dipendenti hanno un ruolo molto importante che influenza non solo la composizione del Cda, ma di tutto il processo di gestione strategica-operativa dell’impresa e dunque anche del processo di risk management.
Avere un diverso orientamento verso gli obiettivi strategici e alla “Creazione di valore” comporta per un’organizzazione un atteggiamento diverso verso le differenti tipologie di rischio, le risorse da dedicare al risk management e ai diversi criteri di valutazione dei rischi (Floreani, 2004).