La tutela del consumatore: dal commercio tradizionale all'e-commerce

I form utilizzati a fini negoziali possono contenere anche strumenti di immissione di testo in forma libera, che, combinandosi i con i pulsanti radio o con le caselle di controllo, permettono di inserire una voce per la formulazione ex novo della clausola, in alternativa a quelle indicate nell’opzione.

Inoltre, anche nell’ipotesi di scelta tra clausole previamente formulate dal professionista, potrebbe ben immaginarsi che possa essere effettuata una formulazione di alternative talmente ampia da esaurire le possibili alternative giuridicamente configurabili, cosicché l’unilateralità della predisposizione contrattuale andrebbe valutata in termini di maggior speditezza e semplificazione, in favore anche del consumatore (e non come abuso del maggior potere contrattuale).

La scelta formulata dal consumatore all’interno di un ampio contenuto di possibilità potrebbe avvicinarsi al significato giuridico della libera determinazione del testo negoziale. Le tecnologie informatiche e telematiche, utilizzate per finalità negoziali, sarebbero in tal caso di ausilio per la gestione delle trattative, consentendo una formulazione quantitativamente estesa delle possibili clausole selezionabili, che altrimenti sarebbe difficile in un contesto di tipo tradizionale.

Pertanto si potrebbe concludere che il descritto uso della tecnologia possa correttamente far configurare l’esistenza di vere e proprie trattative. Riprendendo i ‘criteri positivi’ sopra accennati, si può notare come il carattere dell’individualità oggettiva consiste nelle possibilità di intervento in ordine alle singole clausole, mentre il carattere dell’individualità soggettiva è dato dall’instaurazione del procedimento automatizzato con il soggetto, che viene ad essere individuato nel suo concreto relazionarsi con lo strumento tecnologico.

La serietà della trattativa, invece, riguarda le capacità di elaborazione delle scelte effettuate dall’utente nella sua attività di interazione, nonché sulle possibilità di riesaminare la portata giuridica ed economica del risultato dell’elaborazione mediante la definitiva scelta in ordine alla prestazione del consenso. Infine, il carattere della effettività risulterebbe provato dalla dimostrazione dello svolgimento temporale delle trattative mediante un log-file (ossia,un file di sistema in grado di conservare traccia dell’attività posta in essere mediante strumenti informatici o telematici).

Mediante gli elementi di interattività è quindi possibile avere un risultato contrattuale non rigidamente determinato in via unilaterale32 e con rilevanti conseguenze giuridiche soprattutto in riferimento ai Contratti del consumatore di cui al Capo XIV bis, Titolo II, Libro IV del Codice cCivile, argomento che sarà approfondito nel successivo capitolo. Per ora si può anticipare che sono vessatorie quelle clausole che impongono oneri particolarmente gravosi. Il problema nasce in quei casi in cui il contratto viene predisposto unilateralmente attraverso la presentazione di modelli generali a cui aderire.

Secondo l’art. 1341 del cod.civ. sono vessatorie quelle clausole che stabiliscono: limitazioni di responsabilità; facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l’esecuzione; stabiliscono a carico di un contraente decadenze limiti alla facoltà di opporre eccezioni nonché restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con i terzi; proroga o rinnovazione tacita del contratto; clausole compromissorie o deroghe alla competenza dell’autorità giudiziaria. La legge, con l’intenzione di sollecitare chi le deve accettare a valutare con particolare attenzione gli oneri da queste stabilite, richiede che siano specificatamente approvate per iscritto; il contratto avrà due quindi due firme, una relativa al suo contenuto generale, e l’altra in adesione alle clausole. Nel caso in cui manchi la specifica sottoscrizione queste non sono efficaci.