Tradurre il fumetto: Analisi della traduzione inglese di ''Dimentica il mio Nome'' di Zerocalcare
Forget my name: analisi della traduzione inglese di Dimentica il mio nome
In questo paragrafo analizzeremo la traduzione inglese dell’opera Dimentica il mio nome di Zerocalcare, soffermandoci sugli aspetti linguistici e sonori che caratterizzano le opere dell’autore e che rappresentano una sfida per il traduttore.
Dimentica il mio nome: trama e tematiche
Dimentica il mio nome (2014) è il quinto romanzo a fumetti di Zerocalcare, nonché uno dei più apprezzati. A metà tra racconto realistico e storia fantasy, al centro dell’opera c’è un tema molto caro all’autore: la morte della nonna.
Dopo la pubblicazione dell’opera, queste sono state le parole dell’autore: “Tutto quello che ho fatto finora mi è servito per capire esattamente come raccontare questa storia”(Antonazzo 2014). Rispetto ai precedenti lavori dell’autore, infatti, è evidente una maggiore maturità non solo nei contenuti dell’opera, ma anche nello stile di disegno e nella tecnica narrativa. La storia parte da una vicenda autobiografica per poi sfociare nel fantastico, introducendo un elemento fantasy per raccontare la storia della propria famiglia senza rivelarne tutti i reali dettagli, e riuscendo comunque a mantenere un forte coinvolgimento emotivo. La perdita di una persona cara diventa quindi il pretesto per indagare sui lati misteriosi della propria ascendenza, finendo per scoperchiare qualcosa che va oltre l’immaginazione. L’autobiografismo e il fantastico si intersecano e creano diversi livelli di lettura: uno più comico e d’intrattenimento, l’altro più profondo e in un certo senso esistenziale, con il solito fine di portare i lettori a immedesimarsi in sentimenti comuni ma non sempre facilmente comprensibili, come, in questo caso, le incertezze e le paure tipiche del periodo di transizione verso l’età adulta e la gestione di avvenimenti che sembrano più grandi di quanto si sia in grado di sopportare, proprio come un lutto.
La traduzione inglese
Dimentica il mio nome è stato tradotto in inglese nel 2014 con il titolo Forget my name per la casa editrice digitale Europe Comics. Si tratta di un'impresa digitale paneuropea di fumetti e graphic novel gestita da 13 editori di fumetti di otto paesi europei. Il progetto ha ricevuto finanziamenti nel 2015 dal programma Creative Europe della Commissione Europea ed è stato lanciato ufficialmente nel novembre di quell'anno. Dell’impresa fanno parte anche le case editrici italiane Bao Publishing (che ha pubblicato tutte le opere di Zerocalcare) e Tunué. La traduttrice del fumetto in questione è Carla Roncalli di Montorio, che ha tradotto dall’italiano all’inglese anche un’altra opera dell’autore: Tentacles at my throat (2012).
La scelta tra domesticazione e straniamento
I fumetti di Zerocalcare, come abbiamo visto, abbondano di riferimenti culturali, di cui gran parte italiani e da cui derivano molti giochi di parole. Questo fattore crea una vera e propria sfida per il traduttore, che si trova a dover scegliere tra una strategia domesticante e una straniante.
L’approccio scelto da di Montorio per la traduzione in inglese di Dimentica il mio nome è complessivamente straniante: si mantiene fedele al testo originale cercando di mantenere il più possibile inalterati i riferimenti culturali e i giochi di parole, tentando di conservare allo stesso tempo l’effetto umoristico voluto dall’autore. Tuttavia, alcuni riferimenti sono probabilmente difficili da cogliere per un pubblico anglofono e raramente la traduttrice aggiunge delle note a piè pagina per spiegare tali riferimenti che, pertanto, rimangono oscuri.
Succede, ad esempio, in una vignetta in cui a fini umoristici vengono nominate le caramelle Rossana, tra le più conosciute in Italia ma probabilmente sconosciute in altri paesi. Così recita la battuta originale: “Il processo di accumulazione di cioccolatini e caramelle Rossana non destinati al consumo accresce la capacità demografica futura. È una questione di lungimiranza.”, che viene tradotta in lingua inglese letteralmente: “The process of accumulation of chocolate and Rossana candies not destined for consumption increases the future’s demographic capacity. It’s a question of foresight”.
Una situazione simile è presente in una vignetta in cui l’autore parla di un ricordo d’infanzia, ovvero un sacco a pelo di peluche chiamato Pisolone prodotto dalla famosa azienda italiana di giocattoli Giochi Preziosi. Anche questo è un riferimento culturale che i lettori italiani nati negli anni ’80 sicuramente ricorderanno e, quindi, uno dei tanti fattori che stimolano l’immedesimazione. La traduzione inglese cambia il nome del giocattolo in Sleepy, ma mantiene inalterato il nome della casa produttrice, senza tuttavia spiegare a cosa faccia riferimento. Si tratta, in questi casi, di uno straniamento forse incompleto, volto a mantenere i riferimenti culturali originali, ma che probabilmente provocherà nel lettore anglofono un senso di smarrimento o l’obbligo di condurre una ricerca personale al fine di comprendere appieno l’opera.
Altre volte, quando i riferimenti culturali sono ancora più specifici e fanno parte di un gioco di parole volto a scatenare la risata del pubblico, la traduttrice adotta una strategia più domesticante, sostituendo il riferimento specifico con una battuta più generica e mantenendo comunque un certo livello di umorismo. Questo accade, ad esempio, nelle seguenti vignette (Fig 3.1 e 3.2), in cui nel testo originale si fa riferimento a La Pimpa, personaggio immaginario protagonista dell’omonima serie a fumetti di Altan (1975):
La traduzione risulta in questo caso domesticante e vi è stata una compensazione, in quanto il riferimento culturale viene eliminato e sostituito con l’espressione rampant leopard, comprensibile in qualsiasi lingua e che mantiene un certo effetto umoristico in relazione alle macchie rosse presenti sulla faccia dell’autore quando lontano dal suo quartiere da troppo tempo, ma che perde originalità rispetto alla battuta originale. La scelta può essere discutibile, ma è sicuramente migliore rispetto al mantenere la battuta inalterata e tradurla letteralmente, senza aggiungere una nota esplicativa.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Tradurre il fumetto: Analisi della traduzione inglese di ''Dimentica il mio Nome'' di Zerocalcare
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Informazioni tesi
Autore: | Lara Dal Cappello |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Verona |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Culture per l'Editoria |
Relatore: | Maria Ivana Lorenzetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 62 |
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