Il dolore sottratto. Leggendo Ivan Illich

Secondo Illich, al giorno d'oggi si è arrivati al punto di poter affermare che la medicina procuri un corpo alle persone.
Questa affermazione trasporta significati molteplici: ad una prima analisi, è possibile notare come i corpi contemporanei siano in qualche modo l’immagine interiorizzata degli esami diagnostici e delle tecniche di visualizzazione utilizzate in medicina. Noi tutti nasciamo con un’organizzazione cerebrale preposta alla conoscenza del corpo.
La medicina contemporanea possiede potenti strumenti diagnostici che consentono di appropriarsi di una galleria di immagini del corpo umano, delle sue strutture ed organi interni, come in una sorta di moderna autopsia che non fa a pezzi, che non seziona con gli strumenti del cerusico, ma che d'altro canto sgrana ed indaga il corpo in modi in passato inimmaginabili. Dalla radiografia all'ecografia, una serie di tecniche di imaging diagnostico permette di guardare all'interno del corpo umano e, a differenza del passato, lo fa quando il corpo è ancora vivo, senza che sia necessario incidere la pelle, smembrare la carne. In questo modo, quando parliamo delle parti del nostro corpo, anche di quelle più interne, ne abbiamo un'immagine chiara. Ivan Illich sostiene che i corpi delle persone siano nella modernità “corpi ascritti o attribuiti, costruiti dall’osservazione medica”, ossia: “un corpo iatrogeno”.