Modelli di amore e nuove forme di vita: il caso dell'omosessualità
Dirlo agli altri
La scoperta della propria omosessualità non coincide necessariamente con il momento della propria accettazione: ci si può scoprire gay ed accantonare questa tendenza per un determinato periodo di tempo, decidendo di non “viversi” immediatamente omosessuale. Nella ricerca effettuata da Barbagli e Colombo viene sottolineata l’importanza dei fattori culturali e sociali come componenti importanti per favorire l’acquisizione di un’identità omosessuale. Essi sostengono che in realtà, oltre coloro che si definiscono omosessuali, esiste un numero molto maggiore di persone che non iniziano neppure questo processo, oppure che si fermano a metà strada, si scoraggiano, rinunciano e tornano indietro. In parte questo comportamento è dovuto al luogo di residenza, alle opportunità dei copioni di comportamento appresi durante l’infanzia e l’adolescenza, che influiscono sul modo in cui può avvenire l’acquisizione o addirittura la bloccano. Tra i racconti riceviamo conferme a questa teoria. Numerosi sono stati coloro che ne hanno parlato spontaneamente: (A)“secondo me ci sono miliardi di gay con alle spalle la famiglia che si addormentano abbracciati al loro compagno in una scena che non è perversa ma piena di dolcezza. Finalmente essi non devono dimostrare a se stessi e agli altri di essere uomini forti, come vuole la nostra società”. L’intervistata sostiene che gli uomini aderiscono alle richieste sociali che impongono copioni di comportamento rigidi trascurando di ascoltare alcuni lati della propria personalità. In questo modo essi cercano di comportarsi adeguatamente nella vita familiare e pubblica ma tendono a cercare un privato in cui nascondersi e poter vivere i bisogni di espressioni sensibili e tenere.
Un intervistato vive solo, non ha una relazione stabile, ha incontrato nella sua vita molte persone con evidenti problemi identitari: (R) “c’è una serie di persone curiosamente ambigue, non sai mai dove vai a parare…ci sono tanti individui che non sanno che pesce pigliare, ne ho conosciuti parecchi ma non sono mai riuscito a capire perché si comportano con questa ambiguità, forse è perché dentro se stessi non riescono a decidere o forse è per la famiglia e non riescono a fare ciò che desiderano e fanno quel che vogliono gli altri”. Egli ne dà una spiegazione personale sostenendo che questi individui vengono sottoposti a pressioni da parte dei genitori e sono costretti a vivere in modo discordante rispetto alle proprie inclinazioni omosessuali. Sono considerati degli infelici, individui con cui non è possibile allacciare relazioni stabili.
Altri due giovani amici ci parlano di individui con una personalità non ben definita, che vivono in due mondi separati le proprie esperienze: (S) “certe persone non si accettano e commettono sbagli, si sposano, frequentano qualcuno. Sono storie molto tristi perché loro vivono male e fanno vivere male chi gli sta vicino”;
(F) “secondo me a Cuneo c’è molta gente che vive male questo problema. Mi dicono- se vengo in quel luogo, può darsi che la gente pensi che anch’io sono così, per cui questi vivono male. Hanno fidanzate. E sommerso ma io sono stato con i ragazzi che si incontrano sempre più spesso e si dichiarano etero, che cercano partner occasionali omosessuali e sono le persone più scatenate, sposati, fidanzati”.
L’interpretazione di queste citazioni, raffigura una realtà in cui esistono individui che svolgono precisi ruoli nell’ambito familiare e che, contemporaneamente, si allontanano per brevi istanti dalle loro famiglie al fine di vivere esperienze omosessuali. Secondo alcuni studi, il processo di acquisizione di identità omosessuale diventa più facile per un uomo giovane, laureato, proveniente da una famiglia abitante in una città del nord Italia. Di conseguenza resta mediamente più difficile per una donna di media età, in possesso di licenza media e proveniente da famiglia religiosa, abitante in un piccolo centro dell’Italia meridionale.
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Modelli di amore e nuove forme di vita: il caso dell'omosessualità
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Informazioni tesi
Autore: | Luisa Pozzoni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Torino - sede di Cuneo |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Raffaella Ferrero Camoletto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
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