Il commercio equo e solidale per la sensibilizzazione e costruzione di una reale alternativa al mercato
Dalla “casa per la pace” a La Bottega Solidale di Genova
La prima Bottega fondata a Genova nel 1990 era l'abitazione di una socia, chiamata per l'occasione la “casa della pace” fino alla scelta del nome “La Bottega Solidale” che avrebbe definito i punti vendita liguri aderenti ai princìpi del COMES fino ad oggi. Il successo nella vendita dei primi prodotti importati ha reso necessario cercare uno spazio più grande: nel 1991, in via Donaver, è stato aperto il primo negozio de La Bottega Solidale, gestito dai volontari. Ebbero inizio una serie di incontri con il pubblico genovese che si è rivelato un terreno fertile per apprendere e diffondere le idee del Commercio Equo e soprattutto è stato motivato a informarsi e partecipare attivamente alla crescita del movimento in tutta la città. Nel 1992 è stato organizzato “Zucchero Amaro”: il primo convegno internazionale sul CEeS in collaborazione con la Caritas, Mani Tese (associazione di Milano) e CTM Altromercato, che riunisce le botteghe italiane e i rappresentanti dei produttori del Sud del mondo. La prima esperienza di rapporto diretto con i produttori, uno dei criteri fondanti del movimento, è iniziata in Africa col progetto di importazione della farina di manioca dalla Costa d'Avorio. Fino al 1994 sono state aperte altri tre negozi nel comune genovese (in Via Vannucci, a Sestri Ponente e a Rivarolo), prova concreta del successo nell'efficacia informativa e della sensibilizzazione svolta con fatica dai volontari che si sono fatti conoscere partecipando a fiere e organizzando incontri.
Il 24 dicembre del 1995 è stata costituita la Cooperativa che, oltre a rappresentare un importante sviluppo qualitativo dell'attività svolta e dell'organizzazione, ha permesso di iniziare la raccolta di risparmio tra i soci e di impegnarsi nella Finanza Etica (cfr. par. 4.2 ). Nel 1997 La Bottega Solidale ha partecipato al “Progetto Speranza”: l'iniziativa che ha dato avvio a una nuova forma di lavoro finalizzata ad aumentare la collaborazione con le diverse associazioni di volontariato locali e inserirsi nel tessuto sociale non solo organizzando congressi o convegni ma anche progettando eventi che coinvolgono in modo informale i cittadini. Ad esempio nel 1999 è stato presentato il convegno internazionale “Rotte dell'economia sociale lungo le vie dell'Asia, Obiettivo India” sull'importanza della produzione senza mediazioni, a cui sono seguiti due workshop sul lavoro delle cooperative sociali e laboratori di tessitura artigianali gestiti dai produttori del Sud per gli studenti di due scuole superiori genovesi: il liceo artistico “Barabino” e l'istituto professionale “Duchessa di Galliera”.
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Il commercio equo e solidale per la sensibilizzazione e costruzione di una reale alternativa al mercato
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Simonetta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Antonella Primi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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