Indagini su nematodi da quarantena

A. besseyi è una specie con maschi generalmente abbondanti; le femmine però possono essere anche partenogenetiche (Huang, 1979).
A 30°C, temperatura ottimale per l'ovideposizione e per la schiusa delle larve, il ciclo biologico si completa in circa 10 giorni, ma con temperature inferiori ai 20°C la sua durata aumenta (Huang, 1972). Il nematode non si moltiplica a temperature sia inferiori a 13°C (Sudakova, 1968) sia superiori a 35°C; tuttavia in ambienti con temperature elevate possono avvenire l?ovideposizione, la schiusa e la muta delle larve (Huang, 1972).
In ambiente naturale il ciclo biologico dipende dalle condizioni ambientali e può durare 29 giorni a 14,7°C, 9 giorni a 20,6, 6 giorni a 25°C e 3 giorni a 31,8°C (Tikhonova, 1966). Anche il numero delle generazioni annuali può variare in rapporto alla temperatura.
Il nematode, in generale, si diffonde per mezzo del seme dove si trova in stato di quiescenza sotto le glume. Quando la cariosside infestata è seminata il nematode si riattiva e si porta verso i punti di crescita dello stelo e delle foglie della futura pianta.
A. besseyi depone le uova all'ascella delle foglie e dei fiori della pannocchia. Nelle prime fasi di sviluppo della pianta pochi esemplari del nematode sono stati rilevati sulla pagina interna della guaina fogliare dove si nutrono ectoparassiticamente attorno ai meristemi apicali. La popolazione di A. besseyi aumenta poi rapidamente dopo l'accestimento del riso e il suo incremento dipende dallo sviluppo della pianta.
I nematodi penetrano nella spighetta prima della fioritura attraverso un'apertura naturale circoscritta dagli apici della glumetta inferiore e di quella superiore e si nutrono ectoparassiticamente di ovario, stami, lodicole ed embrione. Esemplari sono stati rinvenuti nelle cavità naturali del fiore e nelle cariossidi ma mai dentro i tessuti.
Quando la cariosside si è formata e inizia a maturare, la riproduzione del nematode cessa in parte e solamente le larve di terza età continuano a svilupparsi fino a quando il seme non si è indurito; quelle di seconda età invece si inattivano per la disidratazione progressiva delle cariossidi in maturazione.