É possibile esportare la democrazia? Un dibattito filosofico-politico contemporaneo
Che cos’è, oggi, la democrazia?
È un processo culturale che ha il suo termine contingente in quella sintesi novecentesca esemplarmente rappresentata da Kelsen. È un metodo per la creazione di un ordine sociale a cui partecipano coloro che appartengono di fatto a tale ordine; ovvero un metodo che, nonostante tutte le mediazioni reali considerate da Kelsen, riconduca le decisioni politiche alla volontà del cittadino (anche promovendo referendum, leggi di iniziativa popolare e un consociativismo a partire dalla base popolare più ampia possibile).
Tutto ciò attraverso una procedura che rispetti quelle che Bobbio chiama le "regole del gioco": garanzia dei diritti liberali essenziali, suffragio universale, elezioni frequenti del massimo organo legislativo attraverso la possibilità di scelte reali (no a liste bloccate ed uniche), applicazione del principio di maggioranza-minoranza che tuteli la minoranza dandole la possibilità di diventare maggioranza, organi e cariche di garanzia (presidenti, corti costituzionali, giudiziario indipendente).
A partire da queste regole si sviluppano diversi possibili regimi democratici a seconda di come esse vengano rispettate – democrazia parlamentare o presidenziale o consociativista e così via. Ma l’essenza non cambia, si tratta sempre e solo di regole sul come decidere: infatti la democrazia garantisce la libertà in quanto è un metodo di scelta che di per sé non ha alcun contenuto sostanziale.
Come si era scritto prima, permette alla comunità di avvicinarsi al concetto naturale di libertà, garantendo alla maggioranza degli individui, pur nell’ambito sociale, di scegliere come vivere. È, per riprendere Zagrebelsky, un paradigma che non può prescindere da un "ethos" e che deve innalzare a sua esigenza etica – in realtà esigenza intrinsecamente umana – di non presumere di possedere la verità ma "che nemmeno ne consideri insensata la ricerca", "un’esigenza che soltanto lo spirito radicalmente scettico potrebbe negare, in nome di una tentazione assolutistica rovesciata. Solo per il pensiero della possibilità, la democrazia, oltre che un mezzo, può anche essere un fine e perciò, oltre che servire, deve anche essere servita".
Questo brano è tratto dalla tesi:
É possibile esportare la democrazia? Un dibattito filosofico-politico contemporaneo
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Andrea Golini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Marco Geuna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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