Schnitzler - Kubrick. Dalla Traumnovelle ad Eyes Wide Shut

Sviscerando il caso Eyes wide shut è possibile rilevare come Kubrick ne abbia curato con grande meticolosità l’aspetto figurativo e in particolare quello cromatico: in tal senso
l’adattamento cinematografico diverge dal suo modello letterario in quanto la Traumnovelle di Schnitzler non presenta esplicite allusioni a tale aspetto.
« E subito si accese una folla di lampadine »: questo l’unico accenno della novella all’elemento tonale, accenno che incoraggia Kubrick a moltiplicare il numero di sorgenti luminose adoperate, anche per promuovere l’atmosfera natalizia che pervade la storia.
Vagliando l’elemento cromatico è necessario approfondire la questione prendendo in considerazione due tipologie di analisi: la prima, che si incentra sull’approfondimento degli aspetti simbolici, mette in relazione un contenuto ad un’unità culturale; la seconda, che si impernia sull’analisi degli aspetti semi-simbolici, rivela il contrasto esistente tra categorie del piano espressionistico e quelle del piano contenutistico.
Attenendoci alla prima tipologia di analisi notiamo interessanti caratteristiche peculiari del film: innanzitutto rileviamo che Bill è un personaggio evanescente, è simile ad un’ombra (è sempre ritratto in abiti neri) che vaga per luoghi anch’essi eterei; è essenziale inoltre constatare quanto la miriade di colori nella quale Bill si muove evochino l’atmosfera di un mondo fiabesco.