ID: Interior Density. Teorie e pratiche visive il cui protagonista è il corpo. Forma e contenuto, oggetto-soggetto, identità e differenza.

“Penso a volte che la mia scelta di collocarmi nell'ambito dei women's studies rispecchi il mio desiderio di sentirmi nomade. Il desiderio di tagliare ogni legame con i discorsi istituzionalizzati. [...] Che ogni nomade abbia la vocazione per una posizione minoritaria?”
- Rosi Braidotti -
Ha senso definire il desiderio come maschile o femminile?
La decostruzione dell'opposizione binaria dei contrari nel terreno della psicanalisi avviene parallelamente alla crisi della nozione di razionalità come paradigma unico della conoscenza, che nel dibattito filosofico ha comportato la critica radicale alla nozione di identità del soggetto. L'applicazione della teoria psicanalitica freudiana, anche attraverso le riletture di Lacan, e` strumento privilegiato della critica artistica e cinematografica al femminile, per l'enfasi sull'inconscio e su uno spazio immaginario, espressione sia di repressione che d'ingegnosità, sia di memorie che di desideri. Nei fatti, per questioni socio-economiche, le aspettative non si realizzano senza trovare un compromesso con il discorso patriarcale. Il compromesso però non è necessariamente un difetto, ma un effetto del discorso.
Sandra Gilbert e Susan Gubar si chiedono: "Is a pen a metaphorical penis?"
Che dovrebbe essere seguita da: Chi scrive e ha scritto la storia?
Con questa perentoria ironia si delinea cio` che e` stato definito un approccio anti-essenzialista, compensato da un riferimento pragmatico, ad esempio alla relazione tra la vita personale dell'artista ed il suo lavoro, che implica l'accesso al training, all'equipment. Queste condizioni sono un aspetto importante che differenzia tutti gli autori, ma in particolare l'autorialità femminile.
Ma cos'è questa autorialità femminile?
In A Literature of their Own Elaine Showalter precisa un distinguo tra “feminine”, “feminist” e “female”. La sua teoria li illustra come fasi successive in un percorso di presa di coscienza critica. La prima fase e` la scoperta del “feminine”, una prima fase in cui le donne imitano i modelli artistici della tradizione. Una seconda femminista di rabbia e reazione contro questi modelli, l'”advocacy”. Una terza della scoperta del seÅL, il “female”, liberato dalla dipendenza all'opposizione. Questo assunto teorico, e` valido ma non come modello di uno sviluppo progressivo egualmente applicabile o funzionale per tutte le donne. Il “female” è molto legato ad un bias, alla biologia. Ciò che e` “feminine” e ciò che è “feminist” concorrono entrambi alla costruzione della donna come soggetto del discorso. La prospettiva ideale non e` femminista, esplicitamente in contrapposizione alle forze dominanti di una società patriarcale, ma ingloba tutta la femininity, non come fase di transizione che deve essere superata dal femminismo, bensì come fase in between, che può interessare tutti i generi. La femininity abbraccia l'esperienza delle donne in senso più lato, meno rigido. La prospettiva, ispirata da Julia Kristeva, risponde alla necessita` che una donna viva quante più varie esperienze femminili possibile.