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La città nell’orto. Analisi esplorativa degli orti urbani di Mirafiori sud per un progetto di riqualificazione “dal basso”.

Agricoltura urbana e periurbana

Per aree agricole periurbane si intendono “quelle aree che sono prossime alla città, ma che non sono ancora campagna aperta e in cui il territorio urbano e quello agricolo si compenetrano e si uniscono in maniera non felice e non risolta”.
È un territorio appartenente agli spazi della periferia e della città diffusa, dove i retaggi della cultura agricola convivono con i vecchi e nuovi tentativi di fare città.
L’agricoltura urbana si distingue da quella periurbana innanzitutto per il fatto di essere maggiormente integrata nel sistema ecologico ed economico urbano. Essa si appoggia sui cittadini in qualità di lavoratori, usa risorse tipicamente urbane (rifiuti organici e acque grigie), ha un rapporto diretto con i consumatori, così come un forte impatto sull’ecologia urbana, è parte del sistema di approvvigionamento di cibo, compete per i terreni insieme ad altre destinazioni e funzioni, ed è influenzata da piani e politiche di sviluppo: è dunque parte integrante del sistema urbano.
Mentre gli antenati dell’agricoltura periurbana sono aree di carattere rurale intorno alle città, di dimensioni più importanti di quelle attuali (che dividono con incertezza un centro abitato da un altro), quelli degli orti urbani, limitandosi al contesto occidentale, sono gli Schrebergarten tedeschi o gli orti di guerra. Entrambe le forme si sono sviluppate in concomitanza con le attività industriali e il conseguente inurbamento di grandi masse di popolazione, ma mentre i prodotti della prima erano e sono destinati ad un mercato più ampio e al profitto, rientrando all’interno di logiche imprenditoriali, quelli della seconda si limitano ad uno scambio di scala familiare, se non di quartiere, e certamente non assolvono a logiche altre che non siano appunto quelle del bilancio domestico; l’orticoltura urbana non genera plusvalore in quanto il produttore coincide quasi sempre con il consumatore.
Gli orti urbani rappresentano dunque uno spunto interessante per riorientare le direttrici dello sprawling precedentemente descritto, perché mentre la “città diffusa” va ad invadere lo spazio rurale mettendo in crisi l’agricoltura periurbana, l’orto urbano permette all’agricoltura di impadronirsi simultaneamente dello spazio metropolitano. Da capire se l’agricoltura urbana però possa mettere in crisi un modo di pensare ed abitare la città o se invece abbia permesso, sin dalla sua nascita, un abitare urbano più elastico e dunque più sostenibile.
Un ultimo appunto è relativo alle forme di proprietà all’interno delle quali l’agricoltura urbana solitamente nasce, in opposizione ancora una volta a quella periurbana: l’abusivismo. Mentre i terreni coltivati nelle fasce periurbane sono quasi sempre terreni privati, regolarmente ottenuti, quelli urbani sorgono solitamente su terreni pubblici, demaniali o comunali, impiegati con fini, mezzi ed attori privati: sono terreni abusivamente occupati. La ricostruzione storica effettuata nel primo capitolo ci ha permesso di comprendere come alcune istituzioni abbiano saputo leggere nel tempo necessità di questo tipo ed abbiano generato queste realtà anche laddove prima non esistevano, altre, più raramente, hanno più semplicemente regolarizzato le aree esistenti. In Italia con più ritardo rispetto ad altri paesi (Francia, Germania) si è percepito questo bisogno e le istituzioni hanno, quasi fino ad oggi, “chiuso un occhio” rispetto a situazioni di illegalità che non andavano ad intralciare un quieto vivere o altri progetti sul territorio. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La città nell’orto. Analisi esplorativa degli orti urbani di Mirafiori sud per un progetto di riqualificazione “dal basso”.

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Baldo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Sociologia
  Relatore: Egidio Dansero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 243

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Parole chiave

torino
territorio
riqualificazione
mirafiori
analisi esplorativa
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