Il fenomeno erotico in Jean-Luc Marion. Il farsi avanti degli amanti
Il farsi avanti dell’amante: volontà e libertà
Esaminando le differenti evoluzioni della riduzione erotica, ci siamo resi conto che, in tutte e tre le sue formulazioni, in misura maggiore man mano che essa andava radicalizzandosi, un ruolo preminente è stato giocato dalle decisioni degli amanti. Infatti, le transizioni dall'ordine del cogito a quello dell'eros e dall'amore inteso come reciprocità o come amore ricevuto a quello inteso come dono si basano tutte su delle risoluzioni di un ego che esce da sé e si decentra sempre più verso l'altro. Tali scelte, operate dalla volontà degli amanti, ci sembra manifestino l'importanza strategica della volontà e della libertà come luoghi privilegiati del fenomeno erotico.
Ora, nonostante in Le phénomène érotique Marion espliciti l'epoché solo rispetto all'amore, inteso come reciprocità, tuttavia, ci sembra che in esso egli operi una messa tra parentesi anche di volontà e libertà, riducendole alla donazione. In altri termini, crediamo che nel fenomeno erotico marioniano, già dopo la prima meditazione, che sancisce l'uscita dal vicolo cieco in cui la vanità aveva gettato l'ego cogito, e sempre più nelle successive, volontà e libertà siano sempre meno intese come in funzione dell'autonomia e dell'indipendenza e vadano diventando, invece, espressione della relazionalità intrinseca dell'ego, che, avanzando gratuitamente verso l'altro, acquisisce la qualifica di amans. Tale convinzione, che cerchiamo di verificare nella nostra tesi, ci porta adesso a fare qualche passo indietro nel pensiero del nostro autore.
Infatti, questo modo d'intendere la volontà, in realtà, s'intravede già in alcuni dei primi scritti di Marion, dedicati a Cartesio. In questi, l'autore, partendo da un'analisi semantica del termine latino capacitas mostra che fino al diciassettesimo secolo esso è stato inteso nel senso di disponibilità all'accoglienza, recettività; significati elaborati nell'antropologia cristiana medievale (sant'Agostino, san Bernardo di Chiaravalle, Tommaso d'Aquino ecc.), in relazione alla capacità dell'uomo di accogliere Dio in sé (homo capax Dei). Tale recettività non ha solo un aspetto passivo, ma è intesa anche in senso attivo, cioè, come capacità di acconsentire e desiderare ciò che l'ego riceve. Invece, da Cartesio in poi, il termine capacitas inizia ad assumere il significato moderno di potenza o capacità d'azione, la cui molla è la libera volontà dell'uomo, che lo rende simile a Dio (similitudo Dei). La differenza tra Cartesio e il pensiero cristiano patristico e medievale sta nel fatto che il primo intende la somiglianza con Dio non nella prospettiva dell'amore, che, anzi relega sul piano delle passioni, ma della conoscenza, attraverso la quale l'uomo esercita una sovranità sulle cose, simile a quella di Dio sulle creature.
Ora, muovendo da queste premesse di storia della filosofia, Marion elabora una propria teoria della volontà, che compare in filigrana nel fenomeno erotico, in particolare, nel movimento del farsi avanti. Egli, appoggiandosi a diversi filosofi antichi e moderni, sostiene che la volontà sia fondamentalmente sinonimo di libertà: «ma volonté est cette citadelle intérieure sur laquelle j'ai un empire absolu […] La volonté est libre par définition. Elle résiste et s'oppose à toute forme de contrainte […] La volonté est toujours pouvoir de vouloir».
Ci sembra chiaro che quando Marion afferma che l'amante è tale nel momento in cui decide di farsi avanti, anche se ancora non c'è stato l'incrocio con l'altro o, addirittura, anche dopo che l'altro è scomparso, sta applicando al fenomeno erotico un carattere generale della sua visione della volontà, cioè, la coincidenza tra decisione di volere e il suo compimento: «Elle est immédiatement son accomplissement, parce que ce qu'elle veut n'est autre qu'elle-même». [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il fenomeno erotico in Jean-Luc Marion. Il farsi avanti degli amanti
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Informazioni tesi
Autore: | Domenico La Spada |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Stefano Bancalari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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