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Tutela legale nelle transazioni commerciali effettuate tramite reti telematiche

«The term “electronic commerce” is understood to mean the production, distribution, marketing, sale or delivery of goods and services by electronic means». Questa la definizione che il Consiglio Generale del WTO dava del commercio elettronico nel 1998. Allora, l’e-commerce sembrava essere, come ogni attività legata alla net economy, una gallina dalle uova d’oro.
Oggi, il commercio elettronico, inteso come fenomeno di massa, rimane una chimera. Ma le cose stanno realmente così? I dati riguardanti la diffusione del fenomeno in esame nei paesi dell’Europa occidentale, negli Stati Uniti e nel sud-est asiatico sembrano avvalorare, piuttosto, una terza ipotesi. Dopo la bolla speculativa nei principali mercati finanziari, sembra, a nostro avviso, che un accorto e moderno sistema normativo dapprima formato a livello internazionale piuttosto che continentale, e, ancora, a livello comunitario piuttosto che nazionale, possa agevolare e promuovere la crescita delle transazioni commerciali telematiche. O che almeno possa ben regolamentare i negozi di commercio elettronico.
Il nostro lavoro si snoda attraverso un percorso di analisi fatto di tre momenti. Il primo passo sarà l’analisi del fenomeno dell’e-commerce nelle sue caratteristiche economico-aziendali; in un secondo e più ampio momento, lo studio verterà sulle tematiche maggiormente significative e peculiari afferenti le transazioni commerciali on-line. Nell’ultima fase, verrà analizzata la direttiva n. 2000/31/CE dell’otto giugno 2000, relativa a taluni servizi della società dell’informazione, in particolare il commercio elettronico. Verrà, inoltre, presentato uno schema di decreto legislativo, relativo al recepimento della direttiva sopra citata, secondo i principi della delega al Governo, di cui all’art. 31 della legge 1 marzo 2002, n. 39.

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INTRODUZIONE 8 INTRODUZIONE «                                             ». Questa la definizione che il Consiglio Generale del WTO dava del commercio elettronico nel 1998 1 . Allora, l’    sembrava essere, come ogni attività legata alla  , una gallina dalle uova d’ oro. Oggi, il commercio elettronico, inteso come fenomeno di massa, rimane una chimera. Ma le cose stanno realmente così? I dati riguardanti la diffusione del fenomeno in esame nei paesi dell’ Europa occidentale, negli Stati Uniti e nel sud- est asiatico sembrano avvalorare, piuttosto, una terza ipotesi. Dopo la bolla speculativa nei principali mercati finanziari, sembra, a nostro avviso, che un accorto e moderno sistema normativo dapprima formato a livello internazionale piuttosto che continentale, e, ancora, a livello comunitario piuttosto che nazionale, possa agevolare e promuovere la crescita delle transazioni commerciali telematiche. O che almeno possa ben regolamentare i negozi di commercio elettronico. Il nostro lavoro si snoda attraverso un percorso di analisi fatto di tre momenti. Il primo passo sarà l’ analisi del fenomeno dell’    nelle sue caratteristiche economico-aziendali; in un secondo e più ampio momento, lo studio verterà sulle tematiche maggiormente significative e peculiari afferenti le transazioni commerciali  . Nell’ ultima fase, verrà analizzata la direttiva n. 2000/31/CE dell’ otto giugno 2000, relativa a taluni servizi della società dell’ informazione, in particolare il commercio elettronico. Verrà, inoltre, presentato uno schema di decreto legislativo, relativo al recepimento della 1 Questa definizione Ł tratta dal «     fi   ffi  "  $ % ' % ( )   $ * ( (  " " %  ( % » adottato dal Consiglio Generale della    ' 0 1  0 % 2  ffi $ * 4 ) *  $ il 25 settembre 1998.

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Informazioni tesi

  Autore: Agostino Fulciniti
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Vincenzo Donativi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 207

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