Bruno Antonini – Tecnologie oscene
determina l’uso
1
. Nell’analizzare il fenomeno si fa riferimento
ad un approccio olistico che tiene in considerazione le caratte-
ristiche tecniche del mezzo e l’utilità che apporta nella vita nel
momento storico in cui nasce, i requisiti di altre tecnologie
concorrenti, le strategie di marketing aziendali utilizzate nel
lanciare il prodotto, il ruolo dello Stato (che diventa ancora più
centrale riguardo contenuti proibiti), il contesto socio-
economico che è andato appropriandosi della tecnologia stessa
e che l’ha resa un elemento centrale nel processo produttivo, il
prezzo dei contenuti, dei servizi e della tecnologia, le caratteri-
stiche socio-demografiche dei primi utilizzatori, l’uso e le pra-
tiche sociali non solo del mezzo in generale, ma anche dei con-
tenuti vietati che, essendo condannati dalla società e/o dalla
legge, spesso necessitano di strategie promozionali e tattiche
d’uso diverse.
L’avvento di una nuova tecnologia e la sua affermazione è un
processo molto lento. Per Paul Saffo il tempo richiesto da una
tecnologia per passare dal laboratorio all’adozione di massa,
quindi penetrare all’interno di una cultura, si attesta su una me-
dia di tre decenni, in cui nel primo c’è molto entusiasmo ma
scarsa penetrazione, nel secondo inizia la penetrazione e nel
terzo la tecnologia diventa un normale strumento di massa
2
.
Questa teoria risulta troppo determinista così Roger Fidler l’ha
riformulata in due assiomi principali: una tecnologia per affer-
marsi di solito impegna molto più tempo di quanto ci si aspetti
e, per quelle tecnologie che sembrano affermarsi in poco tem-
po, si nota che sono rimaste in incubazione per molto tempo
3
.
Oltre all’elemento temporale una nuova tecnologia per affer-
marsi deve possedere delle caratteristiche intrinseche: apporta-
1
Cfr. Abruzzese A., Lo Splendore della Tv. Origini e destino del linguaggio audio-
visivo, Genova, Costa & Nolan, 1995, pp. 119-120.
2
Cfr. Saffo P., in Fidler R., (trad. it.) Mediamorfosi, Milano, Guerini e Associati,
2000. p. 14-15.
3
Cfr. Ibidem., p. 17.
8
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re un vantaggio relativo alla società, svilupparsi e funzionare
mediante standard compatibili con i media con cui entra in re-
lazione, avere una bassa complessità d’uso, essere affidabile e
soprattutto, attirare i primi utilizzatori
4
. I primi utilizzatori sono
quelle persone che amano e possono permettersi di essere i
primi nel loro ambiente, relazionale e professionale, a possede-
re ed utilizzare una nuova tecnologia, sono disposti a rischiare
l’estinzione del nuovo mezzo, sono tolleranti verso le prime
limitazioni, e, soprattutto, sono o hanno la possibilità di in-
fluenzare i leader d’opinione del loro ambiente relazionale per
far adottare una nuova tecnologia. I primi utilizzatori riescono
a far crescere il mercato e a portarlo al punto di decollo per
l’utenza di massa
5
. A tutti questi fattori va aggiunto il ruolo, la
centralità, l’interesse dei servizi e i contenuti veicolati e dispo-
nibili su queste nuove tecnologie.
L’obbiettivo di questo studio è proprio quello di capire che
ruolo ha avuto il contenuto nello sviluppo delle nuove tecnolo-
gie; in particolare si vuole studiare il ruolo dei contenuti e dei
servizi erotici e pornografici. Contenuti che sono veicolati in
tutti i mezzi di comunicazione di massa, quindi si presume atti-
rino un certo interesse da parte del pubblico. Questi contenuti
non compaiono nei maggiori studi e testi della storia dei media,
bisogna quindi riflettere se ciò sia dovuto ad un effettiva irrile-
vanza del contenuto nel processo, oppure a resistenze e censure
morali.
Per il reperimento dei dati e delle stime del mercato si fa rife-
rimento a pubblicazioni del settore come la Videoguida XXX
2002. Annuario dell’hard italiano, a siti Internet come
http://www.adultvideonews.com che si occupano del mercato
pornografico in generale, ma anche ai diversi rapporti sulla
pornografia che sono stati realizzati dagli anni Settanta ad oggi
4
Teoria della Diffusione di Everett Rogers, cfr. Ibidem., p. 19-21.
5
Cfr. Ibidem., p. 21-22.
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ed in Italia effettuati solo dall’Eurispes nei tre rapporti del
1986, del 1988 e del 1992. Si fa ricorso anche ad articoli di
quotidiani o settimanali per: trovare notizie sulle novità propo-
ste nel mercato grazie ai comunicati stampa delle varie aziende
del settore; indagini giornalistiche effettuate dalle diverse testa-
te sul fenomeno e il mercato in generale oppure incentrate su
singoli media; dossier sull’opinione pubblica, impatto e uso
sociale dei nuovi mezzi. Sono presi in considerazione anche
rapporti e ricerche annuali di istituti di ricerca o aziende che
operano nei diversi media. Nel primo caso istituti come
l’Audipress, l’ADS e la FIEG per quanto riguarda la carta stam-
pata; l’ANEC per la stima delle sale a luci rosse; i rapporti Fe-
dercoming e ANIE per conoscere la penetrazione delle tecnolo-
gie nella famiglie italiane; i rapporti dell’Univideo per quanto
riguarda le videocassette, i CD-ROM e i DVD e l’ANEE per gli ul-
timi due; i rapporti Kiwari-SWG, DMA, Wikipedia, Nielsen &
NetRatings, N2H2 Inc. per Internet; le ricerche del Politecnico
di Milano sui Mobile VAS per quanto riguarda la telefonia mo-
bile. Sono citate anche dichiarazioni di amministratori delegati
di aziende rilasciate su varie interviste su giornali e ad inter-
venti di relatori a convegni. È bene precisare, però, che nella
maggior parte dei rapporti e degli studi sui singoli media la
pornografia di solito non compare per due motivi essenziali, in
primo luogo per l’impossibilità di fare stime su un mercato non
direttamente in mano alle aziende dei singoli mezzi, e in se-
condo luogo per pregiudizi morali nei confronti di un contenu-
to e di una realtà che si preferisce evitare e non vedere, nascon-
dendosi sotto l’alibi di “scelte aziendali”. Per il risalire ai dati è
stato quindi necessario raccordare informazioni e cifre prove-
nienti da fonti diverse. Addirittura questi contenuti proibiti in
alcune ricerche sono inglobati sotto categorie generiche come
“entertainment” o “altro”, quando invece costituirebbero una
fetta importante del settore. Si è riscontrata inoltre una certa re-
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Bruno Antonini – Tecnologie oscene
sistenza da parte di aziende e istituti di ricerca a rendere pub-
blici quei pochi dati posseduti.
In questo lavoro si affrontano, senza pregiudizi moralistici,
temi legati all’erotismo ma soprattutto alla pornografia in rela-
zione alle tecnologie di massa proprio perché muovono grosse
somme di denaro, senza giudicarne l’uso, senza collocarli sfa-
vorevolmente, senza considerarli contenuti di serie “b” o addi-
rittura non degni di attenzione. Tali contenuti, inoltre, fanno
appello e vanno a colpire una sfera primaria dei bisogni umani:
il bisogno e lo stimolo sessuale che a loro volta sono condizio-
nati e ruotano attorno alla vita sociale. La centralità dei conte-
nuti e dei servizi erotici e pornografici, inoltre, è sempre rap-
portata a tutti quei fattori sopra citati che entrano in gioco nello
sviluppo di una nuova tecnologia associati all’uso sociale del
mezzo da parte dei primi utilizzatori e del pubblico di massa,
cercando anche di identificare lo status socio-economico dei
primi, proprio perché così centrali nel processo di lancio.
Nell’indagine sono presi in considerazione tutti i prodotti cultu-
rali e dell’industria culturale, i mezzi di comunicazione di mas-
sa e le tecnologie che hanno veicolato e veicolano tuttora con-
tenuti erotici e pornografici: dalla «letteratura da leggersi con
una sola mano»
6
alle interazioni di alta tecnologia, interattive,
multimediali, sia on-line che off-line. I diversi capitoli sono
suddivisi per aree tematiche.
Nel primo capitolo sono definiti i concetti di erotismo e por-
nografia per circoscriverne l’argomento. Si cerca inoltre di tro-
vare degli elementi per provare a distinguere i due generi in ba-
se a criteri che esulino da concetti troppo generici e astratti
come osceno, senso della misura e buon gusto, basandosi inve-
ce sulle caratteristiche peculiari dei due universi. Successiva-
mente si analizza il complesso mercato della pornografia, le
suddivisioni interne, la distribuzione, stime sul giro d’affari, i
6
Cfr. Alaimo G., Erotismo, sessualità e pornografia, Torino, MEB, 1974, p.1.
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Bruno Antonini – Tecnologie oscene
tipi di consumatori e gli effetti associati all’uso emersi dai po-
chi studi realizzati. Il capitolo termina illustrando l’analogico
mondo della sessualità, con la molteplicità e la varietà di prati-
che, fantasie e gusti, chiarendo le differenze fra concetti quali:
identità di genere, orientamento sessuale e sesso anagrafico.
Il secondo capitolo illustra una breve storia dei comporta-
menti sessuali dall’antica Grecia ai giorni nostri. In particolare
è stato dato maggior rilievo all’avvento della società moderna,
alle rivoluzioni che ha apportato, in primis, la riduzione a mer-
ce di tutti gli aspetti della vita umana, sessualità compresa, la
nascita di concetti quali amore romantico e amore passione, la
differenza di comportamenti sessuali fra le diverse classi socia-
li, il crollo delle barriere morali e la maggiore anonimità resa
possibile dalla vita delle metropoli che si ampliano a dismisura
grazie alla massiccia urbanizzazione, facendo fiorire una mol-
teplicità di luoghi e di occasioni legati al sesso occasionale. Si
passa poi al ruolo centrale che ha assunto l’immagine per la
vendita dei prodotti e al modo in cui la pubblicità ha utilizzato
l’arma erotica per attirare l’attenzione dell’osservatore. Segue
l’illustrazione dei comportamenti e delle pratiche nel Novecen-
to, per capire come il consumismo abbia condizionato anche la
concezione dell’erotismo con il business di industrie specializ-
zate nel settore, i cambiamenti apportati dalle lotte per le libertà
sessuali e il ruolo avuto dalle innovazioni tecnologiche, in par-
ticolare i media digitali.
Nel terzo capitolo si definiscono i concetti di erotismo media-
to, erotismo immediato ed erotismo intermediato, le tre forme
contenutistiche di erotismo, ribattezzate “le strategie di Eros”,
alla base di ogni mediazione intersemiotica fra un mezzo e
l’altro, dalle pitture erotiche ai siti Internet. Nella prima parte
del capitolo si definiscono i tre concetti e si illustrano le carat-
teristiche, nelle successive si illustrano due esempi per ognuno
dei tre concetti: i luoghi del sesso mercenario e del sesso occa-
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Bruno Antonini – Tecnologie oscene
sionale per l’erotismo immediato, letteratura ed arte per
l’erotismo mediato, pubblicità e videoclip per l’erotismo inter-
mediato.
Nel quarto capitolo sono inglobati media diversi, ma basati
tutti da un comun denominatore: sono diffusi su un supporto
cartaceo. Innanzitutto si parte dalla fotografia, tecnologia che
seppur inizialmente stampata anche su lastre metalliche, ha
trovato nella carta il principale supporto nel mercato commer-
ciale di massa (e attualmente si sta indirizzando su supporti di-
gitali). La fotografia, poi, è stata alla base del contenuto delle
riviste pornografiche, insieme al testo scritto e ai fumetti. Le
riviste, con i propri contenuti sia fotografici che testuali, sono
state la base di partenza per le future applicazioni e trasposi-
zioni del contenuto osé nei diversi media. Il capitolo termina
con un breve riferimento ai romanzi cosiddetti rosa che, pur
non facendo ricorso ad immagini, hanno contribuito al cam-
biamento nel costume e nelle abitudini di lettura.
Il quinto capitolo affronta il mercato del cinema che dopo
pochi anni dalla scoperta si è scisso in due: quello ufficiale e
quello clandestino. Nella prima parte del capitolo si ripercorre
una breve storia dell’erotismo nel cinema ufficiale passato da
un’iniziale interdizione totale a contenuti e ad accenni erotici
ad occuparsi attualmente addirittura del backstage del mondo
della pornografia. Nella parte centrale si illustra una breve sto-
ria dei film pornografici, dai primi cortometraggi, ai blue mo-
vies fino all’uscita allo scoperto e all’avvento del primo film
porno commerciale, con le reciproche influenze e cambiamenti
fra il mercato cinematografico e quello pornografico. Infine ci
si sofferma sulla fruizione del mezzo nel cinema, ed in partico-
lare la fruizione e le “attività” degli spettatori nei cinema a luci
rosse.
Il sesto capitolo si occupa dell’erotismo e della pornografia
veicolata dai mezzi broadcast: radio, televisione generalista e
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Bruno Antonini – Tecnologie oscene
via satellite, arrivando, così, direttamente nelle case di tutti. Il
fatto di raggiungere qualunque spettatore, indipendentemente
dall’età e dalla sua espressa volontà di voler fruire tali contenu-
ti, ha fin da subito creato problemi morali e le istituzioni statali
si sono posti come cani da guardia al controllo dei limiti da po-
ter superare. Con l’avvento della tecnologia via satellite e il
conseguente aumento dell’offerta dei canali disponibili,
l’offerta televisiva cambia e con essa anche il mercato.
L’ultima parte del capitolo è dedicata al teletext, ossia la possi-
bilità di accedere a pagine scritte tramite lo schermo televisivo.
Il settimo capitolo affronta il mercato dei supporti (indicando
con questo termine tutti quegli oggetti sui quali l’essere umano
ha fissato le immagini) in particolar modo si cerca di illustrare
come la pornografia abbia, insieme agli altri fattori, influito
nell’affermazione degli standard sul mercato delle videocasset-
te dei CD-ROM e dei DVD. Ma non solo: queste tecnologie hanno
reso trasportabile un medium come il film, che prima necessi-
tava di sale appositamente attrezzate, cambiando anche le abi-
tudini di fruizione e quelle dei produttori, introducendo un fe-
nomeno che col tempo è diventato un problema sempre più im-
ponente: la pirateria.
L’ottavo capitolo illustra la dimensione ludica dell’erotismo,
in particolare come l’uomo da sempre abbia costruito degli
strumenti per simulare l’atto sessuale in solitudine o in compa-
gnia e abbia creato dei giochi per coltivare un erotismo raffina-
to, spensierato e divertente. Con l’avvento dei media digitali, a
questi divertimenti sono subentrati altri tecnicamente più sofi-
sticati come i videogiochi, ma soprattutto divertimenti che
permettono di vivere l’esperienza erotica nuova, il cybersex,
nel mondo virtuale e/o con partner virtuali grazie alla realtà vir-
tuale e alla teledildonica.
Nel nono capitolo si cerca di dare una visione generale di
Internet, un mezzo così indefinito e pieno di risorse che è molto
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Bruno Antonini – Tecnologie oscene
difficile racchiudere in così poche pagine. Si parte da una tec-
nologia che negli anni Ottanta ha anticipato l’istantaneità e la
possibilità di mettere in contatto persone molto distanti tra loro:
il videotex, mettendo a confronto il mercato francese, dove ha
avuto una grossa diffusione e quello italiano dove, invece, non
è riuscito ad affermarsi più di tanto. Poi si passa ad Internet con
le sue molteplici applicazioni ed opportunità: le e-mail, le BBS,
le mail list, i newsgroup, i MUD, le chat lines, le pagine Web e i
software peer-to-peer.
L’ultimo capitolo è focalizzato sul mercato della telefonia,
sia fissa che mobile. Dopo una breve storia del mezzo vengono
illustrati i servizi a valore aggiunto di entrambi i mercati per
analizzare il ruolo ricoperto dalla pornografia, le caratteristiche
e le dinamiche del mercato, l’utilizzo da parte degli utenti e le
controversie sollevate.
Ogni capitolo è suddiviso in base a gruppi di media e non ha
la pretesa di esaurire ogni argomento (poiché ogni singolo
mezzo avrebbe bisogno di uno studio specifico). Questo studio
vuole essere un punto di partenza per indagini ancora più ap-
profondite sul tema, per illustrare le strategie dei contenuti e
dei servizi erotici e pornografici, lo sfruttamento dei diversi
media e le reciproche relazioni fra il mercato dell’osceno e
quello tecnologico, le caratteristiche di ogni singolo mercato, il
pubblico al quale mira, la risposta e le caratteristiche sociali,
economiche e demografiche di quest’ultimo.
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