conciliare», riscontrabile nel Concilio Vaticano II, aggiungendo però che il
diritto sacramentale della Chiesa sarebbe, nel disegno teorico di Sohm,
modellato sul diritto romano.
Relegato in definitiva ad una modesta apparizione hitchcockiana, Sohm ed
il Sohmsche Gedanke, il pensiero sohmiano, non emergono più da tali pa-
gine. Eppure questo Autore è stato considerato tra i più brillanti giuristi te-
deschi del secolo passato, e versato in più di una disciplina giuridica, oltre
a quella degli studi storici, cui si dedicò per la passione che aveva ricevuto
dal padre.
Schulte, collocandolo tra gli studiosi protestanti, ci informa
6
sugli esordi
dell’Autore, che nasce a Rostock, allora nel Regno di Prussia, il 29 ottobre
1841, figlio dell’avvocato e Landesarchivars Carl Sohm; compie studi u-
niversitari nella città natale, oltre che in Berlino ed Heidelberg, laureando-
si a Rostock l’8 luglio 1864. Dedicatosi poi a Monaco agli studi di storia
del diritto, ottiene la libera docenza in Göttingen il 18 giugno 1866, ove
rimane fino al 1870 (ivi il 30 giugno 1870 diventa professore straordinario
di diritto); viene chiamato in seguito come professore dapprima a Freiburg
in Breisgau nel 1870 su iniziativa del Prof. Karl Binding, poi come ordina-
rio a Straßburg dal 20 Aprile 1872, per arrivare infine all’università di
Leipzig nel 1887, in qualità di Kirchenrechtler
7
. Questi sono gli anni che
vedono Sohm all’apice della sua carriera, quando massima è pure la consi-
derazione per lo studioso; segno di tale riconoscimento, che vede il perso-
nale contributo dato alla genesi di un codice civile unificato per la Germa-
nia, è la nomina a membro della commissione incaricata della redazione
del secondo e definitivo progetto di tale codice (1890-1895), commissione
6
Schulte, Joh. Fr. Von. DIE GESCHICHTE DER QUELLEN. (→ BIBLIOGRAFIA E MATERIA-
LE PER LA RICERCA)
7
Bernd-Rüdiger Kern (cur.). DIE GESCHICHTE DER LEIPZIGER JURISTENFAKULTÄT. (→
BIBLIOGRAFIA E MATERIALE PER LA RICERCA)
9
che annovera tra i presenti anche Otto von Gierke, professore a Berlino, ed
alla quale Sohm prende parte come membro non permanente a causa di
una deficienza auditiva che va peggiorando.
L’impegno al di fuori del mondo accademico non è limitato alla partecipa-
zione a tale commissione, bensì lo vediamo prendere parte alla vita politi-
ca, partecipando alla fondazione del “Nationalsoziale Verein” del parroco
Friedrich Naumann ed esprimendosi pubblicamente contro il diritto di voto
diviso in tre classi vigente in Sassonia. A Leipzig egli rimane attivo fino
agli ultimi anni della sua vita, spegnendosi dopo lunga malattia
8
il 16
maggio 1917.
8
Così ci informano Mayer e Jacobi nella breve premessa, datata ottobre 1917, all’allora
inedito DAS ALTKATHOLISCHE KIRCHENRECHT UND DAS DEKRET GRATIANS. (→ cap. I.
OPERE DI RUDOLPH SOHM)
10
La Kulturkampf, gli esordi di Sohm canonista.
La morte ha interrotto anche quell’attività che dal punto di vista dell’opera
scientifica rappresentava, nei progetti dello stesso autore, il punto più alto
della sua produzione canonistica,
«Der Tod hat ihm dann die Feder aus der Hand Genommen»
9
«Sozusagen mit der Feder in der Hand ist der Leipziger Meister von uns
gegangen»
10
con analoga espressione Mayer, Jacobi ed il critico Stutz illustrano
l’incompiuto lavoro del maestro di Lipsia.
Per quali strade fosse arrivato il giovane Rechtshistoriker all’ambito del
diritto canonico e quali vie avesse percorso una volta entratovi, è la chiave
di lettura che più interessa questo lavoro.
Il concilio Vaticano I (1870) con l’affermazione del dogma della infallibi-
lità pontificia, e prima ancora il SYLLABUS ERRORUM di Pio IX, che con-
dannava tra l’altro la separazione tra Stato e Chiesa e la dissolubilità del
matrimonio, aveva scatenato in Germania
«…ein Kampf zwischen Staat und Kirche…»
11
,
ciò che venne più tardi comunemente chiamato Kulturkampf, lo scontro tra
il potere civile e religioso, oltre alla reazione di una parte dei vescovi tede-
schi, che portò all’adozione di misure disciplinari da parte cattolica.
La reazione dello Stato prussiano e quello tedesco, sotto forma della legi-
slazione adottata, conosciuta con il nome collettivo di Maigesetzgebung, fu
durissima. Vennero adottate severe misure repressive: la soppressione del
9
Mayer e Jacobi nella prefazione dei curatori di KIRCHENRECHT ZWEITER BAND: KA-
THOLISCHES KIRCHENRECHT. (→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH SOHM).
10
Stutz, U. REZENSION. (→ BIBLIOGRAFIA E MATERIALE PER LA RICERCA).
11
DAS VERHÄLTNIS VON STAAT UND KIRCHE. (→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH SOHM)
11
dipartimento cattolico del ministero per i culti (8 luglio 1871) cui seguì la
promulgazione del paragrafo 130 del codice penale (paragrafo del StGB
abrogato soltanto nel 1953) che proibiva agli ecclesiastici di trattare affari
di Stato in modo da poter turbare la pace pubblica. Questi provvedimenti
vennero seguiti dall’istituzione degli ispettorati scolastici statali con legge
del 11 marzo 1872 (in Prussia), l’espulsione dei gesuiti dalla Prussia, tro-
vando epilogo, e apice, con l’introduzione del matrimonio civile obbligato-
rio con la legge del 9 maggio 1874 (in Prussia) e del 6 febbraio 1875
(nell’impero), che tra tutte avrebbe avuto significativo peso nel successivo
sviluppo dell’opera del nostro Autore.
Lo specifico giudizio dato da Sohm su questa legislazione fu di assoluta
contrarietà, poiché nei danni portati dall’impeto anticlericale dello Stato,
egli vedeva la Chiesa evangelica tedesca pagare il prezzo più alto.
12
Ma tale scontro culturale doveva rispecchiarsi puntualmente nel mondo
accademico, ed il luterano Sohm, allora docente a Straßburg, prese posi-
zione sui rapporti tra Stato e Chiesa
13
e sugli effetti del nuovo istituto ma-
trimoniale
14
, con una serie di studi ed interventi accademici, dando origine
a quel prezioso filone che si distacca dalla sua più ricca e composita bi-
bliografia.
12
Cfr. DAS RECHT DER EHESCHLIEßUNG AUS DEM DEUTSCHEN UND KANONISCHEN
RECHT GESCHICHTLICH ENTWICKELT.(→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH SOHM) Vorrede, V.
Come pure, più di dieci anni dopo, S. riconsidera Kulturkampf e Maigesetzgebung in
KIRCHENGESCHICHTE IM GRUNDRIß.(→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH SOHM), p. 204
13
Cfr. DAS VERHÄLTNIS VON STAAT UND KIRCHE. (→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH
SOHM).
14
Cfr. DAS RECHT DER EHESCHLIEßUNG.(→ cap. I. OPERE DI RUDOLPH SOHM)
12
La religiosità, motore della produzione da analizzare.
Per la cerchia più ristretta di opere che qui si studiano e interessano, non
dobbiamo pensare soltanto al Rudolph Sohm giurista. Pur utilizzando gli
strumenti dello studioso, qui scrive l’uomo dall’intenso fervore religioso,
la cui opera, su quello che possiamo definire di argomento religioso a tutto
tondo, non può essere compresa appieno se non partendo dal dato della
profonda religiosità dell’autore.
Di ciò con premura ci avvisano anche i curatori della sua opera postuma:
«So hat Sohm das Christentum nicht bloß aus seinen Forschungen in der
Geschichte der Urkirche und des Altkatholizismus erkannt, sondern auch
als lebendige Gegenwart selbst erlebt. Seine kirchenrechtlichen
Anschauungen sind nur aus seiner Frömmigkeit recht zu verstehen.»
15
Solo per tale fervore religioso viene spinto a scrivere su un argomento che
si discosta dai suoi più familiari studi storico-giuridici e civilistici.
È l’argomento religioso l’ambito in cui si manifesta appieno la sua vis po-
lemica, solleticata da quella Kulturkampf cui si è accennato sopra; qui egli
espone le dottrine che più lontane si collocano dall’insegnamento allora
predominante.
Se nel fervore religioso è la spinta ad intraprendere un cammino
nell’inesplorato terreno della canonistica, nondimeno mantiene piena vali-
dità l’avvertenza che di fervore luterano si tratta, e conseguentemente tutta
l’opera sohmiana va letta nell’ottica di una prospettiva evangelica, per
quanto, tra gli stessi scrittori protestanti, del tutto fuori dal comune.
15
KIRCHENRECHT ZWEITER BAND: KATHOLISCHES KIRCHENRECHT. (→ cap. I. OPERE
DI RUDOLPH SOHM) Vorwort der Herausgaber, I
13
Un prospettiva di ricerca
Nell’intento di riconsiderare la figura di questo autore, è necessario riper-
correrne la vita sotto un profilo bibliografico, in uno sguardo d’insieme
sulla sua multidisciplinare attività scritta, per comprendere la peculiarità
del contributo alla canonistica portato con il suo KIRCHENRECHT e di come
questo si scosti dalla restante opera di Sohm, così da consentirci di traccia-
re un itinerario di ricerca attraverso i più significativi lavori sul tema della
Chiesa e del suo diritto.
Questo studio vuole appunto tracciare un percorso nel pensiero sohmiano,
distinguendo tre diversi punti riscontrabili sulla linea dei più significativi
scritti che hanno ad oggetto la Chiesa e la sua storia.
È necessario partire da quella presa di posizione sui rapporti tra Stato e
Chiesa, cui si è sopra accennato, che ha segnato l’esordio di Sohm nella
materia per così dire ecclesiastica, in un periodo di grande conflittualità tra
il potere civile e quello religioso. Quel lavoro, per le teorie esposte, sulle
quali oltre ci soffermeremo, ha assunto primaria rilevanza anche per la
successiva collocazione del suo autore nel panorama della canonistica; ad
esso però, è stato attribuito un peso a mio parere eccessivo, considerando il
contesto di forte contrasto polemico in cui avvenne la genesi di tale opera.
Questa può essere piuttosto accostata ai coevi studi storici sul matrimonio
religioso, che al medesimo contesto appartengono e che, riaffermando il
metodo di ricerca proprio del nostro autore, formano insieme il collega-
mento ideale per gli scritti successivi.
«La qualità storica dei suoi studi sul matrimonio lasciava prevedere il suo
destino»
16
,
16
Le Bras, M. LA CHIESA DEL DIRITTO. (→ BIBLIOGRAFIA E MATERIALE PER LA RICER-
CA), p. 13.
14
così, infatti, scriveva Marcel Le Bras sui preludi della brillante carriera di
Sohm come canonista.
Se eccessivo è stato il peso assegnato a quell’opera, tanto da collocare il
nostro autore tra i più intransigenti negatori di un’autonomia della Chiesa,
vero è che la sua importanza consiste nel trovarvi il primo sviluppo del
concetto di Chiesa in generale. Il primo dei punti di indagine è pertanto
quell’iniziale nozione generale di Chiesa, sia ponendola in relazione al
concetto generale di Stato; sia, ricordando che il punto di vista di Sohm è,
oltre che giuridico, anche quello del cristiano evangelico, nella sua essenza
religiosa. Partendo appunto da tale essenza, toccando via via altri termini
chiave del discorso sohmiani, viene preparata la strada all’affermazione
della profonda contraddizione dell’essenza religiosa della Chiesa con il di-
ritto, che diventa perciò unmöglich, un diritto impossibile.
Per dimostrare questa contraddizione, e ciò ci porta sul secondo punto di
questa linea ideale, Sohm si serve della indagine sulla storia della Chiesa
e, particolarmente, delle sue vicende costituzionali, analizzando i passaggi
che hanno portato alla formazione di un primo nucleo di diritto canonico
ed allo sviluppo del cattolicesimo in contrapposizione con la Urkirche cri-
stiana. In questa seconda parte verranno considerate, dapprima le condi-
zioni storico-costituzionali della Chiesa nelle sue origini, osservandone
l’alterità con il cattolicesimo e la non necessarietà del diritto per la Chiesa
ancora nel corso del primo secolo. Successivamente, in parallelo ai testi
dell’autore, verranno tratteggiati gli sviluppi della cattolicizzazione, privi-
legiando il periodo che porta alla prima costituzione vescovile della comu-
nità, via via sfumando in seguito l’opera di Sohm fino all’epoca della Ri-
forma luterana.
Dopo aver riconosciuto nel diritto l’elemento di rottura tra il cristianesimo
delle origini ed il cattolicesimo, la riflessione di Sohm si sposta, terza ed
ultima tappa di questo percorso di lettura, sulla scoperta di questo diritto,
15
muovendovi la propria attenzione, naturalmente sulla parte più antica, ri-
scoprendone la natura essenzialmente sacramentale e mettendone a fuoco
quegli istituti che più avrebbero risentito del processo di progressiva catto-
licizzazione della Chiesa.
Coerente compimento di quest’ultima fase del pensiero sohmiano, giunto a
sommo compimento e sintesi, ma lasciato incompiuto negli scritti, viene
indicato in che direzione sia proseguita l’evoluzione costituzionale della
Chiesa cattolica, scorgendo una possibile partizione della storia di questo
sviluppo che viene necessariamente a riflettersi nel diritto canonico, poi-
ché, come vedremo, nella visione sohmiana il cattolicesimo si pone in e-
quivalenza al diritto.
Nella congiunzione tra l’analisi dell’antico diritto sacramentale e la perio-
dizzazione da ultimo richiamata, quale premessa concettuale di entrambe,
trova posto una ricollocazione dell’opera di Graziano, di grande originali-
tà, ma vivacemente contrastata già dai primi recensori
17
dello scritto in
questione.
Giunti al punto d’arrivo di questo itinerario si potranno trarre alcune con-
clusioni sull’originalità delle teorie di questo Autore e del suo contributo
alla canonistica, nell’intento di sostituire al ruolo di semplice comparsa
quello di attore nella storia del diritto canonico o quantomeno, e con minor
presunzione, un più conveniente cameo.
17
Si fa riferimento alla REZENSION di Stutz (cfr. nota 10 ed infra nel testo) a DAS AL-
TKATHOLISCHE KIRCHENRECHT UND DAS DEKRET GRATIANS
16
Capitolo 1. Opere di Rudolph Sohm
Primo passo di questa ricerca, si è detto, è cercare di proporre una visione
il più possibile completa della produzione dell’autore, per consentire di os-
servarne l’estensione sia in molteplici ambiti degli studi giuridici sia al di
fuori di questi, per ciò che riguarda l’impegno intellettuale di Sohm nella
società a lui contemporanea. Nell’esposizione delle opere, oltre ad aggiun-
gere, quando possibile, alcune informazioni sulle vicende editoriali delle
stesse, si è considerato opportuno associare, ad una elencazione meramen-
te cronologica, una suddivisione delle stesse per ambiti disciplinari, così
da circoscrivere successivamente tra questi, quello più strettamente legato
al diritto canonico o di carattere ecclesiastico nel senso più esteso.
1.1 Opere sul diritto romano
Nonostante la produzione letteraria più ricca appartenga all’ambito dello
studio del diritto germanico, due opere di Sohm dedicate al diritto privato
romano meritano di essere anteposte, oltre che per motivi di progressione
disciplinare, per aver segnato, una l’assoluto esordio del nostro Autore,
l’altra un grande successo editoriale.
ξ DIE LEHRE VOM SUBPIGNUS: EINE VON DER ROSTOCKER JURISTEN-
FAKULTÄT GEKRÖNTE PREISSCHRIFT, Rostock, Stiller, 1864 (IV, 152pp).
Tesi di laurea di Rudolph Sohm.
ξ INSTITUTIONEN DES RÖMISCHEN RECHTS, Leipzig, Duncker & Humblot,
1884;
è l’opera, di carattere manualistico, che ha avuto maggior diffusione e di
cui sono presenti numerose edizioni, molte successive alla morte
dell’autore e curate da Ludwig Mitteis. Con la VIII e IX edizione (uscite
simultaneamente nel 1899), l’opera ha mutato il precedente titolo in:
17
ξ INSTITUTIONEN: EIN LEHRBUCH DER GESCHICHTE UND DES SYSTEMS DES
RÖMISCHEN PRIVATRECHTS, Leipzig, Duncker & Humblot, 1889
gli anni delle diverse edizioni sono: 1886
II
, 1888
III
, 1889
IV
, 1891, 1894
V
,
1898
VII
, 1899
VIII-IX
, 1901
X
, 1903
XI
, 1905
XII
, 1908
XIII
, 1911
XIV
, 1917
XV
,
1919, 1920, 1923
XVII
; numerose sono state le ristampe.
Sono state pubblicate in altra lingua:
tre diverse edizioni della traduzione inglese dell’opera:
ξ THE INSTITUTES OF ROMAN LAW, (tr. Ledlie, James Crawford), Ox-
ford, Clarendon press, 1892 (XXXV, 520pp)
basata sulla IV edizione (1889) dell’originale tedesco.
ξ THE INSTITUTES: A TEXTBOOK OF THE HISTORY AND SYSTEM OF RO-
MAN PRIVATE LAW, 1901
basata sulla IX edizione (1899) dell’originale tedesco.
La III edizione della traduzione inglese si basa sulla XII edizione tedesca,
apparsa nel 1905.
una edizione in italiano:
ξ ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO («prima ed unica versione autorizza-
ta dall'autore per Matteo Di Martino»), Napoli, Tipi Ferrante, 1885
18