5
intorno al fenomeno mobbing? La risposta può essere ricercata 
nella richiesta di apportare sempre maggiore tutela a quelle 
situazioni vessatorie e discriminatorie che sempre più spesso 
caratterizzano il mondo del lavoro. Mi riferisco esplicitamente a 
quei comportamenti, di per sé ed autonomamente considerati, 
i quali non necessariamente vengono identificati come illeciti; 
ad esempio: incarichi inutili e ripetitivi, revoche o mancate 
concessioni di benefici anche se promessi, isolamento verbale 
e fattuale da parte dei colleghi, molestie morali implicitamente 
intese. Dal punto di vista sociologico e medico-legale, il 
mobbing può essere identificato come una forma di 
aggressione psicologica che si realizza attraverso sistematici e 
prolungati comportamenti ostili e vessatori che produce effetti 
dannosi: dalla lesione della vita di relazione della vittima a 
quella della personalità, della dignità, della professionalità; poi 
ancora, quasi sempre, malessere e scompiglio nella vita del 
malcapitato, con ripercussioni anche gravi sulla sua salute 
psicofisica. Tali comportamenti poi sono rivolti 
intenzionalmente a emarginare e isolare il soggetto passivo 
nell'ambiente di lavoro, e spesso sono finalizzati a ottenerne 
l'estromissione dall'azienda. Pertanto il mobbing, essendo un 
fenomeno multiforme, non ha una precisa connotazione 
giuridica e neppure certi o determinati confini sul piano delle 
forme e delle modalità attuative. Ciò premesso, il primo 
capitolo di questo lavoro vuole evidenziare l’importanza 
dell’organizzazione, della comunicazione e quindi della 
sicurezza nelle imprese - in modo da creare un ambiente più 
sereno che porterà l’azienda ad ottenere buoni risultati senza 
 6
dover fare i conti con fenomeni rischiosi, come ad esempio il 
mobbing - in uno scenario aziendale che negli ultimi anni ha 
subìto e sta subendo molti cambiamenti. Il secondo capitolo 
ripercorre gli studi e le analisi empiriche effettuate negli ultimi 
decenni, soprattutto in ambito straniero, da alcuni studiosi sul 
fenomeno mobbing, grazie ai quali questo viene oggi 
considerato come una branca di studio indipendente. 
Ricostruzione necessaria al fine di inquadrare giuridicamente il 
mobbing e di individuare gli aspetti peculiari e salienti che 
potrebbero caratterizzare un futuro intervento legislativo. Nel 
terzo capitolo, invece, viene esposta un’indagine esplorativa 
condotta su un campione della regione Toscana costituito da 
55 soggetti impiegati presso due istituzioni bancarie, 13 
rappresentanti sindacali e due direttori. Lo scopo principale di 
questo lavoro è quello di verificare la presenza, o meno, di 
comportamenti vessatori nell’ambiente bancario causati da 
una cattiva comunicazione interna (e quindi anche esterna) e 
da un’inefficiente organizzazione che può creare un clima 
lavorativo instabile e insicuro. 
 7
Capitolo primo 
1.1 Il concetto di lavoro e la tutela della salute  
Nelle società occidentali il tema del lavoro gioca un ruolo 
fondamentale nella costituzione dell’identità sociale e del 
concetto di sé dell’uomo adulto, tanto che la cultura ha 
forgiato degli stereotipi molto potenti che definiscono il nostro 
essere in base alla professione cioè, per dirla con una 
metafora, “noi siamo quello che facciamo”. Il mondo del lavoro 
è attualmente in continua trasformazione rispetto a un 
ventennio fa e gli stessi ruoli lavorativi, grazie alla crescente 
richiesta di flessibilità nello svolgimento di certi compiti, 
assumono confini labili e sfumati. L’aumentato divario tra le 
richieste sociali e le capacità di corrispondere alle varie 
aspettative, crea un ambiente lavorativo caratterizzato da 
forte conflittualità e competizione. L’individuo, immerso in 
quest’epoca di forte globalizzazione e di diffusione della new 
economy, è sicuramente più partecipe e al centro di tutte le 
attività, i suoi ritmi sono diventati più incalzanti, ma 
nonostante i suoi sforzi per stare al passo dei tempi e delle 
tecnologie e non soccombere, si è visto “cosificare” sempre di 
più. I principi basilari della Costituzione della Repubblica 
Italiana riconoscono, nella dignità della persona umana e nel 
suo lavoro, dei valori fondamentali a cui si accompagna anche 
il concetto di tutela della salute, intesa come "fondamentale 
diritto dell’individuo e interesse della collettività..”, (art. 32 
della Costituzione).  
 8
La salute dell’individuo, alla luce di recenti acquisizioni, non 
quest’ultima spesso identificata con qualche disturbo 
psicofisico, ma seguendo l’ottica della “qualità della vita”, si 
guarda al benessere totale della persona, cosicché alla visione 
parcellizzata dell’uomo predominante nel passato (corpo e 
psiche divisi), si è sostituita quella olistica. Il benessere 
dell’individuo può quindi essere compreso analizzando i 
molteplici fattori che incidono sulla sua esistenza. Il disagio sul 
lavoro si presenta come uno stato permanente di difficoltà che 
può creare problemi e provocare danni alla salute fisica e 
psichica del lavoratore: una delle sue manifestazioni consiste 
nel mobbing, una lenta persecuzione psicologica che incide 
pesantemente sulle capacità lavorative, sulla stabilità 
psicologica e sulla salute dell’individuo. Poiché la salute non è 
l’assenza di malattia ma la pienezza della vita, è necessaria 
un’opera di prevenzione che metta gli individui che soffrono di 
disagio, nell’ambito del lavoro, nella condizione di sostenere, 
contrastare e limitare i danni. Tutti noi abbiamo il diritto, come 
recitano tra l’altro anche gli articoli 1, 4 e 35 della nostra Carta 
Costituzionale
1
 e l’art. 9
 
dello Statuto dei Lavoratori
2
, di 
condurre una vita sana e dignitosa ma soprattutto di lavorare, 
 
                                                 
 
1
 Costituzione della Repubblica Italiana - art. 1: “L’Italia è una Repubblica Democratica 
fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti 
della Costituzione”. art. 4: “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e 
promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto”. art. 35: “La Repubblica tutela il 
lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei 
lavoratori”. 
2
 
2
 Statuto dei lavoratori – legge 20 maggio 1970 n.300– art. 9; Tutela della salute e 
dell’integrità fisica: “I lavoratori mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare 
l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di 
promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro 
salute e la loro integrità fisica”. 
 9
e poiché il potenziale umano è la risorsa più preziosa e anche 
quella più a rischio, bisogna agire in modo costruttivo 
all’interno della struttura della nostra cultura, contrastando lo 
sfruttamento operato spesso secondo la logica del profitto 
economico fine a se stesso. 
 10
1.2 Organizzazione, comunicazione e gestione delle 
risorse umane come fattore per prevenire il mobbing. 
Il mobbing è un fenomeno di cui si sta parlando molto negli 
ultimi anni ed è sempre più frequente all’interno delle 
organizzazioni; per questo è opportuno analizzarlo proprio dal 
punto di vista dell’azienda per imparare a conoscerlo e a 
prevenirlo. Non solo un’azienda che si macchia di mobbing ha 
scarse possibilità di realizzare il miglior servizio al cliente, ma 
rischia anche di causare danni a se stessa. Infatti, laddove si 
respira aria di mobbing sono scarse le risorse umane e 
psicologiche da mettere in atto per soddisfare le richieste del 
cliente. Qui l’interesse è concentrato anche sull’importanza 
della comunicazione aziendale, dal momento che, molte 
strategie di mobbing sono basate sull’esistenza di una 
comunicazione patologica nell’azienda, come per esempio non 
fornire ad alcuni colleghi informazioni vitali per il loro lavoro. 
Con il malinteso e la cattiva comunicazione viene arrestata la 
linfa vitale che tiene in vita l’organizzazione
3
 e si creano le 
premesse per la nascita e lo sviluppo del mobbing.Nei sistemi 
di lavoro industriale di tipo fordista-taylorista, i compiti e i 
ritmi di lavoro erano prevalentemente caratterizzati dalla 
pianificazione e dalla prevedibilità delle attività. Oggi, con lgli 
innumerevoli cambiamenti che hanno riguardato la maggior 
parte dei settori economici, la società è diventata più 
complessa e meno prevedibile; sono intervenute molte 
                                                 
3
 G. Bechelloni, Equivoci Giochi. Lo stile cognitivo di un artigiano delle parole, Mediascape 
Edizioni, 2003. 
 11
variabili che hanno reso la nostra società sicuramente meno 
controllabile. Nei moderni contesti lavorativi l’individuo si trova 
a svolgere incarichi e mansioni totalmente differenti rispetto a 
quelli svolti dalle generazioni passate (basti pensare alla rete 
internet che ha preso il sopravvento sulla compilazione del 
cartaceo). Tuttavia, non hanno influito sui contesti lavorativi 
solo cambiamenti interni all’impresa ma anche una pluralità di 
fattori esterni come, per esempio, l’agguerrita concorrenza, la 
mutevolezza dei contesti, la fusione di imprese (vedi settore 
bancario) che stanno evidenziando numerose contraddizioni. 
In un contesto così complesso vi è la necessità di individuare e 
valorizzare le risorse umane e di instaurare un corretto clima 
organizzativo, prevenendo le disfunzioni e i relativi danni 
personali, stimolando il singolo alla creatività, al senso di 
appartenenza e facendolo partecipare agli obiettivi e alle scelte 
dell’azienda. Diventa così di fondamentale importanza 
l’organizzazione, intendendo con essa una comunicazione più 
diffusa e mirata, una formazione continua e incrociata che 
comprenda tutti i lavoratori dell’azienda, un’attenzione più 
elevata alla qualità della leadership, un più alto coinvolgimento 
nelle attività, l’introduzione di corsi di formazione etc. Una 
funzionale ed efficiente organizzazione del lavoro è, infatti, 
strumento importantissimo di prevenzione e di sicurezza sul 
lavoro per un’azienda che ritenga importante porre 
l’attenzione sulle risorse umane per ottenere successi. 
L’azienda dovrebbe quindi impostare programmi più concreti e 
adatti ai mutevoli contesti grazie a obiettivi predefiniti e mirati 
ma, soprattutto, dovrebbe gratificare continuamente il singolo 
 12
lavoratore dal momento che i rischi di natura personale, 
organizzativa e comunicativa sono in costante aumento, 
mentre diminuiscono le patologie da fatica fisica. Un’impresa 
sempre più attenta a questi fattori troverà i suoi benefici non 
solo in termini di qualità dell’attività e di prestazioni dei 
dipendenti ma anche e soprattutto nell’ambito della 
prevenzione e della sicurezza, dato che le nuove malattie e i 
nuovi infortuni sul lavoro sono causati dallo stress, dalla 
ripetitività, e da altri fattori (il mobbing, infatti, rappresenta 
uno di questi fattori). Il ruolo fondamentale del personale in 
un’azienda è sottolineato anche dalle nuove norme ISO 9001 e 
9004 in cui si ritiene indispensabile la creazione di un 
ambiente di lavoro adatto e un clima organizzativo positivo e 
concorde, basato su valori e comportamenti condivisi, al fine di 
motivare il singolo lavoratore. Inoltre, le norme ISO 
incoraggiano altresì la comunicazione interna quale fattore 
rilevante dell’organizzazione e quella esterna in modo da 
determinare obiettivi, valori e attese condivise. Una buona 
comunicazione degli obiettivi, dei valori e dei requisiti, nonché 
dei risultati contribuisce a migliorare il coinvolgimento del 
personale che svolgerà le proprie mansioni in un ambiente più 
sereno e coinvolgente. E’ molto importante l’informazione, 
purché essa sia chiara, non offensiva, completa e tempestiva, 
al fine di migliorare la comunicazione sul posto di lavoro. 
Anche il non fornire informazioni, o fornirle tardi, può essere 
causa di malessere fisico e psichico e può attivare 
comportamenti mobbizzanti.