4
Introduzione.
Questo nostro lavoro di tesi si pone l’obiettivo di condurre l’attenzione
sull’emergere di una nuova e probabilmente fiorente realtà lavorativa in un
contesto sempre più padroneggiato da Internet e dai Social Network,
ricercando delle figure professionali che rappresentino nuove prospettive
future.
Innovazione e tecnologia digitale hanno generato un nuovo ambiente
lavorativo nel quale si collocano professionisti in parte evoluti da quelli già
esistenti e in parte nati da tale nuova realtà.
Queste evidenti trasformazioni non hanno solo raggiunto la sfera
lavorativa, ma hanno altresì immesso profondi cambiamenti in quella
quotidiana introducendo la possibilità di diffondere facilmente
informazioni, di ricevere aggiornamenti su eventi, prodotti, tendenze e
inoltre di comunicare in modo semplice con persone provenienti da luoghi
lontani, permettendo all’utente di stare semplicemente davanti al PC.
Per una più ragionevole e semplificata comprensione dei nostri
ragionamenti, abbiamo scelto di suddividere il nostro lavoro in tre capitoli.
Nel primo tenteremo di descrivere in modo generico il panorama attuale,
illustrando a grandi linee la storia del Web, da strumento esclusivamente
di utilizzo militare a strumento popolare di utilizzo quotidiano,
concentrandoci principalmente su quelle sue caratteristiche che nel tempo
sono cambiate e andate migliorando.
In seguito dedicheremo una parte del nostro tempo osservando come sia
mutato il rapporto dell’utente con nuove tecnologie come il Web,
inizialmente considerato come ambiente nuovo e soprattutto sconosciuto a
ora come realtà sempre più accessibile e conosciuta.
In particolare abbiamo deciso di affrontare il fenomeno del Digital divide,
che rappresenta una barriera rilevante tra gli utenti e le tecnologie.
La nostra scelta è stata motivata dal fatto che questa realtà sembra essere
abbastanza diffusa nel mondo e il nostro intento è stato quello di dare uno
5
sguardo a coloro che potrebbero costituire un pubblico potenziale per
quelle nuove professioni di cui vorremmo parlare.
Continuando a osservare l’utente, considerato oggi pressoché un esperto
di nuove tecnologie, abbiamo voluto evidenziare le capacità che ha
acquisito per generare autonomamente dei contenuti propri, i cosiddetti
User Generated Content.
Queste nuove creazioni non sarebbero tali se i loro ideatori non potessero
condividerle, fortunatamente Internet offre una variegata gamma di
piattaforme tra cui i più diffusi sono i Social Network; tenteremo di
raccontarne la storia e di descrivere le caratteristiche e funzionalità di
quelli che abbiamo finora valutato come i più diffusi e utilizzati.
Nel secondo capitolo entreremo nell’argomento centrale della tesi,
impegnandoci prima nella descrizione della nuova realtà lavorativa.
Dal quadro descrittivo andremo poi più nel dettaglio, mostreremo i risultati
che la nostra ricerca ha portato, o meglio quali sono state le professioni
del Web che finora sembra possibile individuare e che sono risultate in
parte le più diffuse.
Il terzo capitolo si distingue dagli altri perché non è interamente teorico.
Una prima parte sarà dedicata al fenomeno dell’Intelligenza Collettiva, per
permetterci di descrivere le modifiche che le tecnologie hanno indotto ai
singoli individui, abbattendo ogni tipo di barriera e portandoli a far parte di
una comunità virtuale grande e collaborativa.
In seguito affronteremo il tema dell’ibridazione, intesa come
l’abbattimento delle barriere appartenenti in particolare ai campi della
formazione, dell’intrattenimento e del lavoro.
La parte conclusiva del capitolo sarà quella più pratica; avvalendoci di un
nostro questionario, lo sottoporremo a tre soggetti da noi selezionati (la
Web Community Manager Francesca Fabbri, l’Information Architect Luca
Rosati e la Project Manager Silvia Viali): il nostro obiettivo è verificare
effettivamente se le figure professionali Web nella realtà lavorativa
rispettino o meno i loro confini di azione e competenza.
6
I. Web 2.0 e Social Network.
La storia del Web inizia convenzionalmente il «6 agosto 1991, giorno in cui
Berners-Lee
1
mise on line su Internet il primo sito Web»
2
.
In origine, la rete era strettamente legata al corpo militare americano,
progettata essenzialmente per permettere la comunicazione tra
«postazioni geograficamente lontane»
3
, ma in seguito il suo utilizzo fu
esteso a un pubblico sempre più ampio e diventò necessario creare
un’altra rete per separarne l’utilizzo militare.
Era il primo stadio, il cosiddetto Web 1.0. contraddistinto da pagine
Internet statiche in cui «l’utente poteva solo navigare tra i vari siti senza
interagire con essi»
4
e la rete era caratterizzata principalmente dalla Posta
Elettronica, una modalità di comunicazione privata che l’utente poteva
utilizzare per trasmettere messaggi, e dai Portali
5
, «accessi a Internet in
cui l’utente non esperto e un po’ sperduto veniva indirizzato a vari servizi e
siti»
6
.
Successivamente, vennero creati i primi Forum
7
, i primi Blog
8
e i primi
1
«Sir Tim Berners-Lee inventò il World Wide Web nel 1989 mentre lavorava come ingegnere
software al CERN», “Sir Tim Berners-Lee. Web Inventor and Founding Director of the World Wide
Web Foundation” in http://webfoundation.org/about/sir-tim-berners-lee/, consultato il 12 Dicembre
2014. Il World Wide Web è il «primo software a interfaccia grafica di navigazione che permette di
spostarsi facilmente sulla rete.», vedi A. Catolfi, Old Media, New Media, Old Media, New Media.
Tecniche E Teorie Dai Vecchi Ai Nuovi Media, Quattroventi, Urbino, 2005, p.104.
2
E.Belli, Social Network, Ferrari Sinibaldi, Milano, 2011, Kindle ebook, cap.1, par.2.
3
Ibidem.
4
Ibidem.
5
Come Google e Yahoo!.
6
E.Menduni, G.Nencioni, M.Pannozzo, Social Network. Facebook, Twitter, Youtube E Gli Altri:
Relazioni Sociali, Estetica, Emozioni, Milano, Mondadori, 2011, p.3.
7
«I Forum sono una delle prime forme di partecipazione nate sul Web. In un Forum chiunque può
postare e i contenuti sono organizzati per argomento e in thread (singola discussione fatta dal
succedersi degli interventi).», vedi M.Massarotto, Internet PR. Il Dialogo In Rete Tra Aziende E
Consumatori, Apogeo, s.l., 2008, Kindle ebook, cap.12, par.5.
8
«I Blog sono siti personali, di osservatori o operatori dell’informazione, aggiornati generalmente
con scadenza giornaliera, in cui sono presentate osservazioni, commenti, link, contenuti
multimediali (videoblog), aperti alla collaborazione d’interlocutori che possono inserire i propri
commenti. I primi sono apparsi in America verso il 1997; dopo il 2000 in Italia.», vedi E.Menduni, I
Media Digitali. Tecnologie, Linguaggi, Usi Sociali, Laterza, Bari, 2007, Kindle ebook, cap.12, par.3.
7
Database
9
, fondamentali per determinare il passaggio al Web 1.5.
Questo nuovo stadio fu segnato da due episodi significativi che diffusero
profonda preoccupazione e sfiducia nei confronti di Internet, soprattutto in
termini di sicurezza: «il listino telematico della borsa di New York
(NASDAQ) […] cominciò a precipitare […] il 3 Aprile 2000. Un ulteriore
colpo fu l’11 Settembre 2001»
10
.
Per superare adeguatamente questo momento di crisi, il Web dovette
passare a un gradino successivo: il Web 2.0.
1 Caratteristiche.
Questo Web 2.0
11
sembra essere completamente differente dalle sue
precedenti versioni.
Riportiamo di seguito una tabella per meglio comprendere ciò che
andremo a dire (Tabella 1).
Competenze tecniche e coinvolgimento emotivo in rete
Sito Web 1.0 Blog SN
Soglia di accesso Elevata Media Bassa
Competenze
tecniche
specialistiche
richieste
Elevate Medie
Basse; si
apprendono con
l’uso e
l’interazione con
altri
Necessità di
aggiornamento
Periodica Frequente Elevata
Modalità
comunicativa
Prevalentemente
unidirezionale
Prevalentemente
unidirezionale con
interazione con
altri
Bidirizionale e
collaborativa
Coinvolgimento
emotivo
Nullo Rilevante Determinante
Tabella 1
12
9
«Strumenti di memorizzazione di massa.», E.Belli, Social Network, cit., cap.1, par.2.
10
E.Menduni, I Media Digitali. cit., cap.4, par.9.
11
«Termine introdotto nel 2004 da Tim O’Reilly per indicare una vasta gamma di sviluppi
tecnologici, economici e sociali, tra cui i social media, il contenuto generato dagli utenti, la “coda
lunga”, la rete come piattaforma», vedi L.Manovich, Software culture, Olivares, Milano, 2010, p.220.
12
E.Menduni, G.Nencioni, M.Pannozzo, Social Network., cit., p.6.
8
Caratteristica fondamentale del Web 2.0. è il superamento del Web
statico, in cui i siti Web erano principalmente creati da esperti informatici
per essere utilizzati dalle aziende come «una vetrina dei propri prodotti e
servizi con la possibilità di interagire con gli utenti attraverso la posta
elettronica»
13
.
Invece, questo nuovo Web è contraddistinto da Blog e Social Network che
lo rendono più semplice, più dinamico e in continuo cambiamento, grazie
all’utente che può partecipare in prima persona alla loro conformazione.
Infatti, con il Web 2.0 ogni utente può assumere «un protagonismo e una
partecipazione che lo porta a contribuire attivamente allo sviluppo della
Rete, anche attraverso la generazione di propri contenuti»
14
.
Se prima l’utente poteva solo seguire dei percorsi già prestabiliti, poiché
non possedeva le competenze necessarie per compiere comandi
complessi, ora esso può facilmente decidere cosa fare.
Questa loro attiva e assidua presenza è stata facilitata dall’introduzione di
nuovi software che, precedentemente rivolti a quei pochi soggetti che
comprendevano a pieno il linguaggio informatico, oggi risultano essere più
intuitivi, permettendo il compimento di operazioni complesse attraverso
l’utilizzo di comandi facili da comprendere.
Tutti questi miglioramenti hanno contribuito alla formazione di nuove
figure professionali che presiedono il Web, alcune nate direttamente dal
Web e altre provenienti da quelle già esistenti.
1.1 Prosumer.
Con i nuovi software di cui si è parlato poc’anzi e il conseguente aumento
delle partecipazioni «non è più possibile, […] rivolgersi oggi all’utente-
cittadino perché fruisca passivamente di contenuti selezionati e organizzati
13
A.Pazzaglia, Professione Blogger. Crea, Gestisci e Lavora con il tuo Blog, Area 51 Publishing,
Bologna, 2013, Kindle ebook, cap.1 par.1.
14
E.Menduni, G.Nencioni, M.Pannozzo, Social Network, cit., p.3.