2
Le sponsorizzazioni rientrano nella tendenza sempre più attuale delle
aziende di comunicare attraverso gli eventi.
I motivi della progressiva attenzione per questo servizio di relazioni
pubbliche sono molteplici: dalla possibilità di acquisire benemerenze
positive da parte degli organizzatori e dell’opinione pubblica per aver
supportato attività spesso di interesse collettivo alla possibilità di essere
presente sui mezzi di informazione con modalità diverse da quelle
pubblicitarie, fotografiche e televisive.
Gli eventi sponsorizzati rappresentano una realtà complessa, da
individuare in funzione degli obiettivi comunicazionali e quindi da
gestire con la massima efficacia.
Ciascun tipo di sponsorizzazione consente di comunicare e dialogare
con target e pubblici molto diversi fra loro, dai business partner ai
clienti, dai giornalisti ai dipendenti, dai punti vendita ai consumatori
finali.
Procedendo dall’analisi storica del fenomeno della sponsorizzazione,
all’analisi dello stesso in qualità di strumento di comunicazione e delle
fasi che caratterizzano la ricerca dello sponsor, si traccerà poi il profilo
giuridico del contratto di sponsorizzazione per completare infine il
lavoro con la presentazione di una case history che cercherà di
rappresentare in concreto l’applicazione degli assunti teorici
precedentemente sviluppati.
3
CAPITOLO 1 - LA SPONSORIZZAZIONE
1.1 Sponsorizzazione: etimologia e definizione
Il termine sponsorizzazione, che traduce il vocabolo inglese sponsoring,
discende dal latino spondeo (“prometto”), utilizzato per indicare la
responsabilità che il promittente assumeva a favore di un terzo, di cui
garantiva in via sussidiaria l’adempimento, “abbinando” così le proprie
sorti a quelle del debitore principale.
1
Tale nozione può dirsi
tramandata sino ai giorni nostri, laddove si configuri la
sponsorizzazione come il contratto con cui si dà luogo all’abbinamento
fra la notorietà commerciale di un soggetto e quella di altro soggetto
noto nel campo della cultura, dello sport o dei mass media,
realizzandosi così uno “scambio di notorietà”, in forza del quale la
fama dello sponsee gioverà allo sponsor e viceversa . In particolare, il
fenomeno individua un soggetto, lo sponsee, che si obbliga verso
corrispettivo ad associare alla propria persona o attività il nome o il
segno distintivo di un altro soggetto, lo sponsor, il quale mira ad
incrementare la propria popolarità presso il pubblico . La
valorizzazione del nome o del segno dello sponsor è peraltro
1
Vocabolario della Lingua Italiana, I.E.I. Treccani, Milano, 1994
4
strettamente connessa alla notorietà dello sponsee, e quindi alle
capacità di quest’ultimo di attirare l’attenzione del pubblico dei
potenziali consumatori. L’effetto promozionale di tale “veicolazione”
commerciale fa sì che i contratti di sponsorizzazione vengano collocati
nella categoria dei contratti pubblicitari , riconoscendosene al contempo
la natura atipica rispetto alle figure codificate. Nella sponsorizzazione
2
le iniziative che vengono poste in essere dall’impresa sponsor sono
dirette a promuovere o sostenere un’attività altrui allo scopo di ricavare
un favorevole “ritorno di immagine”; la finalità pubblicitaria viene
quindi realizzata indirettamente, attraverso la notorietà dello sponsee e
quindi mediante l’inserimento del marchio o del prodotto nell’ambito di
un contesto di per sé diverso da quello prettamente pubblicitario,
mentre la pubblicità tradizionale, o advertising, si avvale a tal fine di un
supporto diretto – affissione su spazi pubblici, trasmissione di messaggi
tramite i mezzi di comunicazione di massa – che diffonde uno slogan
che si prefigge un ritorno commerciale immediato Lo sponsoring si è
affermato essenzialmente nei settori radiotelevisivo , scientifico,
sociale, musicale e culturale in genere, ma soprattutto sportivo. E’
infatti molto elevata l’audience di cui sono oggetto gli eventi sportivi,
sia attraverso la diretta partecipazione del pubblico all’evento stesso
(audience “diretta”), che attraverso la sua diffusione mediante i mass
media (audience c.d. “indiretta”) .
2
Rossi G., Propersi A. “La sponsorizzazione”, Il Sole 24 ore
5
In Italia la sponsorizzazione, nata all’incirca negli anni ’50 con
particolare riguardo al ciclismo, si diffuse sempre più negli anni
settanta nell’ambito dello sport calcistico. Negli anni ’80, con il
progressivo affermarsi delle televisioni commerciali, la
sponsorizzazione diventò autonoma forma di comunicazione
pubblicitaria. Sotto il profilo strutturale, si è assistito al passaggio da
una sponsorizzazione come negozio unilaterale, avente ad oggetto un
atto di liberalità effettuato dallo sponsor per mecenatismo , ad un
fenomeno caratterizzato da corrispettività, con particolare riguardo ai
comportamenti di volta in volta richiesti allo sponsee . Lo sponsee,
infatti, nello svolgimento della propria attività, di per sé non connotata
da finalità pubblicitarie, si impegna ad assumere determinati
comportamenti diretti a promuovere o accrescere la notorietà
commerciale dello sponsor. Quest’ultimo, dal canto suo, sceglie lo
sponsee in base alle caratteristiche essenziali dei propri prodotti, servizi
o marchi, che si propone di valorizzare appunto mediante il veicolo
promozionale prescelto.
3
In una prima fase, il contratto si è evoluto in qualcosa di più complesso
in cui lo spirito di liberalità veniva via via a sfumare, pur rimanendo il
carattere dell’unilateralità, in quanto alla prestazione del “mecenate”
non corrispondeva a carico della controparte alcuna prestazione se non
quella di opporsi a che il fatto venisse divulgato. Successivamente lo
sponsor cominciava a non accontentarsi più di un mero comportamento
3
De Giorgi, M., “Sponsorizzazione e mecenatismo”, p. 3 ss., Cedam, Padova, 1998
6
accondiscendente dello sponsorizzato, ma richiedeva a quest’ultimo
degli specifici comportamenti per cui il contratto diventava a
prestazioni corrispettive. In particolare l’atleta o la squadra sportiva
sponsorizzata si impegnavano a svolgere la funzione di veicolo di
messaggio pubblicitario di beni prodotti dallo sponsor e forniti
gratuitamente o a condizioni particolarmente vantaggiose al soggetto
sponsorizzato. Questo tipo di sponsorizzazione c.d. “interna” secondo
una terminologia proveniente dalla giurisprudenza e legislazione
francese, è stata probabilmente la prima forma in cui si è manifestato il
fenomeno, allo scopo di rendere noto al pubblico che l’attività ed
eventualmente i successi di uno sportivo, sono stati realizzati
utilizzando abbigliamento o attrezzature fornite da una determinata
impresa.
Attualmente la nostra società, caratterizzata da un consumismo
dilagante, che induce spesso a privilegiare nella scelta l’immagine dei
beni piuttosto che le loro qualità, ha incentivato notevolmente la
sponsorizzazione ed ha visto infine così nascere quel particolare
contratto mediante il quale un contraente- impresa (sponsor), trasforma
a suo vantaggio, in un veicolo pubblicitario, le prestazioni dell’altro
contraente (sponsee) che si possono realizzare nei più diversi campi
(allestimento di spettacoli sportivi, iniziative artistiche o culturali, ecc.).
La dottrina economica riconosce nella sponsorizzazione una particolare
tecnica di comunicazione aziendale facente parte del cosiddetto
7
“marketing-mix”, cioè dell’insieme degli strumenti utilizzati
dall’impresa per conseguire i propri obiettivi commerciali.
4
La sponsorizzazione, pertanto, si caratterizza come una tecnica
sviluppatasi nell’ambito del marketing con la quale un’impresa
(chiamata sponsor), pagando un determinato compenso, ottiene che il
proprio marchio venga evidenziato da un personaggio, da una squadra o
da un’organizzazione che svolgono attività culturali, sportive o di
spettacolo seguite dal pubblico
5
.
Attraverso le sponsorizzazioni l'impresa persegue finalità di notorietà e
d’immagine.
Negli ultimi tempi, accanto alle sponsorizzazioni dei campioni e delle
squadre sportive, sono in voga sponsorizzazioni di spettacoli musicali e
di manifestazioni culturali. Nel caso di sponsorizzazioni culturali, lo
sponsor, che normalmente consente la copertura dei costi della
manifestazione culturale rendendola così possibile, non punta tanto alla
messa in evidenza visiva del proprio marchio quanto al vantaggio
riservatogli dalla risonanza che i mezzi di comunicazione di massa
(giornali, radio, televisione, ecc.) producono diffondendo il messaggio
del patrocinatore dell’iniziativa.
Le sponsorizzazioni sportive e culturali, pur diverse nelle modalità di
attuazione, hanno entrambe lo scopo di promuovere l’attività aziendale
dello sponsor creandogli un’immagine gradevole presso il pubblico.
4
Kotler. P., “Marketing management”, pp. 103-104, Isedi, Torino, 1993
5
Bensi P., Nelli R.P., “La sponsorizzazione nell’economia dell’impresa”, UPA,
Milano, 1999
8
Quando le sponsorizzazioni riguardano manifestazioni di notevoli
proporzioni e di grande risonanza vengono attuate in forma associata e
le varie imprese si fregiano della qualifica di "fornitrici ufficiali" o di
"sponsor ufficiali", il che conferisce loro notevole prestigio.
Gli esperti sostengono che la sponsorizzazione non è una forma
alternativa di pubblicità, ma un tipo di propaganda con caratteristiche
sue proprie sia sul piano aziendale sia sul piano sociale.
Dal punto di vista aziendale, mentre la pubblicità mira direttamente
all’incremento delle vendite, la sponsorizzazione mira a "ritorni" in
immagine o in notorietà che daranno i loro frutti a più a lungo termine.
E’ opportuno definire i soggetti
6
che sono coinvolti nella
sponsorizzazione. Essi sono cinque:
a) lo sponsor
Indica l'impresa o l'ente che a fini pubblicitari paga tutto o in parte uno
spettacolo, un evento, un'attività, una manifestazione, un programma,
ottenendo in cambio, oltre all'esplicita menzione, un suo spazio
pubblicitario o promozionale, nonché una certa quota di commercial
all'interno della trasmissione.
L’azienda sponsor viene conosciuta dal pubblico e beneficia del
prestigio e della notorietà del personaggio o dell’organizzazione
sponsorizzata che metterà in evidenza il suo marchio oppure la sua
denominazione.
In genere si tratta di sponsorship di massa, riguardanti attività sportive
6
Barili D. “Parola di sponsor” , pp 203 ss., Longanesi, Milano, 1987
9
che polarizzano l’attenzione di larghi strati della popolazione: vi sono,
però, anche sponsorizzazioni selettive, rivolte a segmenti di pubblico
ben definiti e circoscritti.
b)l’evento sponsorizzato
Viene definito sia come manifestazione, sia come organizzazione
pubblica o privata, che opera nel tempo libero, attraverso lo sport , la
cultura, lo spettacolo, l’intrattenimento o nel sociale e destinata ad un
pubblico di spettatori o partecipanti.
c)i media
Giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare visibilità a sponsor e
sponsorizzati.
d)le agenzie di sponsorizzazione
Quando sono coinvolte, hanno lo scopo di creare , favorire e gestire il
rapporto fra sponsor e sponsorizzati, di curare la comunicazione dei
primi e gestire il marketing dei secondi.
e)altri operatori e professionisti
Fanno parte di questa categoria studi legali ed istituti di ricerca: i primi
perché alla base di una sponsorizzazione dovrebbe esserci sempre un
contratto specifico, i secondi perché coinvolti in un’analisi delle
peculiarità dell’evento, da rapportare agli obiettivi di comunicazione
dello sponsor.
10
1.2 Sponsorizzazione e Mecenatismo:evoluzione storica
Mecenatismo è un termine derivato da Caius Mecenas, 69 a.c.- 8 d.c.,
amico e ministro di Cesare Augusto. Molto spesso, però, le parole
vengono inventate o distorte nel loro significato originale: così è
accaduto per il povero Mecenate, che non ha niente a che fare con la
comunicazione d’impresa.
La sponsorizzazione è una variabile tecnica alla quale ricorrono le
imprese, nel perseguire quel profitto che è il ritorno dell’immagine
legato alla promozione dell’arte e della cultura. Se un imprenditore
pensa che il restauro di un’opera d’arte vada promosso dalla propria
azienda il modo di fare mecenatismo si è esaurito, perché sarà l’azienda
che deciderà, programmerà e investirà. Tutto questo non è
Mecenatismo. Il termine infatti significa propriamente un
incoraggiamento dato allo sviluppo delle arti, delle lettere e delle
scienze, mediante la protezione di chi le esercita. Come si può notare,
la parola Mecenatismo ha poco a che fare con la sponsorizzazione,
neanche con quella culturale che è quella a cui più si avvicina: come
spesso accade si abusa e si distorce il significato di molti termini.
7
C’è poi chi considera Cristoforo Colombo il primo sponsorizzato della
storia moderna, e il primo sponsor la regina Isabella di Spagna,che
dopo aver unificato con un matrimonio i regni di Castiglia e di
Aragona diede una spinta all’espansione coloniale spagnola
finanziando la scoperta dell’America.
7
De Giorgi, M., op. cit., pp. 53-59
11
In questo terreno di ricerca storico-filologica gli operatori del settore si
sono mossi per un narcisistico sfoggio di erudizione, più che per aiutare
e capire il fenomeno. Fenomeno che ruota attorno, principalmente, a
delle motivazioni economiche e di comunicazione d’impresa.
A differenziare in modo radicale queste due attività è il fine che
ciascuno si prefigge: la sponsorizzazione non è un’iniziativa privata
come il mecenatismo, che in realtà non richiede la presenza di
spettatori ; al contrario essa ha l’obiettivo di raggiungere una audience
affinché quest’ultima sia in grado di ricevere una determinata
comunicazione.
8
Il mecenatismo quindi trova la sua ragion d’essere nell’operare a fin di
bene, nell’elargire denaro o nell’offrire un qualsiasi sostegno al
beneficiario , mentre lo sponsor è mosso ad agire dalla probabilità di
ottenere un ritorno da un atto che è un investimento. Se il fine della
sponsorizzazione è quello di ottenere un profitto da parte di un
imprenditore, il mecenate invece si accontenta di dimostrare generosità,
anche se questo determina come corollario il miglioramento della sua
immagine.
Da queste differenze sostanziali ne derivano altre, la prima delle quali
riguarda il fatto che tutti gli atti di mecenatismo si esauriscono in se
stessi, cosa che non succede per la sponsorizzazione, la cui attuazione
8
Brochen P., “Sponsorizzazione e mecenatismo:vettori di comunicazione interni”,
Issec,Parigi 1987