vii
Introduzione
Il Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama si è insediato alla
Casa Bianca il 4 novembre 2008, dimostrando da subito una grande capacità
nell'attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media.
L'impegno politico del Presidente è stato diretto su diversi fronti, ma i
due ambiti che più degli altri hanno richiesto il suo intervento sono stati la
politica estera e l'economia. All'interno di quest'ultimo settore, egli ha profuso
grandi sforzi nel modificare la struttura del sistema sanitario nazionale
americano e garantire l'assistenza medica a quei vasti strati della popolazione
colpiti dalla recente crisi finanziaria.
Non è la prima volta che un Presidente statunitense tenta quest'impresa.
Prima di lui, già Theodore Roosvelt e Richard Nixon avevano provato a rendere
più equo il settore della sanità. Solo Obama, tuttavia, è riuscito a far approvare
una riforma che ha profondamente modificato l'assistenza medica negli USA.
La presente tesi ha lo scopo di analizzare gli elementi che caratterizzano
il linguaggio utilizzato dal Presidente Barack Obama nei discorsi pubblici sulla
riforma sanitaria. In particolar modo, si è cercato di capire se esistesse una
struttura ricorrente in tali discorsi e sono state studiate le key words e le loro
collocazioni.
Per prima cosa, si è proceduto alla raccolta di un corpus ad hoc composto
da tutti i quarantacinque discorsi che il Presidente Obama ha pronunciato in
Introduzione
viii
merito alla riforma sanitaria a partire dal 5 marzo 2009 al 23 marzo 2010: tale
corpus contiene 124.156 tokens per 5.417 lemmi. La fonte dei remarks è stata il
sito istituzionale dedicato dalla Casa Bianca alla riforma1. Per rendere leggibili i
files dal software utilizzato per l'analisi, WordSmith Tools, i discorsi sono stati
salvati in un documento di tipo .txt eliminandone la formattazione in quanto il
programma lavora più facilmente su file di questo tipo.
In secondo luogo, si è definito il metodo di analisi del corpus ad hoc in
funzione dello scopo della ricerca. Pertanto si è optato per un approccio che
integrasse la discourse analysis (DA), disciplina che consente di analizzare le
interazioni verbali tra parlanti2, e la corpus linguistics (CL), disciplina che
consente di rilevare elementi quantitativi e qualitativi del linguaggio per mezzo
di un software3. Tale approccio, sviluppato dal linguista Alan Partington, è
denominato corpus assisted discourse studies (CADS)4.
La DA è stata molto utilizzata soprattutto nella fase dello studio delle
relazioni fra Obama e il suo uditorio, ovvero per quello che riguarda la
neutralità dei giornalisti e la politeness del Presidente. Tuttavia, questo tipo di
analisi testuale, molto utile per studiare un testo relativamente breve, si è
rivelata meno adatta per essere applicata all'intero corpus. Per ottenere dati
linguistici significativi rispetto a tutti i discorsi presidenziali si è quindi optato
per l'uso della CL, che consente di gestire corpora anche molto vasti grazie
all'applicazione di software appositamente progettati. Nel caso specifico di
questo lavoro si è utilizzata la quinta versione del già citato programma
Wordsmith Tools, che consente di svolgere diverse funzioni sul corpus, tra le
1
http://healthreform.gov/newsroom/#Speeches
2
Teun A. Van Djik, 1998. Cfr.
http://www.discourses.org/OldArticles/Critical%20discourse%20analysis.pdf pp. 15-16
3
John Sinclair, Corpus, Concordance, Collocation, Oxford University Press, Oxford, 1991.
4
PARTINGTON ALAN, “The armchair and the machine: Corpus-Assisted Discourse Studies”, in
Carol Taylor Torsello et al., Corpora for University Language Teachers, Bern: Peter Lang, 2008
Introduzione
ix
quali la compilazione di liste di frequenza lessicale, lo studio delle concordanze
lessicali (collocazioni e colligazioni) e l'individuazione delle key words.
La DA e la CL permettono di studiare il discorso da due punti di vista
molto diversi: se la prima si concentra su micro-testi, come le singole battute o
brevi scambi dialogici, la seconda analizza l'intera a raccolta. I Corpus-assisted
discourse-studies uniscono efficacemente i due punti di vista, permettendo una
più approfondita analisi qualitativa dei dati quantitativi5. I CADS, inoltre, sono
estremamente utili per riconoscere le strutture linguistiche ricorrenti e
studiarne la fraseologia e il modo in cui vengono usate nella comunicazione.
Affinché le conclusioni cui si è giunti attraverso l'analisi
quantitativa/qualitativa del corpus ad hoc abbiano un fondamento scientifico, si
è proceduto ad un confronto dei dati rilevati con quelli di un corpus generale di
riferimento della lingua inglese. A tale scopo sono stati utilizzati due diversi
corpora di riferimento: il Corpus of Contemporary American English (COCA)6,
aggiornato nel 2010, e il British National Corpus (BNC)7, la cui ultima versione
risale al 2007.
Il primo conta 410 milioni di parole e costituisce il più grande corpus di
Inglese e Americano reperibile gratuitamente sul web. La sua particolarità, oltre
le dimensioni, è quella di permettere ricerche lessicali per generi testuali,
selezionando fra i corpora di riviste, giornali, pubblicazioni specializzate e
pubblicazioni accademiche, anche specificando precise annate. Vista la natura
dei discorsi del Presidente Obama, che appartengono al genere testuale dei testi
scritti per essere parlati e che trattano essenzialmente temi di politica ed
economia, si è deciso di mettere a confronto i dati quantitativi del corpus ad hoc
5
Fillmore Chalres, “'Corpus linguistics' vs. 'Computer-aided armchair linguistics'” in Directions
in Corpus Linguistics, Mouton de Gruyter, 35-60, 1992.
6
http://www.americancorpus.org/
7
http://www.natcorp.ox.ac.uk/
Introduzione
x
con quelli del COCA contenuti nei corpora delle riviste di scienze politiche e
degli articoli accademici di politica.
Il secondo corpus di riferimento, il BNC, è costituito da 100 milioni di
parole ed è stato creato includendo anche un 10% di estratti orali della lingua
inglese raccolti sia in ambito formale (come meetings politici), sia informale.
Il primo capitolo della tesi, “Sistema, Riforma, Scommessa”, è dedicato
all'analisi socio-politica della riforma socio-sanitaria americana. Le energie di
Obama come promotore della riforma hanno risvegliato sin da subito gli animi
dei suoi oppositori politici. L'iter legislativo del bill è stato molto travagliato e
molto contestato, in quanto i suoi punti principali (fra i quali l'estensione della
copertura assicurativa, l'instaurazione di un tetto massimo per i premi
assicurativi, l'eliminazione delle preesistenti condizioni di salute e la creazione
di un'assicurazione pubblica) hanno toccato punti delicati dell'intero sistema
sanitario nazionale. Oltre a ciò, ampio spazio è stato dedicato alla descrizione
del sistema sanitario nella sua versione precedente la riforma e delle
conseguenze del bill.
Nel secondo capitolo, “Nel testo, col testo: senso”, si descrive l'impianto
metodologico sul quale poggia la tesi, con approfondimenti inerenti i già citati
approcci DA, CL e CADS. Ogni metodo di ricerca è stato trattato in riferimento
alle sue componenti utilizzate per il presente studio. La DA è stata impiegata per
definire i tipi di testi e studiare le interazioni fra Obama e il suo uditorio. La CL
ha fornito ottimi strumenti per analizzare il lessico e le concordanze, ad
esempio per individuare le parole chiave e studiarne la prosodia semantica. I
CADS, infine, hanno permesso di condurre l'analisi qualitativa dei dati e di
formulare delle conclusioni avendo una visione d'insieme delle caratteristiche
Introduzione
xi
testuali del corpus ad hoc. Chiude il capitolo una descrizione tecnica del
software utilizzato, WordSmith Tools.
Il terzo e ultimo capitolo, “La riforma sanitaria nelle parole”, è il cuore
della tesi, essendo dedicato all'analisi vera e propria del corpus ad hoc. Il primo
paragrafo contiene la lista di frequenza parole del corpus e presenta una prima
analisi quantitativa/qualitativa. Il secondo paragrafo studia i tre campi
semantici cui fanno più riferimento i discorsi presidenziali, ovvero la sanità,
l'economia e la politica. In esso si mostrano i lemmi utilizzati e le loro
colligazioni e collocazioni più significative. Il terzo e ultimo paragrafo analizza la
struttura dei discorsi di Obama e individua una costante: tutti i remarks sono
formati da una prima sezione che contiene un excursus del Presidente in merito
a un particolare tema e da una seconda sezione dedicata agli interventi
dell'uditorio.
Chiudono la tesi le Conclusioni, dove si mettono in luce le strategie
utilizzate da Obama nei suoi discorsi e si analizza la loro efficacia comunicativa.
Alla presente tesi è inoltre allegato file - 33381-02.zip - contenente tutti
i discorsi del Presidente Obama, per consentirne la consultazione.
xii
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
1
Capitolo 1
Sistema, Riforma, Scommessa
“If we’re able to stop Obama on this
it will be his Waterloo. It will break him.”
Michael Steele, chairman dei Repubblicani8
Il seguente capitolo è dedicato alla storia politica e istituzionale della
riforma sanitaria, scelta, come suggerisce la citazione del senatore Steele, per
la sua enorme forza capace di dividere l’opinione pubblica, i partiti e gli animi
dei singoli cittadini americani9.
Nel primo paragrafo, viene raccontato il sistema sanitario
immediatamente precedente la riforma, la quale tramite il Patient Protection
and Affordable Care Act e l'Health Care and Education Reconciliation Act of
2010 si impegna ad estendere la copertura assicurativa e ad implementare il
sistema già esistente senza, tuttavia, sconvolgerlo 10. Per comprendere poi
l’importanza del dibattito sulle assicurazioni, vengono riportati dati e
8
http://blogs.abcnews.com/theworldnewser/2009/07/if -were-able-to -stop-obama-on-
this-it-will-be-his-waterloo.html
9
http://edition.cnn.com/2009/POLITICS/08/17/potter.health.insurance/
index.html?iref=mpstoryview
10
http://www.gpo.gov/fdsys/pkg/BILLS-111hr4872ENR
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
2
statistiche, più volte citate dallo stesso Presidente Obama nei suoi discorsi
come potenti argomentazioni11.
Nel secondo paragrafo viene seguito l’iter politico -legislativo della
riforma, con particolare attenzione alle azioni dell’opposizione, cioè dei
repubblicani. Tramite gli articoli della Repubblica e del New York Times
disponibili on line, la rassegna stampa racconta dei numerosi passaggi del
progetto di legge fra Camera dei Rappresentanti e Senato e dell’aspra
battaglia ai voti12.
Il terzo e ultimo paragrafo, infine, illustra la riforma sanitaria, divisa in
dieci titoli – dieci temi – che vanno dall’obbligo di possedere una copertura
assicurativa all’estensione della stessa ai propri figli sino ai 26, dai numerosi
sussidi per i meno abbienti al rimborso per le spese dedicate alle medicine
per gli over 6513.
1.1 Perché la Riforma Sanitaria?
Barack Obama non è il primo Presidente degli Stati Uniti d'America a
parlare di “riforma sanitaria”. L'hanno preceduto nomi illustri, fra i quali
Theodore Roosvelt, Harry Truman, John Fitzgerald Kennedy e, per ultimo, Bill
Clinton. Tutti, nella stessa maniera, hanno fallito, schiacciati sia dagli interessi
delle lobby legate al mondo delle assicurazioni e dei prodotti farmaceutici sia
dalla paura dei cittadini americani di uno sconfinamento dei poteri del
governo, sempre più vicino a limitare le libertà dei singoli in fatto di scelte
assicurative14.
11
http://www.whitehouse.gov/the_press_office/Remarks-By-The-President-In-ABC-
Prescription-For-America-Town-Hall-On-Health-Care-6-24-09/
12
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/obama-presidenza-13/approvata-
rifo-sanitaria/approvata-rifo-sanitaria.html?ref=search
13
Galewitz Phil, "Consumers Guide To Health Reform". Kaiser Health News, 26 March 2010.
14
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/obama-presidenza-7/riforma-
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
3
Alla riforma sanitaria, tutte le emittenti televisive hanno dato molto
spazio. C'è chi ha accusato l'opposizione, la destra repubblicana, di aver
montato campagne pubblicitarie denigratorie del progetto nonché mendaci.
E ne sono la prova gli slogan anti-riforma che inneggiavano alla morte di un
progetto di legge accusato di razionalizzare le spese del sistema a discapito
degli anziani, una delle fasce di popolazione causa di maggiori spese 15.
Leggendo i discorsi del Presidente, non è difficile notare una
martellante contro-informazione: Obama si sforza più volte di sottolineare
che, se a un cittadino piace il suo programma, può mantenerlo senza costi
aggiuntivi; se apprezza i propri dottori, lo Stato non ha alcuna intenzione di
modificare tale scelta. Nonostante i 45 discorsi pronunciati dal 5 marzo 2009
al 23 marzo 2010, tuttavia, il messaggio presidenziale non è parso mai
abbastanza chiaro, costretto a scontarsi continuamente con le solide
argomentazioni dei repubblicani16.
È per questa ragione che la presente ricerca è incentrata sulla Riforma
Sanitaria del Presidente Obama, una questione di alta rilevanza sia dal punto
di vista sociale sia dal punto di vista politico.
Come sarà delineato nei paragrafi successivi il leader democratico si è
sforzato per tutta la lunga campagna promozionale di trovare accordi
soddisfacenti per tutte le parti in campo, concedendo favori (ad esempio,
limitando i finanziamenti statali per l'aborto e conquistandosi, così,
l'appoggio degli anti-abortisti17) e sacrificando aspetti importanti della sua
sanita/riforma-sanita.html
15
http://voices.washingtonpost.com/ezra-
klein/2009/08/is_the_government_going_to_eut.html?hpid=topnews
16
http://blogs.abcnews.com/politicalpunch/2009/08/palin-paints-picture-of-obama-
death-panel-giving-thumbs-down-to -trig.html
17
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/22/news/
questo_il_vero_cambiamento_obama_saluta_la_riforma_sanitaria-
2813766/index.html ?ref=search
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
4
idea originale per contentare i blue dogs, i “democratici più moderati”, che
non apprezzavano l'idea “socialista” di un'opzione assicurativa pubblica18.
La riforma sanitaria è stata quindi per Barack Obama, senza alcuna
retorica, un vero e proprio banco di prova: è stata la prova della forza del suo
carisma, ma anche la prova che il suo charme non basta per gestire una
politica americana bipartisan. I repubblicani, infatti, hanno mostrato una
coesione a dir poco coriacea, schierandosi sempre, eccetto che in rarissimi
casi, contro la riforma e il suo maggiore sostenitore.
Dinanzi a questo netto rifiuto, il Presidente si è più volte visto
costretto a rilasciare dichiarazioni quali, ad esempio:
Ho sentito dire che questa dovrebbe diventare la mia Waterloo.
Guardate, non è un problema del presidente. È un problema politico. Il
problema di un sistema sanitario che sta distruggendo le famiglie americane.19
Ciò al fine di esortare i repubblicani a pensare non alla politica, quanto
al benessere della nazione. L'appello, tuttavia, è stato ignorato e sino alla fine,
sino a dopo il voto definitivo del Congresso, l'opposizione ha continuato a
insorgere e a richiedere nuove votazioni e nuovi controlli.
La riforma, intanto, è diventata legge il 23 marzo di quest'anno seppur
con tagli e modifiche anche sostanziali rispetto al progetto originario20.
1.2 Profili Storici
Per comprendere la portata “storica”, come la definisce lo stesso
Obama21, dei cambiamenti del sistema sanitario americano è necessario
conoscerne la struttura e le caratteristiche, fonti di acuti dibattiti.
18
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/esteri/obama-presidenza-11/obama-
presidenza-11/obama-presidenza-11.html?ref=search
19
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/esteri/obama-presidenza-9/sanita-
flop/sanita-flop.html
20
http://www.whitehouse.gov/issues/health-care
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
5
La volontà di cambiare il sistema sanitario è nata già all'inizio del XX
secolo22. Alcune iniziative hanno migliorato la copertura sanitaria e istituito
degli aiuti statali, come il Medicare e il Medicaid, ma hanno trascurato milioni
di cittadini lasciandoli senza assicurazione e relegando le loro cure alle sale
del pronto soccorso.
1.2.1 Com'era
Stime e studi recenti hanno delineato un quadro piuttosto
sconfortante del sistema sanitario americano.
Nel 2007, il 15.3% dei cittadini americani non possedeva
un'assicurazione, mentre il 35% aveva un piano assicurativo insufficiente per
tutte le spese mediche23. Negli Stati Uniti, infatti, il sistema sanitario si basa in
massima parte sull'apporto di strutture ed enti privati che vivono delle
polizze assicurative pagate dai singoli cittadini. I problemi, com'è semplice
pensare, sono insiti proprio in questo sistema: essendo organizzazione for
profit, le compagnie assicurative tendono a ragionare secondo la logica del
profitto, privilegiando gli investimenti redditizi, ovvero scegliendo di
assicurare chi si trova in ottima salute piuttosto che un malato grave, che
necessita di grosse somme di denaro per le cure.
Molti cittadini americani non hanno un'assicurazione, sebbene gli Stati
Uniti siano la nazione che spende pro capite più di chiunque altro per il
settore sanitario e una larghissima fetta del PIL è devoluto alla sanità 24. A
questi enormi investimenti non corrispondono risultati altrettanto
21
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/19/news/obama_sanit_voto_storico-
2768715/index.html ?ref=search
22
http://www.ssa.gov/history/lbjsm.html
23
U.S. Census Bureau, Income, Poverty, and Health Insurance Coverage in the United States:
2007, New York, 2008.
24
World Health Organization, World Health Statistics 2009, Ginevra, 2009
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
6
importanti: la mortalità infantile è alta (la più alta fra le maggiori potenze
mondiali) e la speranza di vita è situata ultima fra le grandi potenze del G5
(Giappone, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) e 42esima nel
mondo25.
Gli Stati Uniti d'America sono l'unico stato, fra le superpotenze, a non
assicurare una qualche forma di piano sanitario alla totalità dei cittadini, ma
costituiscono l'unico caso di copertura sanitaria pagata dai contribuenti.
Le Strutture
Le strutture sono nella quasi totalità possedute da privati. Esistono,
tuttavia, ospedali di proprietà federale, statale o comunale.
In ogni caso il 70% degli ospedali è gestito come un'organizzazione
non-profit26, pur non rientrando in alcun regime tax-free come è
convenzionale per le attività di questo tipo: tutti i pazienti sono tenuti al
pagamento di ogni prestazione medica.
Esistono poi gli ospedali universitari, che in America sono più di mille.
Circa 375 di queste istituzioni fanno parte dell’Association of American
Medical Colleges’ Council of Teaching Hospitals and Health Systems, che
istruisce il 75% dei medici interni di tutto il paese e fornisce il 40% della
charity care, ovvero cure mediche gratuite o a prezzi ridotti per i meno
abbienti, di tutti gli Stati Uniti27.
Fra questi enti ne spiccano alcuni per efficienza. Più volte nominate
anche nei discorsi del Presidente Obama sono la Mayo Clinic e la Cleveland
Foundation.
25
Stephen Ohlemacher, “US Slipping in Life Expectancy Rankings” in Washington Post,
August 12, 2007
26
Guy David, The Convergence between For-Profit and Nonprofit Hospitals in the United
States, University of Pennsylvania, Pennsylvania, 2005
27
Ibidem.
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
7
La Mayo Clinic e la Cleveland Clinic Foundation
La Mayo Clinic fa parte del più grande Mayo Health System, un insieme
di strutture, fra ospedali e scuole, che coprono l’area di tre grandi metropoli:
Rochester (Minnesota), Scottsdale (Arizona) e Jacksonville (Florida).
La clinica è stata fondata nel 1889 e già pochi anni dopo è diventata
un’organizzazione non-profit. A tutt’oggi, la Mayo Clinic è una delle strutture
migliori di tutto il paese, meta di malati da tutti gli stati americani28.
L’istituto è specializzato nella cura di malattie gravi, ma quanto lo
rende davvero degno di nota sono i costi: come ricorda più volte lo stesso
Presidente Obama nei suoi discorsi29, la Mayo Clinic è uno degli ospedali dove
si spendono meno dollari per ogni paziente, raggiungendo un risparmio pari
a due terzi rispetto ad altre strutture. Carta vincente, poi, è stata quella di
pagare i medici con stipendi fissi30: con contrattazioni di categoria, la clinica
fissa salari mensili che sono indipendenti dal numero di pazienti visitati o
curati.
Secondo la rivista U.S News & World Report31, la Mayo Clinic si è
collocata seconda nella classifica generali dei migliori ospedali americani,
guadagnando altri successi nelle classifiche legate alle specializzazioni.
Ufficialmente nota con il nome di Cleveland Clinic Foundation, la
Cleveland Clinic è un centro multi-accademico situato nell’Ohio.
Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1921, i suoi medici hanno
cercato di raggiungere alti standard nel fornire cure, cercando di
razionalizzare le procedure.
28
http://health.usnews.com/best-hospitals/mayo-clinic-5000000
29
http://www.whitehouse.gov/the_press_office/Remarks-by -the-President-before-
meeting-with-Senate-Democrats-to-discuss-health-care/
30
http://www.mayoclinic.org/tradition-heritage/mms.html
31
http://health.usnews.com/best-hospitals
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
8
La struttura è una delle più grandi al mondo, capace, nel 2005, di
visitare quasi tre milioni di pazienti. Possiede, inoltre, un numero altissimo di
medici (1,700) ed è stata per 15 anni la numero uno in ambito di malattie del
cuore. Nel 2009, infine, si è classificata quarta nel ranking delle migliori
strutture ospedaliere32.
I dollari della Riforma Sanitaria
È gi{ stato sottolineato come una grossa fetta del PIL dell’intera
economia americana, il 16%, sia destinata al settore sanitario: soltanto l’East
Timor, un piccolo stato nel Sudest Asiatico, spende di più33. Il dato
preoccupante, tuttavia, non sta nel semplice valore numerico, quanto nel suo
trend crescente: così come cresce l’investimento nel settore (l’agenzia
federale Centers for Medicare and Medicaid Services ha stimato che nel 2017
la percentuale salirà intorno al 19.5%34), aumentano anche i premi che ogni
singolo cittadino deve pagare, a fronte di salari e inflazione più o meno
stabili.
Nel 2009, gli Stati Uniti hanno speso 8,047$ pro capite35: in totale, si
tratta dell’immensa cifra di 2,5 trilioni di dollari. È quindi comprensibile che i
costi dei premi dei piani assicurativi siano una delle maggiori cause di
bancarotta per i cittadini americani, sebbene anche per lo Stato sia difficile
mantenere i suoi enormi programmi d'aiuto federali, come il Medicare e il
Medicaid.
Esistono, ovviamente, categorie che necessitano di spese maggiori. Si
fa riferimento ad esempio agli anziani che rispetto ai minori o alla classe
32
Cleveland Clinic,Cleveland Clinic Ranked as One of America's Top Hospitals, Cleveland
Clinic, Cleveland, 2009
33
World Health Organization, 2009.
34
Centers for Medicare and Medicaid Services, National Health Expenditure Data: NHE Fact
Sheet, New York, 2008
35
http://www.usatoday.com/news/health/2010 -02-04-heal th-care-costs_N.htm
Capitolo 1 – Sistema, Riforma, Scommessa
9
lavoratrice spendono molto di più in servizi sanitari e il trend è rimasto
invariato dal 1987 al 2004. A questi si affiancano i malati gravi e terminali. Gli
studi del 2008 del Dathmouth Institute for Helath Plocy and Clinical
Practice36 hanno rivelato tuttavia che l’aumento di test e il miglioramento di
cure fornite a questi pazienti negli ultimi due anni di vita non corrispondono
a cambiamenti significativi nella salute dei pazienti. Esistono, inoltre,
differenze significative nel livello di cure fornite ai pazienti cronici nei diversi
stati, ma in tutti questo settore sembra usufruire del 55% dell’intero fondo
pubblico37.
I medici e le cure sono pagate interamente dai cittadini grazie alle loro
polizze assicurative.
L’84,7% dei cittadini americani possiede una forma si assicurazione
sulla salute. Molti di loro, il 59,3%, l’acquisiscono grazie al lavoro, mentre è
solo una piccola parte, appena l’8,9%, che la ottiene individualmente. Infine, il
27,8% ricade sotto un programma del governo. Questo, tuttavia, non gestisce
alcuna rete di sanità pubblica, limitandosi a fornire sussidi o cure soltanto in
alcuni casi, lasciando, nel 2007, 45,7 milioni di americani senza copertura 38.
L’assicurazione guadagnata tramite il lavoro tuttavia è una scelta
sempre più in declino: i costi per questo tipo di piani tariffari sono in
aumento e, dal 2001, i premi sono aumentati del 78%, mentre l’aumento dei
salari e l’inflazioni non ha raggiunto il 20%39. Resta comunque una delle
forme più sicure, trattandosi di fatto di una forma di spartizione dei costi fra
le compagnie assicurative e i datori di lavoro.
36
John E. Wennberg et al., Tracking the Care of Patients with Severe Chronic Illness: the
Dartmouth Atlas of Health Care 2008, The Dartmouth Institute for Health Policy and
Clinical Practice, Darthmouth, 2008.
37
Ibidem.
38
U.S. Census Bureau, 2008.
39
Kaiser Family Foundation, Health Insurance Premiums Rise 6.1 Percent In 2007, Less
Rapidly Than In Recent Years But Still Faster Than Wages And Inflation , Kaiser Fundation,
California, 2007.