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Introduzione
Il presente elaborato vuole porre sotto la lente di ingrandimento il mondo relativo alle
Merger and Acquisition (M&A) dal punto di vista gestionale, nella fattispecie, dal punto
di vista della Gestione delle Risorse Umane. E’ vero, Il mondo delle M&A vanta una
ricca letteratura, costruita sulla base sperimentale di decenni di studi di settore, ma la
stessa viene spesso vincolata alle sole argomentazioni finanziarie e strategiche. L’
enigmatico, ed incoerente, numero di fallimenti di operazioni di M&A, a fronte di un
sempre maggior numero di deal intrapresi dalle organizzazioni negli anni, ricopre il
ruolo di trigger per lo sviluppo di recenti studi, che mettono in evidenza l’importanza
della gestione delle persone all’interno dei processi di M&A.
Quanto è importante tener conto delle competenze, e del capitale umano, per poter
aumentare la performance organizzativa, successiva ad operazioni di M&A?
Per rispondere a questa domanda, il modello di ricerca proposto all’interno
dell’elaborato, indaga sulla specificità di come le attività svolte dalla funzione Human
Resources (HR), possano influenzare positivamente il livello di performance
organizzativa.
Durante lo sviluppo dell’elaborato, vengono analizzati, nello specifico, elementi
considerati critici per lo sviluppo di sinergie necessarie all’aumento della performance
organizzativa post-M&A. Attraverso lo studio delle ricerche del professor Shlomo
Yadida Tarba, ed i suoi collaboratori, viene proposto un modello gestionale che mette
in correlazione diversi items volti allo sviluppo di sinergie e di valore, per l’aumento
della performance organizzativa, ricercata durante un processo di M&A. Il concetto
che può essere definito come leitmotiv, risulta senz’altro “il valore della risorsa umana
all’interno dell’organizzazione”. Come valore è inteso quanto viene definito dal
Capitale Umano, che un’organizzazione possiede, e che può sviluppare attraverso la
gestione delle popolazioni organizzative, le quali, unendosi, generano una nuova entità
organizzativa, in termini di processi, attività, conoscenze ed esperienze. Inseriti in un
ambiente organizzativo, gestito sulla base di uno stile manageriale guidato dal
concetto del Knowledge-Based View (KBV), gli elementi definiti come critici e
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finalizzati all’aumento della performance organizzativa, vengono individuati nel
Knowledge sharing (KS) ed Employee retention (ER). Tali elementi, attraverso la
gestione effettuata dalla funzione HR, e nello specifico HR – Formazione, comportano
lo sviluppo di un circolo virtuoso da disporre per la costruzione di vantaggi competitivi
da poter sfruttare all’interno dell’arena competitiva.
L’elaborato viene strutturato e proposto in modo tale da offrire un’iniziale panoramica
introduttiva al mondo delle M&A, ed un successivo approfondimento degli scenari
relativi alle operazioni di M&A effettuate in Italia, dalla fine degli anni ’90, fino ad
arrivare all’anno 2013 all’interno del settore del Fashion & Lusso (F&L) made in Italy.
La scelta del settore F&L made in Italy, viene motivata dalla ricchezza di competenza
umana richiesta per presidiare il mercato di riferimento, e dall’importante numero di
M&A effettuate all’interno di tale scenario, per un valore totale di 20 MLD di euro
1
durante il periodo di riferimento indicato in precedenza.
Successivamente alla panoramica introduttiva, l’elaborato prosegue verso un’analisi
più approfondita relativa alle attività intraprese dalle organizzazioni per la gestione
delle problematiche legate alle people issues, tutt’oggi ancora oggetto di indagine.
Vengono quindi, introdotte le maggiori leve di successo utilizzate dalle aziende per far
fronte alle necessità gestionali a livello umano. È bene specificare che tali leve vengono
introdotte non come una proposta d’azione, bensì come leve di maggior frequenza
utilizzate all’interno di ambienti organizzativi per far fronte alle necessità comportate
da situazioni di cambiamento. Questo perché non tutte le M&A sono uguali
2
e per tale
ragione necessitano di attività ed azioni differenti per poter incanalare sulla via dello
sviluppo organizzativo, la nuova entità costituitasi successivamente all’operazione di
M&A affrontata.
In seguito alla proposta e analisi delle dimensioni critiche definite dal modello, viene
introdotta l’indagine effettuata all’interno di una realtà organizzativa made in Italy, che
ha basato il suo sviluppo su scelte di crescita disorganica, creando una forte realtà di
gruppo presente a livello internazionale.
1
Castello M., Le acquisizioni da investitori esterni nel F&L: quale valore per I marchi italiani?, Report
KPMG Advisory, 6° Luxury Summit, Milano 2014
2
Bower J.L., Not all M&As are alike, and that matters, Harvard Business Review, 2001
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L’organizzazione, in questione è il gruppo OTB S.p.a. (acronimo di Only The Brave).
L’obiettivo dell’indagine, effettuata attraverso un’intervista sottoposta alla HR Director
del gruppo, è quello di ricavare informazioni sulla gestione e le pratiche utilizzate
durante le operazioni di M&A effettuate negli anni.
La scelta di porre il focus sul gruppo OTB, è stata guidata dal possesso, da parte di
quest’ultima, di due elementi fondamentali, ovvero, l’essere un’organizzazione nata e
sviluppatasi in Italia, ed il desiderio di acquisire per sviluppare le aziende e le persone
inserite all’interno del gruppo.
Una volta acquisite le informazioni relative alle pratiche ed iniziative del gruppo OTB
per la gestione dei processi di M&A, viene successivamente proposta, una
comparazione del modello introdotto all’interno dell’elaborato con le pratiche
utilizzate durante gli scenari di cambiamento affrontati e gestiti dal gruppo. Tale
comparazione risulta utile per generare successivamente un secondo modello specifico
alla realtà OTB.
Il modello realizzato sulla base delle informazioni ricavate dall’indagine all’interno del
gruppo OTB, non ha la presunzione di voler definire ufficiali e più complessi modelli
gestionali appartenenti al gruppo OTB, bensì vuole essere uno spunto di riflessione
sulla possibilità di comparazione di due settori differenti, ovvero Fashion & Lusso (F&L)
e Information Communications Technology (ICT), in quanto le ricerche del Professor.
S.Y. Tarba, ed i suoi collaboratori, si riferiscono a quest’ultimo.
In entrambi i settori, la variabile umana definisce i punti di forza di organizzazioni che
ricoprono il ruolo di leader e che presidiano il mercato, proponendo idee nuove e
all’avanguardia.
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1 Merger and Acquisition, una scelta di crescita
In un ambiente competitivo caratterizzato da molti elementi di rapida erosione dei
vantaggi competitivi difficilmente acquisibili, le organizzazioni, indipendente dalla
industry di cui fanno parte, adottano delle scelte di crescita tali da poter essere
utilizzate come arma di contrasto per continuare a presidiare il mercato di riferimento,
o allargare il proprio bacino di business investendo in diversificazione. In questo modo
le organizzazioni possono continuare ad operare e sopravvivere.
Le scelte relative alla crescita di un’organizzazione effettuate in chiave strategica da
parte del top management, possono essere ricondotte a due filoni fondamentali: un
primo modo per sviluppare l’entità organizzativa viene definito come sviluppo per
linee interne (crescita organica), ovvero, la scelta che porta l’organizzazione ad
investire su progetti di sviluppo per la creazione di nuovo valore, oppure al
potenziamento di risorse già possedute, finalizzati alla crescita. Questa prima tipologia
di crescita necessita attività di sviluppo di lungo periodo, ed investimenti economici
che vedranno i primi ritorni economici in un tempo non immediato. Tale scelta
strategica, per i precedenti motivi, raramente viene adottata da un’organizzazione
intenzionata a sviluppare il proprio business. Di contro, un secondo modo per ottenere
una crescita organizzativa, relativamente di breve periodo, viene individuato nella
scelta di crescita per linee esterne (crescita disorganica), ovvero, la scelta strategica
che porta l’organizzazione ad espandere la propria attività non con l’impiego di
maggiori risorse in attività che già fanno parte del suo portafoglio, bensì mediante la
fusione (merger) o l’acquisizione (acquisition) di altre imprese all’interno del mercato
3
,
intraprendendo così operazioni di Merger & Acquisition (M&A
4
).
Le attività di M&A, sin dagli anni ’70 ma soprattutto durante il periodo degli anni ‘80,
hanno contribuito alla definizione ed addirittura alla trasformazione di diversi scenari
competitivi agendo sulla struttura dei diversi settori di appartenenza delle
3
Pellicelli G., Strategie d’Impresa, Università Bocconi Editore, Milano, 2010
4
L’acronimo M&A (Mreger&Acquisition) relativo a processi di Fusione ed Acquisizione tra aziende, è
entrato stabilmente nel lessico quotidiano organizzativo per la concezione di questa tipologia di scelta
strategica organizzativa – Fonte: Comito V., Fusioni ed Acquisizioni fra imprese, Sviluppo &
Organizzazione, n. 174, 1999
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organizzazioni coinvolte in tali operazioni. Questo avveniva molto più spesso in quel
periodo grazie al ciclo dell’economia che, in negli anni del “boom delle acquisizioni”,
favoriva tali operazioni in quanto risultava in crescita. La corsa all’espansione da parte
delle organizzazioni accadeva, ed accade tutt’oggi, in quanto le società necessitano di
una veloce crescita, aumento di efficacia, aumento di profittabilità, flessibilità ed
adattabilità, ed un orientamento al futuro per poter continuare a dominare la propria
posizione all’interno del mercato. Senza queste preziose caratteristiche, le
organizzazioni credono che sia virtualmente impossibile essere competitivi all’interno
di un’economica sempre più globalizzata
5
.
I diversi scenari delle operazioni di merger & acquisition sono caratterizzati da degli
elementi che ne definiscono la struttura, chiamati anche fattori dimensionali.
1.1 Fattori dimensionali
In maniera generale, all’interno delle operazioni di Merger&Acquisition (M&A), i
quattro fattori dimensionali
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, ortogonali fra loro, che definiscono la tipologia di M&A, e
con tipologia viene intesa strategica o meramente finanziaria, vengono identificati da:
Tipologia dell’acquirente; Tipologia del target; Obiettivo del deal; Caratterizzazione
geografica dell’operazione.
1.1.1 Tipologia dell’acquirente
La tipologia dell’acquirente viene definita da due categorie, ovvero, un operatore
finanziario specializzato, come nel caso di una società di Private Equity, oppure
un’impresa industriale o di servizi, in base alla finalità del M&A.
5
Schuler R., Jackson S., HR issues and activities in merger and acquisitions, European Management
Journal, vol. 19, n. 3, 2001
6
Bertelè U., Quillico F., M&A meno finanza più strategia, School of Management Politecnico di Milano,
2013