INTRODUZIONE
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare il tema del “Made in Italy”, inteso
come vero e proprio marchio definito da un insieme di valori, immagini e prodotti che
rappresentano l'Italia e la rendono facilmente conoscibile e riconoscibile, ma soprattutto
apprezzata e ammirata dai consumatori di tutto il mondo. Si vuole prestare particolare
attenzione al tema riguardante la qualità che rappresenta un’ulteriore garanzia di sicurezza,
salubrità e origine per i consumatori. Il prodotto italiano riscontra un ottimo successo
all’estero, nonostante la crisi economica che ha colpito l’Europa a partire dal 2008.
L’intento di questo elaborato è proprio quello di mettere in evidenzia il successo italiano
all’estero, dimostrando l’abilità dei produttori italiani nel realizzare beni che piacciono al
mondo. Il lavoro si suddivide in 4 parti: nel primo capitolo è stata effettuata un'introduzione
alla questione del “Made in Italy” con l'intento di spiegare il suo significato e descriverne le
principali caratteristiche. Dopo averne illustrato brevemente le origini si vanno ad esaminare
le principali peculiarità di questo brand, analizzandolo anche dal punto di vista giuridico
attraverso una breve analisi delle principali normative a riguardo. Viene analizzato anche il
sistema di certificazione del marchio “Made in Italy”, distinguendolo da altri due marchi
simili, il “100% Made in Italy” ed il “100% Handmade in Italy”, specificando per ciascun
brand quali sono i requisiti di registrazione del marchio e la prassi per richiedere e ottenere
la certificazione. Nel secondo capitolo ,si vuole dimostrare il nesso tra qualità e “Made in
Italy” e descrivere quali sono i “numeri uno” famosi ormai in tutto il mondo. L'Italia è
conosciuta all'estero per dei “prodotti icona” come ad esempio pizza, pasta e vino, ma
descrivere cosi il prodotto “Made in Italy” sarebbe troppo riduttivo, per questo si vanno ad
esaminare anche quei settori inaspettati dove il prodotto italiano riesce a superare la
concorrenza estera. Inoltre si descrivono i prodotti tipici italiani attraverso l'ausilio di un
motore di ricerca completamente dedicato al “Made in Italy”, frutto di un progetto in cui
hanno collaborato Google, il Ministero delle Politiche Agricole e Unioncamere. È un ottimo
supporto online che permette di scoprire attraverso racconti, immagini, video e documenti
storici i beni appartenenti alla tradizione italiana. Nella parte successiva del lavoro si
analizza invece il brand italiano nel mondo, partendo dalla descrizione del sistema di
distribuzione e delle principali modalità d'ingresso dei Paesi esteri. Successivamente ci si
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focalizza sul canale “fiera” evidenziandone le caratteristiche principali e descrivendo gli
eventi fieristici riguardanti il “Made in Italy” più importanti a livello mondiale ed europeo.
Nell’ultimo capitolo si cerca di dimostrare che all’estero vi è un vero e proprio culto dei
prodotti italiani, andando a descrivere la fiera “Italie evenement: Smaak & Stijl” che si tiene
ogni anno in Olanda, ad Utrecht. Questo evento è completamente dedicato alla cultura
italiana e ai prodotti Made in Italy e ogni anno sono milioni i visitatori olandesi che
accorrono per degustare, acquistare, o semplicemente curiosare tra i prodotti del nostro Bel
Paese. Nell’ultima parte del lavoro si parla di questa fiera evento, soprattutto dell’ultima
edizione, e si discute in merito agli esiti ottenuti da un questionario sottoposto ad alcuni
espositori partecipanti all’evento. La ricerca che sta alla base di questo lavoro ha la finalità
di mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza di questa manifestazione e dimostrare
quanto sia importante l'utilizzo del canale fiera per promuovere il brand “Made in Italy” nel
mondo. È stata effettuata anche un'altra ricerca, attraverso un test sottoposto ad un campione
di consumatori residenti in Olanda per mettere in luce il ruolo della qualità in relazione al
prodotto italiano e comprendere qual'è la reputazione del “Made in Italy” nel territorio
olandese. In conclusione si cercherà di comprendere l’importanza della qualità per la
promozione dei prodotti italiani, e soprattutto l’importanza di farsi conoscere al di fuori del
proprio Paese, dove vi è un mercato interessante e soprattutto interessato al Made in Italy.
Questa marca-Paese ha un ruolo vitale per l'economia italiana, capace di conquistare
posizioni di leadership sui mercati esteri. Non rappresenta solo un fenomeno industriale ed
economico, bensì anche culturale, artistico, un vero e proprio stile di vita che l'Italia esporta
nel mondo.
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CAPITOLO 1: ORIGINE DEL MADE IN ITALY
Oggigiorno si parla sempre più spesso del Made in Italy, considerato come un
fenomeno in continua evoluzione e come un brand che ricerca il successo al di là
dei confini del Bel Paese. All’estero vi è un vero e proprio culto dei prodotti
italiani , qualsiasi articolo pubblicizzato con un nome italiano ha molte possibilità
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di successo. Ciò che davvero conta non è il nome, bensì il garantire la qualità
italiana per evitare di cadere nella trappola della contraffazione. Il “Made in Italy”
rappresenta dunque una bandiera da salvare, un brand che dovrebbe essere
considerato come un qualcosa di talmente tanto prezioso da dover essere protetto
come se fosse in via d'estinzione . In questo capitolo si cerca di illustrare
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brevemente la storia del fenomeno del “Made in Italy” per cercare di capire quali
sono le sue origini. In seguito si vanno ad analizzare i fattori di successo del brand e
si analizza la questione sotto il punto di vista giuridico esaminando la normativa di
riferimento. Si illustra il sistema di certificazione del marchio “Made in Italy”,
specificandone i requisiti necessari e la prassi per ottenere la certificazione.
L'obiettivo è quello di evidenziare l'importanza della certificazione, che
praticamente vanno ad assicurare un quid in più ai consumatori che ricercano
soprattutto la qualità nei prodotti.
1 Breve storia del Made in Italy.
Le origini del marchio “Made in Italy” (1900) sono completamente avverse al suo
significato attuale. Non veniva posto sui prodotti per difendere la qualità italiana,
bensì per dare la possibilità ai consumatori di comprendere la provenienza delle
Pratesi C.A. (2001)
“
Il marketing del Made in Italy: nuovi scenari e
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competitività”,FrancoAngeli, Milano
Festuccia F. (2009) “Dio salvi il made in Italy. Storia di un fenomeno. Intervista a Carlo
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Chionna.”, Sovera Edizioni, Roma
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merci ed evitare un acquisto indesiderato . Infatti, negli anni sessanta, l'indicazione
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di provenienza di un prodotto veniva imposta ai produttori italiani da parte degli
importatori europei, in particolare tedeschi e francesi. Oggetto dell'indicazione di
provenienza obbligatoria erano perlopiù prodotti tessili e calzaturieri, per evitare ai
consumatori francesi e tedeschi l'acquisto di prodotti non realizzati in patria. Nel
Dopoguerra, le nazioni come Germania, Inghilterra e Francia abbandonarono il
settore tessile e calzaturiero in quanto considerato “industria povera”, tipica dei
paesi non sviluppati tecnologicamente, come appunto lo era l'Italia. Perciò a causa
del tardo abbandono di questa tipologia di industria nel nostro Paese, gli italiani
sono stati in grado di ribaltare questa tendenza, trasformando quell’immagine
debole etichettatagli dai Paesi europei, in un’immagine forte, unica, in un vero e
proprio stile di vita che oggigiorno viene apprezzato da tutto il mondo . Ed è
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proprio per questo motivo che l’Italia ben presto è diventata simbolo d’eccellenza
di qualità, quello che era un handicap si è trasformato in fortuna. Infatti il MADE
IN ITALY nasce soprattutto relazionato a prodotti tessili, questo possiamo vederlo
ancora oggi dati i numerosissimi stilisti d’alta moda italiani. Il Made in Italy è, sì,
moda, ma è anche arredo-casa, prodotti alimentari tipici, macchinari industriali
collegati a queste specializzazioni; cioè è l'insieme di quelle produzioni in cui
l'Italia ha raggiunto straordinarie leadership mondiali in termini di produzione,
qualità e innovazione, quote di mercato . Così questo brand inizia a prendere forma
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e a divulgarsi nella percezione dei consumatori mondiali che apprezzano il prodotto
italiano, associando sempre più spesso l’Italia al concetto di qualità.
Promindustria (2013) “Made in Italy: origini e problemi del marchio più imitato al mondo” in
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www.osservatoriomadein.it
Tratto da: http://madeinitaly.org/news-made-in-italy_2.php?idnews=2007
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Curzio Q., Fortis M. (2000), “Il Made in Italy oltre il 2000. Innovazione e comunità locali.”, Il Mulino
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2. Caratteristiche e fattori di successo
“La saggezza di un popolo nasce e si sviluppa in un determinato territorio, che
diventa esso stesso un valore fondamentale , da proteggere e riscoprire, da
considerare prezioso al pari dell'oro e del petrolio”
Colombo P .
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Queste parole sottolineano la principale peculiarità del “Made in Italy”, inteso come
un sistema produttivo che si basa su un capitale umano strettamente legato ad un
territorio e alle sue tradizioni. L'espressione “Made in Italy” infatti evoca non solo
un'indicazione geografica ma anche un insieme di valori: è sinonimo di qualità,
tradizione, design, assistenza, ecc. Oggigiorno anche il nome di un luogo può
diventare una marca, attraverso l' etichetta "Made in". Il "Made in" costruisce sul
prodotto un elemento immaginario che significa tante cose: una tradizione, una
competenza superiore, lo spirito di un popolo e di una terra, il senso di
un'esperienza, o ancora il sapore di un ricordo . Come per l'Italia, anche le altre
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nazioni hanno un marchio distintivo che caratterizza i propri prodotti, con l’intento
di distinguerli da quelli degli altri Paesi e cercare di mettere in evidenza le
peculiarità nazionali. Ad esempio “Made in Usa” è da sempre sinonimo di
innovazione, “Made in Japan” viene relazionato alla tecnologia e all’avanguardia
del prodotto, “Made in Germany” ci fa pensare a un prodotto affidabile, ecc…
Mentre cosa esprime la denominazione “MADE IN ITALY”? In teoria si tratta
semplicemente di un prodotto interamente realizzato in Italia, dalla progettazione
fino al prodotto finito e pronto per la vendita, utilizzando esclusivamente materie
prime italiane. In realtà con queste tre parole si vuole indicare un qualcosa di più
significativo: il Made in Italy è ormai per tutti sinonimo di maestria, creatività, stile,
Colombo P. (2009)“Mestieri d'arte e Made in Italy”, Marsilio Editori
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Eugene D. (2008), “Effetto Made in Italy”, Dalai Editore
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