PRESENTAZIONE
La presente ricerca � suddivisa in tre capitoli.
Nel primo capitolo viene trattata la teoria delle Rappresentazioni Sociali descritta da
Moscovici, con una particolare attenzione all�Approccio Strutturale, sistema centrale e
periferico; all�ancoraggio e l�oggettivazione ed altri elementi specifici della teoria.
Viene descritto il contesto portoghese in cui ho vissuto per mesi, successivamente il
progetto di meta-analisi, svolto con il contributo di ricercatori di diverse nazioni che
partecipano all�“European Doctorate on Social Representation and Communication”,
e dei laureandi presso la cattedra di Psicologia degli Atteggiamenti e delle Opinioni,
universit� La Sapienza.
Il secondo capitolo tratta la parte metodologica, con gli obiettivi della ricerca e le
successive fasi. In pi� viene dedicato un ampio spazio allo strumento The Grid for
Meta-analysis of SR Literature”, elaborato dalla Prof.ssa de Rosa. Seguono le tecniche
di analisi dei dati utilizzate nell�elaborazione dei dati ottenuti.
Il terzo capitolo � dedicato all�analisi delle frequenze e all�interpretazione dei dati.
Un altro paragrafo mostra gli incroci tra le variabili ottenuti con il pacchetto statistico
SPSS, che sono risultati significativi al test del Chi2.
Alla fine vi sono le conclusione che abbiamo ricavato dalla nostra ricerca.
A seguire vi sono le appendici: in Appendice I si pu� consultare la lista in ordine
cronologico delle referenze bibliografiche che compongono il campione; l�Appendice
II riporta lo strumento utilizzato, “The Grid for Meta-analysis of Social Representation
Literature”; in Appendice III � presentata la categorizzazione delle variabili trattate
con il programma SPSS; in Appendice IV troviamo la lista dei Costrutti e Concetti; in
Appendice V sono presentate altre Teorie con cui la SRT si relaziona; in Appendice VI
� riportato il riferimento alle funzioni delle RS utilizzate nell�analisi; infine in
Appendice VII troviamo un esempio di griglia compilata.
Il lavoro � correlato da un�ampia bibliografia sulle Rappresentazioni Sociali.
CAPITOLO I
1.1. RAPPRESENTAZIONI SOCIALI. UNO SGUARDO ALLA
TEORIA.
Il termine Rappresentazioni Sociali � stato proposto da Moscovici all�inizio degli
anni �60, con la pubblicazione del libro �La Psicoanalise son image e son public� 1961,
riprendendo il concetto di Rappresentazioni Collettive formulato da Durkheim.
Durkheim con il termine di Rappresentazioni Collettive, si riferiva al fenomeno
dotato della sua specificit� e autonomia specificit� e l�autonomia.
La coscienza collettiva di cui � dotata la vita � costruita da Rappresentazioni
Collettive, fenomeni che differiscono dagli altri fenomeni grazie alle peculiarit� delle
loro caratteristiche.
�La societ� � una realt� sui generis, e le Rappresentazioni Collettive che l�ispirano
sono tutte sociali, cose reali per essa (�) sono il prodotto di un�immensa cooperazione
che si estende non solo nello spazio, ma anche nel tempo� (Durkheim, cit. in
Carvalheira, G.,1995, p.11).
Il concetto proposto da Durkheim, abbraccia una gamma molto ampia ed eterogenea
delle varie forme di conoscenza.
Le Rappresentazioni Collettive a cui Durkheim si riferisce sono produzioni sociali
che si impongono agli individui come forze esteriori, servono alla coesione fra i
soggetti e sono costituite da fenomeni diversi come la religione, la scienza, i miti ed
ogni forma di conoscenza umana. Questo � stato il punto di partenza per Moscovici,
approfondendo lo studio sul pensiero sociale.
Lo studio delle Rappresentazioni Sociali cerca di esplorare i modi in cui i fattori
individuali si articolano con fattori sociali pi� ampi.
Consistono in teorie ingenue, proprie del senso comune e che esprimono sistemi di
valori, convinzioni e norme di comportamento, aventi la duplice funzione di
organizzare la percezione del mondo e di servire da codice condiviso per la
comunicazione sociale e gli scambi interpersonali.
Le Rappresentazioni Sociali sono il risultato dell�intersezione dello psicologico e del
sociale. Si costruiscono a partire dall�esperienza, della conoscenza, dalle informazioni e
dai modelli trasmessi, quotidianamente, attraverso la tradizione, l�educazione e la
comunicazione sociale.
Le rappresentazioni sono definite da un contenuto, che ha come elementi concetti e
immagini creati da qualcuno verso un determinato oggetto. La rappresentazione sociale
� un prodotto e un processo dell�elaborazione psicologica e sociale del reale, ed ancora,
una forma di pensiero sociale. Si riferiscono alla forma con cui le persone modellano e
reagiscono al proprio mondo. E� attraverso queste che l�individuo costruisce una
visione coerente dell�oggetto e di se stesso nel mondo, allo stesso tempo le persone
cercano di negoziare uno spazio di accettazione da parte dei gruppi.
Le Rappresentazioni Sociali sono composte da un sapere pratico, che il soggetto
attua nell�azione che cerca di comprendere, a partire dalle informazioni che riceve.
Le Rappresentazioni Sociali, hanno la funzione di organizzare gli stimoli nuovi e
sconosciuti all�interno di categorie gi� esistenti, ordinando il tutto secondo dei criteri
che permettano al soggetto di gestire tutto ci� che non rientra nel suo mondo familiare.
Queste sono mirate soprattutto a ci� che viene prodotto dall�interazione sociale di ogni
individuo. Per Moscovici le Rappresentazioni Sociali devono essere ridotte ad una
modalit� specifica della conoscenza, la cui funzione � l�elaborazione dei
comportamenti e la comunicazione tra gli individui nella vita quotidiana.
Le Rappresentazioni Sociali hanno la funzione di interpretare la realt�, questo
agevola la comunicazioni, la condivisione dei valori o delle idee presenti nella visione
collettiva e orientano i comportamenti che sono desiderabili.
Le Rappresentazioni Sociali non sono solo organizzazioni di immagini e linguaggi
captati, ma hanno un ruolo attivo nel modellare ci� che viene appreso dall�esterno,
riproducono la realt�, ricostruendola. �Le rappresentazioni sono prodotti della realt�,
con ripercussioni su come interpretiamo ci� che ci accade, ma anche riguardo alle
risposte che diamo a ci� che ci succede� (Vala, J. 1992, p.365).
Nell�ambito della SRT si sono sviluppati dagli anni �70 in poi diversi approcci e
teorie legati alla focalizzazione di specifici aspetti paradigmatici.
Ne presentiamo una panoramica qui di seguito.
1.1.1. Approccio Strutturale
Le Rappresentazioni Sociali possiedono una struttura gerarchica nella quale �
possibile individuare un nucleo gerarchico ed una periferia dinamica.
Abric sviluppa la teoria del nucleo centrale nel 1984, essa permette di comprendere
l�organizzazione interna delle Rappresentazioni Sociali, permette, quindi, di spiegare i
processi cognitivi che determinano la funzione e la dinamica delle Rappresentazioni
Sociali. Nelle Rappresentazioni Sociali esistono elementi centrali intorno ai quali le
Rappresentazioni si organizzano. Cos�, �L�organizzazione di una Rappresentazione
presenta una caratteristica particolare: non solo gli elementi della Rappresentazione
sono gerarchizzati, ma anche tutta la Rappresentazione � organizzata intorno ad un
nucleo centrale composto da uno o pi� elementi che danno alla Rappresentazione il suo
significato� (Abric, J.C. 1994, p. 19).
Nella definizione di Abric (2000) il nucleo centrale e la periferia sono definiti:
• �The central core is determinated by the nature of object represented, by the
type of relations that gruop maintains with this object, and, finally, also by the
system of values and social normas that constitutes the ideological environmental of
the moment and of the group�. (Abric, J.C. 2000, p. 43).
Il Nucleo Centrale costituisce l�elemento pi� stabile delle Rappresentazioni
garantendo una perennit� alla Rappresentazione. Il nucleo svolge due funzioni, una
creativa l�altra organizzativa, con la prima vi � un cambiamento o un�acquisizione, con
la seconda vi � una stabilit� e una coerenza interna alla struttura.
• �Around the central core, peripheral elements are organized. They constitute the
essence of the context of the representation: its most accessible part, but also the
most lively and concrete. They respond to three primordial functions �
concretization, adaptation, and defense�.(Abric, J.C. 2000, p.44).
Il sistema periferico � quello che si organizza intorno al Nucleo Centrale e che
costituisce la parte essenziale e pi� accessibile delle Rappresentazioni. Il sistema
periferico permette ad ogni individuo di integrare nelle Rappresentazioni Sociali delle
variazioni individuali, senza cambiare il significato centrale facendo adattare i soggetti
in situazioni differenti e permettendo un modellamento delle Rappresentazioni Sociali.
Nei confronti di elementi che possono apparire nuovi, la percezione del possibile
cambiamento porta alla trasformazione della Rappresentazione. Ovvero, se la
situazione viene percepita come reversibile, gli elementi che risultano nuovi vengono
integrati grazie alla trasformazione nel sistema periferico. Giustamente questa
trasformazione � superficiale, poich� avviene solo al livello della periferia e non tocca
il nucleo centrale. Quando gli elementi nuovi diventano molti, si possono generare
situazioni di incoerenze che vengono superate grazie ad una trasformazione del Nucleo
Centrale.
1.1.2. Ancoraggio e Oggettivazione
I processi fondamentali delle Rappresentazioni Sociali sono l�ancoraggio e
l�oggettivazione. Tra i due processi vi � una stretta relazione, l�ancoraggio � visto come
un prolungamento dell�oggettivazione.
Conferiscono un carattere processuale alla rappresentazione, permettendo una
maggiore interpretazione dell�oggetto, attribuendo ad esso un certo grado di realismo e
una specifica funzionalit�, suscitando nuovi sistemi di interpretazione del sociale.
• L�ancoraggio consiste nel porre un oggetto sconosciuto in un quadro di
riferimento ben noto per poterlo interpretare. E� un meccanismo finalizzato a ridurre
la paura, lo stupore che un oggetto o un fenomeno non familiare produce nell�attore
sociale, facendolo entrare in una categoria familiare.
• Il processo di oggettivazione permette alla realt� percepibile, concreta, figurata
di entrare nei concetti e nei fenomeni che non sono familiari. In una prima fase
oggettivazione significa scoprire l�aspetto iconico di un�idea o di un fenomeno mal
definito. (Trentin, R. a cura di, 1991). Viene in pratica portato fuori dal concetto un
nucleo figurativo che riproduce la struttura concettuale in modo visibile. In una
seconda fase lo schema figurativo diventa un�espressione immediata e diretta di quei
fenomeni che prima erano elaborati solo in modo astratto. Infine, con il processo di
naturalizzazione i concetti diventano categorie sociali sicure, idonee a ordinare gli
avvenimenti concreti cosi il concetto astratto diventa entit� obiettiva.
Possiamo affermare che questi due processi lavorano insieme per la costruzione
della realt� sociale, l�uno �immette e toglie oggetti, persone, ed eventi che classifica
secondo il tipo che etichetta con un nome�, l�altro �trae da essa �la realt�- concetti ed
immagini per mescolarli, riprodurli nel mondo esterno, per decifrare, attraverso ci� che
� gi� noto, le cose che bisogna conoscere� (Moscovici, S. in Farr, R.M. 1984, p.66)
1.1.3. Tipologie delle Rappresentazioni Sociali
Moscovici (1988) suddivide le Rappresentazioni Sociali in tre tipi di funzioni, che
permettono la comprensione dei meccanismi di convalida della rappresentazione stessa.
• Rappresentazioni Ergonomiche, che corrispondono a sistemi di credenza di
valori ampiamente condivisi con un carattere coercitivo che gli viene dato nelle
controversie sociali.
• Rappresentazioni Emancipate, sono il risultato dell�interazione tra i soggetti
sociali, hanno una certa autonomia in relazione ai gruppi sociali, nella misura in cui
mostrano esperienze condivise ma non sono coercitive.
• Rappresentazioni Polemiche, si formano dal conflitto tra i gruppi sociali. Si pu�
aggiungere che questi tre tipi di Rappresentazioni Sociali non implicano l�esclusione
l�una dell�altra in un dato contesto.
1.1.4. La comunicazione.
Le Rappresentazioni Sociali sono caratterizzate da una componente funzionale
significativa nella misura in cui inferiscono nei processi cognitivi del soggetto e nella
misura in cui orientano i processi di comunicazione influenzando l�agire del soggetto in
una determinata situazione.
Nel suo lavoro �Le Psycanalise son image e son public� (1976) Moscovici, analizza
tre tipi diversi di comunicazione che determinano il contenuto e la forma dei messaggi
emessi o ricevuti, essi sono: la diffusione, la propagazione e la propaganda.
• Diffusione. Nella diffusione lo sforzo principale dell�emittente � di stabilire una
relazione di parit�, di equivalenza tra se ed il proprio pubblico e di adattarsi a
questo.
• Propagazione. Nella propagazione, la comunicazione � mirata non a produrre
una condotta ma a produrre una norma. La comunicazione ha il fine di investire le
condotte reali probabili di un significato che fino a quel momento non possediamo.
• Propaganda. La propaganda � vista come una modalit� di comunicazione in
situazioni conflittuali, cio� quando un gruppo si trova di fronte ad un oggetto che ha
una rappresentazione minacciosa verso l�identit� e l�unit� del gruppo stesso.
Per analizzare le rappresentazioni che un individuo ha del mondo dove vive �
necessario capire la visione che possiede del suo mondo, sapendo che questa visione
dipender� dal luogo che il soggetto occupa rispetto agli altri. Questa relazione non �
solo oggettiva, ma anche soggettiva, dove vi � un confronto dei soggetti e allo stesso
tempo con l�immagine che ognuno elabora.
1.2. IL CONTESTO PORTOGHESE
L�ISCTE, Istituto Superiore di Scienza del Lavoro e dell�Impresa, che ho
frequentato per un anno nell�ambito del progetto ERASMUS, � stato creato nel
Dicembre del 1972, con l�intento di essere la prima unit� di una nuova, innovativa e
indipendente universit� a Lisbona.
Per diverse circostanze dovute alla situazione politica e sociale sorta il 25 di Aprile
1974, dopo la caduta del regime fascista, al contrario, l�ISCTE � rimasto per 15 anni
alla diretta dipendenza del Ministero dell�Educazione Nazionale.
Nel febbraio del 1990 l�ISCTE � stato dichiarato Scuola Universitaria non Integrata,
con piena autonomia scientifica, pedagogica, amministrativa e finanziaria. A partire da
tutto questo, l�ISCTE ha avuto una competenza autonoma per tutti i gradi accademici,
dottorato, laurea honoris causa, etc.
Nell�ISCTE � possibile trovare diversi corsi di laurea che vanno dall�economia
all�antropologia, dall�ingegneria alla psicologia, ma caratterizzato da un comune
interesse per uno specifico campo di ricerca, lo studio dei vari contesti sociali e le
molteplicit� che li caratterizzano, sia a livello economico che a livello di caratteristiche
dei diversi soggetti.
Per quanto riguarda la psicologia, c�� un corso di Psicologia Sociale e delle
Organizzazioni, che studia i processi di interazione tra gli individui e i gruppi nei
diversi contesti sociali, organizzazionali e ambientali.
L�interesse � mirato in particolare ai conflitti tra i gruppi, la negoziazione e
l�asimmetria di potere, Rappresentazioni Sociali della scienza e dell�ambiente,
rappresentazioni della giustizia in contesti socio-politici e organizzazionale, genere,
femminismo e politiche per l�uguaglianza.
Tra gli articoli che costituiscono le fonti per il mio lavoro di metanalisi � possibile
incontrare molti degli autori che lavorano all�interno dell�ISCTE. Tra i pi� citati
troviamo Ligia Am�ncio e Jorge Vala.
Ligia Amâncio.
Si � laureata in psicologia e scienza dell�educazione a Parigi, presso l�Universit� di
Parigi VIII nel 1977, ha conseguito il dottorato in Sociologia presso l�Iscte, Lisbona,
nel 1989, dove � professoressa associata di psicologia sociale dal 1997.
La sua attivit� di ricerca � stata sviluppata, a livello teorico, nel quadro dei dibattiti
in torno ai modelli dell�identit� sociale e delle Rappresentazioni Sociali, a livello
empirico, sopra le categorie del sesso e dell�identit� del genere, con particolare
attenzione ai principi che regolano il pensiero sopra i sessi, come l�asimmetria
simbolica espressione con la quale si indica come alle donne sia attribuita una
posizione specifica nella societ� e il contrario non succede per gli uomini.
Le rappresentazioni sopra gli uomini e le donne, categorizzano e distinguono i due
gruppi, in modo da giustificare e legittimare la natura asimmetrica della relazione.
L�autrice ritiene che sia gli uomini che le donne contribuiscono alla conferma delle
rappresentazioni del maschile e del femminile attravers il comportamento e l�immagine
che trasmettono nell�interazione sociale (Am�ncio, 1993)
A livello di intervento, ha partecipato ai dibattiti sul femminismo, sulla politica per
l�uguaglianza e si � interessata alla condizione della donna nella societ� portoghese, in
particolare alla donna nel mondo del lavoro.
Attualmete, vuole estendere la propria ricerca allo studio della percezione della
discriminazione e dell�uguaglianza tra gli uomini e le donne.
Jorge Vala.
Laureato in psicologia presso l�Istituto Superiore di Psicologia Applicata di Lisbona
nel 1971, ha conseguito il dottorata in Psicologia all�Universit� di Louvain in Belgio
nel 1984, ed � ricercatore e professore ordinario all�Iscte dal 1996.
� stato membro della commissione di Accompagnamento e Convalida di Praxis XXI
(1995), della commissione di Scienza Sociale del JNICT/FCT (1995/1997) e della
commissione Tecnica del Programma COST per le Scienze Sociali (1995/1999). Ha
integrato la direzione dell�European Association of Experimental Social Psychology
(1990/1999). � stato presidente dell�Associazione Portoghese di Psicologia
(1991/1996). � direttore della rivista Psicologia ed � editore associato dell�International
Journal of Social Psychology.
Si � occupato di psicologia sociale dei processi socio-cognitivi nel campo delle
Rappresentazioni Sociali e dell�identit� sociale, correlati allo studio dell�aggressione,
dei comportamenti organizzazionali, dei comportamenti politici, dei conflitti
intergruppali e della giustizia sociale.
Attualmente sviluppa nel CIIS un progetto di ricerca sopra le relazioni intergruppali,
il razzismo e la giustizia. Dirige anche una linea di ricerca sopra le Rappresentazioni
Sociali, la convalida sociale delle opinioni, la memoria sociale e le commemorazioni
delle conquiste portoghesi.
1.3. ANALISI META-TEORICA
La teoria delle RS � stata molto spesso criticata per la sua scarsa cheiarezza
epistemologica e metodologica, a causa della sua complessit�. Alcuni hanno definito la
teoria come rielaborazione delle teorie sugli atteggiamenti, con una differenza nella
terminologia. Il sostegno alla SRT risiede nei principi meta-teorici che differenziano le
RS da altre teorie delle Psicologia Sociale.
De Rosa (1994) sottolinea tre modi diversi di vedere le Rappresentazioni Sociali:
• La Rappresentazione Sociale come fenomeno, una modalit� di conoscenza tipica
della realt� sociale che c�� nella vita di tutti i giorni, tramite la comunicazione
interpersonale, volta alla comprensione e al controllo dell�ambiente fisico e sociale;
• la Rappresentazione Sociale come teoria, l�insieme delle definizioni
concettuali, operazioni metodologiche e formulazione dei costrutti che hanno le
Rappresentazioni Sociali come oggetto;
• un’approccio metateorico, l�insieme dei commenti critici e confronti con altri
modelli teorici che emerge dai dibattiti sulla teoria.
L�analisi meta-teorica: ��to reflect on the pertinence-coherence between the
scientific paradigmatic the S.R. theory and the methodological operationalisation; to
identify the possible paradigmatic re-definitions operating explicity or implicitly
through recourse to inappropriate methodological designs� (de Rosa, 1999).
L�analisi meta-teorica ci permette di avere una mappatura sulla produzione delle
Rappresentazioni Sociali, evidenziando gli elementi del costrutto pi� citati e come si
relazionano con altre teorie, in pi� evidenziando le metodologie usate per il loro studio.
1.4. IL PROGETTO DI META-ANALISI DELLA
LETTERATURA SULLE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
Il progetto di meta-analisi � coordinato dalla Prof.ssa de Rosa, nell�ambito del
Dottorato Europeo sulle Rappresentazioni Sociali e la Comunicazione.
Il risultato del progetto internazionale, del quale il mio lavoro fa parte, � quello di
raccogliere e analizzare tutto il materiale sulle Rappresentazioni Sociali in alcuni paesi
europei, cercando di superare il livello descrittivo tipico dell�approccio bibliografico.
Il progetto ha come obiettivo quello di raccogliere e analizzare tutta la produzione
bibliografica sulle Rappresentazioni Sociali, cercando di effettuare un�analisi pi�
sistematica.
Cercando di: �Contribuire allo sviluppo della teoria delle Rappresentazioni Sociali
ed approfondire i principi teorici attraverso uno studio analitico e sistematico della
produzione bibliografica scientifica da essa inspirata� (de Rosa, A.S. 1999).
Lo scopo finale � la raccolta e l�analisi di tutto il corpus della letteratura sulle
Rappresentazioni Sociali presente nelle diverse nazioni europee e non, cercando di
mappare l�espansione della teoria e le diverse applicazioni, cosi da poter dare dei
confini geografici dei contenuti e qualitativi della teoria.
Attraverso uno strumento metodologico di analisi: �The grid for Meta-analysis of
Social Representation Literature” viene portato avanti il progetto di meta-analisi
cordinato dalla Prof.ssa de Rosa cercando di studiare le Rappresentazioni Sociali in
modo pi� analitico.
Lo strumento metodologico ideato da de Rosa (1994) � affine a quello di Glass.
Per Glass (1976): �La meta-analisi si definisce come uno strumento metodologico di
�analisi delle analisi�. Cercando di rielaborare i dati rilevanti delle ricerche.
Al contrario la Prof.ssa de Rosa vuole fornire un inventario ragionato e intelligente
sulla produzione delle Rappresentazioni Sociali.
Si possono incontrare altri progetti che cercano di analizzare e raccogliere il
materiale sulle Rappresentazioni Sociali (Jodelet e Jahoda 1992, de Rosa 1992, Raty e
Snellman 1992), il risultato di questi lavori era di raccogliere i riferimenti e cercare di
categorizzarli su informazioni bibliografiche (autore, nazionalit�, lingua).
Tutto ci� si sta concretizzando in un date base bibliografico, consultabile nel sito
www.europhd.psi.uniroma1.it, sito ufficiale del Dottorato Europeo sulle
Rappresentazioni Sociali.
Il data base � consultabile solo dai dottorandi e laureandi, ma l�obiettivo finale �
quello di estendere la consultazione a professori, ricercatori e studenti interessati a
questo campo di ricerca, con la possibilit�, in futuro, di poter inserire nuove voci per
arricchire il repertorio on-line della produzione delle Rappresentazioni Sociali.
C�� un passo in pi� che si cerca di fare, si vuole costruire una inteligent virtual
library sulle Rappresentazioni Sociali e sulla comunicazione, sempre disponibile nel
sito del dottorato europeo.
La biblioteca � detta inteligente poich� si potra fare una ricerca utilizzando i criteri
di classificazione della griglia che sono utilizzati nell�analisi meta-teorica. La ricerca
dei testi potr� essere effuttuata tramite il nome dell�autore, il titolo, la parole chiave,
altre teorie, il tipo di articolo, etc.
A questo progetto partecipano i dottorandi e gli studenti erasmus. Il loro compito �
quello di reperire e analizzare, attraverso la Grid for Meta-Analysis, la letteratura sulle
Rappresentazioni Sociali.
Gli scambi tra le diverse nazioni sono possibili grazie ad un network di universit�,
che offre ai partecipanti la possibilit� di usuffruire di scambi internazionali che
permettono il proseguimento dei progetti di studio e di ricerca. Nella figura che segue
viene mostrata la struttura del network delle universit� che collaborano al progetto di
meta-analisi.