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mondo; con un clic del mouse o attraverso libri, giornali, film e
resoconti televisivi, siamo in grado di arrivare dentro luoghi e
situazioni lontane e sconosciute. C’è da dire che, nonostante la
semplicità con cui abbiamo accesso alla conoscenza delle
differenti culture, ancora oggi non siamo in grado di accettarle
direttamente senza lo scatenarsi di pregiudizi e violenze.
Già nel periodo preistorico non è difficile rintracciare
testimonianze di quanto appena spiegato, infatti i soggetti delle
pitture rupestri, incredibili testimonianze artistiche
dell’antichità, rappresentano spesso cronache di eventi, come
una battaglia, una buona annata per il raccolto o la morte di un
capo tribù particolarmente rispettato.
Nel primo capitolo cercherò di ricostruire la storia della
diffusione delle notizie, analizzando le modalità con cui l’uomo
ha sempre cercato di soddisfare il suo bisogno di informazioni.
Nell’analisi di una notizia, è necessario individuare il
contesto all’interno del quale essa è stata “scambiata” tra
emittenti e destinatari; è inoltre fondamentale considerare
l’evento, spogliandolo delle influenze e delle strutture che i
media hanno creato attorno ad esso. È poi necessario
ripercorrere tutti i passaggi e le motivazioni che hanno indotto
un fatto a diventare notizia: perché i mezzi di comunicazione
8
hanno deciso di trattare proprio questo argomento
3
? A cosa
devono la sicurezza della sua rilevanza
4
? Nel considerare gli
eventi non dobbiamo pensare solo a quelli di portata mondiale,
politici o drammatici, come ad esempio il terribile Tsunami del
26 dicembre scorso
5
, i quali nel momento in cui accadono,
conquistano sicuramente l’attenzione della totalità degli
individui che compongono il pubblico di qualsiasi medium che
decida di parlarne.
La società odierna è strutturata in diversi gruppi di individui
che possiedono caratteristiche e interessi comuni
6
, una volta
preso atto di questa situazione i media hanno compreso
l’importanza di fornire informazioni e servizi differenziati al
fine di soddisfare il maggior numero di utenti possibile. Senza
entrare nello specifico di media generalisti e tematici, i mass
media oggi spendono moltissime risorse in ricerche per
individuare i contenuti più richiesti dal pubblico. Ecco allora
che un determinato fatto, qualsiasi siano le sue caratteristiche,
nel momento in cui suscita l’interesse di una parte del pubblico,
3
Cfr. S. Petrone, Il linguaggio delle news, Milano, Etas, 2004
4
Cfr. A. Papuzzi, Professione giornalista, Roma, Manuali Donzelli, 2003
5
Cfr. L. Rami Ceci (a cura di), Turismo e sostenibilità. Risorse locali e
promozione turistica come valore, (Introduzione), Roma, Armando, 2005
6
M. Wolf, 1992, Gli effetti sociali dei media, Strumenti Bompiani, Milano,
2000
9
diventa immediatamente importante per i mezzi di
comunicazione e si trasforma in notizia. È però importante
ricordare che i media spesso compiono il procedimento
opposto: decidono loro stessi la scaletta dei temi e delle notizie
più rilevanti, la quale viene accettata e fatta propria
dall’opinione pubblica, come afferma la teoria dell’agenda
setting
7
, elaborata da McCombs e Shaw negli anni settanta.
Nel secondo capitolo ho scelto di trattare le modalità attraverso
le quali un evento diventa notizia e le dinamiche sociali ed
antropologiche che si vengono a creare a causa della diffusione
di un fatto attraverso media diversi e della sua ricezione da
parte di tipologie di pubblico differenti.
Dopo aver descritto la formazione della notizia, nel
terzo capitolo, prendo in considerazione le peculiarità dei
diversi mezzi di comunicazione
8
.
La televisione a mio parere si serve di meccanismi di diffusione
delle notizie che divergono da quelli utilizzati dalla carta
stampata. Quest’ultima, infatti, presta maggiore attenzione
all’impatto emotivo che le immagini sono in grado di suscitare,
mentre i giornali si concentrano sui meccanismi di scrittura e
7
E. F., Shaw, Agenda Setting and Mass Comunication Theory, 1979
8
Cfr. A. Papuzzi, Op. Cit.,2003
10
diffusione di informazioni, a seconda della tipologia di
pubblico a cui l’articolo è destinato.
Allo stesso modo vi saranno sicuramente differenze se la
notizia sia divulgata durante il telegiornale delle 20:00 piuttosto
che in un talk show o su Blob.
Un caso particolare è sicuramente costituito da Internet; la
diffusione attraverso la rete, infatti, permette a ciascuna voce di
esprimersi a proposito di qualsiasi fatto, situazione o
argomento, per cui la stessa notizia può essere riportata anche
in mille modi diversi. Ciò non dipende solo dal numero di
utenti connessi ma anche dalla scelta di riportare
l’informazione in un forum, nei blog, su una personale home
page o in tempo reale in una chat line.
Abbiamo visto come una stessa notizia possa essere
diversificata a seconda del mezzo usato per venirne a
conoscenza; lo stesso accade dalla parte dei destinatari. Il
pubblico può ricevere l’informazione in modi diversi a seconda
del medium da lui scelto
9
.
Nella seconda parte di questo lavoro verranno
analizzate alcune notizie, particolarmente adatte a dimostrare le
dinamiche e i rapporti che si vengono a creare tra il medium e
9
Cfr. M. Wolf, Op. Cit., 2000
11
il pubblico e tra i diversi mezzi che comunicano uno stesso
accadimento.
Ho scelto di parlare innanzitutto di un evento di portata
mondiale come l’uragano Katrina, che si è abbattuto sullo stato
americano della Louisiana il 29 Agosto 2005, innescando una
serie di polemiche sulla pessima gestione degli aiuti e delle
risorse.
Successivamente saranno analizzate le notizie relative allo
scandalo della cocaina nel mondo dello spettacolo, in Italia,
“riaccesosi” improvvisamente in seguito ad alcune foto che
ritraevano la modella Kate Moss mentre faceva uso di cocaina
e all’arresto dell’attore Paolo Calissano per la morte di
overdose di una ragazza nella sua abitazione.
12
Parte Prima
13
Capitolo 1
Il bisogno di notizie nella storia dell’umanità
Fin dall’antichità, i mezzi di comunicazione
contribuiscono alla costante evoluzione delle società e
dell’uomo stesso; dai più semplici e naturali, come i gesti o le
parole, fino ai nuovi media elettronici, più complessi ed
elaborati, essi si trasformano continuamente insieme
all’ambiente sociale che li ha generati.
L’uomo ha insito dentro di sé il bisogno
10
di essere informato;
si potrebbe dire che fa parte della natura umana
11
il voler
conoscere gli eventi che accadono all’interno della società in
cui viviamo ma anche, e soprattutto, al di fuori di essa, nelle
culture a noi lontane e verso ciò che è sconosciuto e “altro” da
noi.
È in questo ambito che le pitture rupestri, considerate le prime
forme artistiche mai prodotte dall’uomo, rappresentano il
10
Per un approfondimento circa il concetto di bisogno cfr. L. Rami Ceci,
Porcellane, ninnoli e martingale. Ovvero l’elogio dell’effimero, Roma,
Armando Editore, 2002
11
Cfr. T. Tentori, Per una storia del bisogno antropologico, Roma, Editrice
Ianua,1983
14
mezzo con il quale gli uomini della preistoria comunicavano
fatti e eventi accaduti loro: un raccolto rovinato da
un’inondazione improvvisa, la morte di una persona importante
per la tribù, una battuta di caccia particolarmente ricca
12
.
Appare evidente da testimonianze dell’esistenza di questi
uomini, tracce del passaggio e dell’evoluzione della loro tribù,
risposte all’esigenza di trasmettere ciò che succede a loro stessi
e agli altri, tutto veniva fatto al fine di soddisfare quel bisogno
di notizie che è determinante per la vita personale di ogni
individuo nel momento in cui non può fare a meno di interagire
e relazionarsi con gli altri uomini.
A mio giudizio è estremamente facile individuare esempi per
una storia delle notizie grazie all’evoluzione ed ai progressi
umani e sociali.
A questo proposito si è scelto di affrontare, come esempi di
quanto appena affermato, alcuni momenti storici ben precisi,
nei quali la diffusione delle notizie ha assunto grande
importanza sia per il mondo dell’informazione sia per la società
tout court.
12
Cfr. L. Rami Ceci (a cura di), Turismo e sostenibilità. Risorse locali e
promozione turistica come valore, Armando, Roma, 2005
15
1.1 I grandi miti per spiegare il mondo
Nelle società tribali, prendendo in esame sia quelle precedenti
alle grandi civiltà sia quelle sopravvissute nel mondo moderno,
i gesti, le parole e soprattutto la memoria, individuale e
collettiva, rivestono un ruolo fondamentale per la stessa
sopravvivenza delle comunità, all’interno delle quali il tipo di
comunicazione adottata è quella faccia-a-faccia, con la grande
probabilità che essa sia soggetta alla deformazione del
ricordo
13
. In queste società le notizie degli eventi vengono
trasmesse principalmente attraverso la narrazione di storie, le
quali spesso non si limitano a riportare i fatti accaduti ma
costruiscono narrazioni legate alle origini del mondo, delle
divinità o della comunità stessa. Tale capacità, ossia il saper
trasmettere questi miti e le formule rituali in modo suggestivo,
permette a chi la possiede, stregoni o capi, di esercitare una
particolare autorità. Questo meccanismo permette agli anziani,
coloro che si incaricano di trasmettere queste storie, di godere
di grande autorità all’interno delle comunità. Le storie narrate
spesso sono accompagnate da musiche e danze non soltanto al
13
Cfr. W. Ong, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, Bologna, il
Mulino, 1986
16
fine di intrattenere e divertire chi è lì per ascoltare, ma anche
per educare le giovani generazioni, preservare l’identità
collettiva e, in ultimo luogo, per mantenere l’ordine sociale.
Esempi di tali pratiche sono anche rintracciabili, a mio parere,
nella tradizione dei miti nell’antica Grecia e soprattutto nei
poemi omerici. In particolare l’Iliade può essere considerata
come una narrazione “romanzata” della guerra intrapresa dai
greci, nel momento di massimo splendore e espansione delle
città-stato, per conquistare lo stretto dei Dardanelli,
importantissimo centro politico e commerciale tra l’Oriente e
l’Occidente.
Si è parlato del ruolo fondamentale che la narrazione dei miti e
dei poemi ha svolto nel processo di diffusione delle notizie; ma
altrettanto importanti erano, secondo la mia opinione, le
persone che si incaricavano di raccontare queste storie.
Nell’antica Grecia, ad esempio, nel VI sec. a.C. circa, acquista
grande rilievo la figura degli aedi; ossia cantori e poeti che
viaggiavano da una città all’altra, al cospetto di re e corti
lontane, per raccontare gesta di eroi e battaglie. Questi con le
loro canzoni riuscivano a mantenere in contatto tra di loro città-
stato e popolazioni distanti e sconosciute tra di loro; e in questo