La Danza: l’arte di comunicare attraverso il corpo
Prefazione
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“Ho iniziato a danzare all’età di cinque anni.
Dopo sei mesi ho smesso.
Ho ricominciato ad otto anni e
da allora la danza non ha mai abbandonato la mia esistenza.”
Laura Distefano
PREFAZIONE
erché ho scelto la danza come argomento della mia tesi? Perché la
danza è, insieme al linguaggio del corpo, il modo più forte, efficace
diretto ed immediato, attraverso cui l’uomo, secondo me, comunica.
Chi danza instaura un legame speciale tra il proprio corpo e la
propria anima. È capace di sentire la musica e trasformare ogni
singola nota in movimento corporeo. Possiede la capacità di
trasmettere al pubblico i propri sentimenti, attrae gli spettatori attraverso la sua danza,
parla senza voce… usando il linguaggio del corpo.
Ma cosa è la danza? Cuore, anima, corpo, musica, sentimenti, emozioni… tutte queste
cose, insieme. E’ un “rendez-veux” tra la mente e il corpo.
Ricordo il mio primo saggio, troppo piccola per capire cosa stavo facendo, quale grande
regalo stavo donando al pubblico. Solamente dopo qualche anno, quando andai per la
prima volta a teatro e vidi un balletto e piansi, compresi il potere enorme della danza.
E per questo e per mille altri motivi che ho deciso di parlare di danza. Per ricordare la mia
infanzia, per evocare le grandi emozioni, per raccontare una storia. La mia.
La Danza: l’arte di comunicare attraverso il corpo
Introduzione
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“La danza è ciò che sa perpetuare,
col suo instancabile spettacolo,
tutti i segreti della vita e della morte.
La danza è un'impalpabile creatura
che abita il corpo di chi balla
e lo fa diventare interprete comunicativo
della propria creazione o della propria distruzione”.
Giuseppe Bonanno
INTRODUZIONE
omunicare è uno dei bisogni primari dell’uomo. L’uomo ha
bisogno di sapere che il mondo che lo circonda ha ricevuto i suoi
messaggi, i suoi segnali. Ogni giorno milioni di informazioni
arrivano da tutte le direzioni: televisione, giornali, internet, cinema.
Siamo nell’era dell’informatica, sopra le nostre teste navigano
mille onde che contengono notizie provenienti da ogni parte del
globo. Questa è l’epoca del real time, tutto in diretta, via satellite. La distanza non rappresenta
più un limite. Oggi l’uomo può comunicare da qualunque parte del mondo senza preoccuparsi
del fattore tempo e spazio. Ma in un tempo di massificazione delle informazioni, di
appiattimento dell’individualità, l’uomo sente il bisogno di sentirsi unico, diverso. E qui entra
in gioco la comunicazione del corpo: la gestualità, la postura, l’andatura, il modo di sedersi, il
modo di vestirsi, il sorriso, lo sguardo, la pettinatura. Il linguaggio corporeo rende l’individuo,
creatore del proprio essere. Attraverso la gestualità l’uomo trasmette e capta segnali, molto
più potenti ed efficaci di quelli verbali. La dolcezza di un sorriso, la forza di uno sguardo, la
sensualità delle mani di una donna che spostano i capelli dal viso, la tenerezza di un bimbo
che corre, sensazioni che passano dalla pelle al cuore e l’anima. Il linguaggio non verbale
rappresenta il settantacinque percento della comunicazione. Il corpo si fa strumento: si
muove, si alza, si abbassa, si china, ondeggia, dipinge nello spazio, segue il ritmo del vento,
del tempo, del cuore, della musica, danza… Perché la danza? La danza perché appartiene da
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Introduzione
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sempre alla cultura di ogni popolo ed è storia dell'evoluzione umana e culturale dell'uomo. La
danza perché è un linguaggio universale che non conosce confini e che nasce istintivamente
per poi assumere significati e connotazioni diverse. Attraverso la danza entriamo in contatto
con le emozioni. Entriamo in relazione con quel corpo, quello sguardo, il significato di quei
passi e di quei gesti. La danza perché ci fa conoscere la "magia" che nasce dal desiderio di
condividere qualcosa che va oltre il gesto e l'immagine, qualcosa che nasce dal cuore e poi si
trasforma in movimento, ma è una "creazione" e in quanto creazione è " ARTE", l'arte di far
parlare il corpo..di renderlo comunicativo e sensibile, morbido e forte nello stesso
tempo..capace di raccontare storie e regalarci grandi ..EMOZIONI!
“La danza, meglio definita come "arte del movimento" è un mezzo di comunicazione e di
espressione antico come l'uomo che nasce proprio con l' uomo. L'arte del movimento, come
qualsiasi altra tecnica, è in continua evoluzione; essa richiede la partecipazione della
sensibilità individuale ed è proprio questa sensibilità che fa acquistare armonia e bellezza a
un corpo, sia esso allineato oppure no. Con il movimento si esprimono la propria sensibilità,
i propri sentimenti e, chi lo esegue, prova la gioia profonda di rivelarsi a sé e agli altri. La
danza è una forma di cultura che dà la conoscenza dei propri mezzi fisici, insegna ad usarli
per ottenere il miglior beneficio ed il miglior risultato estetico. La danza è uno dei metodi che
mirano alla coordinazione armoniosa dei movimenti, nel rispetto della costituzione fisica e
della personalità dell' individuo. Benché non sia facile, essa è così varia da poter essere
assorbita da chiunque, dagli individui più diversi. Nell'essere umano, la danza può giungere
alla creazione di forme nuove nello spazio, animate dall'intensità della partecipazione
interiore. La danza è la realizzazione di un dialogo con sé stessi, tramite il quale riusciamo a
manifestarci agli altri. I movimenti seguono un ritmo interiore e, se pur nel silenzio, ognuno
di essi è in grado di suscitare un' intensa vibrazione. Come tutte le arti e discipline ha, però
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Introduzione
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alla sua base, dei principi ispiratori che la regolano e la contraddistinguono, principi e
regole che si sono formati ed evoluti nel tempo.”
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La danza quindi rappresenta un linguaggio comune. E’ un canale privilegiato per accedere ad
un sentire artistico, che sviluppi una forma naturale e spontanea di movimento non
stilisticamente codificato, che trova nel suo libero organizzarsi e strutturarsi lo spazio
congeniale per la nascita di un codice personale di comunicazione. Nella danza la dinamica
del corpo nasce direttamente dall’energia vitale dell’essere umano e il movimento rende
significante ogni parte del corpo. Nessun movimento risulta fine a sé stesso, il corpo fa
rivivere in sé la musica e dipinge lo spazio con il suo movimento, affinchè la danza diventi il
mezzo per raccontare storie, vivere emozioni profonde e farle rivivere, esprimere le idee più
astratte, e torni ad assolvere la sua funzione essenziale: la comunicazione.
La danza rivela il "paesaggio interiore" dell'uomo, è lo specchio dei mutamenti della società.
Presso i popoli primitivi, la danza sottolineava le manifestazioni più svariate della vita
religiosa e sociale: riti di passaggio e di iniziazione, riti propiziatori, ma anche
rappresentazioni di eventi mitici. Nell’antica Grecia, la danza si sviluppò come valore sacro e
celebrativo: danze importanti si svolgevano in onore di Dioniso. Ma questa arte aveva un
posto di rilievo anche nella tragedia e nella commedia.
Per i Romani la danza fu dapprima guerresca e sacra. Soltanto in seguito assunse un valore
artistico. A partire dal Medioevo si ha una progressiva evoluzione della danza, che diviene
spettacolo di corte, nella quale iniziano ad entrare alcuni passi di danza popolare: gagliarda,
cascarda, volta, corrente, moresca, giga, fandango, pavana, sarabanda, ciaccona. L’arte della
danza viene nel tempo sempre più ad indicare una forma elegante di movimento del corpo,
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ASSOCIAZIONE MONCALIERIDANZA (2002) pagina web. La danza.
http://www.porter.it/moncalieridanza/danza.htm
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Introduzione
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praticata soprattutto all’interno dell’alta società, in opposizione al ballo che resta legato al
mondo popolare.
Si vengono a creare due modi di vivere la danza. Che poi rappresentano anche due stili di vita
e due tipi di tasche. Una è la danza raffinata, quella dei balli organizzati dall’aristocrazia
presso i palazzi e le corti d’Europa, dove dame e nobildonne fanno a gara ad indossare il
vestito più bello, ma soprattutto il più costoso. L’altra è quella ballata nelle strade, nelle
taverne, a tempo di battiti di mani e canti popolari. Il ballo che appartiene alla gente che danza
con la passione negli occhi, e i ritmo del cuore. Due realtà parallele che nel corso dei secoli, si
sono sfiorate, incrociate, contaminate, mescolate e poi di nuovo divise. Solamente negli ultimi
due secoli, comunque, la danza assume definitivamente il valore più nobile di forma d’arte.
Il XX secolo, il periodo storico nel quale sono nata e cresciuta, rappresenta uno dei periodi
più importanti della storia della danza. In argentina nasce il Tango, perfetto esempio di
fusione tra ballo popolare e danza di corte. Tecnica e passione in una danza che possiede la
forza dirompente di un ciclone e la perfezione di movimenti di un volo di un’aquila. Il Tango
arriva sulle piste europee ed è subito scandalo… La Chiesa censura, le rappresentanti della
vecchia nobiltà si dichiarano contrarie ad assistere <<alle oscenità di ragazze così poco per
bene…>>. Ma il tango è solo il punto di partenza, il primo passo verso quello che sta per
accadere nel mondo della danza. Negli ultimi decenni vengono fuori decine di danze, una più
affascinante dell'altra: dal fox trot al charleston, dal boogie woogie al rock 'n' roll, dalla rumba
al cha cha, dal paso doble al samba, dal mambo al genere caraibico, alla disco dance.
Esplodono i ritmi afro_cubani e i balli ispano_latino_americani. I nuovi balli non conoscono
differenze di classi sociali. La voglia di divertirsi e di danzare accomuna le nuove
generazioni, nella omogeneità dei gusti estetici e delle mode.
La Danza: l’arte di comunicare attraverso il corpo
Capitolo Uno
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"Abbiamo lasciato per troppo tempo
che il nostro corpo tacesse e
parliamo solo con la bocca.
Ma ognuno di noi ha molte cose da dire oltre le parole:
proviamo a parlare con il corpo."
da Zorba il greco di N. Kazantzakis.
CAPITOLO UNO
L’ARTE DEL MOVIMENTO
Il linguaggio del corpo
sistono due livelli di comunicazione: quello verbale e quello non
verbale, il linguaggio del corpo. Quello verbale utilizza come
strumento di espressione la parola, nella forma scritta e parlata. Noi
trasmettiamo dei messaggi attraverso la nostra voce, delle onde sonore
che arrivano all’orecchio del nostro interlocutore. Le parole che
fuoriescono dalla nostra bocca agiscono in sintonia con un altro tipo di linguaggio: quello
gestuale. I movimenti del nostro corpo accompagnano le nostre parole, rendendole più
efficaci e più incisive. Importante è il ruolo del viso: mentre la bocca si muove per parlare,
i muscoli facciali si tendono o si rilassano, le sopracciglia fanno strane danze, gli occhi
fissano attenti o scrutano il vuoto. Poi ci sono le mani e le braccia, che si chiudono per
proteggersi o sono distese lungo il corpo, tranquille ad aspettare, oppure con le mani in
tasca, con le dita che si muovono per cercare chissà quale tesoro. Poi c’è la postura, il
modo di sedersi, il modo di accavallare le gambe, il modo di camminare… (Ricordo il mio
professore di diritto privato che non faceva altro che andare avanti e indietro… che mal di
testa!!!) Ogni gesto è un segnale… un messaggio… Il nostro corpo non può fare a meno di
comunicare!