9
tipicamente nell’acquisto di valori immobiliari. La creazione e gestione di un
portafoglio immobiliare avviene nel rispetto dei postulati della portfolio theory,
ricercando di conseguenza la massimizzazione del profilo rischio-rendimento.
Il terzo capitolo analizza aspetti quali i rischi, l’attività di pianificazione e
controllo e la performance dei fondi comuni di investimento immobiliare. I rischi
connessi all’attività dei fondi comuni di investimento immobiliare riguardano
aspetti di tipo sia immobiliare sia finanziario ed incidono su tali intermediari
originando problemi nella gestione operativa. L’attività di pianificazione e
controllo consente ai fondi comuni di investimento immobiliare di monitorare le
varie fasi dell’attività di gestione e rappresenta un indispensabile strumento per il
raggiungimento degli obiettivi gestionali prefissati. La performance considera i
risultati conseguiti dal fondo nel periodo di competenza, evidenziando aspetti
quali i rendimenti e la capacità dei fondi di produrre flussi reddituali. La
misurazione della performance sottintende il calcolo di specifici indicatori in
grado di fornire un confronto tra fondi diversi.
La seconda parte del lavoro considera le caratteristiche e i tratti peculiari
delle principali industrie dei fondi comuni di investimento immobiliare. L’analisi
risulta utile al fine di osservare le differenze nella struttura di tali industrie. Le
realtà di mercato analizzate concernono il mercato statunitense, i principali
mercati europei e il mercato italiano. L’analisi è stata condotta cercando di porre
in risalto le caratteristiche dei fondi comuni di investimento immobiliare nelle
varie industrie considerando aspetti quali la storia, la disciplina, le questioni
tecnico-operative e l’analisi del mercato.
Il quarto capitolo analizza l’industria dei fondi comuni di investimento
immobiliare negli Stati Uniti. L’analisi dell’introduzione e dello sviluppo di tale
intermediario finanziario nel mercato finanziario statunitense, mercato dove i
primi fondi immobiliari sono stati scambiati, consente di delineare il periodo
storico nel quale i fondi immobiliari sono stati istituiti e il modo in cui si sono
evoluti. La disciplina consente di definire la struttura dei fondi comuni di
investimento immobiliare dal punto di vista della forma giuridica,
dell’organizzazione, dell’amministrazione e della gestione, evidenziando le
10
peculiarità dell’assetto normativo e regolamentare e le tipologie di fondi
operativi sul mercato. Le questioni tecnico-operative analizzano gli aspetti
rilevanti dell’industria dei fondi comuni di investimento immobiliare, ponendo
l’accento su aspetti quali la specializzazione operativa, la tipologia di investitori,
la struttura di bilancio e le attività accessorie e strumentali. L’analisi del mercato
fornisce un quadro della situazione attuale dell’industria statunitense dei fondi
comuni di investimento immobiliare sotto i profili della dimensione del mercato,
dell’asset allocation dei fondi e della performance, considerata sia a livello di
comparto sia a livello di singoli fondi.
Il quinto capitolo analizza l’industria dei fondi comuni di investimento
immobiliare nei mercati europei, focalizzando l’attenzione sia sui mercati
principali, quali il mercato del Regno Unito, della Germania e della Francia, sia
su quelli di più recente istituzione, quali il mercato della Spagna, dell’Olanda e
del Belgio. L’analisi delle principali industrie europee considera aspetti quali lo
sviluppo dello strumento sul mercato, le caratteristiche principali dei fondi e
l’analisi del mercato, in modo da ottenere una visione completa e sintetica sulle
peculiarità delle singole industrie, sì da poter effettuare un confronto tra le stesse.
L’analisi delle industrie in via di sviluppo considera gli aspetti rilevanti dei fondi
comuni di investimento immobiliare nei rispettivi mercati, focalizzando
l’attenzione sulla struttura del mercato e sulle prospettive future dello stesso.
Il sesto capitolo analizza l’industria dei fondi comuni di investimento
immobiliare in Italia. L’analisi dell’introduzione e dello sviluppo di tale
strumento nel mercato finanziario italiano consente di evidenziare la recente
istituzione dei fondi comuni di investimento immobiliare sul mercato nazionale.
L’analisi della disciplina consente di definire la struttura dei fondi comuni di
investimento immobiliare, sottolineando il ruolo svolto dalla società di gestione
del risparmio nell’amministrazione e gestione del fondo stesso. Le questioni
tecnico-operative analizzano gli aspetti rilevanti dell’industria dei fondi comuni
di investimento immobiliare, ponendo l’accento su elementi quali l’ambito
operativo, il conflitto di interessi, i problemi di agency della struttura di
intermediazione e la quotazione sul mercato secondario. L’analisi del mercato
11
consente di delineare la situazione attuale dell’industria italiana dei fondi comuni
di investimento immobiliare, fornendo altresì un quadro completo dei players che
operano sul mercato domestico. L’asset allocation evidenzia le tipologie di
investimenti effettuati dai fondi comuni di investimento immobiliare, a livello sia
geografico sia di destinazione d’uso delle proprietà. La performance considera i
risultati gestionali raggiunti dai fondi comuni di investimento immobiliare,
focalizzando l’attenzione sui profili di rendimento immobiliare dei fondi stessi.
Il settimo capitolo analizza un fondo comune di investimento immobiliare
di diritto italiano, il fondo “Piramide globale” di Deutsche Bank Fondimmobiliari
sgr. La struttura e l’attività svolta dalla società di gestione consente di
approfondire il ruolo e l’importanza della sgr nell’amministrazione e gestione di
un fondo immobiliare. L’analisi del fondo in discorso considera gli aspetti
peculiari dell’operatività del fondo stesso. L’asset allocation consente di
delineare la composizione delle attività del fondo e di evidenziare i settori
immobiliari oggetto di investimento. Il portafoglio immobiliare fornisce un
quadro completo sui beni immobili posseduti dal fondo, consentendo altresì di
evidenziare i metodi utilizzati dai periti nella valutazione di tali immobili. La
struttura di bilancio delinea la situazione patrimoniale e reddituale del fondo,
focalizzando l’attenzione su aspetti quali l’utilizzo della leva finanziaria e la
capacità di produrre flussi di cassa. L’andamento del valore della quota fornisce
un utile strumento di valutazione sui risultati gestionali conseguiti dal fondo sin
dalla sua istituzione.
L’analisi approfondisce pertanto i fondi comuni di investimento
immobiliare, considerando elementi di teoria e gestione nel contesto delle varie
esperienze operative. In questo senso, il lavoro offre una visione generale sugli
aspetti principali inerenti ai fondi comuni di investimento immobiliare,
evidenziando nel contempo gli aspetti operativi che caratterizzano le diverse
realtà operative, in modo da offrire un utile strumento di comparazione tra le
varie industrie.
12
CAPITOLO 1
NATURA, CARATTERISTICHE, FUNZIONI E
MODELLI
Sommario
1. Natura
1.1. Ruolo dell’asset immobiliare
2. Caratteristiche
2.1. Riduzione della soglia minima di investimento
2.2. Negoziabilità dell’investimento
2.3. Abbattimento dei costi di transazione
2.4. Gestione professionale
3. Funzioni
3.1. Trasferimento delle risorse verso investimenti immobiliari
3.2. Allocazione delle risorse monetarie
3.3. Diversificazione
4. Modelli
4.1. Fondo aperto
4.2. Fondo chiuso
4.3. Confronto fra modelli
Bibliografia
13
1. Natura
I fondi comuni di investimento immobiliare rappresentano uno dei
principali strumenti per canalizzare il risparmio verso il settore immobiliare. Essi
si configurano come organismi di investimento che raccolgono mezzi finanziari
attraverso l’offerta in sottoscrizione di quote di partecipazione al fondo stesso; lo
scopo è quello di costituire un fondo patrimoniale collettivo da investire in
immobili e in strumenti finanziari di natura immobiliare cui il singolo investitore
partecipa pro quota. Tale operazione consente all’investitore di beneficiare dei
risultati economici derivanti dalla gestione in monte di un patrimonio
immobiliare in termini di diversificazione del rischio e di minori costi di
gestione.
I fondi comuni di investimento immobiliare offrono la possibilità di
investire in un prodotto che combina le caratteristiche di fungibilità e
liquidabilità tipiche di un prodotto finanziario con gli elevati rendimenti che gli
immobili, se gestiti professionalmente, consentono di raggiungere. La presenza
di questi intermediari finanziari consente un accesso più facile e diffuso
all’investimento immobiliare, altrimenti prerogativa dei soli investitori
specializzati, e la condivisione con il mercato dei vantaggi tipicamente offerti
dall’investimento in grandi patrimoni immobiliari, quali rendimenti stabili e
diversificazione del rischio.
I fondi comuni di investimento immobiliare si specializzano nella
selection di un portafoglio valori immobiliari, perseguendo l’innalzamento di
valore dell’attivo e, quindi, risultati positivi nel medio e lungo periodo. La
crescita di valore dell’attivo esprime nella sostanza il rendimento del fondo nel
periodo considerato al netto dei costi operativi e generali e, nel contempo,
determina la crescita di valore delle quote. Tale obiettivo viene conseguito
attraverso scelte di investimento e tecniche di gestione che si ispirano ai principi
della teoria delle scelte di portafoglio (Colombini, 2001).
La gestione del portafoglio immobiliare viene implementata ricercando
l’ottimale combinazione rischio-rendimento; nel perseguimento di tale obiettivo
14
un ruolo importante è attribuibile alla diversificazione del portafoglio, che
permette il contenimento o l’annullamento del rischio non sistematico, con
conseguente stabilizzazione del rendimento dell’attivo.
L’attivo è costituito tipicamente da beni immobili e partecipazioni in
società immobiliari che originano attività illiquide, il passivo è costituito
tipicamente da finanziamenti ipotecari, mentre il patrimonio netto, che è dato
dalla differenza tra attività e passività, è costituito da quote di uguale valore
unitario che originano strumenti liquidi. Questa circostanza fa insorgere un
problema di liquidità.
Nel modello aperto il rischio di liquidità ricade sul gestore del fondo, il
quale deve necessariamente mantenere liquida o prontamente liquidabile una
consistente parte dell’attivo, sì da far fronte ad eventuali richieste di riscatto da
parte dei sottoscrittori non compensate da nuove sottoscrizioni. Nel modello
chiuso, invece, il rischio di liquidità viene trasferito sul sottoscrittore, il quale
non può richiedere il rimborso anticipato dell’investimento; in caso di necessità,
infatti, è possibile smobilizzare la propria quota solamente sul mercato
secondario.
Il valore delle attività detenute in bilancio è determinabile solamente
mediante stime; ciò può attenuare la significatività della pubblicazione
giornaliera del valore delle quote, nel caso dei fondi aperti, così come ridurre la
significatività, come valore di riferimento, della pubblicazione periodica
dell’ammontare del patrimonio, nel caso dei fondi chiusi. Tale situazione
contribuisce ad aumentare il grado di intensità delle asimmetrie informative dal
lato degli investitori, in quanto l’apprezzamento del patrimonio da parte del
sottoscrittore non possiede il grado di certezza e precisione tipico dei fondi
comuni di investimento mobiliare.
I fondi comuni di investimento immobiliare offrono la possibilità di
scegliere tra prodotti caratterizzati da diversi profili rischio-rendimento; gli
investitori con diversi gradi di avversione al rischio possono selezionare
l’investimento a loro più idoneo. Un ruolo importante riguardo agli spostamenti
di preferenze dei sottoscrittori da un fondo ad un altro è attribuibile alla
15
performance conseguita dal singolo fondo e alle deviazioni rispetto a quella dei
fondi concorrenti, specie nei casi in cui il profilo di rischio risulti essere simile.
In generale, la performance dei fondi comuni di investimento immobiliare
deriva dal rendimento conseguito nel periodo al netto dei costi operativi e
gestionali. Gli elementi che caratterizzano il rendimento di un fondo sono
essenzialmente due: la rivalutazione degli immobili di proprietà, che, facendo
lievitare il totale dell’attivo del fondo, determina un incremento del valore delle
quote, provocando quindi un effetto di capital gain che l’investitore potrà
realizzare al momento della liquidazione dell’investimento, ed il rendimento da
locazione, che scaturisce dalla gestione del patrimonio e deriva principalmente
dai canoni di locazione e dall’attività di compravendita.
I fondi comuni di investimento immobiliare sono presenti sui principali
mercati finanziari e possono essere considerati alla stregua di investitori
istituzionali. Nel contesto finanziario si distinguono dalle altre tipologie di
investitori istituzionali, quali i fondi comuni di investimento mobiliare, per la
loro peculiare natura mista, immobiliare e finanziaria. Tale caratteristica rende
questo strumento finanziario dipendente dalle dinamiche tipiche del mercato
immobiliare.
1
In particolare, il mercato immobiliare è caratterizzato da un grado di
efficienza minore rispetto a quello tipico del mercato finanziario a causa di
1
Il mercato immobiliare può essere distinto in tre categorie differenziate per tipologia di attività, natura
degli investitori e rendimenti richiesti:
- lo “sviluppo”, che, partendo dalle aree edificabili, approda alla costruzione di un immobile
finito. In questa fascia operano i developers immobiliari, i cui rendimenti richiesti, in funzione
delle dimensioni e della rischiosità dei progetti, possono collocarsi mediamente tra il 25 ed il 35
per cento;
- la “gestione”, che, partendo dall’immobile finito, ne individua gli utilizzatori e ne assicura
appunto la gestione, attraverso la manutenzione, la conduzione tecnica, l’amministrazione e i
servizi correlati agli immobili ed ai loro utilizzatori. Nell’acquisizione e gestione di portafogli
immobiliari da ristrutturare e valorizzare sono stati impegnati negli anni recenti i principali
operatori immobiliari prevalentemente in partnership con i fondi immobiliari speculativi
emanazione delle principali banche d’affari internazionali che, per le operazioni di tale genere, si
attendono rendimenti mediamente compresi tra il 15 ed il 25 per cento;
- il “collocamento”, che, partendo dall’immobile valorizzato e a reddito, ne cura il collocamento
presso gli investitori istituzionali che investono una parte dei portafogli in immobili nella misura
in cui il rendimento atteso da tali investimenti risulti competitivo rispetto a quello offerto da altri
prodotti finanziari. I fondi immobiliari si inseriscono in tale settore di mercato come strumento
di investimento più evoluto ed innovativo rispetto all’investimento in singoli immobili o gruppi
di immobili, in quanto la partecipazione al fondo può essere assimilata ad un titolo finanziario
“sintetico” che, pur essendo ancorato a dinamiche immobiliari presenta tutte le caratteristiche di
trasparenza, fungibilità e liquidabilità tipiche di un investimento finanziario.
16
elementi quali la segmentazione territoriale, l’indivisibilità e l’eterogeneità dei
beni, la scarsità di operatori professionali e il numero relativamente modesto di
transazioni. Tali cause di inefficienza conducono ad un inasprimento del grado di
intensità delle asimmetrie informative nei rapporti con il mercato e si esplicano
essenzialmente in una assenza di prezzi ufficiali ed in una scarsa negoziabilità
dei beni trattati. Ciò comporta, rispetto ai mercati finanziari, una diversa
connotazione di rischio; la segmentazione del mercato immobiliare e la
conseguente difficoltà di costruire un indice generale dei prezzi di mercato degli
immobili non consentono di valutare la sensibilità degli investimenti immobiliari
alle fluttuazioni di mercato e, quindi, il valore del rischio sistematico legato a
questo tipo di attività (Molgora, 1994).
Le suddette caratteristiche del mercato immobiliare rendono difficilmente
conciliabili, per i fondi comuni di investimento immobiliare, gli obiettivi di
redditività, sicurezza e liquidità; da questo punto di vista il fattore critico di
successo dello strumento risiede nella scelta della formula capace di meglio
tutelare il risparmiatore, potendo assicurare una adeguata composizione di tali
esigenze.
1.1 Ruolo dell’asset immobiliare
Gli investimenti immobiliari presentano un elevato grado di attrattività per
i risparmiatori in virtù di due elementi essenziali: la loro natura di beni-rifugio,
che risulta particolarmente esaltata in fasi di crisi del mercato finanziario e di
elevata inflazione, e la capacità di produrre un reddito costante, in specie con
riferimento alle proprietà destinate ad attività produttive, commerciali o
industriali.
Per tali motivi, il fondo comune di investimento immobiliare, il cui
obiettivo è l’investimento delle risorse finanziarie in beni immobili o
partecipazioni in società immobiliari, viene identificato come uno strumento
finanziario di tipo difensivo, caratterizzato da un basso grado di rischio e da una
17
notevole protezione rispetto alle oscillazioni negative del mercato (Glascock,
Michayluk, Neuhauser, 2003); ciò garantisce una elevata sicurezza psicologica
per l’investitore che vede nello strumento la possibilità altresì di soddisfare
esigenze di natura previdenziale. La garanzia reale offerta dal fondo immobiliare,
grazie alla composizione del patrimonio, e la stabilità dei rendimenti
corrispondono infatti alle esigenze dei risparmiatori orientati alla costituzione di
un capitale a fini di garanzia e di risparmio a lungo termine, protetto
dall’erosione inflazionistica.
Particolare importanza riveste per l’investitore il ruolo assunto dall’asset
immobiliare nelle scelte di investimento. L’inclusione di quote di fondi comuni
di investimento immobiliare in un portafoglio finanziario comporta benefici dal
punto di vista sia della diversificazione, sia del bilanciamento del portafoglio
stesso, con notevoli vantaggi riguardo al trade-off rischio-rendimento, in quanto
risulta possibile ottenere l’innalzamento della frontiera efficiente del portafoglio;
l’inserimento di quote del fondo immobiliare in un portafoglio diversificato
consente di ottenere un aumento del rendimento atteso per ogni dato livello di
rischio. In termini di diversificazione del portafoglio il fattore chiave risiede nella
bassa correlazione dei fondi comuni di investimento immobiliare rispetto ad altri
strumenti finanziari (Nareit, 2001); ciò è dovuto ad alcune peculiarità dello
strumento quali la bassa variabilità dei rendimenti e la minor interdipendenza nei
confronti del mercato.
2. Caratteristiche
I fondi comuni di investimento immobiliare sono operativi nel campo
dell’investimento immobiliare e si qualificano come strumenti finanziari
alternativi all’investimento diretto. L’investimento in immobili può infatti
avvenire secondo due principali modalità: in forma di proprietà diretta o in forma
finanziaria. I due circuiti differiscono in funzione del grado istituzionale; mentre,
nel caso del possesso diretto del bene, la proprietà è di primo livello e attribuisce
18
il controllo dell’investimento direttamente all’investitore finale, nel caso
dell’acquisto di titoli emessi da organismi immobiliari, la proprietà del bene è di
secondo livello in quanto incorporata in strumenti azionari o obbligazionari che
assicurano, solamente in via indiretta, il controllo degli asset. Rispetto
all’investimento diretto, i fondi comuni di investimento immobiliare presentano
alcune caratteristiche, riconducibili essenzialmente alle seguenti:
1) riduzione della soglia minima di investimento;
2) negoziabilità dell’investimento;
3) abbattimento dei costi di transazione;
4) gestione professionale.
2.1 Riduzione della soglia minima di investimento
I fondi comuni di investimento immobiliare consentono l’accesso al
mercato immobiliare anche ai piccoli risparmiatori, che possono fruire dei
vantaggi derivanti da tali impieghi mediante un investimento minimo. Tale forma
finanziaria, diversamente dalla proprietà diretta che impone necessariamente un
investimento unitario elevato data la indivisibilità del bene immobiliare, consente
infatti la suddivisione della proprietà immobiliare attraverso una parcellizzazione
dell’investimento; in questo modo il risparmiatore può accedere al mercato
immobiliare mediante la sottoscrizione di singole quote dell’intero patrimonio
del fondo, le quali sono tipicamente di importo unitario contenuto.
La possibilità di destinare risorse al mercato immobiliare, anche per
importi limitati, risponde alla necessità del risparmiatore di inserire in portafoglio
impieghi di natura reale che conservino intatto nel tempo il loro valore
indipendentemente dalla variabile inflazionistica.
La partecipazione ad un fondo immobiliare apporta benefici dal punto di
vista della diversificazione del portafoglio, sia a livello infra che inter settoriale.
Riguardo al primo aspetto viene assicurata, pro quota, un’ampia diversificazione
a livello settoriale e geografico che, nel caso di proprietà diretta, sarebbe
19
consentita solo in presenza di grandi patrimoni, rimanendo quindi preclusa ai
piccoli investitori a motivo dell’elevato taglio dimensionale degli immobili.
Riguardo al secondo aspetto la divisibilità dell’investimento in fondi assicura una
migliore diversificazione inter settoriale, intesa come combinazione delle diverse
asset class (liquidità, obbligazioni, azioni e immobili) che compongono il
patrimonio; l’acquisto di quote di fondi immobiliari in sostituzione di immobili
detenuti in via diretta consente infatti di ritagliare la dimensione
dell’investimento in funzione dell’ammontare desiderato e di poterne modificare
l’incidenza rispetto alle altre asset class dimettendo parte delle quote di
partecipazione.
2.2 Negoziabilità dell’investimento
I fondi comuni di investimento immobiliare assicurano, rispetto
all’investimento diretto, un grado maggiore di liquidità, garantito dalla
trasformazione degli investimenti immobiliari in titoli finanziari. Mentre nel caso
della proprietà diretta i beni immobiliari vengono scambiati raramente, a
intervalli irregolari e in mercati poco trasparenti, risentendo in sostanza delle
inefficienze attribuibili al mercato immobiliare, nel caso della proprietà
finanziaria la liquidità dell’investimento è assicurata dal fatto che le quote
possono, attraverso la negoziazione sul mercato secondario, circolare
separatamente rispetto all’immobile sottostante, e, nel caso dei fondi aperti,
possono inoltre essere chieste a rimborso durante l’intero periodo di durata del
fondo stesso.
L’effettiva liquidità dello strumento, almeno nel caso di strutture di fondi
chiusi, è però vincolata alla funzionalità del mercato secondario in cui vengono
scambiate le quote di partecipazione. Un mercato poco efficiente, caratterizzato
da un basso volume degli scambi, espone la trattazione dei valori a rilevanti
oscillazioni in ragione della dinamica della domanda e dell’offerta; in tale
situazione la possibilità di fuoriuscita dall’investimento rimane valida solo in
20
linea teorica o, al più, comporta, per l’investitore, un sacrificio di prezzo anche di
notevole entità.
2.3 Abbattimento dei costi di transazione
I fondi comuni di investimento immobiliare consentono di abbattere
significativamente i costi di investimento legati a modificazioni dell’asset
allocation di portafoglio. Infatti, mentre i costi complessivi di transazione sono
estremamente rilevanti nel caso di compravendite immobiliari
2
, nel caso della
proprietà finanziaria le scelte di portafoglio possono essere implementate
attraverso la semplice negoziazione dei titoli (Biasin, 2003).
Oltre a tale beneficio, i fondi comuni di investimento immobiliare offrono
dei vantaggi anche da un punto di vista fiscale e amministrativo. La disciplina
tributaria sia italiana sia internazionale riconosce frequentemente regimi fiscali di
favore agli atti di disposizione o di godimento della proprietà immobiliare posti
in essere dai fondi rispetto a quelli posti in essere da una persona fisica che,
nell’investimento diretto in immobili, deve sopportare più momenti impositivi.
2.4 Gestione professionale
I fondi comuni di investimento immobiliare sono operatori specializzati
nel settore immobiliare. Essi, a differenza di operatori non specializzati, sono in
grado di ottimizzare la gestione di un portafoglio immobiliare in virtù di
competenze quali la conoscenza del settore e il grado di specializzazione. L’alto
livello di efficienza della gestione operativa consente ai fondi immobiliari di
ottenere, mediante la gestione di un patrimonio immobiliare, un flusso di ricavi
superiore rispetto a quello conseguibile da operatori non specializzati; inoltre,
2
La stima dei costi di transazione per le compravendite immobiliari è in genere del 5-10% del valore
transato per un round trip (Geltner, Miller, 2001).
21
l’amministrazione di grandi patrimoni consente ai fondi immobiliari di
conseguire economie di scala, con evidenti risparmi in termini di costi operativi.
Oltre alla gestione del portafoglio immobiliare in senso stretto, i fondi
comuni di investimento immobiliare possono ampliare la propria operatività
mediante l’implementazione di attività strumentali a quella tipica, riferibili
principalmente al property e facility management; tali servizi riguardano
essenzialmente attività di gestione sia amministrativa sia tecnico-manutentiva di
un patrimonio immobiliare. L’offerta di questi servizi costituisce un importante
elemento gestionale per i fondi immobiliari soprattutto per la possibilità di
assicurarsi flussi netti di ricavo aggiuntivi rispetto alla semplice attività di
investimento in un portafoglio immobiliare; questa operatività integrata, grazie
alla prestazione di servizi a valore aggiunto, consente di attrarre e fidelizzare la
clientela, nonché di ridurre i costi di monitoring sulla qualità dei servizi.
3. Funzioni
I fondi comuni di investimento immobiliare rappresentano uno strumento
di impiego dei capitali alternativo, ma non sostitutivo, rispetto alle altre attività
finanziarie presenti sul mercato.
Questi organismi di investimento si collocano in posizione intermedia tra
soggetti e settori in surplus ed operatori del settore immobiliare, consentendo sia
agli uni che agli altri di soddisfare esigenze di varia natura.
Nello svolgimento del proprio ruolo i fondi comuni di investimento
immobiliare attuano funzioni che rivestono notevole rilievo per il concreto
andamento del mercato finanziario e di quello immobiliare; tali funzioni sono
riconducibili essenzialmente alle seguenti:
1) trasferimento delle risorse verso investimenti immobiliari;
2) allocazione delle risorse monetarie;
3) diversificazione.
22
3.1 Trasferimento delle risorse verso investimenti immobiliari
Il ruolo principale attribuibile ai fondi comuni di investimento
immobiliare consiste nella canalizzazione delle risorse dai soggetti e settori in
surplus verso il settore immobiliare.
A livello di sistema economico suddetta funzione consente lo sviluppo del
mercato immobiliare. I fondi comuni di investimento immobiliare costituiscono
un canale di finanziamento adeguato e innovativo sia per la realizzazione di
grandi progetti di costruzione, pubblici e privati, sia per l’implementazione di
iniziative nel settore terziario, dei servizi e delle infrastrutture, quali la
realizzazione di centri direzionali ed edifici soprattutto ad uso industriale e
commerciale. Inoltre la presenza di tale intermediario finanziario innalza
l’efficienza e la liquidità del mercato immobiliare in virtù di una gestione dei
patrimoni immobiliari dinamica, improntata su tecniche innovative di
investimento e gestione dell’immobile, oltre che di raccolta e diffusione di dati e
informazioni sul mercato in discorso.
Un aspetto importante è costituito dai soggetti che destinano parte delle
proprie risorse nei fondi comuni di investimento immobiliare e, per il tramite di
essi, verso investimenti in beni immobili. Le peculiarità e le caratteristiche di
questa tipologia di intermediario risultano particolarmente idonee a soddisfare le
esigenze dei piccoli e medi risparmiatori che, attraverso un investimento di
limitata entità e senza l’onere della gestione diretta, possono beneficiare dei
vantaggi derivanti da un investimento immobiliare; in particolare la garanzia
reale e la stabilità dei rendimenti offerta da tale tipo di investimento rendono
appetibile lo strumento soprattutto a soggetti di età media piuttosto elevata,
interessati principalmente al mantenimento del valore reale dell’investimento più
che a distribuzioni periodiche di reddito.