7
La maggior fonte di contaminazione umana è l’assunzione attraverso gli alimenti, anche se, in alcuni
casi, non sono da sottovalutare l’inalazione e l’esposizione cutanea. La cronaca di recente ha
riportato episodi acuti di inquinamento da PCB, il più clamoroso quello dei polli ai PCB e alla
diossina in Belgio nel 1998: qui, nella produzione dei mangimi, vennero erroneamente scambiati oli
idraulici destinati allo smaltimento, per oli vegetali esausti da friggitoria (Van Larebeke et al., 2001).
Nel 1971 in North Carolina, una partita di farina di pesce per l’alimentazione dei polli fu
contaminata da PCB, presenti in un’apparecchiatura difettosa come fluido scambiatore di calore
(Siniscalco et al., 1977). Queste carni contaminate avrebbero potuto costituire un’importante fonte
contaminante per l’uomo che le avrebbe consumate.
In virtù della diminuzione della concentrazione ambientale, il carico negli ultimi 15 anni si è
drasticamente ridotto. Affinché questa tendenza persista, occorre smaltire le potenziali fonti residue
di contaminazione, applicando determinate procedure e attenzioni (UFSP, 2002). Altre sorgenti di
contaminazione sono imputate alle vernici di ponti (rivestimenti di protezione contro la corrosione),
ai condensatori (si stima infatti che siano presenti sul territorio nazionale oltre 30.000 trasformatori
elettrici con concentrazioni di PCB estremamente elevate, mentre è presunta l’esistenza di circa
45.000 condensatori contaminati di massa superiore a 1 Kg) (www.regione.emilia-romagna.it) e alle
masse di sigillatura dei giunti delle grandi edificazioni di calcestruzzo di vecchia data (Ruzzenenti,
2003).
8
2. LA CHIMICA DEI PCB
I PCB (C
12
H
10
-nCl, con n compreso tra 1 e 10) sono una classe di idrocarburi clorurati non polari
con nucleo bifenilico e sostituzione con atomi di cloro di 1 fino a 10 atomi di idrogeno.
3 2 2’ 3’
4 4'
5 6 6’ 5’
Questa struttura fa sì che i PCB siano una numerosissima famiglia di 209 congeneri, distinti in
relazione al diverso numero di atomi di cloro (da 1 a 10) e alla disposizione degli stessi
(2\3\4\5\6\2’\3’\4’\5’\6’). Generalmente con il termine PCB si intende una miscela degli stessi, dai
monoclorobifenili ai decaclorobifenili, essendo raggruppati secondo il loro grado di clorazione in 10
classi di omologhi. All’interno di ciascuna classe i singoli PCB, definiti isomeri, differiscono tra loro
esclusivamente per la posizione assunta dagli atomi di cloro (es. 2 dei 12 triclorobifenili sono gli
isomeri 2,3,4-Triclorobifenile e 3,3’,5- Triclorobifenile) (Ruzzenenti, 2003). Il termine PCB pur
riferendosi ad una miscela di più congeneri, spesso viene considerato come una singola entità
chimica. Al fine di rendere più agevole l’identificazione di un singolo congenere dal punto di vista
chimico, sono state proposte nel corso degli anni diverse classificazioni; attualmente la più utilizzata
(dai ricercatori) è quella di Ballschmiter e Zell (1980) che assegna un numero progressivo da 1 a 209
ai singoli congeneri a seconda del minor o maggior grado di clorazione (Tabella1) (Pavan et al.,
2003).
Clx Clx
1 1’
9
Tabella1: Nomenclatura IUPAC di PCB-omologhi (Ballschmiter e al., 1980)
No. Struttura No. Struttura No. Struttura No. Struttura
Monoclorobifenili Tetraclorobifenili Pentaclorobifenili Esaclorobifenili
1 2 52 2,2',5,5' 107 2,3,3',4',5 161 2,3,3',4,5',6
2 3 53 2,2',5,6' 108 2,3,3',4,5' 162 2,3,3',4',5,5'
3 4 54 2,2',6,6' 109 2,3,3',4,6 163 2,3,3',4',5,6
55 2,3,3',4 110 2,3,3',4',6 164 2,3,3',4',5',6
Diclorobifenili 56 2,3,3',4' 111 2,3,3',5,5' 165 2,3,3',5,5',6
4 2,2' 57 2,3,3',5 112 2,3,3',5,6 166 2,3,4,4',5,6
5 2,3 58 2,3,3',5' 113 2,3,3',5',6 167 2,3',4,4',5,5'
6 2,3' 59 2,3,3',6 114 2,3,4,4',5 168 2,3',4,4',5',6
7 2,4 60 2,3,4,4' 115 2,3,4,4',6 169 3,3',4,4',5,5'
8 2,4' 61 2,3,4,5 116 2,3,4,5,6
9 2.5 62 2,3,4,6 117 2,3,4',5,6
Eptaclorobifenili
10 2,6 63 2,3,4',5 118 2,3',4,4',5 170 2,2',3,3',4,4',5
11 3,3' 64 2,3,4',6 119 2,3,4,4',6 171 2,2',3,3',4,4',6
12 3,4 65 2,3,5,6 120 2,3',4,5,5' 172 2,2',3,3',4,5,5'
13 3,4' 66 2,3',4,4' 121 2,3',4,5',6 173 2,2',3,3',4,5,6
14 3,5 67 2,3',4,5 122 2',3,3',4,5 174 2,2',3,3',4,5,6'
15 4,4' 68 2,3',4,5' 123 2',3,4,4',5 175 2,2',3,3',4,5',6
69 2,3',4,6 124 2',3,4,5,5' 176 2,2',3,3',4,6,6'
Triclorobifenili 70 2,3',4',5 125 2',3,4,5,6' 177 2,2',3,3',4',5,6
16 2,2',3 71 2,3,4',6 126 3,3',4,4',5 178 2,2',3,3',5,5',6
17 2,2',4 72 2,3',5,5' 127 3,3',4,5,5' 179 2,2',3,3',5,6,6'
18 2,2',5 73 2,3',5',6 180 2,2',3,4,4',5,5'
19 2,2’,6 74 2,4,4',5
Esaclorobifenili
181 2,2',3,4,4',5,6
20 2,3,3' 75 2,4,4',6 128 2,2',3,3',4,4' 182 2,2',3,4,4',5,6'
21 2,3,4 76 2',3,4,5 129 2,2',3,3',4,5 183 2,2',3,4,4',5',6
22 2,3,4' 77 3,3',4,4' 130 2,2',3,3',4,5' 184 2,2',3,4,4',6,6'
23 2,3,5 78 3,3',4,5 131 2,2',3,3',4,6 185 2,2',3,4,5,5',6
24 2,3,6 79 3,3',4,5' 132 2,2',3,3',4,6' 186 2,2',3,4,5,6,6'
25 2,3',4 80 3,3',5,5' 133 2,2',3,3',5,5' 187 2,2',3,4',5,5',6
10
26 2,3',5 81 3,4,4',5 134 2,2',3,3',5,6 188 2,2',3,4',5,6,6'
27 2,3',6 135 2,2',3,3',5,6' 189 2,3,3',4,4',5,5'
28 2,4,4'
Pentaclorobifenili
136 2,2',3,3',6,6' 190 2,3,3',4,4',5,6
29 2,4,5 82 2,2',3,3',4 137 2,2',3,4,4',5 191 2,3,3',4,4',5',6
30 2,4,6 83 2,2',3,3',5 138 2,2,3,4,4',5' 192 2,3,3',4,5,5',6
31 2,4',5 84 2,2',3,3',6 139 2,2',3,4,4',6 193 2,3,3',4',5,5',6
32 2,4',6 85 2,2',3,4,4' 140 2,2',3,4,4',6'
33 2',3,4 86 2,2',3,4,5 141 2,2',3,4,5,5'
Octaclorobifenili
34 2',3,5 87 2,2',3,4,5' 142 2,2',3,4,5,6 194 2,2',3,3',4,4',5,5'
35 3,3',4 88 2,2',3,4,6 143 2,2',3,4,5,6' 195 2,2',3,3',4,4',5,6
36 3,3',5 89 2,2',3,4,6' 144 2,2',3,4,5',6 196 2,2',3,3',4,4',5',6
37 3,4,4' 90 2,2',3,4',5 145 2,2',3,4,6,6' 197 2,2',3,3',4,4',6,6'
38 3,4,5 91 2,2',3,4',6 146 2,2',3,4',5,5' 198 2,2',3,3',4,5,5',6
39 3,4',5 92 2,2',3,5,5' 147 2,2',3,4',5,6 199 2,2,3,3',4',5,5',6
93 2,2',3,5,6 148 2,2',3,4,5,6' 200 2,2',3,3',4,5,6,6'
Tetraclorobifenili
94 2,2',3,5,6' 149 2,2',3,4',5’6 201 2,2',3,3',4,5',6,6'
40 2,2',3,3' 95 2,2',3,5',6 150 2,2',3,4',6,6' 202 2,2',3,3',5,5',6,6'
41 2,2',3,4 96 2,2',3,6,6' 151 2,2',3,5,5',6 203 2,2',3,4,4',5,5',6
42 2,2',3,4' 97 2,2',3',4,5 152 2,2',3,5,6,6 204 2,2',3,4,4',5,6,6'
43 2,2',3,5 98 2,2',3,4,6 153 2,2',4,4',5,5' 205 2,3,3',4,4',5,5',6'
44 2,2,3,5' 99 2,2',4,4',5 154 2,2',4,4,5,6'
45 2,2',3,6 100 2,2',4,4',6 155 2,2',4,4',6,6'
Nonaclorobifenili
46 2,2',3,6' 101 2,2',4,5,5' 156 2,3,3',4,4',5 206 2,2',3,3',4,4',5,5',6
47 2,2',4,4' 102 2,2',4,5,6' 157 2,3,3',4,4',5' 207 2,2',3,3',4,4',5,6,6'
48 2,2',4,5 103 2,2',4,5',6 158 2,3,3',4,4',6 208 2,2',3,3',4,5,5',6,6'
49 2,2',4,5' 104 2,2',4,6,6' 159 2,3,3',4,5,5'
50 2,2',4,6 105 2,3,3',4,4' 160 2,3,4',4,5,6
Decaclorobifenili
51 2,2',4,6' 106 2,3,3',4,5 209 2,2',3,3',4,4',5,5',6,6'
11
Come si può vedere dalla tabella 2, il numero di possibili isomeri con lo stesso grado di clorazione
varia.
Tabella 2: Formula molecolare, nome, numero di isomeri, numerazione IUPAC, massa molecolare,
percentuale di cloro e numero di isomeri identificati.
Formula
Molecolare
Nome:Clorobifenili
Numero di
Isomeri
IUPAC-
No.
Massa
Molecolare
% di
Cloro
No. di isomeri
Identificati
C
12
H
9
Cl Mono 3 1-3 188.65 18.79 3
C
12
H
8
Cl
2
Di 12 4-15 233.10 31.77 12
C
12
H
7
Cl
3
Tri 24 16-39 257.54 41.30 23
C
12
H
6
Cl
4
Tetra 42 40-81 291.99 48.65 41
C
12
H
5
Cl
5
Penta 46 82-127 326.43 54.30 39
C
12
H
4
Cl
6
Esa 42 128-169 360.88 58.93 31
C
12
H
3
Cl
7
Epta 24 170-193 395.32 62.77 18
C
12
H
2
Cl
8
Octa 12 194-205 429.77 65.98 11
C
12
HCl
9
Nona 3 206-208 464.21 68.73 3
C
12
Cl
10
Deca 1 209 498.66 71.10 1
3. FORMAZIONE DEI PCB
Con temperature superiori ai 750 θC il benzene in presenza di piombo come catalizzatore reagisce
formando bifenili. Questo per reazione con cloro gassoso e in presenza di FeCl
3
come catalizzatore,
da origine a cloroderivati per sostituzione degli atomi di H. Quanto maggiore è la quantità di Cl
2,
tanto più lunga sarà la durata della reazione e tanto maggiore il grado di clorurazione con formazione
dei PCB (www.csgi.unifi.it).
12
4. ASPETTI CHIMICO-FISICI
Dal punto di vista chimico-fisico, i PCB sono caratterizzati da un’elevata stabilità dipendente
anch’essa dal differente grado di clorazione. In generale il punto di evaporazione e la lipofilia
aumentano con il maggior grado di clorazione, la tensione di vapore e la solubilità nell’acqua invece
diminuiscono.
Le caratteristiche più importanti dei PCB sono:
ξ stato liquido a temperatura ambiente,
ξ densità:1.1821566 kg/L,
ξ bassa solubilità in acqua, alta solubilità in solventi organici,
ξ alta temperatura di evaporazione: 170-380 °C,
ξ non esplosivo,
ξ bassa conduttività elettrica,
ξ conducibilità termica molto alta,
ξ stabilità elevata: alta resistenza alla degradazione termica e chimica (Fiedler, 2001).
5. TOSSICITÀ
Gli effetti tossici dipendono dal grado di clorazione e dal tipo di isomeri; i PCB meta- e para-
sostituiti sarebbero maggiormente attivi rispetto agli orto-sostituiti. La natura complessa delle
miscele di PCB complica la valutazione del rischio sull’uomo. A tale scopo è stato introdotto da Safe
il concetto di TEF (fattore di tossicità equivalente) che esprime il grado di tossicità di ciascun
congenere assumendo, come valore di riferimento, la tossicità del 2,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina
(TCDD). La valutazione del rischio di tossicità da PCB tramite il valore di TEF è possibile in quanto
il meccanismo, attraverso il quale PCB e TCDD determinano effetti tossici, è comune; essendo
entrambi idrocarburi aromatici alogenati hanno la capacità di legarsi al recettore per gli idrocarburi
arilici, una proteina citoplasmatica (AHR) presente nei tessuti e negli organi bersaglio.
I valori di TEF per congeneri di PCB diossina-simile proposti dalla World Health Organization
(1997), applicabili all’esposizione di PCB su mammiferi calcolati basandosi soprattutto su studi di