XIV
Continentale pur non facendo parte né della Comunità Europea né
dell’Unione Europea.
Lo studio per la redazione di questa tesi è stato svolto prendendo
come riferimento le fonti normative statunitensi, ricercate per lo più
attraverso internet.
Le fonti trovate sono state prese in considerazione valutandone
l’autenticità, la veridicità e l’autorevolezza.
L’interpretazione delle norme è stata pressoché letterale, altrimenti
si sarebbe rischiato di discostarsi eccessivamente dal significato scelto per
lo scritto.
Una volta raccolte le norme di diversi Stati, si è iniziato a dare vita
ad un primo elaborato che è stato successivamente integrato con la ricerca
di nuove norme sempre più generali, oppure richiamate da altre fonti.
Per quanto riguarda la parte ragionieristica si è assunto come
riferimento il bilancio di una società per azioni statunitense, che è stato
raffrontato con le conoscenze acquisite durante lo studio, e
successivamente è stato eseguito un ulteriore confronto attraverso un’unica
fonte di interpretazione dei principi contabili, riconosciuta a livello
nazionale come fonte autorevole.
Per lo studio è stato preso in considerazione il bilancio della Fiat
Group s.p.a. e della sua controllata C.N.H. N.V., in quanto si è ritenuto utile
evidenziare le problematiche di redazione del bilancio secondo i principi
contabili statunitensi da parte di una società di uno stato membro
dell’Unione Europea.
INTRODUZIONE
Il bilancio d’esercizio e la revisione aziendale
Il bilancio d’esercizio è il procedimento tecnico contabile di
determinazione e di rappresentazione dei risultati ottenuti durante un
esercizio contabile.
Redigere un bilancio d’esercizio significa:
a. Compiere un insieme di atti e di valutazioni che permettono di
determinare il reddito d’esercizio ed il capitale di funzionamento;
tali atti si concretano nella formazione dell’inventario e nelle
scritture di assestamento
1
e di chiusura;
b. Compilare un documento, chiamato bilancio d’esercizio, che mette
in evidenza il reddito ed il capitale esistente al termine del periodo
considerato, derivanti dal sistema dei valori aziendali.
Il bilancio d’esercizio, inteso come documento si compone di due o
tre parti obbligatorie a secondo degli ordinamenti giuridici o da quanto
previsto dalle associazioni di categoria, ed altre complementari o
facoltative:
1) Lo Stato Patrimoniale, mette in evidenza il capitale esistente alla
fine di ogni esercizio, così come risulta dai processi di valutazione
necessari per giungere alla determinazione del reddito, secondo
criteri di funzionamento;
1
Astolfi & Negri, Ragioneria Applicata e Professionale, Tramontana, Milano, 1992, pag. 139 “Le
scritture di assestamento integrano e rettificano i valori contabili al fine di determinare il risultato
economico d’esercizo e il patrimonio di funzionamento e si suddividono in scritture di
completamento, di integrazione, di rettifica e di ammortamento.”
2
2) Il Conto Economico o conto Profitti e Perdite, mette in evidenza i
componenti positivi e negativi del risultato economico ottenuto
durante la gestione.
3) La nota integrativa è utilizzata al fine di fornire un’interpretazione,
delle informazioni contenute e per motivare le scelte effettuate;
4) Le informazioni complementari possono comprendere il rendiconto
finanziario ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto
5) I documenti accompagnatori possono comprendere la relazione
sulla gestione redatta dagli amministratori, la relazione dei sindaci e
la certificazione del bilancio da parte della società di revisione.
Il bilancio d’esercizio è un bilancio consuntivo ordinario, a
contenuto economico-patrimoniale: è consuntivo in quanto si redige a fine
esercizio, ordinario in quanto si effettua tutti gli anni, a contenuto
economico-patrimoniale in quanto mette in evidenza sia il risultato
economico, positivo o negativo, sia le parti del capitale alla chiusura
dell’esercizio. Attraverso un’opportuna classificazione dei dati, il bilancio
d’esercizio è inoltre in grado di fornire anche indicazioni di carattere
finanziario.
Il prospetto di bilancio può essere redatto secondo quanto previsto
dagli ordinamenti giuridici oppure secondo le disposizioni contenute nei
principi contabili.
Lo Stato patrimoniale può essere in forma scalare
2
(verticale), a
sezioni contrapposte
3
(forma orizzontale) e secondo criteri finanziari
4
2
Struttura adottata in Danimarca, Lussemburgo, Olanda, Irlanda e Gran Bretagna, ma gli
ordinamenti interni prevedono anche la redazione di bilanci in forma orizzontale
3
Struttura adottata in Italia, Belgio, Francia, Germania etc.
3
presentando sia le passività che le attività in ordine di liquidità ed esigibilità
decrescenti.
Stato Patrimoniale in forma scalare
+
Immobilizzazioni
Patrimonio circolante netto
(Attivo circolante – Debiti con durata non superiore all’anno)
-
-
Totale attivo dedotti i debiti con durata non superiore
all’anno
Debiti con durata superiore a un anno
Trattamento di fine rapporto
Fondi per rischi ed oneri
Patrimonio netto
Stato Patrimoniale redatto secondo criteri finanziari
Attivo Passivo
Passività a breve
Passività a medio lungo termine
Attività a breve
Attività immobilizzate
Patrimonio netto
Stato Patrimoniale a sezioni contrapposte
Attivo Passivo
Crediti v/ soci Patrimonio netto
Immobilizzazioni Fondi per rischi ed oneri
Attivo Circolante Trattamento di fine rapporto
Ratei e risconti Debiti
Ratei e risconti
Il Conto economico può avere:
a) la struttura a valore e costo della produzione e può essere in forma
verticale (progressiva) od in forma orizzontale (a sezioni
contrapposte);
b) la struttura a ricavi e costo del venduto e può essere in forma
verticale (progressiva) od in forma orizzontale (a sezioni
4
Struttura adottata negli Stati Uniti d’America
4
contrapposte).
Conto Economico con struttura a valore e costo della
produzione
-
Valore della produzione
Costo della produzione
+ / -
+ / -
+ / -
Differenza tra valore e costo della produzione
Proventi ed oneri finanziari
Rettifiche di valore delle attività finanziarie
Proventi ed oneri straordinari
-
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Utile perdita d’esercizio
Conto Economico con struttura a ricavi e costo del
venduto
-
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Costo della produzione
-
-
Utile (perdita) lorda sulle vendite
Costi di distribuzione
Costi di amministrazione
+ / -
+ / -
+ / -
Risultato operativo lordo della gestione caratteristica
Proventi ed oneri finanziari
Rettifiche di valore delle attività finanziarie
Proventi ed oneri straordinari
-
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Utile (perdita) d’esercizio
Il bilancio d’esercizio deve essere redatto secondo i principi
contabili previsti dagli ordinamenti giuridici nei casi in cui siano previsti, o
secondo i principi contabili riconosciuti dalle associazioni di categoria
nazionali od internazionali.
I principi contabili sono i postulati, i criteri, le procedure, i metodi
che stabiliscono le modalità di contabilizzazione delle operazioni di
gestione, i criteri di valutazione e i criteri di esposizione dei valori in
bilancio.
I postulati generali del bilancio d’esercizio possono essere
brevemente riassunti in:
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a) Utilità per i destinatari del bilancio, attendibilità ed imparzialità dei
dati in esso esposti;
b) Completezza dell’informazione;
c) Chiarezza del bilancio per renderlo comprensibile;
d) Neutralità del bilancio, che si deve fondare su principi contabili
indipendenti ed imparziali per non favorire gli interessi e le esigenze
di gruppi determinati;
e) Incompatibilità delle finalità del bilancio d’esercizio con le
valutazioni prospettiche dell’investitore;
f) Incompatibilità delle finalità del bilancio d’esercizio con la
determinazione del reddito fiscale;
g) Principio di prudenza;
h) Principio della periodicità;
i) Comparabilità dei bilanci tra più esercizi indicando le variazioni
relative ai criteri di valutazione, gli effetti sul risultato d’esercizio e
sul patrimonio netto, i mutamenti strutturali e gli eventi di natura
straordinaria;
j) Omogeneità, nel senso che deve essere indicata la stessa moneta di
conto per tutti i dati di bilancio;
k) Costanza di applicazione dei principi contabili e dei criteri di
valutazione;
l) Principio della competenza;
m) Significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro
presentazione in bilancio;
n) Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio;
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o) Conformità del procedimento di formazione del bilancio ai corretti
principi contabili;
p) Adeguatezza dell’informativa supplementare.
Il sistema informativo di bilancio è lo strumento previsto dalla
dottrina ragionieristica, dalla prassi contabile e dalla legge per
rappresentare l’azienda nei suoi aspetti patrimoniali, finanziari ed
economici.
L’interpretazione del bilancio si attua in più fasi, la prima consiste
nell’interpretazione letterale, cioè nell’individuazione del significato delle
poste di bilancio. La seconda fase consiste nell’interpretazione revisionale,
cioè nella verifica dell’attendibilità del bilancio, e può essere effettuata dagli
uffici interni preposti all’internal auditing, dal collegio sindacale, dalla
società di revisione che ha ricevuto l’incarico di rilasciare la certificazione
di bilancio, da coloro che effettuano le ispezioni fiscali e dal magistrato o
da consulenti tecnici da esso nominati.
Il bilancio d’esercizio può essere utilizzato per più scopi dai diversi
attori economici presenti e futuri che intrattengono rapporti con l’impresa
(stakeholders) quali gli investitori, i dipendenti, i finanziatori, i fornitori ed
altri creditori commerciali, i clienti, i governi e le relative istituzioni ed il
pubblico. Questi soggetti utilizzano i bilanci al fine di soddisfare alcune tra
le diverse esigenze d’informazione.
Tra queste esigenze si possono citare:
a) gli investitori di capitale di rischio ed i loro consulenti, che sono
interessati al rischio inerente al proprio investimento ed ai profitti
che ne derivano; essi necessitano di informazioni che servono a
7
decidere se acquistare, mantenere o vendere le partecipazioni nelle
società; gli azionisti sono inoltre interessati ad informazioni che
consentano loro di valutare la capacità dell’impresa di distribuire
dividendi.
b) i dipendenti e i loro organi rappresentativi sono interessati alle
informazioni sulla stabilità e sul grado di redditività della società in
cui sono impiegati; essi sono anche interessati ad informazioni sui
livelli di remunerazione, sulle indennità pensionistiche e sulle
opportunità d’impiego.
c) i finanziatori sono interessati ad informazioni che li rendano in
grado di valutare se i loro prestiti, ed i relativi interessi, saranno
pagati alle scadenze contrattuali.
d) i fornitori ed altri creditori commerciali sono interessati ad
informazioni che li pongano in grado di valutare se le somme loro
dovute saranno regolarmente pagate; i fornitori sono di solito
interessati all’impresa per un periodo più breve rispetto ai
finanziatori, a meno che essi non dipendano dall’impresa nel caso
questa costituisca uno dei maggiori clienti per il prosieguo della loro
attività.
e) i clienti sono interessati ad informazioni sulla continuità
dell’impresa, specialmente quando hanno un impegno a lungo
termine o sono in rapporto di dipendenza dalla stessa.
f) i governi e loro istituzioni sono interessati all’allocazione ed
all’utilizzo delle risorse produttive; essi richiedono informazioni
anche al fine di regolare l’attività delle imprese e decidere le
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politiche fiscali, nonché come base per determinare il reddito
nazionale ed altre statistiche.
g) Le imprese, per esempio, possono fornire un sostanziale contributo
all’economia locale in molti modi, determinando il numero di
persone occupate e il rapporto con gli operatori locali; i bilanci
possono essere utili agli altri operatori attraverso le informazioni
sulle prospettive di sviluppo di un’impresa e sui diversi rami della
sua attività.
Non tutte le esigenze di informazione di questi utilizzatori possono
essere soddisfatte dai bilanci, anche se alcune di esse sono comuni a tutti
gli utilizzatori.
Gli amministratori di un’impresa hanno la primaria responsabilità
nella preparazione del bilancio e sono interessati alle informazioni
contenute in esso. Gli amministratori hanno la possibilità di determinare la
forma e il contenuto di tali informazioni aggiuntive al fine di soddisfare le
proprie esigenze. La trattazione di tali informazioni, tuttavia, esula
dall’ambito di questo studio. I bilanci sono basati sulle informazioni
utilizzate dagli amministratori circa la situazione patrimoniale, il conto
economico e le variazioni nella struttura finanziaria dell’impresa.
Il bilancio d’esercizio di un’impresa per avere valore nei confronti
dei terzi deve essere certificato da una società di revisione appositamente
nominata oppure da un revisore dei conti iscritto nei registri appositi o dal
collegio sindacale nominato dall’assemblea ordinaria dei soci. Le
procedure per certificare un bilancio rientrano nell’ambito della revisione
aziendale.
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La revisione aziendale è l’insieme delle procedure di controllo con
le quali si effettuano le verifiche della contabilità aziendale, o di parti di
essa e del bilancio d’esercizio, che si realizza mediante il controllo del
sistema informativo al fine di accertare i principi di ragioneria
generalmente accettati, la corretta applicazione delle procedure contabili e
l’affidabilità dei dati e delle informazioni che si ottengono in base alle
necessità dell’impresa e delle ricerche applicate.
Nei paesi anglosassoni assume:
“la denominazione di Auditing che deriva dal latino
“Auditores”, nome dato ai controllori dei conti che
“ascoltavano” le spiegazioni che venivano loro fornite dai
controllati. L’Auditing può essere sia esterno che interno ed è
effettuato da persone dette Revisori od Auditors”.
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Si rileva che l’ambito di controllo rimane quello della validità delle
rilevazioni sistematiche sui fatti amministrativi e la loro regolare
applicazione, ma l’indagine investe lo stesso processo di controllo al fine
di garantirne la sicurezza nei risultati.
L’Auditing Interno od Internal Auditing consiste nelle revisioni
amministrative eseguite da personale dipendente dell’azienda, ha come
scopo di verificare la veridicità e la regolarità delle registrazioni contabili,
l’efficacia dei controlli interni e la funzionalità delle procedure attuate.
L’Auditing esterno od External Auditing consiste nelle revisioni
amministrative e contabili eseguite da persone indipendenti; ha come scopo
di verificare che i dati contabili riflettano correttamente la situazione
finanziaria, economica e patrimoniale dell’azienda. La presenza di revisori
esterni dovrebbe portare evidenti benefici, in quanto spinge l’azienda
5
Ivi p. 183
10
revisionata a rafforzare il suo sistema informativo, a snellire o
modernizzare procedure superate od a potenziare il servizio di auditing
interno in funzione dei programmi dei lavori degli auditors esterni.
Gli scopi della revisione sono
1) il rilascio della certificazione di bilancio, che consiste in una
dichiarazione di attendibilità rilasciata da una società di revisione,
esterna ed indipendente dalla società revisionata, che garantisce la
sostanziale correttezza del bilancio e fa si che le informazioni in
esso contenute acquistino credibilità nei confronti dei terzi;
2) cogliere per tempo sintomi degenerativi di una situazione aziendale
e quindi avere una funzione preventiva;
3) accertare possibili azioni fraudolente od indagare sui sospetti di
comportamenti scorretti tenuti dagli amministratori o dipendenti
dell’azienda;
4) supportare le valutazioni dell’azienda o di rami di essa in occasione
di operazioni straordinarie quali cessioni, scorporazioni, scissioni,
fusioni od in occasione della compravendita di rilevanti pacchetti
azionari.
La revisione contabile è particolarmente utile ed importante per
1) un incisivo controllo della correttezza dell’operato degli
amministratori ai fini di una maggiore tutela dei creditori sociali;
2) le maggiori garanzie di attendibilità offerte dal bilancio d’esercizio
offerte all’amministrazione fiscale che ai finanziatori, specie
bancari;
3) ottenere l’ammissione alla quotazione delle azioni ai mercati
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regolamentati.
Per poter eseguire la revisione di un bilancio o di altro controllo
connesso alla revisione aziendale è necessario rispettare i principi di
revisione previsti dalle associazione di categoria
6
o dalle organizzazioni
internazionali come lo I.A.S.B./I.A.S.C. (International Accounting Standards
Board).
Per poter esprimere il loro giudizio professionale, i revisori devono
svolgere la loro attività secondo le norme tecnico deontologiche (principi di
revisione) che comportano:
1) la conoscenza e la valutazione del grado di affidabilità del sistema
contabile amministrativo dell’azienda,
2) la verifica, con il metodo del campione, dei procedimenti di
rilevazione, valutazione e rappresentazione applicati all’azienda.
I principi di revisione sono costituiti da norme etiche e regole
tecniche. Le prime prevedono:
a) la competenza delle persone che effettuano la revisione;
b) l’indipendenza, ossia l’imparzialità, l’obiettività e l’integrità morale
dei revisori;
c) la diligenza professionale con la quale deve essere svolto il lavoro di
revisione.
Le regole tecniche consistono:
a) nella pianificazione e programmazione del lavoro di revisione;
b) nell’organizzazione e nella supervisione del personale addetto alla
6
Per l’Italia è il Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti, per gli Stati Uniti il Financial
accounting standards board (FASB) e l’American Institute of Certified Public Accountants (AICPA)
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revisione;
c) nella valutazione dell’affidabilità del sistema contabile –
amministrativo;
d) nella determinazione dell’estensione dei campioni con i quali
verificare i sondaggi; maggiore è il grado di affidabilità accertato,
minore sarà l’estensione dei campioni di controllo e viceversa;
e) nella raccolta di elementi validi, sufficienti, documentati, probativi
su cui basare il giudizio di revisione;
f) nel redigere dei fogli di lavoro durante i lavori che costituiscono la
documentazione, ed a secondo dell’utilizzo possono essere utilizzati
per più esercizi (permanent files) oppure solo per l’esercizio in
questione (current files).
Dopo aver revisionato il bilancio i revisori devono certificarlo ed a
secondo dei risultati ottenuti, viene dato un giudizio che può comportare il
rilascio della certificazione oppure no. Il giudizio può essere:
1) rilascio della certificazione nei casi in cui
i. il giudizio è positivo;
ii. il giudizio è positivo con evidenziazione delle deviazioni dai
corretti principi contabili;
iii. il giudizio è con eccezioni (dovuta a deviazioni dai principi
contabili o da impedimenti nell’applicazione di principi di
revisione tali da non togliere significato al bilancio nel suo
complesso);
iv. il giudizio è con riserva (dovuta ad incertezze sulla conclusione
di eventi che possono avere riflessi quantificabili o non
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quantificabili sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica dell’azienda);
2) non rilascio della certificazione nei casi di:
i. giudizio contrario (dovuto alla mancata corrispondenza del
bilancio alle scritture contabili, al mancato rispetto dei principi
contabili e delle norme che regolano la formazione ed il
contenuto del bilancio);
ii. dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio sul
bilancio (dovuta all’impossibilità di applicare i principi di
revisione o all’esistenza di incertezze di particolare gravità).