6
ogni epoca storica, non solo facilitano la comunicazione e la conoscenza, ma
provocano cambiamenti fondamentali nella vita culturale ed economica;
culturale perchØ questi strumenti Ł come se diventassero estensione dei propri
sensi modificando la percezione umana, economica perchØ l informazione Ł
una merce facilmente monetizzabile che d valore ai prodotti del mercato. La
fitta rete di interconnessione fra elaboratori Ł il rivoluzionario strumento della
comunicazione odierna, in quanto riesce a interconnettere in tempo reale nodi
della rete che si trovano a distanze planetarie non annullando, (questo il
pensiero dei futurologi di Internet agli albori della diffusione della nuova
tecnologia, in seguito ampiamente smentito da studi recenti sul tema) ma
ridefinendo la nozione di spazio e tempo.
Come ci documenta Castells analizzando i dati raccolti da Matthew Zook
(2001, pp.195-225), l avvento di Internet, la rete delle reti , non ha cancellato
la geografia ma la ha riconfigurata secondo una propria logica che lo stesso
Castells definisce spazio dei flussi : Internet h a una propria geografia fatta di
network e nodi che elaborano il flusso informazionale generato e gestito dai
luoghi . Il nuovo scenario che si apre nel mondo gl obalizzato Ł quindi quello di
grandi metropoli interconnesse che continuano la loro incessante
urbanizzazione includendo nella rete alcune regioni ed escludendone altre. Per
chi sta dentro la rete i vantaggi sono elevati in termini economici e di
immagine, invece chi ne rimane escluso vede allargarsi sempre piø il divario.
L obiettivo del primo capitolo Ł quello di analizzare a livello macro le frontiere
della nuova tecnologia, definendo brevemente le ICT e presentandone la storia
della loro ascesa. Non solo questo per , ma anche contestualizzare le ICT
nella nuova organizzazione produttiva mondiale, parlare del nuovo paradigma
tecnologico dell informazione. Tutto questo prendendo spunto dalla visione
discontinua che Castells propone tra il vecchio paradigma tecnologico del
fordismo e il nuovo ridefinito informazionalismo nel volume La nascit
della societ in rete .
La seconda parte del primo capitolo intende invece scoprire che cosa Ł una rete
e i vantaggi che porta questa configurazione da un punto di vista strutturale e
geografico. Il vero vantaggio della configurazione rete Ł quello di non avere
7
vincoli gerarchici ma di espandersi senza limiti a livello orizzontale. Questo le
conferisce quel carattere di flessibilit che Ł pertinente allo scenario
globalizzato del mondo contemporaneo. L ultimo paragrafo invece cerca di far
luce sui cambiamenti che hanno rivoluzionato il settore economico fino
addirittura a mettere sulla bocca di tutti gli studiosi un termine coniato negli
ultimi anni: New Economy . Se ne parla tanto, ma cosa Ł in realt questa
new economy ? L espressione sta ad indicare le at tivit , le aziende e gli
investimenti basati sulle ICT che si sviluppano e sono gestibili attraverso
Internet. Un esempio sempre piø diffuso di new eco nomy Ł il commercio
elettronico, il cui sviluppo Ł dovuto alle tecnologie P2P e all uso di strumenti
sicuri per transazioni commerciali.
Una volta fornito un quadro generale, il secondo capitolo intende argomentare
sul fenomeno digital divide . Si scopre che la def inizione approssimativa che
spesso viene accostata a questo termine (disuguaglianza nell accesso alle
tecnologie informatiche) in realt Ł molto imprecisa per il fatto che esistono
differenti tipi di digital divide e numerosissimi sono i fattori che influenzano il
fenomeno. Dipende dal livello di analisi che si intende adottare. Pippa Norris
(2001) distingue tre tipi di divario: globale, sociale e democratico. Mentre i
primi due si riferiscono in termini di mero accesso (globale per quanto riguarda
il divario che si crea tra un paese piø sviluppato e uno meno, sociale per quanto
concerne il divario che si crea tra un gruppo sociale e un altro), il terzo si
riferisce al livello di partecipazione politica del cittadino attraverso l accesso a
Internet. Le nuove tecnologie potrebbero favorire il processo di distribuzione
della conoscenza e dell informazione anche per quei paesi e quei gruppi sociali
che fino ad oggi sono stati emarginati dalle vecchie tecnologie, ma a quanto
pare la situazione non Ł cos rosea: Ł dimostrato, infatti, che la diffusione delle
ICT sta allargando la forbice del digital divide sia tra i paesi che tra i gruppi
sociali all interno dei paesi. Il resoconto UNCTAD (United Nations
Conference on Trade and Development) delle Nazioni Unite (2007) ha
fotografato il rapporto fra paesi ricchi e poveri e ICT: il divario globale Ł in
progressivo miglioramento rispetto a qualche anno fa, Ł passato da un rapporto
di dieci a uno tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo (2002) a un
8
rapporto di sei a uno (2006). Il grande gap riman e a livello strutturale, ossia
nella disponibilit della banda larga, o broadband. Con questa espressione ci si
riferisce in generale alla trasmissione dati che consente di inviare piø dati
simultaneamente, per aumentare l effettiva velocit di trasmissione e
permettere l uso di applicazioni, contenuti, servizi ad elevati livelli di
interattivit . Il rapporto UNCTAD 2007 rivela il b oom elettronico che sta
investendo paesi come la Cina e l India, l arretrat ezza infrastrutturale
dell Africa (tranne in Sudafrica), la relativa stagnazione di sviluppo ICT degli
U.S.A.(anche se rimane il paese maggiormente dotato di infrastrutture) e
dell Unione Europea. Particolarmente utile mi Ł stato Sartori (2003)
fornendomi vari spunti nell approccio al tema.
Nella parte finale del capitolo si cerca di far luce sulle possibili strade da
intraprendere per ridurre la disuguaglianza nell accesso alla rete analizzando il
rapporto tra politica e Internet. In un paese democratico con cultura
cosmopolita e apertura verso l esterno risulta piø facile l utilizzazione della
nuova tecnologia. E soprattutto, risulta determinante un atteggiamento politico
maggiormente liberale piuttosto che conservatore, rivolto per esempio ad una
alfabetizzazione informatica e a una politica di liberalizzazione nei confronti
del settore delle telecomunicazioni. Inoltre si accennano possibili soluzioni per
la lotta al divario globale, per esempio l adozione di software open-source che
riduce notevolmente i costi, soprattutto per quei paesi che si trovano
maggiormente svantaggiati, e i progetti messi in campo dalle organizzazioni
internazionali nella lotta contro il sottosviluppo. Gli organismi sovranazionali,
ONU e i paesi del G8, anche se non hanno prodotto risultati tangibili, hanno
comunque portato al centro dell attenzione la problematica da affrontare. Il
terzo capitolo punta la lente di ingrandimento sul caso italiano. La situazione
del nostro paese Ł di costante ritardo nei confronti degli altri paesi dell Unione
Europea. Il rapporto Osservatorio Banda Larga Between 2008 ci mostra come
il problema italiano sia dovuto sia alla carenza di infrastrutture, come dimostra
l assenza di banda larga nei comuni lontani dai centri abitati di medie e grandi
dimensioni, sia a un basso livello di alfabetizzazione informatica. I governi
che si avvicendano non riescono a cogliere l importanza dell investimento
9
nelle ICT, cosa a cui invece si dedicano costantemente gli altri paesi dell UE
(rapporto 2008 di Assinform, associazione italiana per l Information
Technology). In questo capitolo sar analizzato la relazione della pubblica
amministrazione, delle imprese e dei cittadini con le ICT prendendo come
punti di riferimento vari rapporti stilati dai maggiori enti di ricerca pubblici e
privati come l ISTAT, EUROSTAT, ASSINFORM. Importanza primaria Ł
data allo squilibrio italiano rispetto agli altri Paesi europei e alla scoperta delle
variabili che influenzano l accesso e le abitudini on-line degli italiani. Un
intero paragrafo Ł stato dedicato allo squilibrio nella copertura di banda larga
causato dalla particolare configurazione territoriale e dal debole interesse verso
aree non considerate appetibili dal mercato e dai service provider.
Sar trattato l argomento sulle nuove possibilit r appresentate dalle tecnologie
Wi-Fi e Wi-Max che si stanno diffondendo a livello internazionale ma che in
Italia sono ancora ad uno stato embrionale di sviluppo. Wi-max Ł una
tecnologia che permette la connessione a banda larga non attraverso mezzo
fisico (come per esempio doppino telefonico o adsl) ma tramite trasmissione di
onde radio. Il tutto a costi molto bassi perchØ la trasmissione dati non ha
bisogno di cavi ma avviene direttamente via onde radio giungendo nelle case,
sul computer, in ufficio e sul telefono mobile grazie a una rete di antenne
installate sul territorio che possono coprire fino a 50 km ciascuna. Per questo
Wimax Ł in grado di coprire facilmente le metropoli, ma soprattutto le aree
meno accessibili dove Ł difficile e poco economico arrivare con le tecnologie
tradizionali. Wimax sta davvero rappresentando una speranza per superare il
digital divide e incrementare cos crescita la economica e sociale del nostro
paese. In ultima istanza si cerca di profilare una qualche possibile direzione nel
superamento di questo grosso problema italiano, che rischia di dividere in due
categorie, di serie A e B, i territori e i cittadini che vi abitano.
10
CAP.1 SOCIETA DELL INFORMAZIONE
1.1 INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY
(ICT).
Dare una definizione di ICT (Information and Communication Technology) si
rivela un operazione estremamente difficile, dato che non esiste una
definizione univoca, tuttavia non Ł difficile delinearne da un lato gli strumenti
e le tecnologie che ne fanno parte, dall altro le funzioni e gli ambiti che la
nuova tecnologia va a ricoprire.
L acronimo ICT nasce dalla convergenza tra tecnologie appartenenti a due
ambiti precedentemente separati: IT (Information Technology) che sta a
rappresentare il settore dell informatica (contrazione tra informazione e
automatica ), scienza che si occupa della risoluz ione dei problemi con
l aiuto dei computer e CT (Communication Technolog y) ovvero il settore
riguardante le tecnologie della telecomunicazione (Sawyer, 2005). Va da se che
una definizione approssimativa di ICT si potrebbe dare come l insieme di
diverse componenti (persone, apparecchiature, applicazioni, procedure),
denominato sistema informativo, che ha il fine di raccolta, elaborazione dei
dati in informazioni e trasmissione dei risultati ottenuti attraverso reti di
comunicazione (Sawyer, 2005).
1.1.1 Information Technology: operazioni di un computer
I dati che sono contenuti in un computer, sia che siano immagini o suoni,
vengono rappresentati sotto forma di numeri binari 0, 1. Lo 0 significa assenza
di corrente elettrica in un determinato circuito mentre l 1 sta a rappresentare la
presenza di corrente elettrica, entrambi rappresentano l unit di misura piø
piccola nel sistema numerico binario. Quando si parla di nuovi media ci si
riferisce proprio a questa caratteristica peculiare della comunicazione attuale,
11
che si differenzia rispetto ai vecchi media in quanto i dati sono rappresentati in
formato analogico, cioŁ da onde a variazioni continue.
Il computer, anche detto elaboratore, per la sua principale funzione di
elaborazione dati, svolge cinque operazioni fondamentali:
Operazioni di input: immissione di dati, che possono essere di varia natura
(caratteri, suoni, immagini etc.) mediante dispositivi di input come tastiera,
mouse, scanner, microfono etc.
Elaborazione: l operazione di elaborazione consente di trasformare i dati in
informazioni, per esempio, eseguire operazioni matematiche e logiche semplici
o complesse servendosi del microprocessore.
Memorizzazione: i dati e le informazioni vengono memorizzati nel calcolatore
per permetterne la conservazione. La memoria pu es sere temporanea o di
lavoro (RAM), oppure permanente (ROM) come nel caso del disco fisso, CD-
Rom, disco Floppy, chiavi di memoria USB.
Operazioni di output: il risultato ottenuto, cioŁ le informazioni, possono essere
riprodotte tramite dispositivi di output come monitor, casse acustiche,
stampante etc.
Operazioni di comunicazione: le informazioni ottenute, in qualsiasi formato,
possono essere inviate ad un altro elaboratore tramite linee telefoniche, cavi o
sistemi wireless.
1.1.2 Communication Technology
La trasmissione delle informazioni pu avvenire in vari modi, sia con mezzo
fisico, sia con sistemi wireless. In ogni caso, per determinare la velocit di
trasmissione, dobbiamo calcolare la quantit di inf ormazioni che possono
essere inviate in un dato periodo di tempo. Per definire questa espressione si
usa il termine banda . Per i segnali digitali l am piezza di banda si misura in
bit al secondo (bit/s). Piø grande Ł l ampiezza, maggiore Ł la quantit di
informazioni che gli utenti riescono a trasmettere e ricevere nello stesso
secondo.
Esistono vari canali di comunicazione via cavo:
12
Doppino telefonico (1-128 Kbit/s): Ł il canale di comunicazione dati che si
serve dei cavi gi installati per il funzionamento delle linee telefoniche.
E quello maggiormente diffuso al mondo, anche se nei paesi piø sviluppati Ł
stato quasi interamente soppiantato da canali piø veloci. Si tratta dell intreccio
di due fili di rame che hanno un potenziale di trasmissione molto lenta. Questo
mezzo permette connessioni Dial-up a 56 Kbit/s o ISDN 128 Kbit/s a costi
piuttosto bassi, ma anche connessioni ADSL che permettono modeste (16-640
Kbit/s) velocit di dati in uscita, ma sostanziali (1,5-8,4 Mbit/s) in ambito di
ricezione. Altro modo di trasmissione Ł la linea T1, esso consiste in 24 singoli
circuiti telefonici per ottenere velocit di trasmi ssione fino a 1,5 Mbit/s.
Cavo coassiale (fino a 200 Kbit/s): Ł costituito al centro da un singolo
conduttore di rame, circondato da un isolante elettrico a sua volta avvolto da
una maglia di rame intrecciata. Il tutto racchiuso da una guaina di protezione.
Questa disposizione permette una minore suscettibilit al rumore e al disturbo
tipico della trasmissione a doppino telefonico permettendo maggiori velocit
del doppino telefonico.
Cavo a fibre ottiche (da 100 Mbit/s a 2 Gbit/s): Ł costituito da un fascio di cavi
sottilissimi in materiale vetroso o silicio, che propagano i dati sotto forma di
impulsi luminosi. La fibra ottica rappresenta la tecnologia piø avanzata
attualmente disponibile grazie alle sua elevata qualit e velocit nella
trasmissione dati.
I canali di comunicazione wireless (senza cavo) sono:
Trasmissione a infrarossi (da 1 a 4 Mbit/s): Le onde a infrarossi permettono di
inviare e ricevere dati su modeste distanze, soprattutto nei computer portatili.
Tuttavia lo svantaggio risiede nell impossibilit d i comunicazione nel caso in
cui vi fossero ostacoli tra trasmettitore e ricevitore.
Radio a microonde (45 Mbit/s): si basa sulla trasmissione di radiazioni
elettromagnetiche (microonde) fino a 40-50 km di distanza fra il ricevitore e il
trasmettitore. Le microonde hanno lunghezza d onda compresa tra le gamme
superiori delle onde radio e della radiazioni infrarosse.
La nota negativa proviene dalla necessit assoluta di una connessione diretta
senza ostacoli tra trasmettitore e ricevitore, inoltre per garantire copertura del