6
Per rendere piø chiare le conclusioni abbiamo voluto constatare,
empiricamente, come questo nuovo approccio al mercato sia applicato
nelle imprese. Il nostro riferimento Ł stata una grande impresa, la
Procter & Gamble, che da sempre considera la conoscenza
approfondita del consumatore come uno dei pilastri della propria
filosofia gestionale.
7
&DSLWRORSULPR
,OFRQVXPRQHOQXRYRFRQWHVWRFRPSHWLWLYR
,QWURGX]LRQH
Apriamo il nostro studio considerando gli aspetti salienti e le
caratteristiche del nuovo consumatore a seguito delle profonde
evoluzioni registratesi negli ultimi anni. E bene ricordare come il
comportamento del consumatore, in quanto espressione della natura
umana, presenti un elevata complessit che non consente di
inquadrarlo all interno di categorie prestabilite; considerazione che,
come avremo modo di analizzare, vale ancora di piø nel nuovo
contesto di riferimento. Ad aumentare notevolmente la complessit
dell analisi va aggiunto che diversi possono essere i fattori di
influenza che incidono sulle caratteristiche del consumatore, fattori
che non sono necessariamente economici, ma anche sociologici e
psicologici.
8
Fatta questa premessa cercheremo di tracciare le linee di
evoluzione principali del comportamento del consumatore valutando
se, effettivamente, ci si dirige verso forme di consumo piø consapevoli
e razionali rispetto a quelle degli anni precedenti. Per fare ci
evidenzieremo innanzitutto quelle che sono le piø importanti tendenze
a livello sociologico e psicologico, espressioni di quel grande processo
di cambiamento che, nei paesi anglosassoni, viene definito come SRVW
PRGHUQR.
Nel secondo paragrafo la nostra attenzione sar spostata sulle
nuove tecnologie che impattano non solo sul piano economico ma
anche, forse soprattutto, sul piano sociologico. Cercheremo di far
emergere gli effetti dell influenza dei nuovi strumenti tecnologici (tra
i quali Internet) sia sul piano delle caratteristiche dell individuo
consumatore, sia sul piano del nuovo rapporto che si viene ad
instaurare con l impresa.
Il movimento consumerista sar invece l oggetto di discussione
durante il terzo paragrafo. Proprio il consumerismo rappresenta forse
la migliore espressione dell accresciuta consapevolezza del cittadino
nei confronti dei propri diritti di consumatore. Sar dunque necessario
9
analizzare l evoluzione di questo movimento (facendo emergere le
differenze tra il nostro paese e gli altri paesi industrializzati),
individuare le ragioni economiche alla base delle associazioni dei
consumatori e le funzioni principali svolte dalle stesse per la tutela dei
diritti del consumatore. Faremo inoltre alcune prime considerazioni
sul rapporto tra le associazioni e l impresa per cominciare a valutare
come sia possibile per le aziende rispondere alle esigenze del nuovo
consumatore. Questo aspetto sar tuttavia approfondito nel corso dei
capitoli successivi.
Per chiudere approfondiremo gli interventi legislativi posti per
la tutela e la protezione del consumatore sia a livello comunitario sia a
livello nazionale, ponendo in particolare l attenzione sul Trattato di
Amsterdam (che ha introdotto per la prima volta in maniera chiara una
sorta di ELOO RI ULJKWV del consumatore) e sulla legge del 30 Luglio
1998 n 281, che ha invece il merito di aver disciplinato per la prima
volta in maniera organica la materia.
10
(YROX]LRQHGHOFRPSRUWDPHQWRGHOFRQVXPDWRUH
Numerosi sociologi utilizzano il termine SRVW PRGHUQR per
individuare il processo di cambiamento del consumatore in atto negli
ultimi anni1; si suole indicare con questo termine il fenomeno di
disgregazione sociale e di crescita d importanza assunta dalle
componenti simboliche ed estetiche2. A ben vedere questa
denominazione, che era originariamente adottata in architettura, Ł di
uso comune nei paesi anglosassoni, in quanto negli altri paesi europei
si tende ad identificare il medesimo cambiamento con il termine
LSHUPRGHUQR
. In tal proposito Ł interessante ricordare la posizione di
Codeluppi4, il quale ritiene piø opportuno parlare di societ
ipermoderna LQ TXDQWR SL FKH XQ SDVVDJJLR DG XQD VLWXD]LRQH
SRVW!! DG XQD UHDOWj FRPSOHWDPHQWH GLYHUVD GD TXHOOD FKH
FDUDWWHUL]]DYDODPRGHUQLWjFLzFKHVWLDPRDWWUDYHUVDQGRqXQDIDVH
LQ FXL OD VWHVVD PRGHUQLWj YLHQH SRUWDWD DOO¶HFFHVVR GLYHQWD
1
Brown S. (1995), 3RVWPRGHUQ 0DUNHWLQJ, Rutledge, London e 3RVWPRGHUQ 0DUNHWLQJ ,
International Thomson Business Press, London
2
Jameson F. (1989), ,OSRVWPRGHUQRRODORJLFDFXOWXUDOHGHOWDUGRFDSLWDOLVPR, Garzanti, Milano
3
Lyotard J. F. (1981), /DFRQGL]LRQHSRVWPRGHUQDUDSSRUWRVXOVDSHUH, Feltrinelli, Milano
4
Codeluppi (2000), ,OPDUNHWLQJHLOQXRYRFRQVXPDWRUH, Micro & Macro Marketing, Milano, vol.
9 fasc. 1 pagg. 9 - 27
11
VRYUDEERQGDQWHHGqVRJJHWWDDGXQSURFHVVRGLDFFHOHUD]LRQHGLWXWWL
LSULQFLSDOLIHQRPHQLFKHO¶KDQQRVHPSUHFRQWUDVVHJQDWD .
0DFURWHQGHQ]H
Analizziamo, per cominciare, quelle che sono le macrotendenze
principali di cambiamento della societ e dell individuo-consumatore1.
)UDPPHQWD]LRQHHLQVWDELOLWj. All interno di un contesto storico
non piø caratterizzato da un evoluzione statica e lineare, ma da
un evoluzione rapida e discontinua, si riscontra una progressiva
riduzione d importanza della distinzione in classi sociali a favore di
una societ fondata sul singolo individuo e dunque piø frammentata. Il
singolo non Ł dunque piø classificabile all interno di categorie
predefinite perchØ ciascun individuo presenta proprie caratteristiche.
Di conseguenza aumenta l instabilit e le tendenze contraddittorie di
una cultura sociale sempre piø complessa2. Decade ad esempio
l egemonia della cultura maschile sostituita dalla cultura DQGURJLQD
1
Tardia T. (2000), &RQVXPDWRULQXRYLELVRJQLHQXRYHWHQGHQ]H, PMI, fasc. 9 pag. 53-58
2
Fumagalli G. M. (1999), ,OQXRYRSURILORGHOODGRPDQGD, fasc. 3 pp. 140 141
12
che tende ad unificare i due sessi fondendo razionalit ed intuizione,
rigore e fantasia1.
1XRYHWHFQRORJLHHQXRYHIRUPHGLFRPXQLFD]LRQH La societ in
cui viviamo Ł sempre piø caratterizzata dalle innovazioni tecnologiche
e alcune di queste sono cos radicali da generare un cambiamento
nell uomo e nel suo rapporto con gli oggetti2. In particolare il personal
computer Ł sicuramente quello che ha avuto l impatto maggiore,
perchØ con il suo utilizzo Ł possibile giocare, acquistare, ascoltare
musica, vedere film ecc. In generale le nuove tecnologie hanno inciso
soprattutto nell ambito della gestione del tempo libero, sia perchØ
offrono nuove possibilit del suo impiego, sia perchØ consentono al
singolo di non occuparsi di attivit a basso valore aggiunto che
finiscono solamente per ridurre il tempo di svago a disposizione3.
Inoltre hanno consentito di ridurre il tempo dedicato al processo di
acquisto (c.d. WLPHVDYLQJ) grazie all offerta di una grande quantit di
informazioni di rapido accesso ed utilizzo. Questo ragionamento ha
comunque valore quasi essenzialmente per i prodotti ad acquisto
1
Busacca B. (1990), /¶DQDOLVLGHOFRQVXPDWRUH6YLOXSSLFRQFHWWXDOLHLPSOLFD]LRQLGL0DUNHWLQJ,
EGEA, Milano
2
Iasevoli G. (1996), &RQVXPLHFRQVXPDWRULQXRYLVFHQDULSHULOPDUNHWLQJ, Guerini, Milano
3
Tardia T. (1998), ,OFRQVXPDWRUHSLHVLJHQWH, PMI, vol. 4 fasc. 19 pag. 43 49
13
frequente e senza un particolare coinvolgimento del consumatore. Per
quei prodotti di soddisfazione l acquisto viene vissuto come un rituale
e ad esso viene dedicato tutto il tempo necessario.
Le nuove tecnologie informatiche inducono anche a un
cambiamento delle strutture organizzative da centralizzate a
policentriche e reticolari: forme organizzative che richiedono agli
individui prevalentemente capacit di tipo creativo1.
Le forme di comunicazione che si vanno delineando crescono di
importanza accentuando la frammentazione sociale, in quanto
consentono espressioni sempre piø personalizzate e sempre meno
massificate. Nel contempo l eccessivo uso di questi strumenti rischia
di saturare l individuo, provocando una forte resistenza ai messaggi
proposti dai media, costringendo dunque le imprese ad individuare
forme piø incisive di comunicazione2.
3URJUHVVR HFRQRPLFR Il crescente benessere allontana
l individuo - consumatore dalle esigenze della sopravvivenza. Ci
determina la crescente necessit di soddisfare esigenze legate allo
sviluppo della propria personalit . Cresce il desiderio di sapere di
1
Cozzi G. (1995), &RQVXPLHFRQVXPDWRULQHOO¶,WDOLDFKHFDPELD, Economia e politica industriale,
vol. 22 fasc. 88 pp. 5 19
2
Busacca B. (1993), $QDOLVLGHOODGRPDQGDHGHOFRPSRUWDPHQWRGHOFRQVXPDWRUH, CUSL, Milano
14
conoscere, di vedere e aumentano dunque i consumi culturali o quelli
che sono in grado di fornire cultura. Accanto a questa necessit di
sapere, di essere, emerge per anche una necessit di apparire1. La
motivazione di questo va ricercata nell evoluzione della famiglia.
Tradizionalmente chiusa in se stessa, la famiglia si Ł pian piano aperta
al mondo esterno, ogni singolo membro tende a socializzare e ad
esprimere i propri desideri. Ed Ł in queste relazioni che emerge la
necessit di curare anche gli aspetti esteriori della propria persona, che
non si esprimono solamente nel campo dell abbigliamento
(aumentano gli acquisti di prodotti griffati), ma anche negli articoli di
profumeria, nel fitness, nei centri di bellezza ecc. Dunque non solo
attenzione verso l estetica ma anche verso la propria salute. Ci si
orienta dunque verso prodotti che possano portare ad un
miglioramento dei propri aspetti esteriori ed interiori. Ci spinge ad
un orientamento alla salute e all ambiente, che non necessariamente
significa adottare comportamenti di consumo eco compatibili2.
Soltanto negli ultimissimi anni, infatti, i valori ecologici stanno
diventando determinanti fondamentali nei processi di acquisto per una
1
Collesei U. (2000), &RQVXPLHFRQVXPDWRULQHOO¶,WDOLDFKHFDPELD, Micro & Macro Marketing,
fasc. 3 pp. 343 348
2
Codeluppi V. (1992), ,FRQVXPDWRUL, F. Angeli, Milano
15
fetta sempre piø ampia di popolazione. Tale fenomeno Ł
particolarmente visibile nelle scelte alimentari anche a causa di
particolari situazioni, come la diffusione e il dibattito sugli OGM e il
caso mucca pazza .
D altro canto il crescente progresso economico implica anche
una maggiore consapevolezza e resistenza alla offerte consumistiche. I
consumi sono diventati meno eventi sociali rispetto al passato, i beni
sempre meno protagonisti e sempre meno antagonisti1.
Per completare il quadro Ł necessario valutare le conseguenze
sul piano delle dinamiche di consumo delle tendenze sociali che
abbiamo visto sino ad ora2. Si tratta di trend esistenti nella maggior
parte dei paesi occidentali avanzati che riguardano, nel breve periodo,
la porzione di popolazione piø avanzata, ma in futuro potranno
caratterizzare un fetta piø grande di consumatori3.
&RQVXPDWRUHHFOHWWLFR. 4XHVWR WUHQG q IUXWWR GL TXHOOD
FURQLFD LQIHGHOWj ULVSHWWR DL SURGRWWL H DOOD PDUFD FKH FDUDWWHUL]]D
1
Belk R.W (1995), 6WXGLHV LQ WKH 1HZ &RQVXPHU %HKDYLRXU, in Miller D. (a cura di),
$FNQRZOHGJLQJ&RQVXPSWLRQ, Routledge, London
2
Codeluppi V. (2000), RSFLW
3
Codeluppi V. (1997), ,FRQVXPDWRULVWRULHWHQGHQ]HPRGHOOL, Franco Angeli, Milano
16
RJJL XQD ODUJD SDUWH GHL FRQVXPDWRUL TXHOOL FKH VRQR VHPSUH SL
GLVLQFDQWDWLHPXWHYROLQHOOHORURVFHOWHLQTXDQWRJXLGDWLVRSUDWWXWWR
GDXQ FRQWLQXRSURFHVVRGL UL ±GHILQL]LRQHGHOO¶LGHQWLWj SHUVRQDOH H
VRFLDOH1HFRQVHJXHFKHLORURDFTXLVWLVDUDQQRFRQWUDGGLVWLQWLGDOOD
PHVFRODQ]D GL SURGRWWL DQRQLPL H GL PDUFD HGRQLVWL H VDOXWLVWL
HFRQRPLFLHGLOXVVRHFF« 1
Dal punto di vista genuinamente economico si registra un
maggiore interesse nei confronti dei prodotti di qualit . Non che in
passato questa attenzione fosse minore, ma nell ultimo decennio si
considerano di maggiore importanza aspetti della qualit meno
estrinsechi, meno esteriori come affidabilit , facilit d uso ecc. Questo
aspetto, legato anche alla crescente autonomia dell individuo, spinge
verso una diminuzione della fedelt alla marca (ma anche della fedelt
al punto vendita)2. Non che venga meno la convinzione che il mondo
della grande marca sia ancora appetibile, semplicemente si scoprono,
in molti casi, prodotti simili a prezzi decisamente piø bassi con la
1
Codeluppi, V. (2000), RSFLW
2
Coop (1998), ,OFRQVXPRFRQVDSHYROHVSLHJDWRGD&RRS, Largo consumo, vol. 36 fasc. 2 pp. 139
- 141
17
medesima qualit 1. Tutto questo favorisce orientamenti che, pur non
essendo di ostilit alla marca, sono tuttavia di maggiore attenzione e
razionalizzazione della dinamica di acquisto2. Da qui spicca la ricerca
della qualit nuda dei prodotti. Il cliente osa di piø, rischia il
tentativo e l errore, consapevole che il territorio della non marca Ł
particolarmente pericoloso e infido, da percorrere con circospezione3.
Questa Ł sicuramente la tendenza piø importante in quanto trasversale
a tutte le altre4.
6HQVLELOLWjDOSUH]]R Un ulteriore cambiamento si registra nella
sensibilit al prezzo, differente rispetto al passato. Si effettua la
valutazione del prezzo non in termini assoluti ma in termini relativi,
cioŁ in base al rapporto prezzo qualit . Il prezzo elevato Ł dunque
meno giustificato che in passato, e lo Ł soltanto per quei prodotti che
presentano delle caratteristiche originali, individuali, in definitiva una
migliore qualit .
1
Romano D. (2000) )RUPHGLFRQVXPRHVWLOLGLYLWD, Micro & Macro Marketing, fasc. 3 pp. 387
395
2
Varaldo R. (1993), /¶LPSDWWRVXOPDUNHWLQJGHLFDPELDPHQWLQHOTXDGURVRFLR±HFRQRPLFRH
FRPSHWLWLYRLQ,WDOLD, Micro & Macro Marketing, fasc. 1 pag. 33
3
Abruzzese A. (1973), )RUPHHVWHWLFKHHVRFLHWjGLPDVVD, Marsilio, Venezia
4
Montoli G. (2000), 1XRYRPRGHOORGHLFRQVXPLQXRYHUHJROHGHOJLRFR, Largo consumo, vol. 20
fasc. 4 pp. 19 22
18
Questa tendenza pu essere valutata secondo diversi punti di
lettura1. Alcuni fanno risalire questo fenomeno alla crisi degli anni
90, che ha fatto emergere processi di consumo adatti ai periodi di
austerit . Secondo altri sarebbe da ascrivere a cambiamenti del
comportamento del consumatore, gi in atto da anni, dipendenti da
molteplici fattori; ad esempio la diffusione dell hard discount ha
comportato la presa di coscienza della relativizzazione dei prezzi.
&RQVXPDUHVX³PLVXUD´ Gli acquisti si dirigono sempre di piø
verso scelte su misura , personalizzate. Questo dipende dalla
necessit di differenziarsi, di dare valore al singolo individuo. Va
detto anche che questa tendenza Ł favorita sia dall evoluzione delle
tecniche costruttive, che consentono con la strategia della PDVV
FXVWRPL]DWLRQ2 di usufruire dei benefici della produzione di serie ma al
tempo stesso anche di variare i singoli prodotti, sia dall evoluzione
delle tecniche comunicative che permettono all impresa di percepire
meglio le esigenze del consumatore3.
1
Si veda in proposito Scott W. G. (1993), 0DUNHWLQJSLLQWHOOLJHQWHSHUFRQVXPDWRULSLDWWHQWL,
L Impresa, vol. 2 pag. 25
2
Pine B. J. (1996), 0DVVFXVWRPL]DWLRQGDOSURGRWWRGLPDVVDDOO
LQGXVWULDOHVXPLVXUDLOQXRYR
SDUDGLJPDPDQDJHULDO, Franco Angeli, Milano
3
Gandolfo A., Romani S. (1998), ,OFRPSRUWDPHQWRGHOFRQVXPDWRUHQHOODSURVSHWWLYDGL
PDUNHWLQJFRQWHQXWLHFDWHJRULHFRQFHWWXDOL, Fiananza marketing e produzione, vol. 16 fasc. 1 pp.
115 167