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Oggetto di questa tesi sono le forme ed i possibili scenari futuri della
televisione digitale terrestre, attraverso i quali verrà descritto sia
tecnicamente che concettualmente questo processo rivoluzionario. A
fronte di ciò si è scelto di strutturare questo elaborato in quattro differenti
capitoli in modo da affrontare rispettivamente, aspetti, forme e scenari,
attuali e futuribili della tv digitale; inoltre, attraverso l’ausilio di esempi
illustrati verranno analizzate casistiche ed applicazioni utili per una più
chiara comprensione del suo funzionamento.
Nel primo capitolo vengono forniti al lettore i principali interventi legislativi
e regolatori attuati da parte del legislatore, del governo e delle autorità per
le garanzie nelle comunicazioni utili a delineare una guida a sostegno del
processo di sviluppo, sperimentazione ed affermazione della TV digitale in
Italia.
Il secondo capitolo è dedicato esclusivamente ad aspetti e caratteristiche
tecniche della tv digitale partendo dall'analisi del processo di convergenza
al digitale, illustrandone i vari sistemi e processi tecnici che né regolano la
struttura ed il suo funzionamento, per poi terminare con un'indagine sulle
varie forme di interattività.
Il terzo capitolo offre una visione degli aspetti e delle applicazioni
interattive in ambito pubblico e privato della televisione digitale terrestre.
All’interno di questo capitolo si è intenzionalmente scelto di descrivere
brevemente l’offerta televisiva sperimentale, pubblica e privata degli attuali
operatori televisivi ”multiplex”, a vantaggio di una più utile presentazione e
descrizione di servizi ed applicazioni in ambito commerciale, pubblico e
sanitario realizzabili solo grazie alle potenzialità interattive offerte dal
digitale terrestre.
Per concludere il quarto capitolo è dedicato ad alcune previsioni personali
sulla futura evoluzione della tv digitale e su come il suo utilizzo in ipotetici
scenari futuri potrebbe cambiare profondamente sia lo stile di vita che
quello di comunicare di tutti noi.
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Nelle conclusioni finali viene posto l’interrogativo su cosa effettivamente
accadrà nel 2006, l’anno del passaggio definitivo al sistema digitale
televisivo. In risposta vengono offerte ipotesi e considerazioni su strategie
e conseguenze di questo passaggio ad oggi solo ipotizzabili.Quindi per
ora rimangono aperti alcuni interrogativi a cui solo il tempo potrà dare
risposta.
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1. Verso il digitale: introduzione a scenari legislativi e regolatori.
L'attuale sistema radiotelevisivo è il frutto di regolamentazioni normative
applicate nel corso degli anni dalle varie legislature che hanno introdotto,
modificato, re interpretato decreti legislativi utili ad una più chiara
definizione del mezzo comunicativo.
Il passaggio quindi dal vecchio sistema di televisione analogica a ciò che
sarà la televisione digitale del futuro prevede anch’ esso una
regolamentazione legislativa che descriva le varie fasi di attuazione e le
rispettive modalità di convergenza. Difatti sono stati notevoli, da parte del
Legislatore, del Governo e dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni,
gli interventi a guida e sostegno del processo di sviluppo, sperimentazione
ed affermazione della televisione digitale terrestre. Il presente capitolo è
stato appositamente trattato anticipatamente sui successivi proprio per dare
chiarezza a ciò che sono i piani di intervento legislativo che
conseguentemente regoleranno gli aspetti tecnici insiti della cosiddetta
"migrazione al digitale". Verrà offerta al lettore una panoramica dei
principali interventi legislativi e regolatori attraverso un'analisi specifica per
ognuno partendo dall’ormai notò decreto legge n. 5 del 2001, convertito con
modificazioni dalla legge n. 66 del 2001, con il quale veniva regolamentato
il mercato delle concessioni televisive in prospettiva di rapide trasformazioni
delle trasmissioni televisive da analogiche in digitale e giungendo via via
alla situazione normativa attuale. In definitiva le norme sulla tv digitale
terrestre sono ormai legge dello Stato. Entro il 2006 l'attuale televisione
analogica, ricevibile con le tradizionali antenne, dovrà passare alla
trasmissione numerica: basterà un apposito ricevitore ( set-top-box )
capace di ricevere il segnale digitale trasmesso dall'emittenza pubblica e
privata. Secondo le stime degli esperti, con un’opportuna politica di
incentivazione, almeno il 40% delle famiglie italiane dovranno essere dotate
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di set-top-box entro il 31 dicembre 2004 e il 70% entro il 31 dicembre 2005.
Sia Rai che Mediaset , in base a contratti di servizio e piani di sviluppo,
prevedono entro il lato 31 dicembre 2003 di trasmettere con tecnica digitale
per il 50% della popolazione italiana. I provvedimenti normativi avranno
quindi molte conseguenze per il sistema televisivo ed in particolare per il
mercato delle frequenze che vedrà da una parte, i concessionari nazionali
che potranno acquistarle dai concessionari locali che a loro volta potranno
acquistarle tra loro. Dall'altra, i concessionari la cui copertura sarà inferiore
al 75% del territorio, potranno acquistare frequenze per ampliare la
diffusione del segnale analogico. L'intenzione di creare sistema televisivo
aperto, pluralista e democratico è dato dal fatto che anche gli editori ed i
soggetti non televisivi potranno partecipare a consorzi promossi dalle
emittenti. Inoltre almeno il 40% di un blocco di programmi trasmessi sulle
frequenze di chi ha più di una concessione (Rai, Mediaset, LA7), dovrà
essere riservato a soggetti non collegati ai concessionari, compresi quelli
operanti da satellite e cavo e ai concessionari senza copertura minima.
Assisteremo nel prossimo futuro al superamento del duopolio (Rai-
Mediaset) attraverso l'ingresso di nuovi operatori multimediali che
garantiranno una diversificazione dell'offerta televisiva arricchendo la
stessa di contenuti innovativi a beneficio dell'informazione. Per la
transizione completa dalla Tv analogica alla Tv digitale assisteremo nei
prossimi tre anni a tre principali fasi. La prima fase prevede sperimentazioni
da parte di soggetti pubblici e privati secondo i termini di legge esplicati nei
prossimi paragrafi. La seconda fase prevede un avvio del servizio a partire
dal primo aprile 2004 definita con il termine swich-over. La terza fase si
compirà entro il 31 dicembre 2006, definita con il termine swich-off o
spegnimento definitivo del sistema di trasmissione televisiva in analogico.
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1.2 Libro Bianco sulla televisione digitale terrestre.
Il 1998 è l'anno in cui l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni costituisce
un comitato per lo sviluppo dei sistemi digitali allo scopo di definire obbiettivi,
condizioni e modalità per lo sviluppo in Italia della tecnologia digitale e dei
nuovi servizi. Il comitato istituisce quattro gruppi di lavoro ai quali delega
rispettivamente quattro aree tematiche di studio: requisiti di servizio e standard
di qualità ( gruppo A), architettura delle reti con relativi costi di realizzazione (
gruppo B), standard del decoder per la fruizione dei servizi in tecnica digitale
(gruppo C), proposte e scenari operativi per l'avvio della televisione digitale
terrestre (gruppo D). Il risultato del lavoro svolto dai quattro gruppi è la
realizzazione del Libro Bianco sulla televisione digitale terrestre. Dalla lettura
di questo testo, oltre agli aspetti tecnici che saranno opportunamente trattati
nel capitolo successivo, risulta interessante lo studio di due scenari operativi
utili allo sviluppo della DTT
1
. Nel primo si pone particolare attenzione alle
politiche di intervento a fronte dell'attuazione del piano nazionale di
assegnazione delle frequenze (PNAF) che regolamenti il passaggio dalla
situazione odierna, interamente analogica e non pianificata ad una futura di
"Piano digitale"utile ad una ottimizzazione dello spettro delle frequenze
disponibile.
Il secondo scenario identifica uno schema di sviluppo a " macchia di leopardo
attuabile attraverso l'introduzione del servizio digitale in quelle aree, in
particolare i grandi centri urbani, dove già si rendono disponibili o è possibile
reperire risorse in termini di frequenza.
Allo scopo di fornire alcune linee guida agli operatori del settore, il Libro
Bianco riporta i risultati di alcuni esercizi di pianificazione della DTT effettuati
con riferimento a possibili scenari introduttivi su base " nazionale " e "
regionale ".
1
DTT (Digital Terrestrial Television): termine utilizzato per definire il concetto di Televisione Digitale Terrestre.
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Il Libro Bianco indica inoltre, un “Piano digitale” dove sarà possibile, nel
prossimo futuro, occupare con più canali digitali l'attuale spazio di frequenza
riservato ad un solo canale analogico. In questo scenario " tutto digitale " si
renderebbero disponibili da 40 a 90 programmi televisivi, arricchiti da
applicazioni multimediali interattive, suddivisi tra programmi a diffusione
nazionale e programmi a diffusione regionale e locale. Lo studio effettuato dal
comitato per lo sviluppo dei sistemi digitali sarà preso considerazione per
quanto riguarda la creazione di tutto l'apparato normativo e tecnico legato alla
nascita della televisione digitale terrestre.