3
Tutto questo contribuisce a modificare la configurazione dell�assetto educativo
esistente:
• I docenti propongono percorsi innovativi, stimolano e aiutano lo studente
in caso di necessit�;
• Gli studenti, attraverso la rete, sviluppano nuove relazioni di cooperazione,
che li rendono in grado di percorrere le fasi del processo formativo anche
senza la presenza del docente;
• L�istituzione educativa ricorre a nuove modalit� di insegnamento,
divenendo pi� concorrenziale nel suo settore.
Naturalmente per poter realizzare un progetto di tal tipo occorre che studenti e
professori abbiano a disposizione quelle conoscenze e quegli strumenti necessari
per utilizzare la rete come elemento abituale della lezione in aula, primo fra tutti
l�addestramento all�uso della rete stessa. Ed � in questo ambito che si inserisce il
lavoro sviluppato in questa tesi. Infatti, tra le varie risorse a disposizione dei
fruitori della rete vanno ricordate le Banche Dati, che possono divenire molto
importanti in ambito formativo: attraverso di esse, infatti, � possibile reperire in
tempo reale fonti documentali o fattuali e materiali didattici, beneficiando sia chi
progetta un processo formativo, sia chi lo conduce e sia gli studenti. Inoltre, << la
possibilit� da parte di pi� utenti di condividere un database pu� diventare un
potenziale strumento di apprendimento collaborativo di grande potenzialit�,
soprattutto quando gli utenti in rete non si limitano ad essere utenti passivi del
database, ma sono anche produttori di informazioni. In questo caso il database
diventa una risorsa per stimolare l�indagine, la discussione e la costruzione della
conoscenza.>>
1
Lo scopo di questa relazione � di illustrare l�importanza del loro utilizzo in ambito
formativo, sia di venire a conoscenza, attraverso alcuni esempi, di che tipo di
banche dati si ha la possibilit� di utilizzare in rete. Come ultimo intento, ma non
certo il meno importante, si dar� un esempio di implementazione di un database
on-line. Esso rappresenta un primo tentativo di formazione aperta in rete, perch�
la sua creazione ha l�obiettivo di fornire allo studente e al docente una risorsa da
1
Vittorio Midoro, Giorgio Olimpo, Donatella Persico (1996) (a cura di), Tecnologie Didattiche,
D�Abruzzo Libri
4
utilizzare in ambito accademico. La sua realizzazione � stata possibile grazie
all�Universit� degli Studi di Torino che ha messo a disposizione software
informatici per implementare una raccolta di abstract di pedagogia sperimentale:
potr� essere utilizzata da tutti coloro che avranno necessit� di reperire titoli per
una ricerca o per qualsiasi altro scopo. E� sicuramente il risultato di un
apprendimento collaborativo perch� ha visto partecipi studenti e insegnanti nella
sua realizzazione, con la speranza, o meglio, con la convinzione che possa essere
effettivamente una valida alternativa alla formazione tradizionale.
5
Capitolo 1
Le banche dati per le scienze dell�educazione
In questo capitolo illustreremo alcuni concetti di base sulle banche dati. In
particolare due saranno le direzioni da seguire: la prima spiegher� cosa sono le
basi di dati e come utilizzarle; la seconda cercher� di illustrare quali possono
essere i vantaggi nell�utilizzare le banche dati nel campo delle Scienze
dell�Educazione.
1.1 Definizione di banca dati o base di dati
Il concetto di banca dati ha subito variazioni nel corso della sua storia.
Inizialmente, infatti, il termine banca dati veniva distinto da quello di base di dati:
il primo si riferiva al reperimento immediato di fonti fattuali; il secondo
identificava principalmente archivi di tipo bibliografico. Tuttavia la distinzione �
andata via via scomparendo, grazie all�evoluzione delle tecnologie informatiche,
che hanno modificato il suo significato non solo in termini concettuali, ma anche
negli scopi e negli obiettivi. Attualmente due sono le definizioni che meglio
identificano le banche dati:
• <<Collezione di informazioni registrate in formato leggibile
dall�elaboratore elettronico e relativa ad un preciso dominio di
conoscenze, organizzata allo scopo di poter essere consultata dai suoi
utilizzatori>>;
1
• <<�.le banche dati appaiono chiaramente come gli eredi elettronici degli
indici, dei repertori, dei cataloghi, delle bibliografie e delle enciclopedie
cartacee, collocandosi di diritto all�interno del nocciolo duro di quella
1
Brunella Longo (1993), in Banche dati su CD-Rom e On-Line, Antonella De Robbio (a cura di),
http://www.math.unipd.it/~adr/stelline/def1.htm
6
ampia nebulosa dai confini sfumati costituita dalle cosiddette opere di
consultazione>>.
2
Se la prima definizione chiarisce che cos�� oggi una banca dati, quella successiva
riassume tutta l�evoluzione che il termine banca dati ha subito nel corso della sua
storia: un mezzo per reperire in tempo reale informazioni di ogni genere, da fonti
fattuali a testi bibliografici. Un contributo notevole al suo successo e alla sua
diffusione � da attribuire ai CD-Rom e a Internet: senza di essi la banca dati non
avrebbe riscosso l�enorme successo che ha tutt�oggi.
1.2 Tipologia di banche dati
Nel prendere in considerazione le differenti tipologie di banche dati, � necessario
distinguere prima di tutto il tipo di fonti che nella tradizione della
biblioteconomia identifica il materiale tradizionale messo a disposizione per gli
utenti. Sono essenzialmente tre le categorie di fonti:
1 fonti primarie, informazioni direttamente fruibili dall�utente;
2 fonti secondarie che rimandano alle fonti primarie;
3 fonti terziarie, indispensabili nella ricerca bibliografica perch� da esse
prende corpo tutta la ricerca.
Partendo da questa distinzione diverse sono le tipologie di banche dati:
• database fattuali: contengono dati capaci di fornire un informazione
completa utilizzabile come tale dall�utenza;
• database bibliografici: contengono informazioni descrittive (citazioni e
titoli) su pubblicazioni, come libri, periodici, riviste, videotape ed altro
materiale;
• database catalografici: contengono grossi cataloghi di biblioteche e sistemi
bibliotecari nazionali. Molto diffusi in cd-rom.
• database full-text: contengono parti o testi completi relativi a libri, poemi e
saggi.
2
Riccardo Ridi, in Banche dati su CD-Rom e On-Line, Antonella De Robbio (a cura di),
http://www.math.unipd.it/~adr/stelline/def1.htm
7
La presente suddivisione non deriva necessariamente dalla catalogazione delle
fonti: infatti tutti i tipi di banche dati sopra elencate possono essere utilizzati per
fonti primarie, secondarie e terziarie. Il loro impiego dipende in gran parte dal tipo
di uso che se ne vuole fare. Il database bibliografico, per esempio, pu� costituire
fonte primaria di informazione quando abbiamo necessit� di sapere il nome esatto
di un autore, oppure il titolo di una rivista. Diventano invece fonti secondarie di
informazione quando segnalano l�esistenza di documenti: � il caso dei repertori e
dei cataloghi su CD-Rom o in rete.
1.3 Modalit� di accesso
Le basi di dati sono accessibili attraverso due modalit� principali: accesso gratuito
e accesso a pagamento. Vediamo le differenze.
1.3.1 Accesso gratuito
Il database pu� essere consultato liberamente dall�utente senza nessun particolare
tipo di restrizione. In alcuni casi la consultazione � limitata a periodi di tempo
brevi oppure si tratta di una versione demo, ossia alcune funzioni non sono
accessibili direttamente dall�utente. Nella maggior parte dei casi le banche dati ad
accesso gratuito interessano siti specializzati di enti scientifici o istituzionali,
oppure sono messe a disposizione presso enti pubblici o privati. In quest�ultimo
caso molte volte � indispensabile recarsi fisicamente sul luogo.
1.3.2 Accesso a pagamento
Per poter usufruire delle informazioni contenute nella base di dati � necessario
sottoscrivere un abbonamento, il quale definisce l�accesso in modo differenziato:
• un accesso per volta: la banca dati � utilizzabile singolarmente, attraverso
CD-Rom, postazione stand-alone;
• in multiutenza: la banca dati � consultabile contemporaneamente da pi�
persone, in base alla capacit� della macchina.
Ovviamente nel caso degli accessi on-line via web il problema della multiutenza
non si pone. Il navigatore � infatti in possesso di userID e password che gli danno
8
libero accesso alla base di dati, oppure il riconoscimento avviene tramite dominio,
cio� automaticamente tramite l�indirizzo IP address chiamante. Generalmente si
tratta di insiemi di database presso enti privati o pubblici, di host computers o siti
di aggregatori di database che danno accesso a una o pi� banche dati.
1.4 Le interfacce
Un�interfaccia � la modalit� di presentazione di una determinata applicazione
informatica. Essa non si limita al solo aspetto esteriore, ossia a come si presenta
all�utente davanti allo schermo, ma dipende anche da alcuni fattori quali il
linguaggio utilizzato, il sistema grafico e testuale adoperato. Nel caso di una
banca dati, le interfacce possono essere differenti. Infatti esistono varie tipologie:
interfaccia telnet, interfaccia gopher, interfaccia web, interfacce client per sistemi
di database networking. Le differenze tra un interfaccia e l�altra sono dovute ad
alcuni fattori che ne caratterizzano la sua struttura: la modalit� di connessione, la
struttura del database che vanno ad interrogare, la struttura grafica e concettuale, il
linguaggio di interrogazione utilizzato per la ricerca, i campi chiave all�interno dei
record.
Queste diverse interfacce possono creare problemi all�utente di un database, in
quanto non � in grado di riconoscere tutte le tipologie presenti. I CD-Rom, per
esempio, hanno interfacce tutte diverse l�una dall�altra, tranne quando la casa
produttrice del software ne garantisce una uguale per tutti. Anche nel web siamo
in presenza di varie interfacce grafiche che variano l�una dall�altra, che utilizzano
linguaggi di interrogazione diversi.
1.5 Modalit� di ricerca
Quando si utilizza una banca dati � indispensabile tener presente alcune modalit�
che permettano di effettuare una ricerca in maniera corretta. In questo paragrafo
prendiamo quindi in considerazione alcune componenti fondamentali per
utilizzare il database efficacemente.
9
1.5.1 I records
Ogni banca dati � strutturata in records, che sono un insieme di campi (fields) che
contengono elementi di informazione. Ogni field infatti � costituito da etichette di
campo (TAG) che lo contraddistinguono. Qui di seguito viene riportato un
diagramma che sintetizza la struttura del database:
Figura 1
I record possono essere differenziati grazie ad alcuni elementi che ne determinano
la sua peculiarit�:
• Citazione bibliografica: indicazione dei soli dati bibliografici, riferimento
o descrizione;
• Annotazione: citazione con note esplicative;
• Estratto: versione composta di parti selezionate;
• Riassunto: parte del documento riepilogativa delle conclusioni;
• Sommario: compendio per sommi capi, anche indice su riviste;
• Sinossi: versione compattata presentata dall�autore;
• Analisi: rappresentazione qualitativa e/o quantitativa delle informazioni
(analisi informativa), indicazione del tipo di documenti e dei principali
soggetti trattati (analisi indicativa);
• Recensione: presentazione del contenuto di un documento comprendente
una valutazione critica;
• Testo pieno: presentazione del contenuto in full-text, comprendente testi,
immagini, suoni.
10
Ecco un esempio di record:
Figura 2
1.5.2 Thesaurus
Il thesaurus costituisce uno degli strumenti preferenziali da utilizzare durante una
ricerca. Esso infatti � � il dizionario di termini controllati (o descrittori o parole
chiave) del database�
3
.Viene aggiornato continuamente con nuovi termini che
corrispondono a nuovi campi di ricerca. In questo modo l�utente pu� ricercare
l�informazione desiderata con estrema precisione, perch� ogni documento viene
indicizzato con un numero di descrittori corrispondenti al numero di argomenti
trattati nel documento. Quindi al momento della ricerca, se si utilizza uno dei
termini del thesaurus, verranno mostrati tutti i documenti che contengono tale
descrittore.
1.5.3 Troncamento
Il troncamento permette all�utente di cercare dalla radice di una parola tutte le sue
possibili variazioni. Bisogna tener presente che il computer trova la parola esatta
cos� come viene digitata. Molte volte le parole sono differenti ortograficamente,
oppure si necessita di differenti forme di parole, come il singolare, il plurale o i
3
Antonella De Robbio, Banche dati su CD-Rom e On-Line, (a cura di),
http://www.math.unipd.it/~adr/stelline/index.html
11
suffissi. Quindi, troncando la parola si dovr� allargare la ricerca e assicurarsi che i
risultati contengano la forma della parola desiderata.
Il troncamento viene effettuato utilizzando appositi simboli. Ogni banca dati
utilizza metodi differenti per troncare le parole. I pi� comuni sono il simbolo *
(asterisco) oppure il simbolo $ (dollaro); in alcuni casi � possibile utilizzare il
punto interrogativo (?) o il segno + . Un rischio che si corre quando si tronca una
parola � quello di accorciare troppo la stessa, ottenendo risultati indesiderati.
1.5.4 Operatori Booleani
Gli operatori Booleani vengono utilizzati per allargare o restringere il campo di
ricerca, combinando i termini utilizzati. I principali operatori (o connettori) sono:
AND, OR, NOT.
• AND permette di selezionare documenti che contengono i due termini di
ricerca, escludendo tutti gli altri:
stress AND ansia
Figura 3
• OR individua i documenti in cui sia presente almeno uno dei due termini:
12
stress OR ansia
Figura 4
• NOT permette di trovare quei documenti che contengono il termine di
ricerca, escludendo quelli che contengono l�altro termine:
Stress NOT ansia
Figura 5
1.5.5 Nesting
La modalit� nesting permette di usare le parentesi per fare in modo che gli
operatori Booleani siano utilizzati nella sequenza desiderata. Questa tecnica
consente di costruire una stringa complessa usando uno o pi� operatori. Infatti
senza nesting non � possibile effettuare una buona ricerca con pi� di un
connettore.
13
Esempi:
giovani AND (stress OR ansia)
Questa � una combinazione semplice di due operatori. OR, essendo tra le due
parentesi, ha la precedenza nella ricerca. Successivamente verr� preso in
considerazione AND. I risultati daranno sia giovani and stress sia giovani and
ansia.
(giovani OR adulti) AND (stress OR ansia)
In questa combinazione complessa i termini tra le parentesi avranno la precedenza
nella ricerca. Il risultato si combiner� poi con AND.
1.5.6 Interrogazione di una banca dati
Quando ci si approccia ad una banca dati con l�intento di cercare l�informazione
desiderata � possibile interrogare il database attraverso due modalit� principali:
subject searching e keyword searching
La subject searching utilizza una serie di termini controllati, i descrittori, che
individuano l�argomento da ricercare. E� in questa interrogazione che viene
utilizzato il Thesaurus, di cui si � parlato in precedenza. La consultazione di
quest�ultimo pu� essere considerata la soluzione ideale per l�interrogazione del
database, perch� i descrittori individuano esattamente i concetti contenuti nel
documento interessato, garantendo il successo della ricerca.
La keyword searching, ricerca per termini liberi, utilizza parole o espressioni che
sono presenti in un qualsiasi campo del record. Questo tipo di ricerca da un
risultato numericamente superiore alla quella con il thesaurus, tuttavia non
garantisce la stessa efficacia. Infatti, c�� il rischio di ottenere dei risultati
irrilevanti ai fini dell�interrogazione, perch� il computer tiene conto dell�esatta
parola digitata e non del significato o del contesto della parola stessa.
E� possibile effettuare anche un altro tipo di ricerca: quella definita ricerca da
Index. Se presente nella base di dati, esso costituisce l�indice alfabetico dei
termini liberi, descrittori, nomi propri, titoli di riviste e altro. Pu� essere molto
utile se si vuole conoscere l�esatta sintassi dei termini da utilizzare nella ricerca.
14
1.5.7 Ricerca per campi specifici
Una buona tecnica per perfezionare l�interrogazione del database � quella di
limitare la ricerca a specifici campi. Ecco alcuni esempi:
• TI��Titolo
• AU�..Autore
• SU o DE�.soggetto o descrittore
• JN o SO�..rivista o sorgente
• PY��.anno di pubblicazione
• LA��.lingua
• AB��abstract
In questa modalit� di ricerca viene utilizzato un particolare operatore, definito di
campo: IN. Esso limita la ricerca ad uno dei campi elencati sopra. Facciamo un
esempio:
Stress in TI
Ansia in DE
E� possibile tuttavia utilizzare i campi specifici senza l�operatore di campo:
su: terrorismo
de: terrorismo
In ogni caso � consigliabile consultare la guida della banca dati per sapere
esattamente come utilizzare questa tecnica di ricerca.
1.6 Gli OPAC
Gli OPAC (Online Public Access Catalogue) possono considerarsi una delle tante
applicazioni dei database in Internet. Sono dei cataloghi on-line che in molte
biblioteche tradizionali affiancano i vecchi archivi cartacei. Le biblioteche, infatti,
hanno abbandonato il tradizionale metodo di archiviazione per affidarsi a
postazioni OPAC, dove l�utente pu� interrogare gli archivi della biblioteca.
Il metodo di interrogazione di questi cataloghi avviene tramite l�uso di pi� chiavi
di ricerca che forniscono dati relativi ai testi che interessano. Il collegamento
viene effettuato in modalit� telnet (conoscendo l�indirizzo IP address) oppure via
15
web, ottenendo libero accesso ad un database di tipo catalografico. Ogni singolo
OPAC ha un sistema di interrogazione diverso, perch� dipende dal tipo di base di
dati, dall�interfaccia di accesso e dai record contenuti.
Un tipo di catalogazione molto utilizzato in rete � il sistema di OPAC collettivi.
Questi effettuano la ricerca su pi� biblioteche contemporaneamente, individuando
dove il testo desiderato � disponibile, riportandone la localizzazione. Questo tipo
di OPAC � utilizzato per il prestito ILL (Inter Library Loan) ossia per il Prestito
Interbibliotecario.
1.7 Le banche dati come modalit� primaria per il reperimento di
informazioni
Dopo aver illustrato cosa sono e come si utilizzano le banche dati, il passo
successivo da compiere in questa analisi � individuare quali sono le possibili
applicazione che una banca dati pu� avere in un contesto educativo. In particolare,
quello che interessa sottolineare in questo ambito � l�identificazione del database
come strumento fondamentale in un processo di formazione a distanza. E� qui,
infatti, che il suo utilizzo ha una maggior efficacia: le informazioni in esso
contenute possono essere reperite da chiunque e ovunque.
Una banca dati telematica pu� costituire le fondamenta di un processo formativo
che individua in Internet il suo canale preferenziale. Infatti la base di dati pu�
essere considerata �La base di appoggio del nostro edificio immaginario, sulla
quale in seguito verranno eretti una serie di piani destinati a ospitare attivit�
diverse anche se strettamente correlate�
4
. L�edificio immaginario di cui parla
Trentin pu� essere schematizzato da una piramide, sezionata da piani paralleli,
corrispondenti a diverse attivit�, dove i servizi telematici di base, tra i quali le
banche dati, costituiscono le fondamenta. In figura 6 viene riportata la
schematizzazione della piramide:
4
Guglielmo Trentin, Insegnare ed apprendere in rete, CNR Istituto Tecnologie Didattiche,
Genova, www.iprase.tn.it/convegni/1999/irst_iprase/materiale/relazioni/trentin.doc
16
accesso alle informazioni
condivisione delle infor.
e delle conoscenze
educazione
didattica
formazione
cooperazione
servizi telematici di base
Figura 6
Ecco quindi che il ruolo assunto dal database risulta essere di primo ordine: un
processo di apprendimento che utilizzi la telematica non pu� esimersi
dall�utilizzare questo supporto per il reperimento delle informazioni necessarie.
Infatti, �L�accesso all�informazione in genere � connotato da una fruizione diretta
e individualizzata delle risorse presenti in rete; l�utente cio� interagisce, in
rapporto uno-a-uno, con materiali e conoscenze che qualcun altro ha organizzato e
rese disponibili telematicamente"
5
.
Naturalmente il processo di formazione e apprendimento non si esaurisce con il
semplice reperimento delle informazioni. E non � certo questo che si vuol far
credere. Le banche dati infatti sono e devono essere considerate un primo passo di
una formazione aperta in rete. Ma non si deve neanche considerarle un semplice
supporto da utilizzare in ambito formativo. Infatti, un database pu� divenire uno
strumento di grande potenzialit� quando interessa forme di apprendimento come
quello collaborativo. Ed � questo l�argomento che verr� affrontato nel prossimo
paragrafo.
5
Guglielmo Trentin, Insegnare ed apprendere in rete, CNR Istituto Tecnologie Didattiche,
Genova, www.iprase.tn.it/convegni/1999/irst_iprase/materiale/relazioni/trentin.doc