2
di buona parte dei pazienti, dovuto all’invecchiamento
della popolazione e il conseguente aumento delle malattie
croniche) spingono ad individuare nell’ICT una delle leve
fondamentali per risolvere il paradosso del dover “fare
meglio con meno”.
La penetrazione delle tecnologie delle telecomuni-
cazioni e dei servizi offerti dal web all’interno della sanità
introduce importanti trasformazioni nell’esercizio della
pratica medica e, di conseguenza, apre nuove problemati-
che, quali la trasformazione della tradizionale relazione
medico-paziente, la variabile qualità dell’informazione
sanitaria disponibile in rete e le gravi conseguenze che da
ciò possono derivare per il paziente, la possibilità di uti-
lizzare le potenzialità della multimedialità per scopi didat-
tici tramite la creazione di corsi accessibili online, le nuo-
ve frontiere dell’editoria medica che hanno rivoluzionato
le modalità di aggiornamento culturale e professionale.
Il mondo dell’informazione sanitaria è molto vasto e
di conseguenza molteplici sono le fonti alle quali un pa-
ziente/utente può attingere per ottenere le notizie di cui
necessita (bisogna ricordare che la ricerca di informazione
sanitaria parte sempre da un bisogno proprio
dell’individuo, il più delle volte dettato dal desiderio di
“guarire”, di conoscere il decorso della propria malattia o
di sapere come meglio poterla prevenire e/o curare).
Dal momento che una delle caratteristiche delle a-
ziende sanitarie è l’orientamento al servizio e non alla
semplice prestazione, diventa strategico (per le stesse)
puntare su una delle quattro leve del marketing mix: la
comunicazione. Comunicare, nell’ambito della sanità, si-
3
gnifica influire positivamente sugli stili di vita e favorire
la partecipazione alle attività dei servizi offerti.
Quanto finora esposto ha spinto in me la voglia di
intraprendere questi temi per un’indagine di approfondi-
mento bibliografico e personale. L’obiettivo di questo mio
lavoro vuole essere proprio quello di individuare e, conse-
guentemente, valutare in che modo il settore sanitario si
possa avvalere del crescente uso delle tecnologie informa-
tiche (non solo in termini di politiche di e-health marke-
ting, ma anche di tecnologie informatiche applicate alla
medicina e al mondo clinico-ospedaliero, e in che modo e
in che misura queste possano influenzare il rapporto con il
cittadino visto nella doppia veste di paziente/ utente) per
cercare di organizzare e gestire al meglio i servizi erogati
al cittadino, mantenendo o migliorando la qualità di tale
servizio ed allo stesso tempo cercando di ottimizzare
l’utilizzo delle risorse necessarie. Si tratta, in tal senso, di
studiare lo stato di “salute” dell’informatizzazione della
sanità italiana e, in particolare, di come i miglioramenti da
esso derivanti possano servire come base per procedere
verso un miglioramento del complessivo sistema sanitario
nel prossimo futuro.
4
Capitolo 1 Il ruolo dell’informatica
nella sanità moderna
1.1. La sanità al tempo delle ICT
Un fattore strategico trasversale all’intera organiz-
zazione sanitaria è rappresentato dalla gestione dei flussi
informativi, ossia l’Information and Communication Te-
chnology (ICT) in sanità, definita con il termine di
E-health o “sanità elettronica”, il cui obiettivo è
“l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione nei processi lavorativi del sistema sanita-
rio e nelle cure dei pazienti”
1
.
L’odierna situazione dell’ICT in sanità risente di al-
cuni aspetti critici che ne hanno condizionato lo sviluppo
e l’evoluzione: oggi il crescente costo della sanità e il suo
impatto sul bilancio del Paese riducono le risorse da desti-
nare all’ICT, ma nonostante la ridotta capacità di spesa, la
domanda si sta indirizzando verso soluzioni sempre più
sofisticate, nelle quali l’integrazione, l’interoperabilità
2
e
1
Fonte: www.sanitaelettronica.cnr.it, 25.07.2008
2
L’interoperabilità è la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di
cooperare o di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in
maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimiz-
zazione delle risorse. Nel settore delle telecomunicazioni un esempio è dato
dalle diverse modalità di accesso a Internet: accedere tramite la rete telefonica
tradizionale utilizzando la tecnologia ADSL o tramite GPRS, UMTS con un
telefono cellulare.
5
la condivisione dei dati diventano sempre più importanti.
In sostanza, l’E-health rappresenta il complesso delle ri-
sorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete applicate
alla salute e alla sanità. L’ICT dovrà contribuire alla crea-
zione di infrastrutture idonee a collegare i processi sanitari
interni con il mondo esterno, in modo da consentire, per
esempio, la prenotazione via web oppure l’accesso alla
cartella clinica del paziente da parte del medico di fami-
glia.
I servizi di E-health sono utilizzati maggiormente
dove è più diffusa la banda larga
3
: in Danimarca, dove la
penetrazione di Internet a banda larga è la più alta in Eu-
ropa, il 60% dei medici scambia correntemente comunica-
zioni elettroniche con i pazienti, mentre la media UE è
ferma al solo 4%
4
(la conferma, che l’informatizzazione
non si sia diffusamente introdotta nell’attività sanitaria, si
ha considerando che i PC sono quasi sempre presenti
nell’amministrazione mentre, sono spesso poco diffusi
presso i reparti e i laboratori).
Il collegamento in rete tra i numerosi e diversi sog-
getti del mondo sanitario (ASL, ospedali, case di cura,
centri specialistici di ricerca, etc.) è diventato un obiettivo
sempre più stringente. La coordinazione amministrativa
3
Con il termine banda larga s’intende la trasmissione dati in cui più dati sono
inviati simultaneamente per aumentare l’effettiva velocità di trasmissione. La
più tipica banda larga sarebbe quella assicurata dalla connessione a fibre otti-
che.
4
Secondo un’indagine condotta dalla Commissione Europea i maggiori osta-
coli all’adozione delle nuove tecnologie in ambito sanitario sono stati identi-
ficati nella mancanza di formazione e di supporto tecnico: cfr.
www.key4biz.it, 04.08.2008.
6
tra le strutture e l’integrazione dei dati clinici del paziente,
che solitamente sono dispersi negli archivi delle varie
strutture, rende più agevole il reperimento in caso di ur-
genza, approfondimento o verifica clinica. L’utilizzo dei
servizi telematici si differenzia notevolmente a seconda
della tipologia della struttura sanitaria. Le ASL sono
all’avanguardia, considerando che si tratta di strutture
complesse, con un’attività amministrativa più articolata e
caratterizzate da un’intensa attività di integrazione
dell’offerta sanitaria sul territorio. La banda larga sicura-
mente ha un impatto positivo sull’attività delle strutture
sanitarie, potendo aiutare a migliorare la qualità delle pre-
stazioni, l’efficienza del servizio e la relativa interazione
tra le diverse strutture sanitarie, nonostante gli ostacoli re-
lativi alla sua adozione legati ai costi delle soluzioni tec-
nologiche e ai limiti di spesa imposti dai budget.
Nonostante l’ampiezza delle dotazioni tecnologiche,
la presenza delle tecnologie ICT nell’attività sanitaria è
ancora parziale. Le nuove tecnologie ICT si concentrano
in applicazioni specialistiche come la telediagnosi e il te-
leconsulto e, in generale, la telematizzazione delle varie
specialità cliniche, anche se occorre distinguere in funzio-
ne della complessità delle diverse applicazioni (l’utilizzo
di applicazioni di telemedicina più complesse resta ancora
un fenomeno del tutto marginale, limitato a un numero ri-
stretto di centri di eccellenza particolarmente attenti
all’innovazione tecnologica). I dati trasferiti in rete, con le
applicazioni di telemedicina, sono sostanzialmente di tipo
testuale-numerico, mentre lo scambio di immagini in mo-
7
vimento resta un caso raro, sebbene in crescita proprio in
virtù dell’aumento nella diffusione della banda larga
5
.
L’interoperabilità delle applicazioni e dei referti
medici necessita di sistemi informativi potenti e condivisi
in rete, supportati da una banda larga molto potente, data
la quantità e la complessità del tipo di dati da condividere.
Oggi la quasi totalità delle strutture sanitarie dispone di un
collegamento Internet (98%, di cui il 90% in banda larga),
ha realizzato una rete locale (86%) e possiede un sito web
(70%). Per ciò che riguarda i collegamenti informatici vi è
una diffusione elevata delle Intranet (52%)
6
. Anche nel
caso delle altre tipologie di collegamenti in rete (WAN,
WLAN ed Extranet), sebbene il livello di diffusione sia
inferiore, si conferma l’importanza attribuita dalle struttu-
re sanitarie allo scambio di flussi informatici con
l’esterno. Elevato è anche il numero di strutture sanitarie
dotate di applicazioni antivirus e firewall, il che dimostra
il rilievo che viene attribuito agli aspetti legati alla sicu-
rezza informatica.
Aspetto particolare rivestono le tecnologie wireless
7
,
la cui diffusione negli ambienti sanitari inizialmente è sta-
ta rallentata dal pericolo di interferenza con le sensibili
apparecchiature utilizzate per la diagnostica e i sistemi di
monitoraggio delle unità di cura intensive (in molti reparti
5
Fonte: www.comitatobandalarga.it, 04.08.2008.
6
Fonte: ibidem.
7
Le tecnologie wireless (dall’inglese “senza fili”) sono sempre più pervasive
a tutti i livelli, sia per gli utenti consumer che per quelli business, in ambiti
che vanno da decine di centimetri (RFId) a decine di metri (Bluetooth e Zi-
gBee), o centinaia di metri (WiFi), comunicazioni geografiche (GSM, GPRS,
UMTS) e infine comunicazioni satellitari.
8
ospedalieri è obbligatorio spegnere i cellulari). L’avanzare
delle tecnologie e la disponibilità di sistemi di modulazio-
ne, che consentono trasmissioni anche a bassa potenza di
emissione, hanno consentito il superamento della maggior
parte dei problemi tecnici, rendendo possibile la realizza-
zione di varie applicazioni con notevoli benefici per i pa-
zienti e gli operatori sanitari.
Tra i servizi di comunicazione telematica è notevole
il progresso registrato dalla Posta Elettronica Certificata
(PEC), la cui diffusione è stata favorita dall’entrata in vi-
gore del Codice dell’Amministrazione Digitale
8
. La PEC è
un sistema di posta elettronica in grado di superare le “de-
bolezze” della posta elettronica e di poter essere utilizzata
in qualsiasi contesto nel quale sia necessario avere prova
opponibile dell’invio e della consegna di un determinato
documento. Nella PEC viene fornita al mittente documen-
tazione elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e
la consegna di documenti informatici. Quando il messag-
gio perviene al destinatario, il gestore invia al mittente la
ricevuta di avvenuta o mancata consegna, con precisa in-
dicazione temporale. Nel caso in cui il mittente smarrisca
le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte,
conservata per legge per un periodo di trenta mesi, con-
8
Il Codice dell’Amministrazione Digitale è stato emanato con D.Lgs.
n.82/2005 ed è entrato in vigore il 01.01.2006. Esso ha lo scopo di assicurare
e regolare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conserva-
zione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale, utilizzando, con le
modalità più appropriate, la tecnologie dell’informazione e della comunica-
zione della P.A., nei rapporti tra amministrazione e privati e, in casi limitati,
disciplina anche l’uso del documento informatico nei rapporti tra privati: cfr.
www.assointernet.it, 04.08.02008.
9
sente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle
ricevute stesse
9
.
Di tutte le tecnologie che l’informatica e le teleco-
municazioni ci hanno presentato, Internet certamente si
presenta come quella di maggiore estensione (tutto il mer-
cato sanitario ne viene direttamente e indirettamente coin-
volto) e applicabilità (informazione, ricerca, assistenza
domiciliare, comunicazione, etc.). Il web diventa per il
settore sanitario un mezzo per raggiungere nuovi obiettivi
nonché per perfezionare quelli abituali; “pensare ad
Internet come ad un optional, per l’ente sanitario non è
minimamente pensabile”
10
.
L’irrompere delle tecnologie della telecomunicazio-
ne e dei servizi Internet all’interno della sanità sta intro-
ducendo importanti cambiamenti: la trasformazione della
tradizionale relazione medico-paziente, la variabile qualità
dell’informazione medica disponibile in rete e le gravi
conseguenze che da ciò possono derivare per il paziente,
la possibilità di utilizzare la multimedialità per scopi di-
dattici tramite la creazione di corsi accessibili on-line e le
nuove frontiere dell’editoria elettronica che rivoluzione-
ranno le modalità di aggiornamento culturale e professio-
nale del medico.
9
Cfr. www.cnipa.gov.it/site/it-it/in_primo_piano/posta_elettronica_certificata
_(PEC)/, 04.08.2008.
10
Fonte: FOGLIO A., Il marketing sanitario, Angeli, Milano, 2007, pag. 35.
10
1.2. I sistemi informativi sanitari
A partire dagli anni ’90, il Servizio Sanitario Nazio-
nale (SSN) italiano ha subito ampi processi di revisione
strutturale, organizzativa e gestionale, finalizzati a miglio-
rare la qualità dell’assistenza garantita ai cittadini, in un
contesto caratterizzato da risorse finanziarie scarse e da
situazioni di inefficienza diffusa. In questo contesto sono
stati introdotti modelli gestionali tipici delle aziende indu-
striali. A supporto dei nuovi sistemi manageriali, è dive-
nuto fondamentale il contributo offerto dalle prestazioni
prodotte dal sistema informativo, che rappresenta uno dei
meccanismi operativi utili a definire meglio le modalità di
funzionamento della struttura. In quest’ambito il ruolo del
sistema informativo sanitario è di importanza strategica in
termini di raccolta, elaborazione e monitoraggio
dell’informazione sanitaria. I fabbisogni informativi da
soddisfare sono quantitativamente e qualitativamente
sempre più elevati e, allo stesso tempo, le informazioni
devono essere sempre più immediate, di qualità, affidabili
e coerenti agli scopi.
Un Sistema Informativo Sanitario, quindi, può esse-
re definito come “l’insieme degli strumenti (apparecchia-
ture di elaborazione, reti e logistica), del software, del per-
sonale e dell’organizzazione (norme, processi e regole di
interazione) finalizzato al supporto delle attività istituzio-
11
nali del SSN e alla gestione della domanda e offerta di sa-
lute”
11
.
Il sistema informativo sanitario ha, al proprio inter-
no, la gestione amministrativa delle prestazioni sanitarie
(anagrafe, accettazione, prenotazioni, etc.) finalizzata alla
registrazione delle attività sanitarie da remunerare e ov-
viamente, raccoglie tutte le informazioni sanitarie (cartella
clinica, referti, etc.) per un corretto trattamento terapeutico
del paziente.
Figura 1.1. Flussi informativi dell’area clinico-sanitaria
Fonte: rielaborazione dell’autore.
11
Cfr. IASIELLO F., MARINO A., “Innovazione e organizzazione: il Sistema In-
formativo Sanitario in Campania”, www.novuscampus.it, 16.07.2008.
Accettazione Servizi CUP
Anagrafe
Middleware
Security
Reparti Pronto soccorso Ambulatori
12
Nello schema della figura 1.1. sono riportati i vari
moduli che costituiscono un sistema informativo sanitario.
Tali moduli possono essere realizzati in tempi diversi e
con prodotti diversi, ma è allo stesso tempo importante
che siano tra loro integrati e comunicanti.
L’integrazione si realizza a vari livelli:
- i sistemi di acquisizione e di elaborazione delle
immagini, la strumentazione di laboratorio, le postazioni
di sportello, etc. devono potersi collegare condividendo
gli stessi standard di rete e gli stessi protocolli di trasmis-
sione;
- i programmi applicativi devono essere realizzati
con modalità standard, ossia archivi gestiti mediante
database interrogabili con linguaggi standard;
- i moduli devono poter interscambiare informazioni
specifiche sanitarie secondo normative indipendenti dai
produttori.
Il soddisfacimento di tali requisiti
12
ha comportato
un’evoluzione delle applicazioni dal modello client-server
al modello web-based: le applicazioni possono essere uti-
lizzate sulla rete locale con le stesse modalità della rete
Internet. Nel modello client-server, un server ad elevate
prestazioni contiene gli archivi e i programmi per acce-
dervi; a esso sono collegati, in modalità LAN, dei pc
client su cui è installata una parte di applicazione com-
plementare a quella installata sul server. La comunicazio-
12
Fonte: www.homes.dsi.unimi.it/chimica/medicina/doc/Caroli, 13.07.2008.