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5.1 LA LEGGE STANCA: Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti
disabili agli strumenti informatici.
La legge n.4 del 9 gennaio 2004, comunemente chiamata "Legge Stanca"
afferma che la Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad
accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli
che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici ed è tutelato e
garantito, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici
della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle
persone disabili. Questa legge si applica alle pubbliche amministrazioni, agli
enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici,
alle aziende municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione
pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente
partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi
informatici. L‟obiettivo della legge è quello di abbattere le “barriere virtuali”
che limitano l‟accesso dei disabili alla società dell‟informazione e li escludono
dal mondo del lavoro. La Legge Stanca sull‟accessibilità consente di abbattere le
barriere digitali e creare rilevanti opportunità per consentire alle persone in
situazioni di disabilità di poter studiare, lavorare e partecipare attivamente alla
vita sociale, senza esclusioni. I Privati e la Pubblica Amministrazione devono
quindi realizzare siti accessibili a tutti. L'iter normativo ha visto l‟emanazione di
due Decreti Ministeriali
87
. Il primo DM 8 luglio 2005 "Requisiti tecnici e i
diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici" (G.U. n. 183 dell'8
agosto 2005) previsto dall‟articolo 11 della legge, attribuisce al Ministro per
l‟innovazione e le tecnologie il potere di stabilire, nel rispetto dei criteri e dei
principi indicati nel Regolamento: le linee guida recanti i requisiti tecnici e i
diversi livelli di accessibilità, le metodologie tecniche per la verifica
dell‟accessibilità dei siti Internet nonché i programmi di valutazione assistita
utilizzabili a tale fine. Il secondo decreto, previsto dall‟articolo 7, riguarda le
87
Certificazioni: Information Tecnology , www.csqa.it.
39
regole tecniche per l‟accessibilità alle opere multimediale. La Legge Stanca (con
i successivi regolamenti) ha introdotto un approccio di intervento che non si
limita ad indicare solo i requisiti da rispettare dell‟accessibilità. Fornisce altresì
informazioni sulla metodologia di valutazione dell‟accessibilità dei siti Web
suddividendola in tecnica e soggettiva. La valutazione tecnica riguarda in
particolar modo la compatibilità dei siti Internet rispetto a differenti browser e
sistemi operativi ed è quindi più strettamente legata al codice in cui è scritta la
pagina. La valutazione soggettiva, concerne invece la "qualità" di un sito
Internet.
40
CAPITOLO TERZO
L’ USABILITÀ
1. Che cos’è l’usabilità.
Lo standard internazionale ISO/IEC 9241, preparato dal Comitato Tecnico
ISO/TC159, definisce l'usabilità come “il grado in cui il prodotto può essere
usato da classi di utenti per raggiungere specifici obbiettivi con efficacia
efficienza e soddisfazione in un contesto d‟uso determinato”
88
. Il termine
usabilità, in questo caso, è usato prettamente con un riferimento al software,
eppure si tratta di un concetto molto esteso e non proprio moderno: nasce negli
anni 60 nell'ambito dell'ergonomia, in relazione a qualunque interazione uomo-
artefatto. Nel settore dell‟ergonomia si studia il modo in cui un utente si
costruisce un modello mentale del prodotto che sta usando e si crea, perciò,
determinate aspettative sul suo funzionamento
89
. Compito degli studi di usabilità
è fare in modo che il modello mentale di chi ha progettato il software (design
model), da cui deriva il suo reale funzionamento, corrisponda il più possibile al
modello mentale del funzionamento del software così come se lo costruisce
l'utente finale (user model). L'usabilità nasce, dunque, soprattutto come ausilio
alla progettazione, e si applica in particolare alle interfacce. E' con l'interfaccia
di un software, infatti, che l'utente si relaziona. Va sottolineato che l'usabilità ha
senso solo in presenza di un utente e di una relazione d'uso, e non esiste nel
prodotto in sé.
Con l'avvento di Internet e la proliferazione dei siti web, il problema
dell'usabilità si centra sui siti web. Infatti dalla metà degli anni 80 iniziò a
svilupparsi una vera e propria scienza, che associa la psicologia e l'intelligenza
artificiale all'informatica.
88
Di Belisario Ernesto, Cogo Gianluigi, Scano Roberto (2010) I siti web delle pubbliche amministrazioni: norme
tecniche giuridiche dopo le linee guida Brunetta, Rimini, Maggioli Editori
89
Zacchini Taddeo (2007), Progettare interfacce Web 2.0, Pag. 57 www.myfavoritething.net
41
I principali attributi dell'usabilità sono definiti nel Sun Usability Lab:
Utilità
Facilità di apprendimento
Efficienza
Facilità di ricordo
Quantità di errori
Soddisfazione
90
La realizzazione di un sito deve tener conto di due principi fondamentali
91
:
l'utente sa ciò che cerca e vuole trovarlo;
l'utente non vuole perdere tempo.
Non è sufficiente dare ed organizzare informazioni, ma è importante che queste
siano capite dall'utente, attraverso un dialogo con il visitatore. È possibile
prestare attenzione all‟usabilità di un sito in tre momenti: prima che un sito
venga riprogettato, grazie all‟esperienza del team di progettazione, durante la
progettazione, in cui si validano i prototipi di interfaccia, e dopo la
progettazione, in modo da monitorare alcuni indicatori di prestazione del sito. Il
lavoro di usabilità coinvolge gli esperti di usabilità, un laboratorio e la stesura
dei rapporti
92
.
1.1 I problemi fondamentali dei siti web non usabili.
L‟utente che cerca informazioni su un sito è smanioso di risolvere i suoi quesiti
e vuole che le sue risposte siano date quasi nell‟immediato. Ci sono però alcuni
elementi di disturbo o che, comunque, creano rallentamento.
Interfacce misteriose, come home pages prive di descrizioni esplicite che
richiedono un approccio esplorativo.
Caricamenti lenti, ad esempio quando dopo trenta secondi di attesa ancora
permane la scritta, "Loading, please wait".
90
Una definizione di usabilità, www.colnaghi.biz
91
Marchese Antonio (2009), Il ruolo dell’usabilità con l’utente, www.freeonline.org.
92
Michele Visciola (2000), Usabilità dei siti web, Milano, Apogeo.
42
Uso smodato delle tecnologie, come Flash, applet java, javascript che
scorre nella barra del browser e la pagina si carica a fatica.
Home pages per Browser specifici, cioè pagine accessibili solo dal
browser imposto dal progettista.
ASP senza ritorno
93
, le Active Server Pages che causano perdite di tempo.
Pop-up Windows, come le finestre pubblicitarie che distraggono
l‟utente
94
.
Progettare bene un sistema significa che bisogna conoscere l‟utente con i suoi
bisogni e le sue aspettative in relazione al sistema, tenendo presente le sue
caratteristiche socio-culturali, il linguaggio, la scolarità, il mestiere, l‟esperienza.
È fondamentale ridurre le difficoltà di navigazione e rendere l‟utilizzo di un sito
Web più semplice.
Non esistono delle vere linee guida per l‟usabilità, le linee guida sono più o
meno adattate ad una situazione ideale, in quanto il web master deve cercare di
porsi come potenziale utente. Il sito www.useit.com, uno dei siti più importanti e
conosciuto come ausiliare per il webmaster, ne propone alcune
95
, mentre autori
come Koyanl, Bailey e Nall propongono altre linee guida per la disposizione dei
contenuti nelle pagine Web:
organizzare i contenuti in modo chiaro ad ogni livello del sito Web,
seguendo un criterio logico che appaia tale anche ad utenti casuali;
posizionare le informazioni più importanti all‟inizio della gerarchia del
sito, ed all‟inizio della singola pagina;
facilitare lo scanning visivo tramite titoli chiari e propriamente
posizionati, liste puntate, titoli nidificati, frasi e paragrafi brevi e informativi;
93
Pagine web contenenti, oltre al puro codice HTML, degli script che verranno eseguiti dal server per
generare runtime il codice HTML da inviare al browser dell'utente (proprio per questo vengono in genere
definite pagine web dinamiche
94
Manni Stefania (2008), Usabilità dei siti web, www.storiadigitale.it
95
ALLEGATO 2
43
raggruppare le informazioni tra loro collegate in modo da diminuire il
tempo necessario alla ricerca;
mostrare solo l‟informazione necessaria, assicurandosi che essa sia
presente al momento giusto e nel posto giusto;
fornire la stessa informazione in formati multipli, per consentirne
l‟accesso ad un vasto pubblico;
utilizzare rappresentazioni quantitative, ad esempio grafici o illustrazioni,
per ridurre il tempo necessario alla comprensione di un concetto.
utilizzare il colore per rappresentare raggruppamenti di elementi
appartenenti alla medesima categoria
96
.
Nonostante nel Web vi sia anche bisogno di arte e di svago, l‟obiettivo
principale della maggioranza dei progetti Web dovrebbe essere quello di rendere
semplice per le persone lo svolgimento di attività che hanno un qualche fine
pratico
97
. È importante che chi visita il sito abbia un approccio semplificato con
l‟informazione e che l‟aspetto grafico non confonda la sua ricerca
98
. Concetto
importante e valido soprattutto per chi ha una disabilità. “Una buona usabilità
deriva da un buon progetto e questo è buono se è elegante nelle sue
soluzioni”
99
. Bisogna far buon uso della grafica per un migliore incontro tra la
seduttività dell‟interfaccia e la sua credibilità, in modo che proponga contenuti e
faciliti la navigazione per tutti e riesca ad evidenziare il motto del W3C: un Web
per tutti.
2 Valutazione dell’ usabilità.
La crescita della popolazione e, di conseguenza, delle persone che utilizzano
Internet non implica un miglioramento spontaneo dell‟usabilità. È importante
96
Koyanl, S. J., Bailey, R. W., Nall J. R. (2003), Research-Based Web Design & Usability Guidelines, NCI
(disponibile su www.usability.gov).
97
Nielsen Jakob (1999), Design Web Usability: the Practice of Simplicity, New Riders Publishing, Indianapolis.
98
Michele Visciola (2000), Usabilità dei siti web, Milano, Apogeo
99
Munari Bruno, Artista e designer, www.oz-design.it