Il rischio di controparte nell’attuale crisi finanziaria: I casi Banca Italease e Lehman Brothers
Il contesto bancario è sempre più caratterizzato da una crescente concorrenza e dalla conseguente tendenza ad assumere maggiori rischi. Tra questi, uno dei rischi a cui è stata rivolta minore attenzione è risultato essere il rischio di controparte, una sottocategoria del rischio di credito. Il rischio di controparte consiste nel rischio di inadempienza della controparte di una transazione prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa ed è caratterizzato dal fatto che l’esposizione, a causa della natura finanziaria del contratto stipulato tra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell’andamento dei fattori di mercato sottostanti. Il caso di Banca Italease ha evidenziato le conseguenze di un inadeguato counterparty risk management nelle sell-side firms, mentre con il caso Lehman Brothers si è voluto analizzare un aspetto ancor più trascurato: il buy-side counterparty risk.
L’analisi del caso Banca Italease ha portato ad evidenziare come l’esposizione in derivati, trattati principalmente su mercati OTC, abbia accresciuto in maniera difficilmente controllabile il rischio di controparte in capo alla banca, inizialmente concentrata sull’attività di leasing. In particolare la spinta a far sottoscrivere ai propri clienti prodotti strutturati, che nel luglio 2007 rappresentavano il 99% del portafoglio derivati detenuto da Italease, ha costituito per la banca un’attività inizialmente remunerativa. La preferenza della banca a coprirsi principalmente dal rischio di interesse, sottovalutando ampiamente il rischio di controparte, ha però compromesso il business di Italease, arrivando a causare perdite pari a 847 milioni di euro. Il caso Lehman Brothers ha invece dimostrato l’inadeguato management del rischio di controparte relativo alle buy-side firms, le quali ritenevano la pratica una prerogativa del sell-side. Ciò è quanto emerso dalle perdite subite dalle principali controparti della banca americana dopo il suo default e dai risultati di un sondaggio effettuato tra gli asset managers delle maggiori buy-side firms. La situazione è profondamente cambiata dopo il crollo di Lehman Brothers, ma ai miglioramenti apportati per iniziativa delle buy-side firms è evidente la necessità di affiancare una profonda revisione normativa.
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Ghiandoni |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | economia e gestione aziendale - mercati finanziari |
Relatore: | Maria Letizia Guerra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 108 |
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