Il ruolo delle Regioni nella tutela delle acque
Le competenze in capo alle Regioni sono il risultato della riforma del Titolo V che ha modificato l’articolo 117 della Costituzione stabilendo due tipi di competenza, e della legge 56/2014. La prima ha conferito allo Stato una competenza esclusiva in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; ed una competenza concorrente in capo alle Regioni che hanno il compito di esercitare la propria competenza nelle materie che indirettamente concernono la tutela ambientale. In tal modo il legislatore ha messo in luce ed ha confermato il ruolo attivo dell’ente regionale nella protezione dell’ambiente che concorre con la competenza esclusiva statale pur restando distinte tra loro in quanto perseguono diverse finalità: lo Stato persegue in maniera diretta la tutela ambientale mentre le Regioni regolano la fruizione dell’ambiente evitando compromissioni e alterazioni. In secondo luogo, il legislatore ha affermato che la materia ambiente è caratterizzata da un elemento di trasversalità in quanto si manifestano competenze diverse statali e regionali che rispondono ad esigenze meritevoli di disciplina uniforme sull’intero territorio nazionale. Un rafforzamento della disciplina in materia ambientale si è avuto con la legge costituzionale dell’11 febbraio 2022, n. 1, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione al fine di dare tutela costituzionale alla salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, oltre che alla finalità ambientale a cui devono essere improntate le attività economiche pubbliche e private. Inoltre, la disciplina della tutela ambientale è influenzata dal rispetto di principi europei e nazionali che regolano l’intera materia. In questo elaborato si è provveduto ad approfondire il ruolo delle Regioni all’interno della tutela delle acque individuando la normativa corrispondente. L’ente regionale ha una competenza in materia di tutela delle acque che gli viene conferita dal Codice ambientale nella Sezione II della parte III, che disciplina la tutela delle acque dall’inquinamento. Il provvedimento esplicita gli obiettivi da raggiungere nel capo della tutela delle acque nell’articolo 73 e vengono esplicitati anche i doveri di divulgazione dell’attività regionale svolta ai sensi del successivo articolo 75. A tutela delle acque, inoltre, la Regione predispone dei Piani di tutela che costituiscono delle deroghe alla regolamentazione nazionale sia in senso più restrittivo sia in senso meno restrittivo avendo il potere da un lato, di stabilire, senza alcun obbligo di motivazione, obiettivi di qualità più elevati, e dall’altro, di porre, per determinati corpi idrici come laghi e fiumi, obiettivi di qualità meno rigorosi. La Regione in particolare si occupa di disciplinare lo scarico di acque reflue garantendo sia il rispetto dei valori limite che l’ente stesso fissa all’interno delle Linee guida, sia il rispetto delle procedure di autorizzazione di scarico diacque reflue in mancanza delle quali si procederà ad irrogare dei provvedimenti amministrativi quali: la diffida, la diffida con eventuale sospensione dell’autorizzazione o la revoca dell’autorizzazione stessa. Tutto ciò viene svolto dall’ente regionale in seguito all’esercizio di controlli ad hoc svolti sullo scarico autorizzato precedentemente e successivamente all’erogazione dell’autorizzazione. La Regione, infatti, può esercitare il suo ruolo sanzionatorio in presenza di violazione dei limiti di emissione delle sostanze fissati dalle Linee guida e dallo stesso Codice ambientale. Questo è il caso della Determina approfondita nel caso concreto presente in questo elaborato che mette in luce il potere delle Regioni di emettere ordinanza ingiunzione nei confronti del trasgressore fissando allo stesso tempo l’ammontare della sanzione amministrativa pecuniaria. Ciò viene fatto dall’ente regionale nel rispetto dell’articolo 11 della legge 24 novembre 1981, n. 689 e dell’articolo 135 del Codice ambientale, che permettono a questo di esplicare il potere di gradazione delle sanzioni a seconda della gravità della violazione, all’opera svolta dal trasgressore per eliminare o attenuare le conseguenze della violazione commessa, alla personalità e alle condizioni economiche del trasgressore.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Benincasa |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master di II livello in diritto dell'ambiente e dell'energia |
Anno: | 2023 |
Docente/Relatore: | Enzo Di Salvatore |
Istituito da: | Università degli Studi di Teramo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 55 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi