Il restauro di due cassettoni facenti parte della sacrestia dell'ex chiesa di Santa Maria in Brera
I due cassettoni, oggetto dell’elaborato di tesi, fanno parte, assieme ai quattro armadi, di un complesso architettonico ligneo della sacrestia dell’ex chiesa di Santa Maria in Brera. Nell’arco dell’800 è stata smembrata e i sei arredi, da sacrestia, sono stati messi all’interno delle aule dell’Accademia annessa ed adibiti alla didattica.
Questo complesso ligneo, non essendo mai stato studiato, mi ha dato modo in questa tesi di effettuare delle ricerche storico-artistiche e di comprenderne l’uso e i vari rimaneggiamenti che questi due cassettoni, hanno subito nel tempo.
L’artigianato e la falegnameria che sta dietro alla costruzione di questi arredi è ricca di particolari basta guardare nel dettaglio le ante, le maniglie, le modanature, il retro e il piano alto dei cassettoni e di come essi sono stati riadattati con gli anni. Proprio questa prima fase il restauro è iniziata con lo smontaggio di uno dei due cassettoni per comprendere e documentare la costruzione, effettuando una numerazione di tutti gli elementi che lo compongono in modo da condurre un rimontaggio corretto una volta concluse le operazioni conservative.
Un’attenta osservazione ad occhio nudo dello stato di conservazione ha permesso di formulare inoltre alcune analisi condotte in collaborazione con diverse professionalità scientifiche coinvolte; quali ricercatori, storici dell’arte, diagnostici e tecnici degli strumenti d’indagine per capire le varie fasi precedenti al restauro, le parti originali e non, la stratigrafia e la composizione chimica degli strati.
L’intervento è iniziato precisamente l’8 novembre del 2018 in collaborazione con la Soprintendenza che ha dato avvio ai lavori e al trasporto degli arredi dalle aule di Brera ai laboratori di Arcore dove si è incominciato il restauro.
Gli interventi sono stati vari sempre però cercando di non stravolgere la natura stessa del manufatto, ma al contrario di limitarsi a quelle operazioni strettamente indispensabili. Considerando sempre i principi di gradualità, minimo intervento e selettività.
In conclusione è stata condotta una documentazione fotografica e grafica con rilievi e quote, dello stato di conservazione e di tutti gli interventi effettuati. Non in ultimo si sono analizzate alcune zone con microscopio ottico e digitale per poter meglio indagare sul manufatto e per poter intervenire in modo corretto in tutte le fasi dell’intervento.
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Informazioni tesi
Autore: | Gloria Erbeia |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | LMR/02 Conservazione e Restauro dei Beni Culturali |
Corso: | Restauro |
Relatore: | Luca Quartana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 223 |
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