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Decarbonizzazione: approccio sostenibile delle aziende di fronte al cambiamento climatico

In un momento storico in cui l’attenzione è focalizzata sul cambiamento climatico per i danni ingenti all’ecosistema, molti governi chiedono l’attivazione di una tassazione globale sulle emissioni, al fine di ridurre le percentuali di inquinamento. È questo il caso della Carbon Tax: uno strumento di politica fiscale che promuove una sana concorrenza alla sostenibilità, utilizzando l’introito in altre attività finalizzate alla transizione ecologica verso l’obiettivo della decarbonizzazione.

L’obiettivo di questo lavoro sperimentale si riflette nell’approccio sostenibile delle aziende di fronte al cambiamento climatico, attraverso la descrizione delle anomalie climatiche e delle soluzioni controffensive, dalla proposta della Commissione Europea di una Green Finance e della Carbon Tax al greenwashing, dai sistemi di gestione per la salvaguardia dell’ambiente alle azioni correttive per il continuo miglioramento, dalle grandi potenze mondiali agli stakeholder presenti nelle varie piccole realtà territoriali.
Analizzare ciò che ci circonda è determinante per promuovere la tutela dell’ambiente: piccole e grandi realtà industriali, comprendendo a pieno quanto le attività produttive influiscano sul cambiamento climatico e quale sia la politica adottata per la difesa del territorio e della salute umana; da non tralasciare gli ambiti domestici e tutto ciò che ci permette di vivere la vita a nostro piacimento con agi e sprechi. Quale sarà l’approccio della popolazione di fronte alle grandi aziende che, pur essendo responsabili di emissioni in atmosfera, sono attive nella sfida ambientale?
In questo si riflette lo studio sperimentale sulla Colacem, quale azienda attiva nella produzione di cemento, in virtù delle strategie identificate per la salvaguardia del Pianeta e del grado di recepimento di tale impegno da parte della cittadinanza circostante lo stabilimento di Galatina (Lecce).

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42 Capitolo terzo UNA POPOLAZIONE A RISCHIO Il cambiamento climatico ha il potenziale per avere un impatto silente e devastante sulla salute umana. Già nel 2008 il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) affermava “il cambiamento climatico influenzerà, in modo profondamente negativo, alcuni dei più importanti determinanti della salute. Di fronte a questa sfida abbiamo bisogno di lavorare per mettere la protezione della salute umana al centro dell’agenda del cambiamento climatico”. Nel 2022, il Gruppo Veolia (primo operatore a livello mondiale per la gestione ottimizzata delle risorse che mira a diventare l’azienda leader della transizione ecologica nell’ottica dell’economia circolare) in collaborazione con Elabe (società di ricerca e consulenza in strategia di comunicazione), ha pubblicato il Barometro 2022: un’indagine sulla percezione del rischio dei cambiamenti climatici in tutto il mondo. Lo studio è stato condotto tra agosto e settembre 2022, in 25 Stati di 5 continenti, per un totale di 25.000 intervistati (mediamente 1000 per Stato) e il campione risultante ricopre il 61% della popolazione globale e il 68% delle emissioni climalteranti prodotte. Il risultato ottenuto dimostra come il cambiamento climatico sia percepito come un rischio concreto e presente, circoscritto da un alone di incertezza sulle soluzioni controffensive.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco De Iaco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
  Relatore: Domenico Spinazzola
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 104

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Parole chiave

popolazione
sostenibilità
decarbonizzazione
carbon tax
greenwashing
green finance
tutela dell'ambiente
cambiamento climatico

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