Identità in fuga nella letteratura popolare americana degli anni Cinquanta

Il presente elaborato è frutto di un particolare interesse per la letteratura popolare americana che ho sviluppato durante il corso di Antropologia e cultura angloamericana.
In questa sede si cercherà di descrivere come la cultura americana si sia evoluta radicalmente con l’inizio della Guerra Fredda e come questo cambiamento abbia influito sul carattere della classe media statunitense. In particolare si esaminerà il modo in cui la perdita di identità e la violenza hanno sostituito l’American Dream nella letteratura del dopoguerra, modificando gli stili precedenti e introducendo un senso di frammentazione che caratterizza non solo i testi, ma anche e soprattutto la psicologia dei protagonisti, uomini comuni che nascono spesso con un’anima criminale. A tale scopo, prenderò in esame due romanzi di quel periodo, The Talented Mr. Ripley (1955) di Patricia Highsmith e The Killer Inside Me(1952) di Jim Thompson e alcuni testi di sociologi e critici dell’epoca.
Nel primo capitolo si darà ampio spazio alla descrizione della società americana degli anni Cinquanta, dopo un breve excursus iniziale sulla sua evoluzione attraverso i secoli. Partendo dal famoso studio di David Riesman The Lonely Crowd, prima di tutto si analizzeranno i motivi per cui molti americani hanno perso il tipico carattere forte e orientato allo sviluppo della propria personalità, e come questo cambiamento abbia portato alla diffusione di un eccessivo conformismo che si è insinuato in ogni aspetto della vita quotidiana, rendendo indispensabile per il singolo individuo la capacità di trasformarsi a seconda delle circostanze. In seguito si prenderà in esame la stretta relazione tra i nuovi mezzi di comunicazione di massa e la classe media statunitense. Questa relazione si sviluppa a tal punto che il singolo individuo si sente incapace di decidere della sua vita autonomamente e reprime ogni forma di aspirazione personale poiché viene costantemente paragonato a modelli considerati irraggiungibili. Infine, si esamineranno le strategie narrative attraverso cui questo processo viene assorbito dalla letteratura americana, che, in questo quadro, sembra perdere ogni forma di ideologia. Lo sviluppo di questo fenomeno può apparire paradossale, considerando che avviene proprio nel momento di massima prosperità economica, tuttavia potrebbe risultare più comprensibile accettando il giudizio di M. Keith Booker secondo cui, uscendo dalla Seconda guerra mondiale come la nazione più potente al mondo, gli Stati Uniti hanno dovuto occupare una posizione di dominio che mai avevano ricoperto, specialmente nel clima della Guerra Fredda, cadendo in uno stato di crisi di identità.
Nel secondo capitolo si analizzerà il romanzo The Talented Mr. Ripley della celebre scrittrice Patricia Highsmith. Le prime pagine saranno dedicate ad una breve biografia dell’autrice, ponendo l’accento sulle difficoltà che ha dovuto affrontare a causa delle sue condizioni economiche, della sua situazione familiare e dal senso di isolamento con cui ha convissuto gran parte della sua vita, accentuato dal fatto di essere omosessuale.
Il terzo capitolo si concentrerà sull’analisi del romanzo di Jim Thompson The Killer Inside Me, il quale vede protagonista Lou Ford, vicesceriffo di Central City, cittadina texana di fantasia. Nella prima parte del capitolo ci si soffermerà sulla vita dello scrittore e, in particolare, sul suo orientamento politico fortemente anticapitalista. Si passerà poi alla descrizione del suo stile fortemente proteiforme. Infine, verrà trattato il tema della violenza, particolarmente caro a Thompson, e perfettamente esemplificato nel romanzo.