Tracciare, inventare, creare. Filosofia come resistenza al presente in Gilles Deleuze e Félix Guattari

3 Introduzione: Gilles Deleuze: la filosofia e la vita. […] (non sapremmo infatti che senso potrebbe mai avere la filosofia nel nostro tempo), se non quello di agire in esso in modo inattuale: ossia contro il tempo, e in tal modo sul tempo e, speriamo, a favore di un tempo venturo. 1 “Agire in modo inattuale” 2 è la suggestione di Nietzsche che Deleuze fa propria. Questo aforisma risuona dentro di noi, di fronte ai tempi complessi che ci troviamo ad affrontare e a cercare di comprendere: come agire di fronte alla guerra, alla violenza, alla distruzione degli ecosistemi, ai paradossi che accompagnano il nostro vivere quotidiano? La proposta filosofica di Deleuze può costituire una chiave di lettura del reale, racchiudendosi in un atteggiamento affermativo verso la vita, verso la creazione di possibilità, in una lotta continua con le forme che le vogliono imbrigliare. Affermando un’ontologia che in vari modi è legata e non prescinde dalla sua visione politica, Deleuze vede nei concetti di molteplicità, materialismo e potenza creativa del pensiero i presupposti per un rinnovato modo di fare filosofia. Riconoscendo l’importanza di Gilles Deleuze all’interno del panorama filosofico francese del Novecento, l’obiettivo di questo elaborato corrisponde al tentativo di ricostruire il suo pensiero non tanto in senso storico, ma circoscrivendo piuttosto gli strumenti concettuali da lui utilizzati. Deleuze critica fortemente il mondo accademico e la concezione della filosofica ad esso legata, dimostrando che la storia della filosofia va considerata non in senso storicistico, come susseguirsi di sistemi, ma come coesistenza e sovrapposizione di piani concettuali. Su questa linea, egli propone un metodo di 1 F. Nietzsche, Seconda Considerazione inattuale, Sull’utilità e il danno della storia per la vita, Premessa, tr. it. Adelphi, Milano, 1991, pp. 4-5. 2 Ivi