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Essere musei oggi: i casi delle Gallerie degli Uffizi e della Galleria dell'Accademia

In un crescente tendenza alla mercificazione e alla vetrinizzazione dei luoghi della cultura e delle opere d'arte in essi ospitate, la nuova definizione di 'museo', approvata dall'International Council of Museums nell'agosto 2022, tenta di delineare delle risolutive linee guida, conformi al tempo presente.
L'obiettivo di questa ricerca è quello di analizzare l'attuale condizione dei musei italiani, partendo dalla nuova definizione di ICOM, inseriti in un sistema di una generalizzata crisi della cultura, in particolar modo a seguito dell'aumento del turismo nelle nostre città d'arte. Per fare ciò sono presi in esame due casi studio locali, esemplificativi a livello mondiale delle pratiche museali: le Gallerie degli Uffizi e la Galleria dell'Accademia. Essi necessitano di un'analisi ravvicinata limitata a tre macro-ambiti:
A. l'assenza, o meno, dello scopo di lucro;
B. i servizi in favore della società, poiché i musei sono aperti al pubblico, accessibili e inclusivi e promuovono la diversità (offrendo esperienze diversificate per l'educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze); qui vi è un focus su:
• l'aumento dei prezzi dei biglietti, le disuguaglianze sociali e la feticizzazione dei capolavori esposti;
• l'accessibilità;
• la fruizione;
C. lo svolgimento dei compiti (ricerca, collezionismo, conservazione, interpretazione ed esposizione del patrimonio materiale e immateriale), svolti con la partecipazione attiva delle comunità.
Tali aspetti sono analizzati tramite indagini sul posto, interviste e un questionario online, cercando di non privilegiare un punto di vista specifico ma molteplici.
Essendo la definizione di 'museo' piuttosto ampia e complessa, l'elaborato non scioglie completamente tutti i nodi, in particolare quelli riguardanti la ricerca, il collezionismo, la didattica e la sostenibilità. Dunque, l'analisi e le conseguenti conclusioni non vogliono in alcun modo apparire come esaustive e risolutive. In questo senso, è necessaria una prima parte prettamente teorica la quale si propone di analizzare fonti legislative e testi critici per comprendere al meglio criticità e contraddizioni del sistema museale contemporaneo, con un focus su quello italiano. Ciò permette di delineare delle conclusioni generiche, concernenti il sistema nazionale, e peculiari dei due casi studio.

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1 INTRODUZIONE In uno stato di crescente perdita di ideologie e di ideali, di esaltazione della privatizzazione e di commercializzazione all’ennesima potenza, i musei dovrebbero rappresentare quell’eden dove potersi allontanare dalle logiche del capitalismo e poter godere dell’arte in un modo libero e immediato. Eppure, diversi teorici non possono fare a meno di notare come la “grande bellezza” culturale italiana sia in realtà oramai da anni alla deriva. Tomaso Montanari, Vincenzo Trione, Salvatore Settis, Brian O’Doherty, Marco Scotini e molti altri, nei loro saggi convergono l’attenzione alle problematiche che affliggono il sistema culturale internazionale. A tal proposito, nell’agosto 2022 l’International Council of Museums ha stabilito delle nuove linee guida a cui i musei dovrebbero adeguarsi per definirsi tali, nella speranza di delineare una strada comune che permetta a tali istituti di ritrovare la propria via. La nuova definizione si concentra su dei nuovi punti chiave essenziali quali: l’accessibilità, l’inclusività, la diversità (quindi, le esperienze educative diversificate), la sostenibilità, l’eticità, la professionalità e la partecipazione delle comunità e del territorio. Allora, viene spontaneo chiedersi in quale percentuale gli istituti museali locali che frequentiamo quotidianamente rientrano in questa nuova definizione. Il seguente elaborato, dunque, si propone di analizzare l’attuale condizione dei musei italiani, inseriti in un sistema di una generalizzata crisi della cultura, in particolar modo a seguito dell’aumento del turismo nelle nostre città d’arte. Casi come Venezia e Firenze sono simbolici della tendenza alla disneyficazione e alla turistificazione delle città italiane, come anche dei luoghi simbolici dell’arte: i musei. Per fare ciò sono presi in esame due casi studio locali, emblematici per la loro storia e i loro traguardi: le Gallerie degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia. Entrambi da anni nella top ten dei luoghi culturali più visitati in Italia ogni anno, questi musei sono esemplificativi a livello mondiale delle pratiche museali. Da sempre sotto i riflettori, sia

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