Coronavirus e teorie del complotto: il ruolo dei social media

3 Introduzione: L’attuale pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 ha fornito il giusto pretesto al fenomeno complottista per raggiungere il proprio apice. Dal momento in cui il mondo intero ha appreso di doversi proteggere da una nuova minaccia rappresentata da un nemico invisibile, sui social network hanno iniziato ad espandersi in tempi rapidissimi teorie del complotto e notizie false che hanno contribuito a inquinare sempre di più quel clima di incertezza che alla fine del 2019 è bruscamente piombato nelle nostre vite. Il presente studio ha come principale oggetto di interesse il ruolo chiave che ricoprono i social media nella propagazione di teorie cospirative. Queste ultime sono sempre esistite nel tempo e non è un caso vederle ricomparire in periodi di crisi e cambiamenti ma, mai come prima d’ora si è vista una divulgazione talmente rapida e intensa da ritenere comune imbattersi online, inavvertitamente o meno, con tali visioni della realtà. La motivazione alla base che mi ha portata a compiere questo lavoro è legata al senso di responsabilità personale che ho sentito come cittadina e studentessa nel partecipare alla vita online durante questo periodo storico utilizzando consapevolezza e senso critico in relazione alle fake news e teorie del complotto. Ho voluto sfruttare la possibilità di svolgere la tesi di laurea per formarmi in prima persona in modo da rendere rassicurante per me e per gli altri l’ambiente che frequento ogni giorno: i social network. Questo perché durante la pandemia il web è diventato la fonte principale di informazione e di disinformazione allo stesso tempo per la maggior parte dei cittadini.