Pianificazione Successoria - Rapporti tra eredità e polizze vita

L’argomento sviluppato nella tesi è la pianificazione successoria e, nello specifico, i rapporti tra eredità e polizze vita.
Nel primo capitolo si analizzano le linee guida relative alla disciplina del diritto successorio rinvenibili all’interno del nostro sistema codicistico, nonché i fattori che hanno inciso sul suo rinnovamento negli anni, anche in rapporto al diritto di famiglia.
Nel secondo capitolo viene analizzata la disciplina generale delle successioni mortis causa, con riferimento alla successione legittima e testamentaria.
Nel terzo capitolo si analizzano, infine gli istituti relativi al contratto di assicurazione, con richiami alla genesi e alla sua disciplina prevista dal codice civile.
La tesi analizza l’argomento dal punto di vista giuridico, oltre che sociale, proprio per i cenni facenti capo alla genesi del contratto di assicurazione, cercando di evidenziare in che modo si intreccia la normativa del contratto di assicurazione con quella prevista dal diritto successorio.
Ciò che viene attenzionato maggiormente è il ruolo che i soggetti assumono al momento della stipula del contratto di assicurazione sulla vita, regolato dagli artt. 1919 e 1920 c.c., quando lo stesso contratto è stato concluso a favore di terzi.
Difatti, il terzo c.d. beneficiario, diviene autonomo titolare di un diritto, sottoposto alla condizione sospensiva costituita dalla morte del de cuius (il contraente), a ricevere un’indennità dall’assicuratore. Inoltre, tale volontà di voler attribuire al terzo un beneficio da parte del contraente risulta essere valida anche qualora essa sia stata espletata all’interno del testamento, in caso di successione testamentaria.
Così, la materia in questione segue non soltanto la normativa relativa al contratto di assicurazione (in tal caso sulla vita), ma anche il diritto delle successioni.
Infine, rimane peculiare come l’art. 1921 c.c. si presenti come una norma che viene ricondotta allo schema del contratto a favore di terzi ex artt. 1411 e ss. c.c. Tuttavia, nonostante sia consueto tale collegamento tra le due fattispecie, non sempre è possibile istituire un legame fra i due modelli designati dalle rispettive norme.
Dunque, potrà dirsi nel rapporto tra le stesse che, in caso di stipula di un contratto di assicurazione sulla vita a favore di un terzo, non soltanto si applicherà la disciplina generale sul contratto di assicurazione e, nello specifico, sulla vita e a favore di un terzo ex artt. 1919 e 1920 c.c.; altresì, diremo che esse stesse costituiscono norme avente carattere generale che, soltanto in alcuni casi, derogheranno all’istituto previsto dagli artt. 1411 e ss. c.c., costituenti, nel caso di specie, norme a carattere speciale.