Skip to content

Revocazione delle pronunce della Cassazione: questioni applicative e prospettive evolutive

La tesi analizza il fenomeno della revocazione delle pronunce della Cassazione. La parte introduttiva si focalizza sulla nascita ed evoluzione di tale istituto partendo dalle origini storiche della revocazione in generale (art. 395 c.p.c.). Si indaga poi il principio dell’intangibilità delle decisioni delle Corti Supreme con cenni di diritto comparato sulla sindacabilità di tali pronunce. Si continua analizzando la rilevante sentenza n. 17 del 1986 della Corte Costituzionale che per la prima volta ammette la revocazione delle decisioni della Cassazione e si indicano le successive modifiche di matrice legislativa o giurisdizionale. Successivamente, viene esposta la disciplina dei motivi di revocazione di cui agli articoli 391 bis e 391 ter c.p.c. evidenziandone le interpretazioni, i limiti e le lacune; è analizzato altresì il procedimento di revocazione delle decisioni della Cassazione. Peculiare attenzione è inoltre destinata al momento della formazione del giudicato e alla discussa qualificazione della revocazione delle pronunce della Cassazione alla luce della distinzione tra impugnazioni ordinarie e straordinarie. Nella parte conclusiva vengono affrontate le questioni aperte in tema di inibitoria della sentenza impugnata con revocazione e si espongono le ulteriori prospettive evolutive dell’istituto di cui agli articoli 391 bis e 391 ter c.p.c. come ad esempio l’opportunità di introdurre un nuovo motivo revocatorio per pronuncia della Cassazione contraria alla CEDU. Degna di nota è infine la ricerca quantitativo-qualitativa sulla revocazione delle pronunce della Cassazione che dà un quadro sulla frequenza e il tipo di utilizzo dell’istituto.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Capitolo primo Introduzione: nascita ed evoluzione della revocazione delle sentenze della Cassazione 1. Premesse storiche sulla revocazione (dalle origini alla codificazione del 1942). La revocazione è un rimedio impugnatorio che trova la sua ragion d’essere nell’insopprimibile aspirazione di giustizia 1 . Tale rimedio ammette infatti che una decisione giurisdizionale sia messa in discussione non nel caso in cui ricorrano meri errori di giudizio ma piuttosto qualora si sia in presenza di determinate circostanze patologiche che siano, per l’appunto, sintomo di grave ingiustizia 2 . Proprio per la sussistenza di tali patologie anomale e talvolta occulte della decisione, l’ordinamento ammette eccezionalmente che il bisogno di ottenere una decisione sostanzialmente corretta prevalga sull’esigenza di stabilità e certezza delle decisioni 3 ; e ciò anche nel caso in cui tali principi avessero raggiunto la loro più alta manifestazione mediante il passaggio in giudicato della decisione. La ratio cui risponde tale istituto è pertanto quella di ottenere un esito più corretto del giudizio da un punto di vista sostanziale. Non venendo qui in rilievo un errore di giudizio, si spiega la ragione per cui il giudice competente a conoscere di tale impugnazione sia il medesimo che aveva pronunciato la sentenza censurata. La necessità di un rimedio siffatto trova le sue radici nella Roma antica repubblicana e precisamente nel periodo che decorre dalla metà del terzo secolo a.C. a circa il 27 a.C. Si ricordi infatti che nell’arco di tempo suddetto e dunque nell’età c.d. preclassica del diritto romano, al ius civile si affiancò l’opera creativa del pretore volta a integrare il diritto esistente ma soprattutto a correggerne l’eccessivo rigidismo. L’applicazione del ius civile talvolta poteva infatti risultare iniqua se relazionata al caso concreto e pertanto la previsione di rimedi pretori atti a integrarne gli effetti rendeva il diritto più “giusto”. È proprio a tale finalità che venne introdotto il rimedio della restitutio in integrum il cui primo ambito di applicazione fu quello dei negozi giuridici. Tale strumento consisteva in un rimedio concesso dal pretore per neutralizzare l’iniqua 1 Consolo, Le impugnazioni delle sentenze e dei lodi, Padova, 2012 p. 305. 2 Attardi, La revocazione, Padova, 1959 p. 49. 3 Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, II, Torino, 2017 p. 617.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

revocazione
cedu
cassazione
giudicato
insindacabilità
art. 391 bis
intangibilita
errore di fatto
art. 391 ter
revocazione cassazione inibitoria

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi